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Moldova/ Domenica elezioni per sbloccare impasse istituzioni -2- - Virgilio


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Questa discussione ha avuto 22 risposte

#11 sergio3

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Inviato 29 November 2010 - 12:46:51


Da uno che sicuramente ha votato Partito Comunista--



Io non mi sento italiano, voglio resistere e insorgere


#12 sergio3

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Inviato 29 November 2010 - 21:40:12


Ci sono i risultati al 100% dei seggi scrutinati--ma sono compresi anche i voti dell'estero ??
A guardare i numeri, mi sembra che la situazione è come quella antecedente alle ultime elezioni--quindi un niente di fatto

Partito Democratico               15 seggi
Partito Liberale                      12 seggi
Partito Liberal democ              32 seggi          totale 59 seggi

invece se si sommano:

partito Democratico                15 seggi
Partito Comunista                   42 seggi          totale 57 seggi

cosa hanno combinato questi Moldavi ??

Di male in peggio---spero che manchino ancora i voti all'estero che potrebbero cambiare la situazione.



Io non mi sento italiano, voglio resistere e insorgere


#13 Cristal

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Inviato 30 November 2010 - 01:19:07


be', che la gente sia contenta di stare con la Russia...mi sembra un po' un'esagerazione! nel senso che ci consola un po' sapere che questa gente non supera i 40%. E' gente senza palle che ha paura della novità, del cambiamento, abituata a marcire nella melma della coruzione dilagante a tutti i livelli e così moriranno, nulla cambierà il loro pensiero cristalizzato nel passato e che si porteranno dentro fino alla morte. Ammesso che un piensiero ci sia davvero in quelle menti. Come se avessero paura della luce perchè abituati troppo al buio e quindi la luce gli fa male agli occhi. Sì, può essere che il cambiamento sia anche un po' doloroso all'inizio, ma necessario perchè non si può continuare andare avanti così.
L'altro giorno mia madre mi raccontava di aver sentito una moldava al cellulare:" sisi, dobbiamo andare a votare, mi è arrivato un sms che dice che se non votiamo i comunisti, quelli altri ci un uniscono alla Romania e scompariremo dalla faccia della terra..." Non commento nemmeno.



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L'anima di una persona sta nascosta nello sguardo, per questo abbiamo paura di guardarci negli occhi. Jim Morrison


#14 sergio3

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Inviato 30 November 2010 - 05:56:49


Da "Il legno Storto" del 30.11.10

Elezioni in Moldova: tutto resta come prima
lunedì 29 novembre 2010  

Nulla di nuovo sotto il sole di Chisinău: nonostante le speranze del premier liberal- democratico Vlad Filat e del Capo provvisorio dello Stato Mihai Ghimpu alle urne ieri si è recato solamente poco meno del 60% degli aventi diritto al voto e non il 77% che i leader liberal- democratici, coalizzati nell’Alleanza per l’Integrazione Europea avevano preconizzato. Una percentuale comunque ragguardevole per i poveri paesi dell’ex Patto di Varsavia o dell’ex Unione Sovietica, ma non sufficiente a dare alla politica moldava quel supporto al cambiamento necessario per uscire dallo stato di stallo in cui si trova attualmente. Ieri sera i primi exit- poll, sicuramente non molto attendibili, avevano fatto urlare al miracolo la gran parte degli osservatori internazionali non filo- russi che stazionavano nella capitale Chisinău: sembrava che l’Alleanza per l’integrazione europea, che raggruppa il Partito Democratico, il Partito Liberal- Democratico, il Partito Liberale e l’Alleanza per la Nostra Moldova, si fosse aggiudicata un numero di seggi parlamentari superiore a sessantuno cioè alla soglia minima prevista dalla Costituzione per poter eleggere un Presidente della Repubblica filo- occidentale che facesse uscire il paese dalla paralisi politica. Stamattina, quando ormai lo scrutinio delle schede era terminato, la doccia fredda: con il 41,5% delle preferenze il Partito Comunista moldavo di Vladimir Voronin che aborrisce all’idea di aderire apertamente all’Unione europea, teme le mire anessionistiche della Romania e guarda con fiducia a Mosca anelando di tornarne ad essere un fedele satellite, si è confermato come il partito più votato. Lo segue il Partito Liberal- democratico del premier Filat con poco più del 28% dei voti. Il Partito Democratico si è fermato al 13% mentre il Partito Liberale è stato preferito solamente dal 9% dei moldavi.  
Nulla da fare per l’Alleanza per la Nostra Moldavia che non ha superato la soglia di sbarramento ed è stata esclusa dal Parlamento. L’Alleanza per l’Integrazione Europea dunque è stata preferita dalla metà dei votanti (50,3% dei voti) ma in Parlamento le verranno assegnati solamente cinquantasette seggi, insufficienti per eleggere autonomamente il Presidente della Repubblica. Di contro i Comunisti, che si aspettavano il 38% dei favori elettorali e che a ragione considerano il risultato acquisito un trionfo, hanno invece conseguito quarantaquattro mandati, sufficienti per paralizzare la vita del paese e costringere i politici di centro- destra a scendere a compromessi con loro per ciò che riguarda le decisioni più importanti per il paese. Qualora così non fosse, bisognerebbe sciogliere nuovamente il Parlamento e ritornare anticipatamente alle urne, a meno che i moldavi, un giorno o l’altro, non si decidano a voler cambiare la Carta fondamentale della nazione.

Forse ora, obtorto collo, i politici dell’Alleanza per l’Integrazione europea scenderanno a patti, come consigliato dal democratico Marian Lupu, con i comunisti almeno per eleggere il Capo dello Stato ma di certo la moneta dello scambio consisterà nell’impegno ad allontanarsi da Bruxelles e Bucarest per avvicinarsi a Mosca. Nell’Aie però si inizia ad avvertire un certo nervosismo dovuto al senso di stallo della politica moldava che non riesce a distaccarsi da un passato comunista e totalitario. I partiti che la compongono, nella quasi totalità di ispirazione liberale, potrebbero prima o poi recuperare ciascuno la propria indipendenza ed abbandonare l’Alleanza. Sarebbe come riconsegnare il paese ai comunisti ispirati da Mosca: ma bisogna continuare a sottolineare come i Movimenti del centro- destra moldavo siano più che altro divisi non da questioni ideologiche ma da ambizioni personali. Un po’ come sta succedendo nella vicina ed "europea" Bucarest.

A Chisinău di fronte a tale incertezza, allora, la povera gente, che è la stragrande maggioranza, tende a dare il proprio suffragio a chi la soggioga da più di sessant’anni ma almeno le offre una proposta politica semplice, chiara e lineare. Se i partiti liberal- democratici vorranno un giorno liberare la Moldova dall’ingombro russo e traghettarla verso l’occidente democratico più che attendere di essere imbeccati da Bruxelles o, peggio, da Bucarest, dovrebbero iniziare a pensare a fondersi in un partito liberale consistente come avviene nelle grandi nazioni dell’Occidente democratico.



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#15 Cristal

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Inviato 30 November 2010 - 11:25:16


che tristezza! :(



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#16 XCXC

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Inviato 30 November 2010 - 21:42:54


mi chiedo perche' Filat nn proponga una Legge che permetta di eleggere i parlamentari all'estero...

penso che un politico eletto ogni 100.000 moldavi, residenti all'estero, porterebbero in parlamento una decina di politici che vedono la MD da un altro punto di vista...



.


#17 Tati

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    Lavoro come risorsa externa per R&S.
    Gestisco associazione:
    "AssoMoldave"
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Inviato 01 December 2010 - 08:08:06


MOLDOVENII DIN ROMA.

UNITI , CU RABDARE , SUB PLOAE - 4 ORE IN SIR  AU ASTEPTAT CA SA-SI INDEPLINEASCA DATORIA FATA DE PATRIE.

AICI FOTO:
http://picasaweb.goo...egeri_2010_ROMA




Visualizza messaggioCristal, su 29-Nov-2010 01:01, dice:

Oggi un'incredibile affluenza ai seggi elerttrorali all'Ambasciata della Moldova a Roma. Nonostante la pioggia, il freddo, i vento la fila per votare a tutte le ore è stata lunghissima. Ho tentato di evitarla e sono andata verso le ore 20 invece ho trovato comunque un tappetto di ombrelli.
Che dire, non si può che essere contenti dell'attiva partecipazione dei moldavi! :)

Immagine allegata

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AssoMoldave
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I SOLDI SI DEVONO FAR PERDONARE!
NON Cè PACE PER I GIUSTI!

#18 sergio3

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Inviato 01 December 2010 - 17:41:58


Ma ho sentito adesso la mia Amica Moldava che è in contatto con alcuni personaggi politici Moldavi e dice che il Partito Democratico, si mette col Partito Comunista e riescono a recuperare quei 4 seggi che servono per mandare avanti la baracca.

Ci credo poco, ma molto poco, ma in politica tutto è possibile.

Mahhhh , che gente !!!!.



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#19 Rick

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Inviato 01 December 2010 - 22:29:51


Visualizza messaggioRick' timestamp='1291236140, ha detto:

""Deja au apărut zvonuri precum că ați negocia  revenirea la putere (chiar și în cadrul unei alianțe) a trecutului, a  partidului care ne-a condus 8 ani de zile. Se mai spune că Marian Lupu  ar deveni președinte, Igor Dodon - premier iar Iurie Munteanu -  Președintele Parlamentului. Sper că nu e adevărat. ""

Visualizza messaggiosergio3, su 30-Nov-2010 06:56, dice:

Da "Il legno Storto" del 30.11.10

Elezioni in Moldova: tutto resta come prima
lunedì 29 novembre 2010  



Visualizza messaggioRick' timestamp='1291236947, ha detto:

Il punto è che

a dispetto di quanto molti vanno dicendo

non è affatto vero che nulla è cambiato dopo queste elezioni !


Questa volta

il presidente  SA DA FA'

perchè così vogliono gli azionisti di maggioranza

quegli stessi a cui Petruska Filat ha svenduto il paese




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#20 sergio3

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Inviato 08 December 2010 - 08:56:24


Su impulso di Mosca i Comunisti moldavi propongono alleanza con i democratici di Lupu
    
Scritto da Sergio Bagnoli    
martedì 07 dicembre 2010  

Nei giorni scorsi a meno di una settimana dalle elezioni legislative che lo scorso ventotto Novembre sostanzialmente hanno lasciato la Moldova  nell’incertezza politica in cui si trovava sinora,  un inviato russo di caratura, il capo dell’Amministrazione Presidenziale Serghei Nariskin, è volato a Chișinău per ricordare ai politici locali “il grande interesse” che Mosca nutre per l’evoluzione politica della piccola Repubblica ex- sovietica costretta tra Prut e Nistro. Sia ben chiaro, comunque, che il “grande interesse” di Medvedev per Chișinău è della stessa natura del cosiddetto “aiuto ai popoli fratelli” messo in atto nel 1956 dai sovietici nei confronti degli ungheresi che da un giorno all’altro si trovarono il paese invaso dai carri armati dell’Armata Rossa.

Il Cremlino vuole assolutamente bloccare ogni processo di avvicinamento della Moldova all’Unione europea e non è un mistero come, oggi, i governi di Mosca e della “normalizzata” Kiev siano ossessionati dall’idea di una possibile annessione di gran parte del povero paese dell’Europa orientale alla vicina Romania, che concretamente vorrebbe dire un ulteriore processo di espansione verso est della Nato. L’eventuale unione tra Bucarest e Chișinău probabilmente è per ora scritta solamente nel libro dei sogni, ma per l’establishment ucraino e russo, inspiegabilmente, rappresenta una minaccia concreta ed attuale. Nariskin, quindi, è volato a Chișinău ed ha riunito all’ambasciata russa Vladimir Voronin, il leader del Comunisti moldavi, e Marian Lupu, ex- comunista ora leader del Partito Democratico, spingendoli verso un accordo di governo per i prossimi anni. Sarebbe un governo che non risolverebbe l’attuale impasse istituzionale in cui è caduto il paese da più di un anno a questa parte, giacché i cinquantasette seggi di cui godrebbe la nuova maggioranza di governo le permetterebbero di formare  l’esecutivo e di eleggere il Presidente del Parlamento, ma non di eleggere il Presidente della Repubblica. Per quest’ultima elezione sono infatti necessari almeno sessantun voti in Parlamento. Voronin già ha annunciato alla stampa di aver raggiunto un accordo di governo con Lupu e di poter varare insieme ai democratici un governo che rassicuri gli interessi di Mosca sulla regione, ma, dal canto loro, questi ultimi, che alle legislative hanno conseguito 15 seggi, non confermano, anzi.
Il Presidente onorario dei Democratici, Dumitru Diacov, ha affermato di fronte ai giornalisti che “le informazioni circa un accordo di governo stretto con i comunisti non sono corrette, giacché per ora non se ne è parlato alla Direzione nazionale del Partito". Il Capo interinale dello stato, e cioè il liberale Mihai Ghimpu, dopo essersi incontrato a sua volta con Lupu ha affermato invece che “non tutto è perduto” e che esiste ancora la speranza di ripetere l’esperienza del governo tripartito Liberali, Democratico- liberali e Democratici, meglio nota come Alleanza per l’Unione europea, che avrebbe in Parlamento una maggioranza di cinquantanove seggi. Sarebbe l’alleanza di governo più naturale, considerato il risultato elettorale, ma l’impressione è che Chișinău sia troppo vicina a Mosca e troppo lontana, anche geograficamente, da Bruxelles. L’attuale premier moldavo uscente Vlad Filat, invece, non è stato per ora consultato né da Voronin, né da Lupu, né dall’inviato russo. Ostentatamente, anzi, Nariskin lo ha estromesso dalla partita che Mosca vorrebbe giocare a Chișinău. Per contrastare questo tentativo di neo-colonialismo russo i simpatizzanti liberal-democratici, il partito di Filat, appoggiati dai liberali di Ghimpu, hanno organizzato per lunedì prossimo una grande manifestazione a Chișinău in appoggio all’Alleanza per l’integrazione europea ed in funzione anti-comunista. Potrebbe essere l’inizio di una nuova “rivoluzione arancione”. Chissà se i Democratici di Lupu saranno della partita.

Da "Il legno storto"



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