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idea x fermare il petrolio che fuoriesce dal pozzo sottomarino al largo degli USA
#21
Inviato 30 May 2010 - 21:37:21
Continuo ad essere sempre più convinto di quello che ho scritto al post 7 di questo Topic: fare una nuova perforazione parallela--abbassare la pressione, tappare la falla e prelevare di nuovo metano e petrolio--
La Fonderia insegna: mai riparare, ma costruire di nuovo, in certe situazioni non si possono mettere "pezze".
Sono sicuro che si prenderà questa strada--un po' tardi e con tanti danni--
Io non mi sento italiano, voglio resistere e insorgere
#22
Inviato 01 June 2010 - 17:08:10
Bp, pronto il piano anti-uraganiMarea nera, modifiche alle operazioni per evitare danni<<<
1 giu 2010 11:31 | Mondo / Cronaca
ROMA - L'ultimo piano per contenere il flusso del greggio dal pozzo della Bp nel Golfo del Messico è stato modificato dal gruppo petrolifero per prevenire gli eventuali danni causati dall'arrivo di un uragano, la cui stagione comincia oggi. Lo scrive la Cnn sul suo sito.
L'ultima operazione, che porta il complicato nome di 'Lower Marine Riser Package (Lmrp) Cap', consiste in un tappo da piazzare sulla supervalvola dopo aver reciso il braccio flessibile del pozzo. Il tappo, del peso di diverse tonnellate, sarà collegato ad una nave in superficie attraverso un lungo tubo di oltre 1.500 metri, per recuperare il petrolio che potrebbe continuare a fuoriuscire per mesi dal pozzo della Bp, in attesa che sia ultimato lo scavo di un secondo pozzo per dirottare il flusso di greggio. L'alternativa è l'operazione 'Bop over Bop', con l'ipotesi di fissare una nuova supervalvola, sulla prima, quella che non funziona come dovrebbe.
La modifica anti-uragani consiste nell'utilizzo di una bretella mobile piazzata in mare a circa 100 metri di profondità. La bretella sarà collegata ad un tubo flessibile che trasporterà petrolio e greggio su una nave in superficie. Nel caso di uragano, la bretella consentirà di scollegarsi e ricollegarsi, una volta passato il pericolo.
ats/ansa
Io non mi sento italiano, voglio resistere e insorgere
#23
Inviato 01 June 2010 - 17:55:38
sergio3, su 30-May-2010 23:37, dice:
per quel che ricordo io della meccanica dei fluidi
la pressione non si dovrebbe abbassare facendo un altro foro .
Se non sbaglio è la legge di Pascal , quella su cui si basano i martinetti idraulici !
#24
Inviato 01 June 2010 - 19:06:15
beh certo... se il circuito e' chiuso la pressione in un liquido e' uguale...
ma se lo apri la pressione diminuisce con la portata dei tubi...
nn credo che il petrolio abbia la pressione per arrivare fino alla superficie del mare... cioe' a livello zero... e quindi aspirandolo con una pompa crea una depressione sul tubo rotto aspirando anche acqua...
.
#25
Inviato 01 June 2010 - 19:52:37
Veramente io parlavo di prelevare solo metano, che è poi quello che genera pressione, il petrolio viene pompato--
Quindi i fluidi sono 2: uno gassoso e uno liquido--
Basta prelevare il metano senza andare ad immergere il tubo nel liquido--
Lo ripeto : leggete con troppa superficialità quello che scrivo.
OT
L'altro esempio è la storia della banca WIR, sarà una esposizione lunga, ma per criticare bisogna leggere bene tutto--
Poi quando vedo che ci si intestardisce, lascio perdere e lascio vivere.
Te capii--
Io non mi sento italiano, voglio resistere e insorgere
#27
Inviato 02 June 2010 - 15:25:31
C'ho messo un po' di tempo per capire visto lo spazio bianco che c'era !!!
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#28
Inviato 02 June 2010 - 15:34:17
sisssi
e nel frattempo la pressione
a quanto è salita ?!?!?
#29
Inviato 02 June 2010 - 16:36:47
154--70
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#30
Inviato 03 June 2010 - 08:25:08
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Washington, 2 giu. - (Adnkronos/Washington Post) -
Nuovi problemi nei disperati tentativi della British Petroleum di porre fine al disastro del pozzo petrolifero danneggiato nel Golfo del Messico. Una troncatrice che doveva servire a tagliare un tubo nel tentativo almeno di arginare la fuoriuscita, e' rimasta bloccata. Lo ha riferito l'ammiraglio Thad Allen della Guardia Costiera.
Adesso, ha spiegato Allen, l'obiettivo e' di liberare la troncatrice a disco dentati per poter riprendere il lavoro. L'ammiraglio ha comunque spiegato che ha invece avuto successo un primo taglio effettuato nella notte. Il modo migliore per fermare la fuoriuscita resta comunque, ha detto, la costruzione di un nuovo pozzo a poca distanza per affievolire il flusso da quello danneggiato. Ci vorranno pero' ancora due mesi per completarlo.
E dopo il disastro nel Golfo del Messico, secondo il presidente degli Stati Uniti Barack Obama e' ormai urgente una nuova legge sull'energia pulita, facendo pagare l'inquinamento da Co2 e tagliando gli sconti fiscali alle societa' petrolifere. Lo si legge negli estratti del discorso che Obama pronuncera' piu' tardi a Pittsburgh, diffusi alla stampa dalla Casa Bianca. "Forse non ci sono ancora voti sufficiente (al Congresso) - afferma Obama - ma intendo trovarli nei prossimi mesi". "Perorero' la causa - ha proseguito - per un futuro di energia pulita ovunque potro', e lavorero' con chiunque, di entrambi gli schieramenti, per far si' che sia fatto. Deve essere fatto".
In effetti, ha detto ancora il capo della Casa Bianca, dopo il disastro nel Golfo del Messico "e' giunto il momento, una volta per tutti, che questo paese abbracci un futuro di energia pulita". Questo, ha spiegato, significa utilizzare le riserve di gas naturale, aumentare le centrali nucleari, e ridurre "miliardi di dollari in sconti fiscali alle societa' petrolifere in modo da poter dare la priorita' a investimenti nella ricerca e nello sviluppo per l'energia pulita". Del resto, ha concluso, "l'unico modo per ottenere che abbia successo la transizione all'energia pulita e' che il settore privato sia pienamente impegnato in questo futuro". E "l'unico modo per fare questo e' porre un prezzo sull'inquinamento da Co2".
A Washington, in occasione della tavola rotonda sull'emergenza, l'Agenzia di protezione ambientale ha invitato assieme a esperti, scienziati e oceanografi anche il regista James Cameron. Nonostante i media statunitensi abbiano accolto con ironia la decisione, il regista di 'Titanic' è stato chiamato in qualità di esperto, oltre che di possessore di tecnologie per oltre 400 milioni di euro tra mini sottomarini e e robot marini fino a oggi messi a disposizione della Bp.
E la telenovela delle incompetenze continua
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