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10.08.08 la fine del Mondo?
#31
Inviato 10 September 2008 - 20:20:21
da "La Stampa.it La Chiesa si è fatta viva:
10/9/2008 (19:5)
Cern, gli astronomi del Papa:
la creazione di Dio resta valida
Vaticano scettico sull'esperimento
ROMA
Può la simulazione di Big Bang avviata oggi da più di tremila scienziati di tutto il mondo, riuniti nel Cern di Ginevra, rimettere in discussione il principio della creazione divina ? «Macchè» è la secca e un pò divertita risposta che arriva dai gesuiti scienziati della Specola vaticana, uno dei più antichi osservatori astronomici del mondo, tuttora in piena attività con le due sedi: quella storica di Castel Gandolfo, nei pressi di Roma, e quella ultramoderna di Tucson, in Arizona.
Gli astrofisici del Papa sono impegnati a indagare «l’infinitamente grande, l’universo», spiega all’ANSA padre Giuseppe Koch, gesuita astronomo della Specola, e verso gli esperimenti di Ginevra, su cui sono puntati i riflettori di mezzo mondo, non cela un certo snobbismo: «non dico che non ci interessano però noi ci occupiamo di altro e poi quella del Big Bang è e rimane una teoria». La «particella di Dio», obiettivo della ricerca del superacceleratore del Cern, «è solo - ricorda padre Koch - il nome con cui il premio Nobel Leon Lederman ha soprannominato per la sua importanza il "bosone di Higgs" ma si tratta di una metafora, non ha nulla a che fare con Dio!».
Il bosone di Higgs, che secondo i fisici raccolti a Ginevra, potrebbe spiegare l’esistenza della massa, è così importante -osserva l’astronomo gesuita - perchè «costituisce quel tassello mancante alla teoria del Big Bang» che, sottolinea, è appunto «una teoria con delle falle». Per questo la teoria «esige» il ’bosonè, la particella in grado di spiegare l’esistenza della massa, per invalidarsi. La materializzazione del bosone «andrebbe a colmare questa falla» ma «se ci riuscirà accadrà semplicemente che i fisici avranno un ulteriore forte indizio che il loro modo di interpretare le cose è giusto, ma sempre rimane la loro interpretazione». C’è tuttavia un aspetto della teoria sottostante alla «particella di Dio» che gli astrofisici del Papa «sposano».
La metafora di Lederman, dice padre Koch, «può essere letta come un tentativo di avvicinarsi al pensiero creante e questo certo caratterizza anche noi». Inoltre l’astronomo della Specola sottolinea come, a proposito degli esperimenti che verranno condotti nel super acceleratore Large Hadron Collider (Lhc), che «si tratta solo di tecniche di particelle elementari». E, infine, cita lo scienziato Stephen Hawkings di cui condivide il pensiero riportato dai giornali in questi giorni: «è molto più interessante non sapere e continuare a cercare».
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Classica risposta Vaticana-- e chi ci crede ???
Io non mi sento italiano, voglio resistere e insorgere
#32
Inviato 10 September 2008 - 21:08:38
Io non mi sento italiano, voglio resistere e insorgere
#33
#34
Inviato 11 September 2008 - 02:18:49
Buona notte Flavio, ma non so se hai notato la finezza di questi statunitensi: il "buco nero" si è fermato sulle coste atlantiche deli usa, perchè altrimenti succedevano scene di panico nella "terra dei creduloni".
Proprio loro che continuano produrre films stupidi sulle catastrofi che potrebbero succedere sugli usa-- Osserva anche le altre clips che accompagnano questa.
E adesso cominciano ad arrivare i commenti sapienti dei "sottanoni Vaticani" che eviterò di riportare ancora, perchè dimostrano il terrore che la teoria della creazione del mondo potrebbere cadere.
So che Tu non sei del mio parere, ma a me hanno raccontato troppe favole e la mia eventuale "Fede" non le regge.
Tante volte mi chiedo perchè sono così cattivo, ma mi hanno pestato i piedi.
Io non mi sento italiano, voglio resistere e insorgere
#35
Inviato 11 September 2008 - 09:23:14
sergio3, su 11-Sep-2008 02:18, dice:
Proprio loro che continuano produrre films stupidi sulle catastrofi che potrebbero succedere sugli usa-- Osserva anche le altre clips che accompagnano questa.
E adesso cominciano ad arrivare i commenti sapienti dei "sottanoni Vaticani" che eviterò di riportare ancora, perchè dimostrano il terrore che la teoria della creazione del mondo potrebbere cadere.
So che Tu non sei del mio parere, ma a me hanno raccontato troppe favole e la mia eventuale "Fede" non le regge.
Tante volte mi chiedo perchè sono così cattivo, ma mi hanno pestato i piedi.
Non sei cattivo...
Io credo in Dio, credo nell'umanità di alcuni parroci, suore e frati, non certo nel Vaticano...che di sprirituale ha ben poco....se non le casse piene di soldoni..
Forse temevano di vederle entrare nel buco nero...
questo documento é la risposta alla fobia dei buchi neri...
http://environmental...port2008-it.pdf
#36
Inviato 11 September 2008 - 18:53:42
Il mondo non può finire con la Lazio prima in classifica!!!!!!
Ora tu pensa: un pianoforte. I tasti iniziano. I tasti finiscono. Tu sai che sono 88, su questo nessuno può fregarti. Non sono infiniti, loro. TU, sei infinito, e dentro quei tasti, infinita è la musica che puoi fare. Loro sono 88. TU sei infinito.
Il mio sito da fotografo
#37
Inviato 12 September 2008 - 03:45:51
da "Il pane e le rose" (giornale comunista)
Non c’è limite all’arroganza e alla supponenza dei preti di fronte ai temutissimi progressi scientifici che indagano sulle origini dell’Universo e della materia.
I gesuiti dell’Osservatorio della Specola, di fronte alle ricerche sperimentali al Cern di Ginevra, ricerche i cui risultati non sono ancora disponibili, affermano: “Ma la creazione divina non è in discussione”.
Ebbene, da una parte abbiamo migliaia di fisici di ogni parte del mondo che, con imponenti mezzi e grandi investimenti, studiano l’origine del mondo cercando meticolosamente le prove in un percorso di ricerca che inizia da Copernico e Galileo, e dall’altra abbiamo quegli ignoranti imbecilli che affermavano che la terra era al centro dell’Universo a sostegno dei loro teoremi religiosi.
La “creazione divina” è basata solo sulle affermazioni dei preti, quegli stessi che erano pronti a bruciare sul rogo Galileo se non avesse abiurato di “aver visto la terra svolgersi intorno al sole”.
Tutto il sapere scientifico, dall’evoluzione darwiniana che ha trovato riscontri recentissimi nell’analisi del nostro DNA (il 98% identico a quello degli scimpanzè), al fatto che nessun “libro sacro” parla dei dinosauri (perché non c’erano mai state ricerche scientifiche di paleontologia), allo studio delle ere geologiche, tutto questo sapere sta dimostrando che non c’è stato un creazionismo divino con l’uomo e la terra al centro, ma una lentissima evoluzione durata milioni di anni, che ci ha consegnato la terra come è oggi, trasformata dagli agenti naturali e plasmata dall’ingegno umano.
Tra chi cerca verità scientifiche condivise e poste all’attenzione di tutta la comunità scientifica internazionale, e chi afferma senza alcuna spiegazione l’esistenza di un creazionismo divino, non ci può e non ci deve essere dialogo, perché la comunità scientifica non deve legittimare persone e organizzazioni che inventano panzane per tenere sotto i creduloni.
Evoluzionismo e creazionismo non sono due facce della stessa medaglia, né due ideologie. Il primo è basato su prove scientifiche che trovano sempre e costantemente conferma man mano che si hanno strumenti di indagine più sofisticati e precisi. Il creazionismo è basato sul nulla, sui dogmi, su favolette di comodo che nella logica aberrante arrivano a creare un pensiero come quello della candidata repubblicana Palin che afferma che la guerra in Iraq è stata voluta da Dio, o eresie come quelle della Chiesa evangelica americana (creazionista) che definisce i marines “legionari di Dio”.
Più che di “creazionismo” bisognerebbe parlare di “adattazionismo”, fenomeno che adatta la religione alle esigenze del momento, che nel passato veniva usato per definire la peste “punizione divina” per i nostri peccati, recentemente rispolverato per la inondazione di New Orleans, dove il buon Dio avrebbe punito i neri perché troppo lussuriosi e gaudenti.
Tra chi cerca faticosamente la verità scientifica, con il corollario di progresso nella medicina, nella cultura, nella aspettativa di vita, e coloro che si bevono le balle della religione si deve creare un abisso, affinché l’evoluzione umana sia più rapida, perché le emergenze ambientali, le minori risorse agricole ed energetiche, la sovrappopolazione, si risolvono con la scienza e non con i preti.
11 settembre 2008
Io non mi sento italiano, voglio resistere e insorgere
#38
Inviato 12 September 2008 - 13:16:41
.............e alora caro sergio3, sara il fine del mondo? o pure no.....tu coza dici?
#39
Inviato 12 September 2008 - 13:42:03
cassandra, su 12-Sep-2008 14:16, dice:
Parlo per me, poi altri possono avere altre opinioni:
NO
Devo fare ancora tante cose , e non ho tempo di chiudere bottega--Devo vivere alla grande
Io non mi sento italiano, voglio resistere e insorgere
#40
Inviato 12 September 2008 - 13:56:13
Per chi ama i numeri
Dall'esperimento del CERN si produrranno DVD di registrazione per documentare questo esperimento:
TAG: Protocolli & Standard - CERN
CERN, cosa significano effettivamente 15 petabyte di dati all'anno?
Approfondiamo questa unità di misura dei dati informatici per capire cosa verrà generato e messo a disposizione degli scienziati con gli esperimenti dell'LHC di Ginevra
Giovedì 11 Settembre 2008
Molto rumore ha sollevato in questi ultimi giorni l'avvio del Large Hadron Collider (LHC), l'acceleratore di particelle più grande del mondo installato presso il CERN di Ginevra. E non solo per il fine ultimo della ricerca del CERN (indagare sulle origini dell'universo), ma anche per l'enorme quantità di dati che verrà prodotta dall'apparentemente infinito numero di collisioni di particelle, frutto degli esperimenti che si terranno nel tunnel circolare sotterraneo lungo 27 chilometri. Dati che verranno di fatto veicolati e analizzati attraverso una rete grid creata ad hoc e battezzata CERN Worldwide LHC Computing Grid, che abbiamo descritto in questo articolo.
Nel dettaglio si parla di un output annuo di 15 petabyte di dati, ossia 15 milioni di gigabyte. Ma cos'è effettivamente un petabyte? Un petabyte corrisponde quindi ad un uno seguito da 15 zeri. Ovvero 1.000.000.000.000.000 di byte. Un petabyte è sommariamente equivalente alla somma della capacità di 200mila DVD. Non avete idea di cosa significhi? Beh, diciamo allora che 1 petabyte è pari più o meno alla capacità totale di una pila di CD alta più di un chilometro e mezzo... E' tanto? E' un'enormità. Ma presto anche questa misura sarà... piccola. Infatti già si parla di altre unità di misura, che probabilmente sarà lo stesso CERN a sperimentare per primo.
Quali sono le altre unità di misura dei dati 'informatici? Per fare un po' di chiarezza qui di seguito vi presentiamo una tabella che riporta la relativa scala:
1 zettabyte = 1.000 exabyte
1 exabyte = 1.000 petabyte
1 petabyte = 1.000 terabyte
1 terabyte = 1.000 gigabyte
1 gigabyte = 1.000 megabyte
1 megabyte = 1.000 kilobyte
1 kilobyte= 1.000 byte
Dopo zetta ci sarà yotta (10 alla 24esima), poi xona, weka, vunda, uda, treda, sorta, rinta, quexa, pepta, ocha, nena, minga e luma (10 alla 63esima).
Io non mi sento italiano, voglio resistere e insorgere
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