Inviato 07 February 2009 - 00:25:05
Ma vi pare a voi che io devo difendere l'operato di questo governo?????
Seduta senato di oggi.
Denuncia clandestini da parte dei medici.
RIZZI (LNP). L'emendamento 39.306 costituisce un atto dovuto in quanto ciascun cittadino - specie se pubblico ufficiale - ha il dovere civile di segnalare un reato all'autorità giudiziaria qualora ne venga a conoscenza. Inoltre, la proposta emendativa non intacca in alcun modo il diritto alla salute e all'assistenza, avendo come unica finalità quella di eliminare un vincolo che il medico ha nella propria coscienza e di non discriminare i cittadini italiani, i quali vengono segnalati all'autorità giudiziaria qualora si rechino al pronto soccorso con un sospetto di reato. Le dure critiche espresse dall'opposizione sono dunque incomprensibili, specie alla luce del fatto che in numerosi Paesi europei i medici sono obbligati a segnalare la presenza di clandestini e, in alcuni casi, addirittura a negare loro l'assistenza.
TOMASSINI (PdL). L'emendamento 39.306 mette in discussione unicamente il divieto di denuncia del clandestino da parte del medico e non già il diritto alla salute e alle relative cure, posto che il Servizio sanitario nazionale non perde le sue caratteristiche di solidarietà e universalità. Il divieto di denuncia crea difficoltà nel garantire continuità di cura e può ingenerare gravi problemi igienico-sanitari in relazione alle malattie infettive e a quelle epidemiologicamente diffusive.
PRESIDENTE. Le valutazioni espresse dal senatore Procacci sono opinabili e non possono essere fatte proprie dalla Presidenza, in quanto l'emendamento in questione non impedisce la possibilità di accedere alle cure sanitarie. Il voto a scrutinio segreto non è pertanto ammissibile.
TOMASSINI (PdL).
...ribadite nel nostro Servizio sanitario nazionale (che rimane solidaristico e universalitistico) e contenute nel codice deontologico di Ippocrate (e che sicuramente, nell'ambito di questo emendamento, non attengono neanche all'esenzione di referto, così come previsto e nei casi di chi è sottoposto ad azione penale). Queste garanzie fanno parte non solo - ovviamente - delle regole, ma soprattutto della mia essenza di medico.
Qui è in discussione il divieto di denuncia, che è altra cosa. Voglio ricordare che l'obbligo di denuncia è stato in vigore fino al 1999 ed è stato eliminato, con l'assoluta contrarietà di tutti quelli che adesso fanno parte del Popolo della Libertà, perché allora vi era l'assunto teorico che, così protetti, i cittadini e i clandestini avrebbero ricevuto cure migliori. All'epoca sostenevamo e sosteniamo ancora - come d'altra parte è emerso nel precedente emendamento, testé votato, quando è intervenuta la collega Allegrini - che, viceversa, il divieto di denuncia provoca molti più problemi di salute: innanzi tutto, tale divieto espone proprio alla mancanza di cure i soggetti più deboli, visto che possono andare dal Servizio sanitario nazionale come vogliono, con i neonati e le persone più deboli e meno tutelate; inoltre, caro collega Bosone, espone ad una difficoltà di continuità di cure e a gravi problemi igienico-sanitari per tutte le malattie infettive ed epidemiologicamente diffusive.
RIZZI (LNP). Credo sia veramente doveroso sottolineare che l'emendamento in esame è finalizzato ad eliminare un vincolo che il medico ha nella propria coscienza. Come è già stato ricordato, tale vincolo è stato posto a tutela dei cittadini extracomunitari. Sono d'accordo con i senatori Bosone ed Adamo quando parlano di cittadini di serie A e di serie B: ciò è assolutamente vero, ma noi vogliamo evitare che, come al solito, vengano considerati di serie A e protetti in tutti i modi possibili ed immaginabili i clandestini (Applausi dal Gruppo LNP), mentre noi italiani, se andiamo alpronto soccorso con il sospetto di reato veniamo subito segnalati! Questa è vera e propria discriminazione, non quella che proponiamo con l'emendamento 39.306!
RIZZI (LNP). Del resto, non dimentichiamo che in tutta Europa, soprattutto nei Paesi più civilizzati ed avanzati a cui facciamo riferimento, ad esempio la Germania e la Francia, c'è una disciplina più rigorosa. Con questo emendamento lasciamo ai medici libertà di coscienza nel decidere se segnalare o meno il reato: i medici tedeschi, invece, sono obbligati alla segnalazione; i medici francesi sono obbligati a non prestare le cure in ospedale ai clandestini. (Applausi dal Gruppo LNP).
Colleghi, come Lega Nord, proponiamo un voto convinto per evitare la discriminazione nei nostri confronti da parte degli altri. È un emendamento che non lede minimamente il diritto alla salute, ma libera la coscienza dei medici che possono, da un lato, compiere il proprio ruolo assistenziale ma, dall'altro, possono essere considerati cittadini a tutti gli effetti, dando corso al loro senso civico con la possibilità di denunciare un reato in libertà di coscienza. (Applausi dai Gruppi LNP e PdL).
TUTELA DEI MINORI (questo è per Tota così facciamo la pace...)
Questa è la proposta dell'opposizione...
SERAFINI Anna Maria (PD). Dichiarando il voto favorevole sull'emendamento 39.303, segnala che è assolutamente necessario intervenire in modo organico, con un piano di azione nazionale e con adeguati stanziamenti di risorse, sul tema della tutela dei minori stranieri, in particolare di quelli non accompagnati o con genitori irregolari o vittime di tratta e sfruttamento.
La Commissione bicamerale per l'infanzia ha lavorato al fine di presentare una mozione unitaria in tal senso. Il tema della sicurezza del Paese non può essere posto in contrasto con la tutela dei diritti dei minori, in quanto si tratta di due aspetti di uno stesso problema. Il disegno di legge in esame contiene alcune misure discutibili: si introducono gravi disparità di trattamento, si rischia di aumentare la clandestinità e, soprattutto, non si garantisce un'adeguata tutela dei minori stranieri, che spesso sono vittime di attività illecite quali sfruttamento, induzione alla prostituzione e traffico di organi. Estremamente rilevante è inoltre il tema del diritto alla salute dei minori stranieri.
Per queste ragioni propone lo stralcio di tutte le norme del provvedimento che riguardano l'immigrazione minorile ed il rinvio ad un testo unico, che raccolga il contributo di tutte le forze politiche su temi e principi che vedono un'ampia convergenza
E questa è la risposta della maggioranza che accetta l'emendamento...
ALLEGRINI (PdL). Le osservazioni della senatrice Serafini sono il frutto di un'importante indagine conoscitiva svolta dalla Commissione bicamerale per l'infanzia. Un problema fondamentale ai fini della tutela dei minori stranieri è costituito dalla possibilità della loro identificazione, affinché non se ne perdano le tracce e il Governo si sta opportunamente muovendo in questa direzione. Sono senz'altro condivisibili gli obiettivi di garantire ai minori l'assistenza pediatrica e di sostenere economicamente i Comuni cui è attribuita la loro presa in carico; è tuttavia necessario reperire le necessarie risorse finanziarie. (Applausi dal Gruppo PdL).
MANTOVANO, sottosegretario di Stato per l'interno. Valuta positivamente la richiesta di stralcio di emendamenti accantonati avanzata dalla senatrice Serafini e condivide la necessità di effettuare una ricognizione organica su tutte le norme che riguardano i minori non accompagnati. Osserva inoltre che la lettera s) del comma 1 dell'articolo 39, che si propone di sopprimere con l'emendamento 39.303, non riguarda i bambini, ma i minori che si accostano alla maggiore età ed è volta ad impedire il formarsi di sacche di clandestinità in questa fascia di età.