Vai al contenuto

  • Log In with Google      Accedi   
  • Registrati ora!
  Moldova-mms.com News dal Regina Pacis Seborganelmondo  




SMMS   a
moldova-mms.com

     VEDI MEGLIO
    
e commenta >>

     IMGS   a:   live @ moldova-mms . com
     MMS    a:   live @ moldova-mms . com





- - - - -

Basi militari americane


  • Non puoi aprire una nuova discussione
  • Effettua l'accesso per rispondere
Questa discussione ha avuto 14 risposte

#1 sergio3

sergio3

    TpXMI

  • Ambasadiani MI1ax
  • StellaStellaStellaStellaStellaStellaStellaStellaStellaStellaStella
  • Messaggi: 10,426
    Località:INSUBRIA -PADANIA
    Interessi: TUTTO

    Medaglie




Inviato 21 January 2007 - 23:26:14


A qualcuno puo' non far piacere, teniamo presente che la nuova base di Verona non c'entra con la NATO (cosi' ha detto quel casinista di Stefano Stefani -Lega Nord), pero' e' bene sapere quello che la stampa di destra o di sinistra non vuole fare sapere: certe verita' sono scomode.

Basi militari americane: una storia di crimini e soprusi
di Antonella Randazzo per www.disinformazione.it - 18 gennaio 2007


Gli Stati Uniti hanno oltre 800 (ottocento)basi militari sparse nel mondo. Tale livello di militarizzazione globale viene giustificato con l’esigenza di “sicurezza e protezione”. Ma da chi? Chi sono i nemici? E se gli Usa non sono capaci di proteggere nemmeno se stessi da attentati aerei, a cosa possono servire questi enormi arsenali? Di sicuro gli effetti della militarizzazione sono devastanti ovunque. Con le basi militari, gli Usa introducono una cultura di guerra, di dominio e di violenza. Ovunque avvengono crimini contro la salute, l’ambiente, reati sessuali e di altro genere. Nell’esercito americano avvengono almeno 14.000 quattordicimila) casi di violenza sessuale ogni anno. Raramente i responsabili subiscono un processo perché vige ovunque il principio dell’extraterritorialità.
Nella base della Maddalena, in Sardegna, i danni ambientali sono enormi. Nel settembre del 2005 è stato rivelato che i sottomarini di attacco americani avevano gettato acqua radioattiva dai reattori, inquinando il Parco marino internazionale delle Bocche di Bonifacio. Invano l’allora deputato Mauro Bulgarelli chiese al Ministro italiano della Difesa: “Quali i provvedimenti presi durante questa delicatissima operazione?”[1]
Già nel dicembre del 2003, Bulgarelli aveva sollevato domande sull’operato dei militari della base, ma incredulo si era trovato di fronte ad un atteggiamento arrogante:
Sapete cosa ci ha risposto il comando del corpo militare italiano quando ci siamo allarmati per il modo in cui vengono stoccate le armi atomiche dalla Marina americana alla Maddalena? E quando ci siamo preoccupati per le procedure relative allo scarico dei residui radioattivi? Ci hanno risposto: “No comment”. E’ un insulto alla nostra sovranità nazionale![2]
Nell’ottobre del 2003 si era verificano un incidente al sottomarino nucleare Hartford, che aveva prodotto gravi danni. Le conseguenze dell’incidente sono state tenute segrete, ma gli abitanti avevano sentito un enorme boato. Anche nel 2000 si era verificato un incidente nella base di Camp Darby, in seguito al quale furono evacuate diverse armi, forse nucleari. La popolazione è tenuta all’oscuro di ciò che avviene nelle basi, e non c’è alcuna protezione per la salute dei cittadini.
In caso di incidenti, lungi dall’avanzare proposte di giusto risarcimento, gli americani non ammettono nemmeno i danni prodotti.  
La Sardegna veniva chiamata dal Pentagono, già nel 1954, “A pivotal geographic location”. Da molti anni il popolo sardo è privato di parte del  territorio e subisce restrizioni e conseguenze di vario genere a causa delle basi militari americane. Nella base militare Capo S. Lorenzo-Quirra avvengono esercitazioni e sperimentazioni di tipo bellico. Il poligono si estende per più di 11.000 (undicimila) ettari , e le zone interdette o pericolose per la navigazione sconfinano in acque internazionali e coprono oltre 2.800.000 (uemilioniottocentomila) ettari , una superficie più estesa di quella dell’intera Sardegna. Periodicamente viene organizzato lo “shopping della morte”, con aziende come la Thomson , la Fiat , la Aerospatiale e la Alenia , che presentano nuovi armamenti e materiali di guerra da testare e di cui promuovere l’acquisto in tutto il mondo.  
Nelle zone limitrofe ai poligoni si sono registrate morti strane e sospette. Ad esempio, a Quirra, un paesino di soli 150 abitanti, 20 persone sono morte di leucemia o tumori emolinfatici. Anche 10 persone che avevano lavorato nella base sono morte di cancro. A Escalaplano, un paesino di 2.600 abitanti, a nord del poligono, 14 bambini sono nati con gravissime malformazioni genetiche e patologie rarissime.
I militari americani non riferiscono i particolari delle loro esercitazioni, e si sospetta l’uso di proiettili all’uranio impoverito.
Negli ultimi anni sono aumentati i casi di tumori ossei e alla mammella, proprio dove si trovano i sommergibili americani a propulsione nucleare, a La Maddalena. I casi di “anencefalia” e di “cranioschisi” sono già stati riscontrati in altre zone ad alto inquinamento radioattivo, come spiega una mamma al giornalista Piero Mannironi:
A cavallo tra il 1987 e il 1988… Ricordo che raccontai al genetista delle altre due donne della Maddalena che avevano avuto questo problema insieme a me. E lui mi disse che un’incidenza così alta di anencefalie, secondo uno studio scientifico internazionale, era stata riscontrata in una zona del Galles dove si effettuavano lavorazioni industriali che provocavano l’emissione continua di radiazioni.[3]
Nonostante i crimini e gli occultamenti da parte delle autorità militari americane, al ministro Arturo Parisi è bastata una vaga promessa di ritiro dalla Maddalena, avanzata dal segretario alla Difesa Donald Rumsfeld, per annunciare la “conferma (del)l’affidabilità dei rapporti che ci legano agli Usa con la conclusione in amicizia della presenza alla Maddalena”.[4]
Ma le cose non sono da considerare così ottimisticamente come azzarda il ministro. Innanzitutto le autorità americane, non riconoscendo alcuna responsabilità di danni all’ambiente e alle persone, non parlano di bonifica né di risarcimento, e le intenzioni di ritiro sono vaghe e non escludono il permanere del controllo militare americano sulla zona. Le dichiarazioni di Rumsfeld sono seguite alle proteste molto decise da parte della popolazione sarda, che è ormai stufa dell’occupazione militare che è costretta a subire.
La Maddalena è stata istituita in seguito a trattati conclusi nel 1972, e al suo interno viene riconosciuta l’extraterritorialità e l’extragiurisdizionalità, cioè tutto quello che accade non può essere controllato o penalmente perseguito dallo Stato italiano. Il trattato è rimasto segreto, né i cittadini né i parlamentari possono conoscerne tutti i contenuti, in offesa al potere sovrano democratico del popolo. Dagli anni Settanta numerosi medici e scienziati denunciano strani fenomeni  genetici e una percentuale elevata di tumori, che sarebbero causati da sostanze radioattive prodotte dai reattori. Il governo italiano non ha mai fronteggiato la situazione, e non ha mai autorizzato controlli sanitari o ambientali. Il nostro governo ha persino negato la presenza di armamenti atomici nella base della Maddalena, che il Congresso americano e l’Assemblea Atlantica hanno confermano.  
Dagli anni Cinquanta il governo italiano ha dato mano libera all’installazione di basi militari americane. Il potere attribuito agli Usa è enorme, se si pensa che non sono tenuti a precisare né l’ubicazione della base né le attività che si svolgono all’interno. Ciò è anticostituzionale perché viola gli articoli 80 e 87, che prevedono la sovranità su tutto il territorio dello Stato.  
Il nostro territorio è disseminato di basi americane: Ghedi, Sigonella, Aviano, Camp Darby, Pisignano ecc.; le basi sono complessivamente 113. In Sardegna c’è il triste primato della morte, col 66% delle installazioni militari.
La base militare di Sigonella, in Sicilia, è fornita di bombe atomiche, e produce un alto grado di inquinamento, spreco di energie e di acqua. La base, creata nel 1984, ospita l’Helicopter Combat Squadron Four HC-4 Black Stallion, dotato di nove elicotteri pesanti MH-53E Sea Dragon per trasportare uomini, mezzi e munizioni. Lo squadrone partecipa alle operazioni militari americane in Europa, Africa e Medio Oriente. E’ anche impegnato in operazioni belliche in Afghanistan e in Iraq. Le testate nucleari sono del tipo B 43, B 61, B 83, con potenza distruttiva variabile da 1 kiloton a 1,45 megaton.
Sul territorio italiano sono presenti parecchi missili a testata nucleare. Soltanto nella nave-balia Uss Emory S.Land, ormeggiata nelle acque di Santo Stefano ci sarebbero ben 34 missili a testata nucleare.
Nel 2003 sono partiti i missili contro la popolazione irachena in spregio all’articolo 11 della nostra Costituzione che “ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali“
Nel luglio del 2006 il governo israeliano chiese agli americani armi “speciali”, che sarebbero partite dalla base italiana di Camp Darby (base posta fra il porto di Livorno e l’aeroporto di Pisa). Questa base nacque da accordi fra Italia e Stati Uniti conclusi nel 1951.
Da Camp Darby sono partiti i missili contro l’Iraq e contro la Jugoslavia. Gli Stati Uniti hanno regalato ad Israele numerose armi di vario genere, come le bombe a guida laser (Gbu-28 ) che sono state sganciate nei raid notturni a Beirut durante l’aggressione al Libano del periodo luglio-agosto 2006. Le bombe partivano da Camp Darby, senza che gli italiani ne avessero notizia.  L’organizzazione statunitense Global Security ha dichiarato che “il 31° squadrone munizioni che opera a Camp Darby è responsabile del maggiore e più disseminato arsenale di munizioni convenzionali delle Forze aeree Usa in Europa, consistente in 21.000 tonnellate collocate in Italia, e di due depositi classificati situati in Israele”.[5]  
La base militare di Camp Darby ha assunto un ruolo importante nelle guerre del Mediterraneo, e rappresenta uno dei più grandi arsenali che gli Usa hanno all’estero. Nel 1991 quasi tutte le munizioni utilizzate durante la “Tempesta del deserto” provenivano da Camp Darby, come anche gran parte di bombe e granate utilizzate per la guerra in Kosovo e in Iraq. Dal 1990 al 1998 a Camp Darby sarebbero transitate almeno 22 mila tonnellate di munizioni e 3278 cluster bomb.
L’uso bellico delle basi sul territorio italiano, di cui gran parte della popolazione è all’oscuro, è una delle tante prove che l’Italia è un “paese a sovranità limitata”,  le cui autorità sono corresponsabili dei crimini che gli Usa stanno commettendo in molti paesi del mondo.
Ovunque nel mondo, in Iraq come in Afghanistan, in Romania, Bulgaria, Polonia, Italia, Pakistan, Singapore, Malesia, Filippine, India, Australia e persino in Vietnam, gli Stati Uniti stanno progettando nuove basi militari per accrescere il loro potere strategico e il dominio nel mondo.
A Vicenza la popolazione è costretta a subire la creazione di un’altra base americana. Il nostro governo si è sentito obbligato a rispettare un trattato stipulato 60 anni fa e che oggi non ha più ragione d’essere. Il presidente del consiglio Romano Prodi ha sostenuto che l’Italia “deve rispettare gli accordi presi”, ma non ha precisato che si tratta di accordi stipulati nel dopoguerra, e che appaiono oggi semplicemente assurdi.
Anche in molti altri paesi del mondo le popolazioni sono costrette a subire l’occupazione militare americana.
L’isola di Okinawa, nell’arcipelago giapponese, è di fatto una colonia militare americana da oltre 58 anni, occupata da ben 38 basi militari americane.
Le basi americane assolvono a diversi scopi: sono basi strategiche da cui far partire le operazioni belliche, ma sono anche punti militarizzati per controllare la popolazione. Per assolvere quest’ultima funzione sono maggiormente militarizzati i paesi sconfitti durante l’ultima guerra mondiale (Germania, Italia, Giappone), e quelli in cui attualmente gli Usa stanno cercando di sottomettere la popolazione (Afghanistan, Iraq, alcuni paesi dell’Africa e dell’Asia). Dal dopoguerra, l’Italia (come la Germania e il Giappone) è considerato un paese da “proteggere”, che nel linguaggio delle autorità americane significa da tenere sotto stretto controllo. Nel periodo della “Guerra Fredda” gli Usa  giustificarono la militarizzazione dell’Italia con il pericolo di “minaccia sovietica”. In un rapporto segreto americano del maggio 1962 si legge:
La presenza delle forze americane in Italia garantisce un importante sostegno psicologico ai governi filo-occidentali di fronte alla minaccia dell’aggressione sovietica e costituisce l’evidente testimonianza dell’alleanza americana. Ciò d’altro canto contribuisce alla stabilità politica. Il ritiro delle forze sarebbe seguito da uno sviluppo di sentimenti neutralisti.[6]
Per “stabilità politica”, le autorità americane intendevano “subordinazione agli Usa”. Si trattava di occupare militarmente zone la cui popolazione doveva essere costretta a subire la presenza di militari americani, come un continuo avvertimento su chi avesse il vero dominio del territorio. Di fatto, dopo la Seconda guerra mondiale, l’Italia cedeva la sua sovranità alle truppe americane, che potevano commettere impunemente ogni sorta di illegalità. Così accadde anche per la Germania e il Giappone.
Nella base di Okinawa, da quando è stata istituita (1945), avvengono ogni sorta di violenze e crimini. Per giustificare la massiccia militarizzazione del Giappone, le autorità americane parlavano di “garanzia di sicurezza e pace”, ma le popolazioni vivevano il fenomeno come un’occupazione militare, che perdura ancora oggi. L’articolo 5 del trattato di sicurezza nippo-americano sosteneva che lo scopo delle basi militari era di “difendere il Giappone”, ma non si specificava né da chi né come, ed era implicito che dovessero farlo necessariamente le truppe americane.
Negli anni Sessanta soltanto ad Okinawa c’erano 117 basi militari, diventate 42 negli anni Novanta. Fra il 1972 e il 1995 i soldati americani commisero 4716 crimini, in parte si trattava di violenze sessuali. I casi di violenza sessuale erano molto maggiori di quelli denunciati, in quanto molte donne si vergognavano a sporgere denuncia. Il Pentagono permetteva che i soldati colpevoli di violenze sessuali non subissero alcuna condanna. La rivista Nation denunciò che “coprire crimini sessuali è una precisa linea politica del Pentagono”.[7] Nel settembre del 1995 suscitò molta rabbia e indignazione lo stupro di una bambina di dodici anni da parte di tre soldati americani. La polizia di Okinawa identificò i tre colpevoli, ma non poté arrestarli perché doveva rispettare il principio di “extraterritorialità”, secondo il quale i soldati americani possono essere processati soltanto da tribunali americani. Ciò permette alle autorità americane di rendere impunibili i loro soldati. Nonostante le proteste della popolazione, i soldati americani non pagarono per lo stupro della bambina, e dopo il 1995 i casi di violenza sessuale aumentarono. Un insegnante di scuola media superiore, Ben Takara, chiese alle sue alunne se fossero mai state molestate dai soldati americani e un terzo delle ragazze rispose di sì.[8]
Nella base di Okinawa avvengono esercitazioni con granate d’obice, che provocano gravi danni ambientali e incendi nelle foreste. Inoltre, viene prodotto inquinamento acustico, che ha provocato danni all’udito in molti abitanti dell’isola.
Sull’isola di Torishima, a 100 chilometri da Okinawa, fra il dicembre 1995 e gennaio 1996 sono state esplose 1520 granate all’uranio impoverito. I cittadini giapponesi non sono mai stati informati del tipo di munizioni utilizzate nei poligoni.  
Oggi nelle basi americane continuano le esercitazioni che producono danni alla salute e all’ambiente, e le violenze e prepotenze contro la popolazione. La retorica di Washington vorrebbe far credere che le basi hanno motivazioni etiche:
La nostra presenza preventiva garantisce la stabilità… La presenza delle forze armate americane… favorisce anche lo sviluppo democratico… offrendo un esempio chiaro e tangibile del ruolo apolitico dei militari americani.[9]
Per capire la verità occorre considerare i fatti, cioè che ogni base americana rappresenta un pericolo per la vita e il benessere delle popolazioni, e che i militari americani sono posti al di sopra delle leggi del paese che li ospita. Occorre temere il proliferare di questi centri della morte e del segreto che aleggia in essi. Si tratta di luoghi di potere e di guerra. Come osserva lo studioso Chalmers Johnson: “(C’è) una grande strategia volta a preservare o addirittura accrescere il potere americano… Ciò diventa chiaro allorché volgiamo la nostra attenzione ad alcune delle attività segrete in tutto il globo… di cui il Pentagono è a perfetta conoscenza ma di cui altri organi del governo e la popolazione tutta sono completamente all’oscuro.[10]

che strano: le faccine non le ho inserite !!! da dove vengono ?



Io non mi sento italiano, voglio resistere e insorgere


#2 sergio3

sergio3

    TpXMI

  • Ambasadiani MI1ax
  • StellaStellaStellaStellaStellaStellaStellaStellaStellaStellaStella
  • Messaggi: 10,426
    Località:INSUBRIA -PADANIA
    Interessi: TUTTO

    Medaglie




Inviato 21 January 2007 - 23:31:19


Come sognatore dell'indipendenza  della Padania e con qualche problema con la giustizia italiota per questo, liberamente posto questo:

Dal Molin: attentato all’integrità territoriale
18 gennaio 2007  

Art. 241 Attentati contro la integrità, l'indipendenza o l’unità dello Stato.
Chiunque commette un fatto diretto a sottoporre il territorio dello Stato o una parte di esso alla sovranità di uno Stato straniero, ovvero a menomare l'indipendenza dello Stato è punito con l’ergastolo.
Originariamente era prevista la pena di morte, poi soppressa e sostituita con il carcere a vita, a testimonianza che questo è, per la legge italiana, reato più grave, per esempio dell’omicidio, per il quale sono previste gradazione di pena più lievi prendendo in considerazione le modalità del delitto.
L’attentato alla integrità dello Stato non ammette, invece, attenuanti e l’articolo 5 dello stesso Codice Penale non ammette l’ignoranza della legge.
Noi crediamo che la decisione di concedere agli Usa l'area attualmente occupata dall'aeroporto "Dal Molin» per la realizzazione di una base militare americana (Ederle2), che sarà fuori dalla giurisdizione italiana, violi proprio l’articolo 241 del Codice Penale.
E' infatti indubbio che, quel pezzo di territorio nazionale verrà sottratto nel fatto e nel diritto all'Italia diventando un'isola straniera all'interno dei nostri confini.
Probabilmente nessun magistrato avvierà mai un procedimento in questo senso, come nessuno fece nulla quando, ambiguamente, nella legge che aboliva la leva obbligatoria, al comma 1 di fatto si stabilì la condizione subordinata dell'Italia alle decisioni delle "organizzazioni internazionali delle quali l'Italia fa parte”, leggi, tra l'altro, la Nato.
L’Italia deve difendere la sua residua sovranità nazionale e l'opposizione alla megastruttura militare americana di Vicenza sarebbe stato un passo fondamentale per invertire una tendenza che va avanti dalla fine della guerra mondiale.

Gli italiani, nonostante oltre mezzo secolo di bombardamento mediatico, lo dicono i sondaggi, sono in maggioranza contrari a questa nuova base Usa in Italia.
Si vada quindi alle urne e non divisi tra liberisti filoatlantici di centrosinistra e liberisti filoatlantici di centrodestra, ma tra collaborazionisti dell’invasore e uomini liberi.



Io non mi sento italiano, voglio resistere e insorgere


#3 XCXC

XCXC

    TpX2MI

  • Ambasadiani MIra
  • StellaStellaStellaStellaStellaStellaStellaStellaStellaStellaStellaStella
  • Messaggi: 17,634

    Medaglie








Inviato 21 January 2007 - 23:44:59


idiozie da kompagnosky...

l'Italia ha un esercito sturmtruppen... quindi... W gli USA che ci difendono!



.


#4 sergio3

sergio3

    TpXMI

  • Ambasadiani MI1ax
  • StellaStellaStellaStellaStellaStellaStellaStellaStellaStellaStella
  • Messaggi: 10,426
    Località:INSUBRIA -PADANIA
    Interessi: TUTTO

    Medaglie




Inviato 21 January 2007 - 23:52:30


Visualizza messaggioXCXC, su 21-Jan-2007 23:44, dice:

idiozie da kompagnosky...

l'Italia ha un esercito sturmtruppen... quindi... W gli USA che ci difendono!


Fattene una ragione : leggi e pensa !!!! (con tutto l'affetto che  ho per te.)

e non chiamarmi Kompagnoski sono molto piu' a destra di quanto pensi.
Se vuoi ti riempio anche di dati circa l'11 settembre 2001.
abbasso gli usa



Io non mi sento italiano, voglio resistere e insorgere


#5 XCXC

XCXC

    TpX2MI

  • Ambasadiani MIra
  • StellaStellaStellaStellaStellaStellaStellaStellaStellaStellaStellaStella
  • Messaggi: 17,634

    Medaglie








Inviato 21 January 2007 - 23:58:20


kompagnosky era riferito agli autori degli articoli...

poi..  di articoli cosi' e' pieno il mondo...

peccato che non valgono nulla sia per i fatti scritti che per gli autori...

Io ti posso solo dire che gli italiani sono pro USA almeno al 85% e questo mi basta...



.


#6 sergio3

sergio3

    TpXMI

  • Ambasadiani MI1ax
  • StellaStellaStellaStellaStellaStellaStellaStellaStellaStellaStella
  • Messaggi: 10,426
    Località:INSUBRIA -PADANIA
    Interessi: TUTTO

    Medaglie




Inviato 22 January 2007 - 00:06:59


Visualizza messaggioXCXC, su 21-Jan-2007 23:58, dice:

kompagnosky era riferito agli autori degli articoli...

poi..  di articoli cosi' e' pieno il mondo...

peccato che non valgono nulla sia per i fatti scritti che per gli autori...

Io ti posso solo dire che gli italiani sono pro USA almeno al 85% e questo mi basta...
ma perche' invece dei numeri esce la faccina ? riesco leggere solo adesso nella risposta il numero (forse questa percentuale e' intorno alle basi usa,: la michetta e' importante guadagnarsela, la fame fa paura). Ricordati che se anche in una trasmissione radio quel fesso dello Stefani, ha detto che i Tedeschi sono pronti a pagare tutto per avere basi militarti americane, povero disinformato !! i Teutonici hanno fatto chiudere nel loro territorio ben 45 basi.
Continuiamo a credere ai cacciaballe, ai commercianti e ai parolai  che andiamo bene. Io sono abituato a pensare coi numeri e coi fatti e non con i media controllati e pilotati.



Io non mi sento italiano, voglio resistere e insorgere


#7 XCXC

XCXC

    TpX2MI

  • Ambasadiani MIra
  • StellaStellaStellaStellaStellaStellaStellaStellaStellaStellaStellaStella
  • Messaggi: 17,634

    Medaglie








Inviato 22 January 2007 - 00:11:03


Visualizza messaggiosergio3, su 22-Jan-2007 00:06, dice:

ma perche' invece dei numeri esce la faccina ? riesco leggere solo adesso nella risposta il numero

perche' a certi numeri/lettere corrisponde una faccina... :sarcastic:

bisognerebbe togliere lo spunto delle faccine quando si invia il messaggio



.


#8 thejournalist

thejournalist

    AdvMI

  • Ambasadiani MI1a
  • StellaStellaStella
  • Messaggi: 602

    Medaglie




Inviato 22 January 2007 - 10:21:25


sono riuscito a collegarmi solo ora dopo giorni e sto per uscire per andare dal dentista... :(
il sito da cui hai preso l'articolo e' un vero spasso...
e' per me fonte di grande ilarita',peccato che non abbia molta voglia di ridere oggi...
le due tesi piu' divertenti di questo sito comunque sono quelle secondo cui al-qaeda non esiste e che Hitler e' stato portato al potere dal vaticano...
su al-qaeda evito commenti... :sarcastic:
riguardo a Hitler,la chiesa cattolica lo avverso' fin da subito conoscendo il profondo anticristianesimo dell'ideologia nazista.
vieto' l'iscrizione al partito nazista ai cattolici e appoggio' il partito "zentrum" che fu tra i protagonisti della Germania democratica pre-Hitler.
tutti i distretti tedeschi a maggioranza cattolica avevano di conseguenza un voto nazista inferiore alla media nazionale...
e' cosa nota anche a tutti gli storici anti-cattolici ma non a questo disinformatissimo sito...(che giustamente si chiama disinformazione...)
ora vado e che il Signore mi assista dal dentista.....


#9 sergio3

sergio3

    TpXMI

  • Ambasadiani MI1ax
  • StellaStellaStellaStellaStellaStellaStellaStellaStellaStellaStella
  • Messaggi: 10,426
    Località:INSUBRIA -PADANIA
    Interessi: TUTTO

    Medaglie




Inviato 22 January 2007 - 14:27:12


Visualizza messaggiothejournalist, su 22-Jan-2007 10:21, dice:

sono riuscito a collegarmi solo ora dopo giorni e sto per uscire per andare dal dentista... :(
il sito da cui hai preso l'articolo e' un vero spasso...
e' per me fonte di grande ilarita',peccato che non abbia molta voglia di ridere oggi...
le due tesi piu' divertenti di questo sito comunque sono quelle secondo cui al-qaeda non esiste e che Hitler e' stato portato al potere dal vaticano...
su al-qaeda evito commenti... :sarcastic:
riguardo a Hitler,la chiesa cattolica lo avverso' fin da subito conoscendo il profondo anticristianesimo dell'ideologia nazista.
vieto' l'iscrizione al partito nazista ai cattolici e appoggio' il partito "zentrum" che fu tra i protagonisti della Germania democratica pre-Hitler.
tutti i distretti tedeschi a maggioranza cattolica avevano di conseguenza un voto nazista inferiore alla media nazionale...
e' cosa nota anche a tutti gli storici anti-cattolici ma non a questo disinformatissimo sito...(che giustamente si chiama disinformazione...)
ora vado e che il Signore mi assista dal dentista.....

Il problema denti, purtroppo l'ho risolto con un brutto incidente con la moto, adesso ho solo denti in resina , pero' non ho piu' problemi di mal di denti
salvo qualche problema con le protesi.
E' vero, non e' da prendere tutto per oro colato quello che e' scritto in quel sito, ma certi dati, verificabili, non si possono contestare: le malattie sono tutte documentate e la legge e' chiara, la costituzione dice proprio cosi', poi individualmente uno puo' credere o non credere.
Per esperienza, proprio in Moldova, ho visto effetti strani (tumori al fegato e alla tiroide)  per un deposito di scorie nucleari, poi in qualche modo risolto-- La mia amica (dopo averla ben istruita sull'uso di un contatore geiger di provenienza militar-tedesca, non il classico pacchetto di sigarette di fabbricazione russa), tiene sotto controllo bisettimanalmente la situazione.
Quando avevo un' azienda di ritiro e trattamento rifiuti in Toscana, entrando a Camp Darby non ho mai visto traccia di  questa tipologia di rifiuti: li smaltivano spedendoli in Germania ?--- A me non hanno mai dato il famoso tesserino che cambia colore (rilevatore di raggi gamma e beta ecc.), ma  molti militari ne erano dotati sopratutto in quel magazzino di stoccaggio.



Io non mi sento italiano, voglio resistere e insorgere


#10 XCXC

XCXC

    TpX2MI

  • Ambasadiani MIra
  • StellaStellaStellaStellaStellaStellaStellaStellaStellaStellaStellaStella
  • Messaggi: 17,634

    Medaglie








Inviato 22 January 2007 - 17:50:35


Visualizza messaggiosergio3, su 22-Jan-2007 14:27, dice:



Quando avevo un' azienda di ritiro e trattamento rifiuti in Toscana, entrando a Camp Darby non ho mai visto traccia di  questa tipologia di rifiuti: li smaltivano spedendoli in Germania ?--- A me non hanno mai dato il famoso tesserino che cambia colore (rilevatore di raggi gamma e beta ecc.), ma molti militari ne erano dotati sopratutto in quel magazzino di stoccaggio.


c'era forse una centrale nucleare? Come si puo' parlare di rifiuti nucleari in una base nato?


Che ci sia lo stoccaggio di proiettili di uranio o bome atomiche questo e' risaputo ma da qui a pensare che vi siano rifiuti nucleari ce ne passa...



.





Leggono questa discussione 3 utenti

0 utenti, 3 ospiti, 0 utenti anonimi










                                                               Effettua i tuoi pagamenti con PayPal.  un sistema rapido, gratuito e sicuro.



info@ambasada.it

 Telegram.me/Ambasada     iMessage: info@ambasada.it

fax (+39) 02 70033057       tel (+39) 02 45077169


Sedi diplomatiche della Repubblica di Moldavia:

Ambasciata di Roma
   Consolato di Milano  Consolato di Padova





Privacy e Cookie Policy / Termini e Regole del Forum