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Medici liberi a denunciare clandestini?


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Questa discussione ha avuto 90 risposte

#1 silvano

silvano

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Inviato 06 February 2009 - 08:31:53


Immigrati: Anci, Clandestinita' Sanitaria Fonte Di Preoccupazione
Ieri - 18.56



(ASCA) - Roma, 5 feb - ''L'emendamento approvato oggi al Senato su proposta della Lega, sopprime il comma 5 dell'articolo 35 del decreto legislativo 25 luglio 1998 n.286 che garantiva l'accesso alle strutture sanitarie da parte dello straniero non in regola con le norme sul soggiorno, senza comportare alcun tipo di segnalazione alla autorita', salvo i casi in cui sia obbligatorio il referto (a parita' di condizioni con il cittadino italiano). Un intervento legislativo che per la prima volta mina la garanzia della assistenza sanitaria per tutti e che, inoltre, mettera' ai margini, da un punto di vista sanitario, una parte importante della popolazione straniera presente sul territorio, con un conseguente abbassamento della vigilanza sanitaria ed aumentando i fattori di rischio per la salute collettiva''. E' quanto afferma Fabio Sturani, Vice presidente ANCI con delega all'immigrazione. '''Questa scelta - aggiunge - sembra non tener conto degli indubbi successi che l'applicazione dell'Art.35 comma 5 del T.U. ha prodotto nella tutela sanitaria degli stranieri a beneficio di tutta la collettivita'. La sua cancellazione comportera' il diffondersi di sacche di clandestinita' sanitaria, con gravi ripercussioni sulla salute dell'intera comunita', con il rischio di diffusione di eventuali focali e malattie trasmissibili, che sfuggiranno al controllo di una adeguata prevenzione. I cittadini stranieri irregolari infatti, si rivolgeranno ai servizi solo per le indifferibili situazioni di urgenza''.

http://it.notizie.ya...ar-1204c2b.html



"Davanti alle difficoltà non bisogna arrendersi. Al contrario devono stimolarci a fare sempre di più e meglio, a superare gli ostacoli per raggiungere i risultati che ci siamo prefissati."
Paolo Borsellino

GUTTA CAVAT LAPIDEM NON VI, SED SAEPE CADENDO

#2 silvano

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Inviato 06 February 2009 - 08:37:17


No, ma dico io, quando è troppo  - è troppo! Spero che nessuno dei medici obbedirà a questo emendamento.  Se si credono ancora medici e non sbirri...



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#3 Guest_Azzurro_*

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Inviato 06 February 2009 - 10:20:43


Se tu medico hai fatto il giuramento di Ippocrate...

allora non devi attenerti alla legge...


#4 Rick

Rick

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Inviato 06 February 2009 - 10:30:56


Silvano

ragiona con la tua testa e non ascoltare la demagogia di certa sinistra che si nasconde nelle associazioni dei medici .

ELIMINARE UN DIVIETO NON EQUIVALE AD IMPORRE UN OBBLIGO



Immagine inviata


#5 silvano

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Inviato 06 February 2009 - 10:47:17


Visualizza messaggioRick, su 6-Feb-2009 11:30, dice:

Silvano

ragiona con la tua testa e non ascoltare la demagogia di certa sinistra che si nasconde nelle associazioni dei medici .

ELIMINARE UN DIVIETO NON EQUIVALE AD IMPORRE UN OBBLIGO
Il problema che tutti gli obblighi e divieti devono essere rigorosamente una cosa INTERNA del mondo dei medici  - che si sa benissimo - è un mondo particolare, uno Stato a se con le proprie norme etiche e deontologiche. E se agli estranei l'accesso in questo mondo è limitato - è proprio per salvaguardare queste norme!  - Ed è per quello, che, a mio avviso, bisogna opporsi a nuovo emendamento, se non lo facciamo ora, domani ci verranno imposte le cose, che facevano i medici nazisti  - le sperimentazioni con delle cavie umane, espianto abusivo degli organi, soppressione farmacologica dei malati mentali  - e chissà un domani magari dei barboni e clandestini!



"Davanti alle difficoltà non bisogna arrendersi. Al contrario devono stimolarci a fare sempre di più e meglio, a superare gli ostacoli per raggiungere i risultati che ci siamo prefissati."
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#6 Guest_Azzurro_*

Guest_Azzurro_*
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Inviato 06 February 2009 - 10:54:34


Visualizza messaggioRick, su 6-Feb-2009 10:30, dice:

Silvano

ragiona con la tua testa e non ascoltare la demagogia di certa sinistra che si nasconde nelle associazioni dei medici .

ELIMINARE UN DIVIETO NON EQUIVALE AD IMPORRE UN OBBLIGO

Ma quanto tempo manca ad imporre l'obbligo?

Gli obbiettivi si raggiungono per gradi.


Pensioni agli immigrati, l’Inps rischia il crac

Roma «Ora basta un semplice permesso di soggiorno per accedere alle prestazioni di assistenza sociale dell’Inps». La denuncia-choc è del senatore leghista e sindaco della cittadina bresciana di Chiari, Sandro Mazzatorta, che teme il dissesto definitivo delle casse dell’istituto di previdenza sociale. «Centinaia di migliaia di extracomunitari chiederanno una pensione di inabilità mettendo definitivamente in ginocchio l’Inps - ha dichiarato - e non consentendo di erogare le pensioni a chi per una vita ha lavorato in questo paese pagando regolarmente i contributi».

Le lamentele dell’esponente leghista sono fondate.

Venerdì scorso, infatti, è stata depositata una sentenza della Consulta nella quale la Corte riconosce l’illegittimità costituzionale della Finanziaria 2001 e del Testo unico sull’immigrazione come modificato dalla legge Bossi-Fini relativamente alle parti in cui si esclude che le pensioni di invalidità possano essere assegnate agli extracomunitari solo perché «non risultano in possesso dei requisiti di redditi già stabiliti per la carta di soggiorno».

Il caso, infatti, riguardava un invalido albanese al quale non è stata riconosciuta la pensione di invalidità e l’indennità di accompagnamento perché sprovvisto della carta di soggiorno. La causa contro l’Inps e il ministero dell’Economia è stata sospesa proprio in virtù dei dubbi del Tribunale sulla legittimità delle norme italiane. E la Consulta, che già in un altro caso dello scorso luglio si era pronunciata in tal senso, ha sostanzialmente confermato l’orientamento più favorevole agli immigrati.
L’Inps, costituitasi in giudizio, aveva fatto presente all’Alta Corte che le norme della Finanziaria 2001 che restringevano ai soli titolari di carta di soggiorno le prestazioni assistenziali (per quelle previdenziali non è prevista distinzione; ndr) erano dettate da «evidenti finalità di contenimento della spesa pubblica» e dalla necessità di evitare il «turismo sociale». Ossia il concentrarsi dei flussi migratori verso i Paesi più «benevoli» anche dal punto di vista del welfare. Tali istanze non sono state riconosciute.

Ma quali potrebbero essere le ricadute della sentenza sull’Inps che ha chiuso il 2008 con un fabbisogno superiore ai 50 miliardi di euro? Innanzitutto, bisogna partire dai dati certi, ossia da quelli sulle prestazioni previdenziali. A fine 2005 i pensionati extracomunitari in Italia erano 100mila, mentre nel decennio che terminerà nel 2015 una ricerca Caritas-Inps prevedeva un flusso di altri 152mila pensionati per un totale di 252mila persone il 54% delle quali residente al Nord. Considerato che si tratta per la maggior parte di pensioni di vecchiaia (circa 500 euro mensili) e solo per una ristretta minoranza di pensioni di anzianità integrate al minimo, nel 2015 la spesa per i pensionati extracomunitari dovrebbe superare già quota 1,5 miliardi di euro.

Secondo le ultime elaborazioni di dati Istat effettuate della Fondazione Ismu, gli immigrati regolari sarebbero circa 3,7 milioni. Ben tre milioni di essi nel 2008 hanno lavorato, mentre i disoccupati sono circa 200mila e gli studenti 574mila. Va ricordato poi che la spesa per le pensioni di invalidità in Italia supera i 26 miliardi annui con l’erogazione di oltre cinque milioni di prestazioni. L’estensione agli immigrati titolari del solo permesso (2,4 milioni) potrebbe perciò essere finanziariamente pesante considerato che nel 2007 gli extracomunitari hanno subito ben 140mila infortuni sul lavoro. Quindi, si tratterebbe di qualche miliardo di euro a fronte di un versamento di contributi molto modesto.

Per questo motivo Mazzatorta, temendo che «i nostri concittadini dovranno lavorare sino a 90 anni per poter vivere», ha iniziato a lavorare «su una nuova norma che possa scongiurare il tracollo finanziario della previdenza sociale».


#7 Vio

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Inviato 06 February 2009 - 11:21:45


Visualizza messaggioAzzurro, su 6-Feb-2009 10:54, dice:

Ma quanto tempo manca ad imporre l'obbligo?

Gli obbiettivi si raggiungono per gradi.


Pensioni agli immigrati, l’Inps rischia il crac

Roma «Ora basta un semplice permesso di soggiorno per accedere alle prestazioni di assistenza sociale dell’Inps». La denuncia-choc è del senatore leghista e sindaco della cittadina bresciana di Chiari, Sandro Mazzatorta, che teme il dissesto definitivo delle casse dell’istituto di previdenza sociale. «Centinaia di migliaia di extracomunitari chiederanno una pensione di inabilità mettendo definitivamente in ginocchio l’Inps - ha dichiarato - e non consentendo di erogare le pensioni a chi per una vita ha lavorato in questo paese pagando regolarmente i contributi».

Le lamentele dell’esponente leghista sono fondate.

Venerdì scorso, infatti, è stata depositata una sentenza della Consulta nella quale la Corte riconosce l’illegittimità costituzionale della Finanziaria 2001 e del Testo unico sull’immigrazione come modificato dalla legge Bossi-Fini relativamente alle parti in cui si esclude che le pensioni di invalidità possano essere assegnate agli extracomunitari solo perché «non risultano in possesso dei requisiti di redditi già stabiliti per la carta di soggiorno».

Il caso, infatti, riguardava un invalido albanese al quale non è stata riconosciuta la pensione di invalidità e l’indennità di accompagnamento perché sprovvisto della carta di soggiorno. La causa contro l’Inps e il ministero dell’Economia è stata sospesa proprio in virtù dei dubbi del Tribunale sulla legittimità delle norme italiane. E la Consulta, che già in un altro caso dello scorso luglio si era pronunciata in tal senso, ha sostanzialmente confermato l’orientamento più favorevole agli immigrati.
L’Inps, costituitasi in giudizio, aveva fatto presente all’Alta Corte che le norme della Finanziaria 2001 che restringevano ai soli titolari di carta di soggiorno le prestazioni assistenziali (per quelle previdenziali non è prevista distinzione; ndr) erano dettate da «evidenti finalità di contenimento della spesa pubblica» e dalla necessità di evitare il «turismo sociale». Ossia il concentrarsi dei flussi migratori verso i Paesi più «benevoli» anche dal punto di vista del welfare. Tali istanze non sono state riconosciute.

Ma quali potrebbero essere le ricadute della sentenza sull’Inps che ha chiuso il 2008 con un fabbisogno superiore ai 50 miliardi di euro? Innanzitutto, bisogna partire dai dati certi, ossia da quelli sulle prestazioni previdenziali. A fine 2005 i pensionati extracomunitari in Italia erano 100mila, mentre nel decennio che terminerà nel 2015 una ricerca Caritas-Inps prevedeva un flusso di altri 152mila pensionati per un totale di 252mila persone il 54% delle quali residente al Nord. Considerato che si tratta per la maggior parte di pensioni di vecchiaia (circa 500 euro mensili) e solo per una ristretta minoranza di pensioni di anzianità integrate al minimo, nel 2015 la spesa per i pensionati extracomunitari dovrebbe superare già quota 1,5 miliardi di euro.

Secondo le ultime elaborazioni di dati Istat effettuate della Fondazione Ismu, gli immigrati regolari sarebbero circa 3,7 milioni. Ben tre milioni di essi nel 2008 hanno lavorato, mentre i disoccupati sono circa 200mila e gli studenti 574mila. Va ricordato poi che la spesa per le pensioni di invalidità in Italia supera i 26 miliardi annui con l’erogazione di oltre cinque milioni di prestazioni. L’estensione agli immigrati titolari del solo permesso (2,4 milioni) potrebbe perciò essere finanziariamente pesante considerato che nel 2007 gli extracomunitari hanno subito ben 140mila infortuni sul lavoro. Quindi, si tratterebbe di qualche miliardo di euro a fronte di un versamento di contributi molto modesto.

Per questo motivo Mazzatorta, temendo che «i nostri concittadini dovranno lavorare sino a 90 anni per poter vivere», ha iniziato a lavorare «su una nuova norma che possa scongiurare il tracollo finanziario della previdenza sociale».

E quale sarebbe la conclusione di tutto ciò scritto?  :conf (13):

Che gli extracomunitari senza la carta di soggiorno ma soltanto con permesso non potra avere la pensione? Ho capito bene?



"{C}{C}When you were born, you cried and the world smiled. Live your life so that, when you die, you can smile and the world will cry{C}{C}"

"{C}{C}Quando sei nato piangevi ed il mondo rideva. Vivi la tua vita in tal modo che quando morirai, tu potrai ridere, mentre il mondo piangere.{C}{C}"

"Cind ti-ai nascut plingeai iar lumea ridea. Traieste-ti viata in asa fel ca atunci cind vei muri sa poti zimbi iar lumea sa plinga."

- Proverbio Cherokee-


#8 silvano

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Inviato 06 February 2009 - 13:40:19


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#9 sergio3

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Inviato 06 February 2009 - 14:05:16


Visualizza messaggiosilvano, su 6-Feb-2009 13:40, dice:



Dottor Silvano, dai , non appoggiarti solo alla stampa di sinistra.

Sai meglio di me che la legge dice che il Medico "può", non "deve" denunciare il Clandestino--
E' anche vero che la Costituzione italiana dice che c'è un obbligo di dare assistenza medica-- e il vostro Giuramento di Ippocrate vi obbliga a dare assistenza--Sarà anche vero che sorgeranno tanti Ambulatori clandestini per la cura di queste Persone-Che se ne assumano la loro resonsabilità--
Se non ricordo male Tu lavori in un Pronto Soccorso e sai quanti non Europei arrivano lì anche per piccole cose, tante volte pasando davanti ad altri (sto parlando di arabi)--
Ho lavorato per pochi mesi in un CUP quanti foglietti dell'esenzione del tichet e quanti ricoveri gratuiti--tutto a carico del cittadino italiano.

Attualmente ho una perfetta assistenza ospedaliera (anche se pago un extra, perchè vado in una clinica privata di mia fiducia e che poi la mia assicurazione Svizzera rimborsa) ma ho versato alle casse dell'erario italiano ben 200.000.000 di lire pari a 103.800 € e perchè chi non ha versato nulla deve poter avere gli stessi miei diritti--
Dici che il mio è egoismo ??   mmmmmah--- e in Moldavia cosa succede ?? non hai versato contributi ?? paghi il medico, il letto ,il pasto--
Come la mettiamo--  Troppa gente (non è il Tuo caso) parla per sentito dire e non sa niente di concreto--   CHE NON SI LAMENTINO !!!!!



Io non mi sento italiano, voglio resistere e insorgere


#10 jerry drake

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Inviato 06 February 2009 - 14:05:28


Visualizza messaggiosilvano, su 6-Feb-2009 11:47, dice:

Il problema che tutti gli obblighi e divieti devono essere rigorosamente una cosa INTERNA del mondo dei medici  - che si sa benissimo - è un mondo particolare, uno Stato a se con le proprie norme etiche e deontologiche. E se agli estranei l'accesso in questo mondo è limitato - è proprio per salvaguardare queste norme!  - Ed è per quello, che, a mio avviso, bisogna opporsi a nuovo emendamento, se non lo facciamo ora, domani ci verranno imposte le cose, che facevano i medici nazisti  - le sperimentazioni con delle cavie umane, espianto abusivo degli organi, soppressione farmacologica dei malati mentali  - e chissà un domani magari dei barboni e clandestini!

Tu hai lo  obbligo Silvano:

identificare la persona che curi!

Cosi come fai se al pronto soccorso vengo io!

Mi chiedi:

Nome, cognome, documento e il mio medico curante

MI SPIEGHI PERCHE' LO FAI A ME E NON DEVI FARLO AD UN CLANDESTINO?  :conf (13):

p.s. in Russia è lo stesso e anche peggio..se sei un emigrato diseredato neanche ti curano...o vuoi dire che la sono razzisti, nazisti o macellai?  :conf (13):



"Ad ogni uomo il destino ha riservato una donna, se la eviti sei salvo!!"





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