silvano, su 20-Jul-2008 09:25, dice:
Una parte della popolazione è garantita: casa o lavoro assicurati per tutta la vita.
Un altra parte, anche se pur minima, che è costituita della stragrande maggioranza di stranieri, questi, in assenza di uno stato sociale che garantisca un minimo di sussidio nei periodi non lavorativi, oppure la possibilità di offire un alloggio a un prezzo calmierato, sono costretti a vivere di furto.
Di solito quelli garantiti dal sistema, sono sempre qualli più forcaioli con i delinquenti, vorrebbero vederli rinchiusi dentro le prigioni e basta.
Però, quando gli si chiede di rinunciare a una parte della propria ricchezza per riequilibrare uno stato sbilanciato a favore di una sola parte della popolazione (io sono fra questi), inorridiscono.
Noi italiani stiamo producendo ricchezza sulla forza lavoro degli stranieri sottopagati, e a questi in cambio, che hanno famiglie da mantenere, gli diamo una casa in affitto a 900 euro e in lavoro precario.
La volta scorsa a milano (e non solo), con l'emanazione della legge che prevede la la confisca ai proprietari degli appartamenti affittati al nero ai clandestini, i proprietari, dopo aver per anni incassato soldi esentasse, li hanno subito sbattuti fuori di casa e lasciati a dormire all'aperto: c'erano per strada intere famiglie con bambini.
Però l'attenzione è rivolta da sempre alla repressione dello straniero, mai ai suoi diritti di cittadino che contribuisce alla ricchezza di una nazione a vantaggio di chi già la ha.
E dopo ti chiedi perchè una parte ruba?
A me questa situazione comincia a fare vomitare.
Se vuoi più sicurezza devi cedere una parte della tua ricchezza...