alecla56, su 10-Sep-2008 16:50, dice:
Cristal sei grande!!! Sono proprio queste le cose che mi servono. Magari adesso stampo anche qualche immagine così preparo un cartellone da attaccare in corridoio.
Se hai altre idee fammi sapere.
Claudia
Sai, Claudia, credo che la parte più delicata del lavoro da fare riguardi tutto il resto della classe. Non è facile proporre ai giovanissimi modelli di apertura, solidarietà, curiosità, il venirsi incontro, scoprirsi nello scambio reciproco, quando quotidianamente prima i media e poi lla famiglia ed in fine la società "contrabatte" con il continuo proporre e riproporre modelli xenofobi, di rifiuto, di allontanamento, ma soprattutto di paura verso "lo straniero". Il ruolo della scuola diventa sempre più importante nella costruzione della società APERTA AL MONDO, e non chiusa dietro le sbarre dei propri appartamenti, per non vedere, non sentire, non ascoltare ed emarginare chiunque appare diverso. Dico questo perchè l'integrazione di questo nuovo alunno dipenderà molto dall'atteggiamento dei suoi compagni. E poi la presenza di bimbi stranieri nelle classi dovrebbe essere sempre vista come un'occasione di scambio reciproco, di arricchimento, di crescita.
Anche il fatto di aver richiesto la mediatrice culturale, mi pare molto importante. Non so come funziona da voi, so che qui se devono ridurre le spese lo fanno tagliando fuori il mediatore culturale, come se fosse inutile ed "eccessivo"
Altre info come quelle che ti ho scritto sopra, be' lo sai che anche noi (moldavi) abbiamo la polenta che si chiama mamalìga, e da noi lo consideriamo piatto tradizionale