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non ditelo a rick...


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Questa discussione ha avuto 33 risposte

#11 XCXC

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Inviato 26 November 2006 - 17:51:13


Visualizza messaggiothejournalist, su 25-Nov-2006 13:50, dice:

esperti indipendenti internazionali come vorrebbe farci credere rick....

:laugh:  :laugh:  :laugh:



.


#12 thejournalist

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Inviato 27 November 2006 - 14:29:49


domanda di rick a un partecipante al forum....

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Perchè in Romania ?

Andavano indirizzate all’ambasciata rumena di Kishinev

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AMBASCIATA RUMENA DI KISHINEV?   :angry2:

MA PORCA DI UNA MISERIA LADRA LA CAPITALE DELLA MOLDOVA SI CHIAMA CHISINAU!
PERFINO LE AGENZIE RUSSE,NELLE NOTIZIE IN LINGUA INGLESE, LA CHIAMANO CHISINAU!
E QUESTO E' RIMASTO A KISHINEV...IL NOME DATO DAGLI OCCUPANTI RUSSI...
MEGLIO CHE VADA A BERMI UN THE,VISTO COSA MI TOCCA MANDAR GIU'... :mad:


#13 silvano

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Inviato 27 November 2006 - 14:43:59


Visualizza messaggiothejournalist, su 20-Nov-2006 13:45, dice:

per fortuna stamattina meno preso del previsto.
ho perfino avuto il tempo di leggere i messaggi recenti di moldweb...
rick e' sempre il mio preferito naturalmente,un caso di comicita' involontaria impagabile.
il suo ultimo post antimoldavo e filotransnistriano,ca va sans dire,mi da l'idea che e' ancora piu' ignorante di politica moldava di quanto pensassi....
riporta con giorni di ritardo una notizia del 17/11,l'ha vista oggi su un'agenzia moldava,le sue capacita' di ricerca non sono molto forti evidentemente...
se non l'avesse riportata l'agenzia azi,nemmeno se ne sarebbe accorto,visto che il tiraspol times non la segnala.

http://www.azi.md/news?ID=41925

ecco il link all'articolo.
se rick conoscesse la politica moldava,ma cosi' non e', saprebbe che la maggioranza dei deputati che hanno fatto la richiesta, contro cui si scaglia con un peana stratosferico,sono stati eletti nel blocco "nostra moldova" appoggiato e finanziato dalla Russia e a favore del quale in Transnistria,prima delle elezioni parlamentari, e' stata fatta una campagna a tamburo battente.
lo stesso blocco ha in precedenza chiesto anche l'uscita dalla CIS.
si tratta quindi di richieste provocatorie fatte da chi va a braccetto con Smirnov e Putin.
s'intende che in Transnistria nessuno puo' occupare nemmeno la posizione,non dico di ministro,ma nemmeno di spazzino comunale se non sa il russo...
ma non ditelo a rick altrimenti poi mi da del pirlotto sprovveduto...

p.s. lo so predico bene ma razzolo male,avevo detto di non fare piu' commenti su cio' che scrivono su moldweb... :laugh:
Ma se la domanda di dimmettere i deputati che non parlavano il romeno è stata già respinta dallo steso Parlamento moldavo...



"Davanti alle difficoltà non bisogna arrendersi. Al contrario devono stimolarci a fare sempre di più e meglio, a superare gli ostacoli per raggiungere i risultati che ci siamo prefissati."
Paolo Borsellino

GUTTA CAVAT LAPIDEM NON VI, SED SAEPE CADENDO

#14 Guest_Seborga_*

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Inviato 27 November 2006 - 14:46:00


ahahah...thejournalist, mi sembri la Gialappa's nei confronti del grande Fratello....

Forte....ormai questo é un topic delle banfate di rick...


#15 thejournalist

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Inviato 27 November 2006 - 15:07:22


Visualizza messaggiosilvano, su 27-Nov-2006 14:43, dice:

Ma se la domanda di dimmettere i deputati che non parlavano il romeno è stata già respinta dallo steso Parlamento moldavo...

caro silvano,ma rick vive in un mondo tutto suo...basta che esca una notizia che secondo lui mette in cattiva luce la Moldova (e in qualche caso la Romania che deve stargli molto antipatica)e si scatena...
nemmeno sta a valutare le notizie mi sa...prende e parte a testa bassa come un toro che vede rosso...
:annoyed_h4h:


#16 Guest_Seborga_*

Guest_Seborga_*
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Inviato 27 November 2006 - 16:36:44


Lasciando perdere ...ma proprio perdere Rick nel dimenticatoio...

Pubblico una recente analisi dell'Istituto di Milano che frequento... realizzato da una mia conoscente, che commenta l'attuale situazione in  Transnistria.


Credo la migliore recente analisi, apolitica, coincisa e analitica.

Tamara Guzenkova, diplomatica russa, ha dichiarato in una recente intervista che parlare di “conflitto congelato” riferendosi a quello transnistriano è decisamente fuori luogo: in esso sono all’opera un gran numero di questioni bollenti e sempre mutevoli e di diversi attori, non ultima proprio la Russia. Leggere il conflitto transnistriano senza la fondamentale chiave russa restituirebbe un quadro esageratamente semplificato della questione, e ben lontano da qualunque ipotesi di realismo.

La recente escalation della crisi

Non serve risalire molto indietro nel tempo per ottenere un elenco di episodi eloquenti, che dimostrano quanto le relazioni tra i due stati siano deteriorate. Questo fin dalla scorsa primavera, quando la Moldova ha risposto all’embargo imposto dalla Russia sulle sue esportazioni di vino con un blocco dei flussi commerciali in entrata e in uscita dalla Transnistria, salvo previa registrazione presso le autorità moldave. Da allora, Mosca ha sospeso due dei tre treni che la collegavano a Chisinau e che da qualche mese seguivano un ben più lungo percorso alternativo per accerchiare la repubblica separatista e il blocco ad essa imposto. Essi saranno sostituiti da un nuovo treno che collegherà direttamente Tiraspol, capitale della Transnistria, a Mosca, riducendo il tempo di percorrenza da 40 a 20 ore. L’autorità russa delle ferrovie non ha difficoltà ad ammettere che si tratti di una mossa squisitamente politica. A Chisinau non resta che attaccare vagoni aggiuntivi al treno 341, l’unico rimasto ad compiere quella tratta, e chiedere il sostegno della comunità internazionale.

La misura arriva a seguito delle insistenti richieste di Mosca di ripristinare il normale traffico alla frontiera moldo-trasnistriana con la firma di un Protocollo di Transito. E’ lo stesso Presidente della Transnistria Igor Smirnov che afferma l’impossibilità di un qualunque altro compromesso. Al momento non pare tuttavia esserci alcuna volontà da parte di Chisinau di accettare le condizioni richieste. Nessuno dei due paesi vuole cedere alla pressione economica dell’avversario, tanto più arduo per Chisinau poiché dietro Tiraspol si cela l'operato del Cremlino. Restano, infatti, senza alcun seguito i tentativi di Chisinau di riaprire le trattative per le esportazioni di vino sul mercato russo, mentre altrettanta preoccupazione suscita il mancato rinnovo dell’attuale contratto per l’importazione di gas dalla Federazione Russa, in scadenza a fine anno.

Le aspirazioni moldave verso l'UE e la rabbia del Cremlino

La Transnistria non è di per sé il vero oggetto del contendere. Causa e conseguenza dell’interferenza di Mosca e dei tesissimi rapporti con essa è l’attuale politica estera della Moldova, tutta volta ad occidente. Ora più che mai, con la Romania pronta ad entrare nella UE e le recenti esternazioni del Presidente romeno Traian Basescu, che vorrebbe vedere la Moldova tra i candidati al prossimo turno di allargamento europeo insieme ai Balcani. Unico tra i paesi CSI ad essere membro del Patto di Stabilità e dalla scorsa estate membro del Processo di Cooperazione per il Sud-Est Europa, già legato all’UE da un Piano d’Azione da implementare nel 2008, la Moldova punta ora esplicitamente all’integrazione europea. Primi passi sarebbero, nel corso del 2007, l’introduzione di un regime preferenziale di scambi con la UE, alla pari del resto della regione, e l’avanzamento dei negoziati con la Commissione Europea per liberalizzare le procedure di concessione del visto di ingresso ai cittadini moldavi.

Se, negli ultimi mesi, le aspirazioni moldave stanno ottenendo un discreto ascolto, parte del merito va a ciò che sta avvenendo in Georgia e alle molte analogie tra le due situazioni, al punto che l’UE, generalmente molto cauta, si è sentita costretta ad una presa di posizione. Il Parlamento Europeo ha da poco adottato due risoluzioni, una per la Transnistria e una per l’Ossezia del Sud, denunciando in entrambi i casi l’uso del referendum (il 17 Settembre in Transnistria, il 12 Novembre in Ossezia) come tentativo unilaterale di dichiarazione d'indipendenza. La Russia è invece invitata a rispettare gli impegni del 1999 (Istanbul) e del 2002 (Oporto) a ritirare le proprie truppe dai due territori. Queste, secondo una recente dichiarazione del Ministro della Difesa ucraino, potrebbero essere sostituite da metà 2007 con truppe GUAM, nella sua nuova veste di Organizzazione per la Democrazia e lo Sviluppo Economico.

Proprio in ambito GUAM molto di recente Moldova e Georgia si sono avvicinate, contando sul proprio reciproco interesse a rafforzare le relazioni bilaterali, specie nel settore economico e commerciale. Entrambi i paesi hanno un assoluto bisogno di attrarre investimenti e diversificare i mercati di sbocco delle proprie esportazioni, per ridurre la dipendenza dalla Russia. Insieme alla Georgia, la Moldova detiene anche un’altra carta: la possibilità, come membro del WTO, di porre il proprio veto all’ingresso di un nuovo membro –la Russia, appunto- nell’organizzazione. Mossa ancora più astuta è però quella di avallarne l’ammissione, ma dietro precise condizioni: la Moldova darà il proprio consenso all'ingresso della Russia tra i membri del WTO solo dopo che alcune importanti questioni bilaterali saranno risolte. Tra queste, il vino, il gas, e la questione transnistriana.

Le elezioni in Transnistria e la non-alternanza di governo

Le prossime elezioni presidenziali in Transnistria del 10 Dicembre prossimo potrebbero essere un’importante occasione per modificare il peso delle forze in gioco. Poco però cambierà, se è vero che Igor Smirnov, attuale Presidente, é già dato come sicuro vincitore. Proprio Smirnov qualche settimana fa si é pesantemente espresso in favore della piena integrazione del suo paese nella Federazione Russa, da un punto di vista tanto economico quanto politico. Un Protocollo d’Intesa “russo-transnistriano” esiste già, firmato a Mosca nel maggio scorso dallo stesso Smirnov e dal vice Primo Ministro russo Alexander Zhukov; esso spazia dal settore economico a quello commerciale e dei trasporti, fino alla sanità, l’educazione e le politiche sociali e ha già portato ad un notevole approfondimento della cooperazione tra i due stati. Pare che la collaborazione si estenda però anche alla sfera più strettamente politica: Yury Zoubakov, vice Segretario di Stato russo, è stato costretto qualche settimana fa a smentire una propria visita a Tiraspol con lo scopo di negoziare i nominativi dei candidati alla carica di Presidente della repubblica separatista.

I candidati al momento sono 3, e tali dovrebbero ormai restare dal momento che la data limite per la presentazione delle candidature è scaduta. Dopo che l’unico vero potenziale rivale, Yevgeny Shevchuk, è stato escluso dalla gioco, Smirnov rimane l'unico con delle chance reali. Il Comitato Elettorale Centrale di Tiraspol gli ha rivolto un encomio per essersi dimostrato “il più disciplinato” nella competizione elettorale, nonché il solo ad aver già fornito la lista con le firme dei propri sostenitori. Un quarto candidato, Andrey Safonov, caporedattore dell’unico quotidiano locale d'opposizione, è stato escluso perché solo 7.288 delle firme da lui raccolte, poste al vaglio del Comitato Elettorale, sono risultate valide; il numero minimo, pari al 2% dell’elettorato, è infatti di 7.897. Safonov ha già annunciato la sua intenzione di fare ricorso a tutti i tribunali che sarà necessario interpellare. Senza di lui, restano in lizza accanto a Smirnov solo Peter Tomaily, membro del Soviet Supremo di Tiraspol (il Parlamento) e Nadezhda Bondarenko, caporedattore del quotidiano comunista Pravda Pridnestrovya.

Per Smirnov si tratterebbe della quarta vittoria consecutiva e dell’ennesimo mandato presidenziale: da quando la Transnistria ha dichiarato la propria indipendenza, non c’è stato altro leader alla sua testa. La sua figura è particolarmente gradita non solo all’entourage di politici e burocrati saliti al potere con lui nel 1991, ma anche allo stesso Cremlino. Smirnov è un alleato fedele contro Chisinau e, soprattutto, difende gli interessi economici dell'elite economica russa in Transnistria. E' anche per questo che un gruppo di deputati della Duma russa, membri della compagine governativa, si recherà in missione per il monitoraggio delle elezioni del 10 Dicembre, come già avvenuto in occasione del referendum del 17 Settembre scorso. Come allora, anche questa volta non ci saranno invece osservatori internazionali, nemmeno quelli dell'OSCE che tanto da vicino seguono la questione, in quanto il loro ruolo di osservatori può essere legittimamente impiegato solo in Stati dotati del riconoscimento della comunità internazionale.

Le elezioni del prossimo dicembre costeranno almeno 1,6 milioni di rubli; sommati al milione utilizzato per l'organizzazione dello scorso referendum, una tale cifra chiarisce come le casse dello Stato transnistriano non sarebbero mai state in grado di affrontare una tale spesa se non avesse potuto contare su un forte sostegno da parte del Cremlino.

Conclusioni

La probabile riconferma di Igor Smirnov alla testa della Transnistria non farà certamente mutare direzione alla politica estera del paese, ma come è evidente molto più della sua figura contano le forze che gli si muovono attorno. La posizione della Russia e il suo gioco diplomatico nella regione può essere ben riassunta dalla dichiarazione del vice Segretario di Stato Yury Zoubakov, che afferma: "Sappiamo molto bene quale ruolo Igor Smirnov abbia avuto per la Transnistria nei momenti più duri e cruciali della sua storia. Per la Russia, la cosa più importante è l'opinione della popolazione. I leader sono eletti dal popolo, e noi dobbiamo rispettare l'opinione del popolo." Una dichiarazione che prenderà certo tutto il suo significato anche durante le prossime elezioni presidenziali nella stessa Russia, previste per il Marzo 2008.



#17 thejournalist

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Inviato 28 November 2006 - 17:15:48


l'amico rick ci segnala l'aumento della tassa di transito nella transnistria....

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Dal 2007 , per gli stranieri che entreranno in PMR
o per rimanervi o per attraversarla
la tassa di transito o di soggiorno sarà portata a 5,3 rubli della PMR , ($0,63) .

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a questo punto mi viene un dubbio...ma ha mai attraversato la frontiera transnistriana?  :laugh:
metto sotto un pezzo di articolo sull'esperienza dell'attraversamento del confine,giusto per dare l'idea...
ma forse lui ci arriva direttamente all'aeroporto di Tiraspol...
si lo so non si potrebbe atterrare a Tiraspol,non sono cosi ignorante...
l'aeroporto resta ufficialmente aperto per un numero ristrettissimo di voli dell'esercito russo,per i rifornimenti alla 14esima armata.
gli unici col permesso internazionale di atterraggio.
pero', stranamente ,ci sono aerei di piccole e semisconosciute compagnie aeree,che arrivate vicino a Tiraspol, cominciano ad avere dei problemi.
io comincio a credere che Tiraspol sia una specie di triangolo delle bermude... :seas (8):
arrivati li' vicino alcuni aerei sono costretti ad atterraggi di emergenza,che sono permessi anche a Tiraspol....
le malelingue,tipo le organizzazioni internazionali che si occupano di combattere il traffico d'armi ,dicono che si tratta di guasti fasulli.
secondo loro quelli atterrano,caricano armi e ripartono verso compiacenti aeroporti ex-sovietici.
ma si puo' essere cosi' maligni..... :biggrin:
ecco il racconto che mi ha divertito molto...

We are called with a severe air in the office of the commander for the customs. We are at the Transnistrian border point to Odessa . A custom house officer, a militia officer, an immigration officer and a border guard are hiding from the heat in a hut. We are told that we have no valid insurance in Transnistria. We can not go on with out trip. And even if we had, we couldn't pass because we have no health certificate to attest we aren't infected with HIV. We realize that discussing won't get us anywhere, the officials want some tips. The Ukrainian colleague is sent to the car. Meanwhile the head of the border point gets in the hut, with the Sovietic cap on the back and singing merrily “Money, money, money, money …” He mixed words from Russian, English, Romanian and he asks us in good humor what “Zdob si Zdub” means. He doesn't wait us to decide who is to explain what part, and he tells us straight that we have to pay if we want to leave. 40 Euros. We can barely make 30 Euros, considering that existing Transnistria is for free and entering the country is 1 Euro, in Transnistrian rubles. They are hard to get, and then we try to complete the amount with the Transnistrian rubles we still have in our pockets. “You can keep these as a souvenir. We take only Euros and Dollars!” says the offended officer. He gets out of his pocket a handful of Euros and proposes to change our change for bills, unrevealing a golden tooth.

*We have found the officer who took the “bribe” in the Ukrainian customs, talking to his colleagues. His badge reads M 147, he has tree stars and he drives a white Audi, with the registration plate A 593 BB.


#18 mariaico

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Inviato 28 November 2006 - 17:20:38


Il tuo racconto è molto simile alla mia esperienza di 15 giorni fa.
Noi ce la siamo cavata con 20 euro.
La scusa adottata era che i nostri visti moldavi non erano regolari.



NON TIMEO CULICES Innamorato degli alberi e delle nuvole, osservatore incantato ma lucido della vita degli uomini e degli animali, Mariaico, vagabondo senza patria alla ricerca della patria, incarna la sete di conoscenza di se stesso. (Trilussa)

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#19 thejournalist

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Inviato 28 November 2006 - 17:31:00


Visualizza messaggiomariaico, su 28-Nov-2006 17:20, dice:

Il tuo racconto è molto simile alla mia esperienza di 15 giorni fa.
Noi ce la siamo cavata con 20 euro.
La scusa adottata era che i nostri visti moldavi non erano regolari.

che fortuna! hai trovato doganieri onesti ahahahahah :angel:


#20 thejournalist

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Inviato 29 November 2006 - 17:43:57


dubbio amletico...ma rick non capisce bene l'inglese o ha dei problemi con la matematica?  :laugh:
ecco il titolo che da al suo ultimo intervento....
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Il Partito Comunista Di Molodva Sceso Al 23,4 % Dal Precedente 46,6 %, risultato + basso dal 2001 , quando il PCRM andò al potere

mi sono letto bene l'articolo in inglese che viene riportato e non dice assolutamente cosi....
si legge che il 23,4% di quelli che hanno detto che voteranno esprimono la preferenza per i PCRM.
ma siccome piu' della meta' ha detto che non votera' o non esprime opinioni,ben il 50,1% di chi si esprime afferma la volonta' di votare comunista.
ossia addirittura diversi punti piu' di quanto gia' raccolto alle elezioni...
si ricorda anche che c'e' stato un calo di 17 punti...ossia prima il PCRM era dato attorno al 67% nel sondaggio...altro che precedente 46,6%....
ecco il testo inglese,moldavo e russo dell'articolo...
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Communist Party slides to 6-year poll low

2006-11-29/14:26 If the Parliamentary elections were next Sunday, the Communist Party of the Republic of Moldova (PCRM) would be voted by 23.4% of the population, the Public Opinion Barometer shows. Its results were presented on November 29 in Chisinau. At the same time, over a half of the respondents said they would not vote, were uncertain or had no answer.

Of those 46.6% who are willing to vote, 50.1% would cast their vote for PCRM, by 17% less compared with a similar survey carried out in April. This way, PCRM registers the lowest result since winning elections in 2001. The persons who support this party are mostly old people from rural regions with a low social-economic situation, Russians or Ukrainians, with incomplete/complete upper secondary education, the poll found.

14% of those who are willing to participate in elections would vote for the People’s Christian-Democrat Party (PPCD), compared with 8% in April; about 11% - for the Democrat Party (6% - in April). These parties are followed by “Moldova Noastra” Alliance (AMN) (8%), Social-Democrat Party (PSDM) – 6.5%, Social Liberal Party (PSL) – about 6%. Other electoral competitors would accumulate less than 2%. PPCD, PD, PSD and PSL scored higher compared with the results of the poll of April 2006.

According to the Public Opinion Barometer, population’s level of interest in politics stays low, more than a half being little interested or not interested at all in politics.

The poll was carried out on November 5-17 and involved 1150 persons from 85 towns and villages, except for the Transnistrian region. The maximum margin of error constitutes 2.9%. The survey was produced with the financial support of Soros Foundation-Moldova.


Partidul Comuniştilor înregistrează în sondajele de opinie cel mai mic rating de la venirea la putere

2006-11-29/14:26 Dacă duminica viitoare ar avea loc alegeri parlamentare, Partidul Comuniştilor (PCRM) ar fi votat de circa 23,4% arată datele Barometrului de Opinie Publică (BOP), rezultatele căruia au fost prezentate miercuri, 29 noiembrie, la Chişinău. În acelaşi timp,
peste jumătate dintre respondenţi au declarat că, dacă duminică ar fi alegeri, nu ar vota, nu ştiu ce candidat ar vota, sau au refuzat să răspundă.

Din cei 46,6% din care au exprimat opţiune de vot, 50,1% ar vota pentru PCRM, sau cu 17% mai puţin faţă de un sondaj similar efectuat în luna aprilie. Astfel, PCRM înregistrează cel mai scăzut rezultat de la venirea sa la putere în februarie 2001. Persoanele care optează pentru această formaţiune sunt, în special, persoane de vârsta a treia, din mediul rural cu un nivel socio-economic scăzut, de naţionalitate rusă sau ucraineană, cu studii medii incomplete/complete şi profesionale, arată rezultatele sondajului.

14% din cei care au exprimat opţiune de vot ar vota pentru Partidul Popular Creştin Democrat (PPCD), faţă de 8% în aprilie; circa 11% pentru Partidul Democrat (în aprilie – 6%). Acestea ar fi urmate de Alianţa „Moldova Noastră” (AMN) (8%), Partidul Social-Democrat (PSDM) – 6,5%, Partidul Social Liberal (PSL) – circa 6%. Alţi concurenţi electorali ar acumula mai puţin de 2%. Rezultatele arată o creştere vizibilă a ratingului PPCD, PD, PSD şi PSL faţă de rezultatele sondajului din aprilie curent.

Potrivit BOP, nivelul de interes al populaţiei pentru politică rămâne a fi în continuare scăzut, mai bine de jumătate fiind interesată puţin sau deloc de politică.

Sondajul a fost realizat în perioada 5-17 noiembrie pe un eşantion de 1150 de persoane din 85 de localităţi, cu excepţia regiunii transnistrene, eroarea maximă de eşantionare fiind de 2,9%. Sondajul a fost realizat cu sprijinul financiar al Fundaţiei Soros-Moldova.



Согласно опросам общественного мнения, рейтинг Партии коммунистов самый низкий с момента ее прихода к власти


2006-11-29/14:26 Если бы в будущее воскресенье состоялись парламентские выборы за Партию коммунистов (ПКРМ) проголосовало бы около 23,4%, свидетельствуют данные Барометра общественного мнения (БОМ), результаты которого были представлены в среду, 29 ноября в Кишинэу. В то же время, более половины респондентов заявили, что если бы в воскресенье состоялись выборы, они бы не голосовали, не знают, за кого из кандидатов голосовать, или отказались ответить.

Из 46,6% тех, кто заявил, что будет голосовать, 50,1% отдали бы свои голоса ПКРМ что на 17% меньше чем по результатам такого же опроса, проведенного в апреле. Таким образом, у ПКРМ самый низкий рейтинг с прихода к власти в 2001 году. Согласно опросу, люди, высказывающиеся за это формирование – в основном пожилые, из сельской местности с низким социально-экономическим уровнем, русские или украинцы по национальности со средним неполным/полным и профессиональным образованием.

14% тех, кто пошел бы на выборы, проголосовали бы за Христианскую демократическую народную партию (ХДНП), по сравнению с 8% - в апреле, около 11% - за Демократическую партию (в апреле – 6%). За ними последовали бы Альянс „Moldova Noastră” (AMN) (8%), Социал-демократическая партия (СДПМ) – 6,5%, Социал-либеральная партия (СЛП) – около 6%. Другие конкуренты на выборах набрали бы менее 2%. Результаты показывают рост рейтинга ХДНП, ДП, СДП и СЛП по сравнению с результатами опроса в апреле.

Согласно БОМ, уровень интереса населения к политике остается низким, более половины граждан, политика интересует мало или совсем не интересует.

Опрос проводился в период 5-17 ноября среди 1150 человек из 85 населенных пунктов за исключением приднестровского региона. Минимальная статистическая погрешность - 2,9%. Опрос выполнен при финансовой помощи Фонда Сороса в Молдове.





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