Questa discussione ha avuto 56 risposte

[Rudy]

sergio3, su 9-Jun-2010 12:40, dice:

La Moldavia potrebbe benissimo diventare la Svizzera (in fatto di banche) dell'Est: basta cambiare i Moldavi (è un problema ??)

È proprio quello che vado dicendo anch' io da tempo. Almeno siamo in due a pensarla cosí. !!!

Qui tutti vogliono avere l' indipendenza (si inventano pure il principato di Seborga).
Paesi piccolissimi che ce l' hanno, se la tengono ben stretta; penso a San Marino, Monaco, Andorra, Lussemburgo, Liechtenstein, Vaticano (un isolato di Roma); perfino il Sovrano Ordine dei Cavalieri di Malta mantiene lo status di "sovrano", nonostante non abbia piú un territorio su cui esercitare la sovranità, da quando Napoleone occupò l' isola.

E i Moldavi che hanno questa inestimabile ricchezza, l' indipendenza, la vogliono dar via per cosa? Per un piatto di lenticchie?
Tenetevela bene stretta invece; fate come la Svizzera. Approfittate della vostra posizione di ponte fra popoli e culture diverse. Stringete dei patti commerciali e di libero scambio con la Comunità Europea; ma non entrateci nemmeno. Tenetevi le mani libere, trattate con la CSI, con la Turchia, col mondo arabo e con chiunque. Puntate a diventare la piú importante piazza finanziaria dell' Est Europa.

Singapore, una città-stato dell' estremo oriente fece questa scelta non piú di qualche decennio fa. Allora era uno dei paesi piú poveri dell' area. Ora è una delle capitali finanziarie piú importanti e piú ricche del pianeta. Volendo, si può.

[antalena]

Rudy, su 9-Jun-2010 13:52, dice:

È proprio quello che vado dicendo anch' io da tempo. Almeno siamo in due a pensarla cosí. !!!

... di cosa parlate?
Non è di Italia che e stato detto; Abbiamo fatto l'Italia, ma non faremo mai gli italiani?

[sergio3]

"... di cosa parlate?"
??????? non ho capito

"Abbiamo fatto l'Italia, ma non faremo mai gli italiani?"
difatti, dove sono ???

150 anni non sono riusciti a farli--

A Lugano aL 1' Agosto (festa nazionale) c'è una bella maglietta rossa con la scritta in diagonale che recita:  SIAMO IN POCHI,MA CI SIAMO

[antalena]

sergio3, su 9-Jun-2010 14:35, dice:

"... di cosa parlate?"
??????? non ho capito

"Abbiamo fatto l'Italia, ma non faremo mai gli italiani?"
difatti, dove sono ???

150 anni non sono riusciti a farli--

A Lugano aL 1' Agosto (festa nazionale) c'è una bella maglietta rossa con la scritta in diagonale che recita:  SIAMO IN POCHI,MA CI SIAMO

attachment

Appunto, non sara facile a cambiare neanche i moldavi.

[Rudy]

antalena, su 9-Jun-2010 14:24, dice:

... di cosa parlate?
Non è di Italia che e stato detto; Abbiamo fatto l'Italia, ma non faremo mai gli italiani?

Per la precisione la frase del marchese patriota Massimo D' Azeglio diceva: "Abbiamo fatto l' Italia, ora bisogna fare gli Italiani".

Questa frase da sola è la prova provata che il risorgimento italiano fu in realtà poco piú che una burla, o una presa in giro.

Per vari decenni quei giovinotti di buona famiglia che si ritrovavano alle riunioni massoniche avevano riempito l' Italia e oltre di libelli, manifestini, manifestazioni, rivolte, moti carbonari e quant' altro, perché andavano dicendo che il popolo era pervaso da un anelito all' unità nazionale. Dicevano che gli Italiani si sentivano una nazione unica e non potevano tollerare le divisioni in tanti stati; ma soprattutto non potevano tollerare il giogo della nazione occupante nel nord-est: l' Austria; la quale in realtà era uno dei regimi piú moderni e liberali per quell' epoca.
In realtà al popolo non importava per niente dell' unità nazionale. Era tutto un movimento creato da pochi rivoluzionari, "intellettuali" ed una ristretta casta di studentelli e perdigiorno figli-di-papà che non avevano niente da fare se non organizzare qua e là piccole rivolte.

Per varie vicende, spesso fortuite; a volte addirittura comiche, si riuscí a costituire lo stato italico unitario; e poco dopo questo signore se ne esce con questa frase...
Ma allora non era vero niente che gli italiani volevano l' unità; lo spirito italico era ancora tutto da costruire. Sappiamo benissimo che non è ancora un concetto pacificamente accettato nemmeno oggi....

Il nostro grandissimo professore di liceo, anche se piccolo di statura, Nello Beghin, citando questa frase nell' ora di storia, sbottò con una frase davvero storica: "ma allora questo risorgimento era stata tutta una presa per i fondelli !"

[sergio3]

  hai pienamente ragione !!

[sergio3]

Per ritornare al tema Moldova: riporto quello che ho scritto il 16 febbraio per la visita dell'Ambasciatore Moldavo agli industriali Varesini:

INCONTRO CON L'AMBASCIATORE DELLA MOLDOVA IN ITALIA -PROF. G.RUSNAC-- A VARESE
Quest'oggi a Varese alle 15,30 presso la sede dei Piccoli Industriali della Provincia di Varese si è svolto l'incontro tra l'Ambasciatore della Repubblica di Moldova e Imprenditori della Provincia.

Lo scopo era quello di presentare le opportunità di investimento in Moldova.
E' stato un caldo invito ad investire in quella terra, che a detta del Professore è anche meglio del Nord Italia (si è sentito tra il Pubblico, qualche brusio).
Ha esordito raccontando della secolare tradizione della coltura di vigneti magnificando i vini Moldavi e si chiedeva perchè gli italiani non comperino vino Moldavo, pur riconoscendo l'alta qualità dei nostri vini.

Ha parlato anche del problema dell'acquisto dei terreni Moldavi per l'agricoltura e ha assicurato che il nuovo Governo, per mettesi in linea con le normative Europee, sta rivedendo le vecchie normative, per dare questa opportunità con qualche limitazione comunque. (ho visto che sul Forum c'è un ampio dibattito sul problema).
Ha asserito che gli investimenti fatti in Moldova, sono garantiti dalle leggi attuali da parte della Moldova.
C'è la possibilità di trasferire gli utili (dopo aver pagato le tasse) in qualsiasi luogo Europeo e non.
Se si reinvestono in Moldova gli utili saranno detassati.
Ci sono buone condizioni fiscali per gli investitori.
C'è la possibilità di vendita all'estero e CSI compresa di merce prodotta in Moldova senza dazi doganali.
Ha parlato della buona assistenza che può offrire la Eximbanc.

I principali settori di cui la Moldova ha bisogno, sono gli investimenti nel
-settore energetico: producono solo il 30 % del loro fabbisogno
-trasporto ferroviario legato allo standard russo e loro vogliono lo standard Europeo.
-costruzione autostrade e viabilità in genere.

Ha esposto le buone possibilità di investimenti nel nuovo porto di Jorgulesti (come si chiama esattamente ?)

Ha elogiato molto dell'Agricoltura con possibilità di produrre frutta e loro derivati.
Ha parlato per 15 minuti (asserendo che lui è astemio) di vino della Moldova, ma occorrono buoni enologi per migliorarlo.
-L'industria tessile ha bisogno di potenziamento, ma ci sono i cinesi che premono alle porte con 1 miliardo di $ da investire-

Non ha dimenticato le Badanti, che sono il miglior biglietto da visita della Moldova.

Il nuovo Governo è per la più ampia apertura all'AIE e da lì si aspetta grossi finanziamenti da FMI dall'EU , dagli USA-

Dice: più lavoro in Moldova meno immigrati in italia.

C'è stato poi l'intervento di un Avvocato che ha esposto cifre di costi stipendi, tassazioni e contributi-- con qualche numero contestato da “Cemento” che facendo parte del Direttivo della Camera di Commercio italo Moldava ha la situazione reale sottomano.
C'è stato l'intervento di “Cemento” che ha esposto gli aiuti di assistenza che una Camera di Commercio può dare.
Varese, martedì 16 febbraio 2010 Sergio3

Quindi a parole, una certa volontà c'è--Ma bisogna avere fiducia della stabilità di questo Paese.  E chi ce l'ha ?? con la situazione attuale ??

[Rick]

sergio3, su 9-Jun-2010 12:40, dice:

I problemi non esistono, basta risolverli con intelligenza !!!

MERCE RARA !

[sergio3]

Ehh, ma a me piacciono le cose esclusive, non quelle dozzinali--- hai visto nella sezione "Vi piacciono gli aerei"  ?

[ani]

sergio3, su 9-Jun-2010 17:23, dice:

Ehh, ma a me piacciono le cose esclusive, non quelle dozzinali--- hai visto nella sezione "Vi piacciono gli aerei"  ?

Ho letto con attenzione l'articolo e onestamente sono sbigottito. Io non a quale elite di intellettuali appartenevono questi signori ma, una cosa è certa non si rinuncia alla LIBERTA' e all'indipendenza. Fermo restante questo assunto di base possiamo disquisire sull'argomento come vogliamo. Qualche amico dice che la MD è priva di risorse naturali ma, basta guardarsi intorno e in europa ci sono numerosi stati (ITALIA compresa) che non possiedono un gran che di risorse naturali. Penso che il riscatto della Moldova potrà ottenersi con le esperienze dei migliai di moldavi che sono all'estero;  se i politici si muovono ad incentivare il rientro di queste persone probabilmente molti di questi, ritorneranno in patria mettendo a disposzione l'esperienza acquisita  per la nazione.
Purtroppo ahimè si assiste ancora una volta alla "QUESTUA"  e all'opportunismo di certi mD che per mantenere i propri status preferirebbero sottomersi  alla Romania, ma dico come si fa  a vendersi in questo modo?
Ammiro tutti coloro che migliorare le proprie condizioni sociali hanno preferito lasciare il paese ; una certa "ELITE" prima di parlare a vanvera dovrebbero avere il coraggio di fare ciò che hanno fatto tanti altri e emigrare, forse i governanti si darebbero una mossa e inizierebbero a fare un pò di riforme vere per il progresso del paese  e della gente.

ANI