silvano, su 11-Aug-2008 13:16, dice:
E poi Vlad, saranno i russi "maiali" (lasciamo perdere il notevole contributo della cultura russa in quella mondiale - se si hanno certi limitazioni e insufficienza dell'istruzione - inutile parlarne) ma a giudicare dalle comunità presenti sul Territorio Europeo noto alcune cose:
1. Difficile trovare un russo che fosse giunto in Europa clandestinamente (i russi che conosco in Italia si stabilirono qui FIN DALL'INIZIO IN REGOLA, cioè entrando in Italia con un visto specifico, che pemette soggiorno di lunga durata).
2. Non ho mai sentito dalla cronaca che un russo in Italia ha violentato qualcuno, ha rapinato qualcuno ecc, ha clonato la carta di credito ecc.
3. Mai visto un russo "care traeste la paraseala"o in una baraccopoli.
Pertanto fossi in te, starei attento ad attribuire il termine "maiale" ad un intero popolo. Visti gli argomenti di sopra potrebbe ritornare come un boomerang. A me dà fastidio qualsiaisi tipo di generalizzazione, ritengo generalizzazioni un segno di infermità mentale (la ristrezione grave del campo di percezione e del pensiero), e mi da fastidio anche quando certi italiani dicono le stesse cose sui romeni, che tu, Vlad, dici sui russi. Vlad, non mi dirai che sei come loro?
Tempo fa venni criticato perchè sostenni che nei russi c'è una parte di eredità di quello che fu l'impero mongolo. Dai mongoli i russi, i quali sono stati assoggettati per oltre due secoli, hanno ereditato la passione per la conquista militare, e il coraggio dei guerrieri.
La russia è anche da considerarsi la terza roma dopo roma e costantinopoli, come erede dell'impero romano d'oriente. La parola zar deriva dal latino caesar, cognome di gaio giulio cesare che aveva finito per indicare il "capo" per antonomasia.
Però, sempre, i russi, hanno anche ereditato la cultura europea, da quella tedesca (ai tempi di Caterina), a quella inglese, fino a quella francese e per ultima quella italiana (per quello che riguarda l'arte).
La russia piaccia o no, ragiona sempre da impero. I suoi confini spaziano dall'europa al pacifico, dove ha si conquistato, ma ha anche sempre apportato cultura e civiltà.
Cosa erano prima della dominazione russa i paesi come l'ucraina, la georgia, la valacchia, l'uzbekistan, il kazakistan, dall'oriente siberiano fino a vladivostok?
Erano paesi poveri e arretrati! Non avevano nulla della modernità occidentale.
I russi in queste province povere hanno portato cultura: scuole pubbliche, ospedali, università, biblioteche, cinema, teatri, industrie, servizi, artigianato, strade, ferrovie.
Dove sono arrivati i russi hanno dato un alloggio popolare a tutti.
Dove sono arrivati i russi hanno dato assistenza sanitaria a tutti.
Dopo la caduta dell'impero sovietico cosa è stato di queste province?
Sono ritornati quello che erano: paesi arretrati.
Chi ha messo in piedi un sistema industriale in moldova?
Chi ha costruito le case ai moldavi?
Chi ha costruito le università in moldova?
Chi ha costruito un sistema sanitario in moldova?
Tutto questo è stata opera della russia.
Andati via i russi, cosa è stato della moldova?
In pochi anni c'è stata la grande fuga dalla povertà come il resto degli stati dell'est.
Quando in russia c'era la parità dei diritti le donne che lavoravano, quando in italia le donne facevano le casalinghe.
La russia ha prodotto da sempre una grande letteratura. Ha prodotto grandi scienziati, ingegneri, medici, professori, ricercatori, poeti.
I primi a conquistare lo spazio furono i russi e non gli americani.
Parlando della russia attuale e volendo fare un paragone culturale con l'italia si deve riconoscere, se non altro per onestà intellettuale, che in russia, sono tutti diplomati e laureati, hanno teatri, riviste, biblioteche, centri culturali, ecc.
In italia, un alta percentuale ha soltanto la terza media, sia nel povero sud che nella ricca padania, vi è un alta percentuale di ingnoranti.
Sempre in italia, in questi ultimi 30 anni, l'italiano medio si è acculturato attraverso la televisione commerciale infarcita di spot e programmi a base di tette e culi mentre all'estero hanno studiano e ora ambiscono ai posti migliori.
Il russo, forte di una propria storia imperiale, e una propria cultura secolarizzata, non ha bisogno di emigrare: Dalla russia escono con valigie piene di soldi verso l'estero, esportano capitali (vedi abramovich). I capitali russi stanno oggi sostenendo una parte dell'economia mondiale.
E' invece mortificante per gli altri paesi dell ex repubbliche russe, andare a chiedere lavoro a casa dei russi, dopo che li hanno sempre disprezzati e sentirsi dire: "Ve ne siete voluti andare! E ora tornate a chiederci lavoro?".
Non si può non subire il fascino della russia e riconoscere anche i suoi meriti, oltre che i demeriti.