Inviato 19 January 2009 - 11:38:15
Ho trovato questo articolo sulla Moldova...
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INAUGURATA L'AMBASCIATA ITALIANA IN MOLDAVIA (ATTIVA DAL 2009)
La cerimonia ha avuto luogo alla presenza del Ministro degli Esteri moldovo Stratan e della collettività italiana, con una nutrita rappresentanza degli imprenditori italiani che operano in Moldova.
Ci sono cifre in merito a questi imprenditori che hanno investito in Moldova?
L'obiettivo principale della visita del Ministro Frattini a Chisinau è quello di segnare, con l’inaugurazione della Cancelleria diplomatica dell’Ambasciata, una nuova fase dei rapporti bilaterali.
Riconoscimento dello spessore dei legami con la Moldavia e incoraggiamento per il cammino sulla via delle riforme anche attraverso più forti rapporti economici: la nuova ambasciata d'Italia a Chisinau, inaugurata ieri dal ministro degli Esteri Franco Frattini, sancisce una realtà e guarda al futuro delle relazioni con un Paese che mira all'Europa e vuole il sostegno di Roma su questa strada.
Sarà più facile operare per le centinaia di imprenditori italiani che già lavorano nel Paese e per quelli che arriveranno, anche delocalizzando le aziende dalla vicina Romania.
Vi risulta questa notizia?
Ci sarà più continuità nel rapporto politico con l'Italia, sponsor convinto della prospettiva europea della Moldavia. Ma soprattutto i moldavi potranno richiedere direttamente, a partire dal prossimo anno, il visto d’ingresso per l’Italia a Chisinau senza doversi più recare a Bucarest.
I cittadini moldavi che vogliono lavorare in Italia sono "benvenuti", ha sottolineato Frattini, "a condizione che la legge italiana sia rispettata”. Quest'anno sono stati concessi circa 20.000 visti, l'anno prossimo - anche grazie alla nuova ambasciata e quindi a procedure più semplici e veloci - si potrebbe arrivare a 40.000. D'altra parte, c'è un "crescente interesse" delle imprese italiane a rafforzare la propria presenza in Moldavia, il Paese più povero d'Europa con il 45% della popolazione al di sotto della soglia della povertà, soprattutto nel settore delle infrastrutture, trasporti, agricoltura, servizi.
L’apertura della nostra Rappresentanza diplomatica è accolta con grande soddisfazione da parte moldova, sia per l’importante segnale politico che essa rappresenta sia per la possibilità per i cittadini moldovi – a partire dal prossimo anno – di richiedere direttamente il visto d’ingresso per l’Italia senza doversi più recare a Bucarest.
Il tema dei visti riveste grande importanza. La comunità moldova legalmente presente nel nostro Paese ammonta a 42.056 persone, cui vanno aggiunti 6.843 minori al di sotto dei quattordici anni. La maggiore concentrazione si registra a Roma e Padova, seguite da Torino, Brescia, Milano, Bologna, Parma, Verona.
Nel decreto flussi 2007, la quota riservata ai cittadini moldovi è stata aumentata da 5.000 a 6.500 unità, a fronte di oltre 38.000 domande presentate.
Ve lo dico io quanto moldavi abbiamo in Italia?
Per me sono 300.000... però non facciamo come l'ultima volta che sostenevo che i romeni erano 1 milione e tutti a dire che era una buffonata...
L’ Italia intende promuovere una più stretta collaborazione bilaterale nel settore della migrazione legale, e sottolinea allo stesso tempo l’esigenza di affrontare congiuntamente il fenomeno dell’ immigrazione illegale.
Per quanto riguarda la collaborazione in materia di lavoro, è in vigore dal 2004 un Accordo bilaterale per favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro attraverso una collaborazione tra istituzioni pubbliche e associazioni di categoria dei due Paesi. Una proposta di modifica recentemente avanzata da parte moldova è attualmente allo studio, volta a sventare l’ipotesi di obbligo di rientro dei lavoratori allo scadere del contratto di lavoro.
Cominciano a darsi una svegliata...
L’apertura dell’Ambasciata risponde inoltre all’esigenza di assicurare il miglior sostegno ad un ulteriore sviluppo dei rapporti economico-commerciali. L’Italia è tra i primissimi partner della Moldova (4° acquirente e 5° fornitore) e si colloca al terzo posto tra gli investitori esteri (sono circa 300 le imprese operanti in loco con la partecipazione di capitale italiano). Oltre ai tradizionali settori della produzione per conto terzi e delle costruzioni, le imprese italiane guardano con crescente interesse alle opportunità nel settore delle infrastrutture e dei trasporti, a quello dell’energia e delle fonti rinnovabili, così come al settore della logistica, in vista di una maggiore penetrazione dei mercati dei Paesi vicini. Al riguardo sono già state attivate collaborazioni per la realizzazione di parchi industriali e tecnologici, mentre il sistema bancario italiano è da tempo presente nel Paese. Il rafforzamento della nostra presenza in Moldova risponde poi alla crescente presenza di imprese italiane che si de-localizzano, anche con l’obiettivo di penetrare nei mercati vicini (Paesi CSI).
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Vi è infine grande aspettativa per il contributo che l’Italia potrà fornire, sia attraverso attività di cooperazione allo sviluppo che iniziative di gemellaggio e assistenza tecnica promosse dalle singole Amministrazioni italiane, al processo di riforma che le Autorità moldove hanno intrapreso nel quadro del progressivo avvicinamento del Paese all’Unione Europea.