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VI PIACCIONO GLI AEREI ?
#31
Inviato 24 April 2009 - 20:41:31
Venegono Superiore
Muore in moto una ex Freccia Tricolore
Stefano Commisso, maggiore udinese di stanza all'Aermacchi, è deceduto mercoledì notte a Lurago d'Erba in seguito a un'uscita di strada
Aveva dominato i cieli, è stato tradito da una banale e maledetta uscita di strada. Stefano Commisso, deceduto in un tremendo incidente mercoledì notte, a Lurago d'Erba non era un pilota qualunque. Trentasette anni, originario di Udine ma stanziato all'Aermacchi di Venegono Superiore, aveva infatti i gradi di maggiore dell'Aeronautica Militare e inoltre negli anni scorsi aveva fatto parte della Pattuglia acrobatica nazionale, ovvero le Frecce Tricolori.
Tra il '98 e il 2006 Commisso faceva parte della Pan con l'incarico di capo sezione tecnica e programmazione. Proprio durante il suo lavoro nel 2002 aveva rischiato la vita; con un altro pilota era stato costretto a utilizzare il seggiolino eiettabile per lasciare un velivolo in panne a causa dello scontro con un volatile, che da lì a poco si era schiantato nei pressi dell'aeroporto di Rivolto.
A Venegono dal 2006, Commisso mercoledì era in sella a una Ducati di tipo motard e stava percorrendo la statale "Briantea" tra Lurago d'Erba e Orsenigo quando, in una curva presa troppo larga, è uscito di strada ed è andato a sbattere contro un terrapieno. Per lui non c'è purtroppo stato nulla da fare.
Commisso era anche un apprezzato arbitro di pallavolo: il presidente della Fipav provinciale ha nel pomeriggio di oggi - venerdì - inviato un messaggio di cordoglio.
24/04/2009
redazione@varesenews.it
Io non mi sento italiano, voglio resistere e insorgere
#32
Inviato 18 December 2009 - 08:34:44
Iraq, software da 20 euro mette ko i droni Usa
I ribelli della Repubblica islamica utilizzando un software in vendita a meno di 20 euro sono riusciti a mettere fuori uso i droni, gli aerei senza pilota, utilizzati dall'esercito statunitense in Afghanistan

Io non mi sento italiano, voglio resistere e insorgere
#33
Inviato 18 December 2009 - 17:45:38
#34
Inviato 08 April 2010 - 09:48:09
Questa mattina alle 09,30, non credevo ai miei occhi:
sopra casa mia, con destinazione la pista di Venegono Inferiore, sede dell'Alenia Aer Macchi, è passato un vecchissimo de Havilland DH.100 Vampire con il suo sibilante e classico rumore del monomotore.
Me lo ricordo quando rientravo a far vacanza a Tradate--Ma ne ha tantissimi di anni-- costruiti su licenza inglese in 80 esemplari dalla allora Aer Macchi

Io non mi sento italiano, voglio resistere e insorgere
#35
Inviato 08 April 2010 - 12:02:39
beh ......
mi hai incuriosito
così sono andato a cercarlo su youtube
e per la tua gioia
ne ho trovato uno Suissero !
#36
Inviato 08 April 2010 - 12:49:22
Il sibilo è proprio quello del video, grazie--
Ma oggi c'è movimento in Aeroporto: ci sono vecchi modelli Aermacchi e AMX--
Se ho tempo vado a fare un giro per curiosare--adesso ho il giardino da accudire--
Io non mi sento italiano, voglio resistere e insorgere
#37
Inviato 08 April 2010 - 18:03:00
Io non mi sento italiano, voglio resistere e insorgere
#38
Inviato 19 April 2010 - 20:02:54
Il primo volo del Sukoi T-50 , caccia di 5° generazione russo
#39
Inviato 28 May 2010 - 07:40:16
VARESE, LA PROVINCIA CON LE ALI-
Buone notiie per la AerMacchi- Alenia per il suo M346- decisamente migliorato dal prototipo Russo Sukhoi T 50 PAK-FA -direi che più migliorato è stato completamente ridisegnato--
Notizia del TG Rai Regione Lombardia--la parte interessata va dal minuto 11,27 fino al minuto 13--
http://www.tgr.rai.i...mbardia,00.html
Io non mi sento italiano, voglio resistere e insorgere
#40
Inviato 28 May 2010 - 08:25:13
Vizzola Ticino
Il balzo del Caproni, 100 anni dopo ancora in pista
Il 27 maggio 1910 il primo volo a Malpensa: una copia del primo velivolo prodotto della Caproni è stato protagonista della festa del centenario a Volandia
La pista in erba della brughiera è la stessa di cent'anni fa, ma sullo sfondo non ci sono più i boschi, ma le gigantesche strutture del terminal 1 e le distese di jet colorati: grande è stata l'emozione di vedere muoversi il Ca1 del 1910, il primo aereo nato alla Caproni, il capostipite della produzione aeronautica varesina. Copia moderna del biplano in legno e tela che si è alzato in volo venerdì 27 maggio 1910, il “nuovo” Ca1 al centro della festa di Volandia è una replica realizzata dal cavalier Mario Marangoni, industriale trentino vicino alla famiglia Caproni. Come lo scheletro di un dinosauro, con il motore scoppiettante e le due eliche in moto, il biplano si è messo in moto sulla pista in erba davanti a Volandia, compiendo qualche balzo davanti alla folla di autorità, volontari e visitatori. Niente volo vero e proprio, vincolato dalle ferree regole imposte dalla torre di controllo di Malpensa e dall'Enac.
«Hai fatto davvero un capolavoro!» ha commentato la contessa Maria Fede Caproni di fronte alla copia del biplano, che insieme a Umberto e Giovanni (giunti alla guida di una storica automobile Isotta-Fraschini) ha rappresentato i Caproni alla grande festa organizzata a Volandia. «Questa è una grande occasione di riunione della famiglia. Proprio la capacità di lavorare insieme ha permesso a mio padre di superare le grandi difficoltà dei primi tempi». Era un sogno, allora, pensare che quelle fragili macchine volanti avessero un futuro. E nessuno avrebbe potuto immaginare che gli aerei di legno e tela sarebbero stati gli antenati dei jet che oggi atterrano e decollano senza sosta dal grande aeroporto che ha tenuto il nome di cascina Malpensa. «Il piccolo aereo fu trainato da un asino in mezzo alla brughiera per mezzora» ricorda divertito il sindaco di Somma Lombardo Guido Colombo, intervenuto per primo nella cerimonia. Lo scarto tra l'asino e l'aviogetto riassume la storia incredibile del secolo breve dell'aviazione: una storia raccontata tra le mura dei capannoni di Volandia dai volontari in maglia rossa. «Questo museo ha tanti padrini, ma a portarlo avanti sono loro» ha riconosciuto Stefano Gualandris, vicepresidente della fondazione Volandia, intervenuto al posto di Marco Reguzzoni, impegnato a Roma. E un pensiero ai volontari - in gran parte ex operai delle fabbriche aeronautiche - è venuto anche dalla emozionata contessa Caproni: «Mi pare ancora di vedervi al tornio, quando da giovane venivo in visita allo stabilimento».

Io non mi sento italiano, voglio resistere e insorgere
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