XCXC, su 14-May-2008 23:50, dice:
Figurati.... ma come pensi che assumano il piu' delle volte? Tramite un lavoratore che gia' conoscono in azienda...
quindi parenti, amici ecc...
Tu come minimo conosci 10 tuoi concittadini SERI da presentare...
Poi... ammetterei anche una certa percentuale di clandestini perche' e' giusto che sia cosi'... anche loro devono avere una speranza... fa parte dei diritti dell'uomo muoversi e cercare...
una percentuale tollerabile.... fisiologica....
questo per dire che il reato di clandestinita' e' incivile... e nn bisogna cadere in questa stupida "illusione giustizialista"
Sotto casa mia c’è una baraccopoli di cittadini romeni di Botosani. Ebbene, questi sono irregolari perché non gli fanno un contratto di lavoro e li costringono a lavorare in nero sfruttandoli. Vivono in baracche, però dignitosamnte, come facevano gli emigranti italiani 50 anni prima di loro.
Mio padre faceva il postino, ancora oggi mi ricordo di quando consegnava la posta alla baraccopoli italiana di prato rotondo ai prati fiscali. Ogni tanto mi portava con lui.
Irregolare significa uno che è entrato in italia con un permesso di soggiorno che dopo è scaduto, quindi non è nemmeno clandestino, però quando lo beccano gli fanno il foglio di Via e la seconda volta è reato.
Io come posso, gli porto vestiti che non ci mettiamo più e che sono nuovi, medicine che non sono ancora scadute, e i giocattoli per bambini. Ogni tanto, la domenica mattina, mi reco in un posto dove vi abita la gente ricca che il sabato sera si libera di cose nuove e costose, le lasciano in un slargo sotto le ville, io li raccolgo le porto alla baraccopoli.
I loro figli (della baraccopoli), sono cresciuti insieme ai miei, hanno frequentato la stessa scuola pubblica. Brava gente.
In questo stato per legge, dovrebbero essere espulsi in quanto sono privi di permesso di soggiorno. Io invece mi oppongo perché è gente onesta che lavora.
Gli zingari al contrario loro, hanno uno Status proprio riconosciuto dal diritto internazionale e in quanto nomadi sono equiparati con i diritti dei cittadini del paese in cui sono “ospitati”. Sulla base di diversi trattati, compreso quello del principe del Montenegro, non possono essere espulsi.
Ora, quando uno stato usa la forza delle espulsioni con rimpatrio, che è l’ultimo stadio della democrazia, non può comportarsi con due pesi e due misure, o tutti o nessuno. Questo gli zingari a roma lo sanno bene e se ne approfittano.
La differenza è che se tu espelli un Rom, ammesso che ce lo trovi, quello ritorna e se la ride, ma se invece tu espelli quella povera ma dignitosa famiglia, non torna più, l’hai rovinata.
Allora, quando lo scorso anno è partita la caccia ai Rom sul territorio, io al tempo mi opposi, perché sapevo già come sarebbe andata a finire, e difatti hanno colpito gli altri che non sono nomadi, ma cittadini romeni in difficoltà, con figli per metà italiani!
Quelli non erano scappati, era gente visibile, non nascondevano nulla, a quel punto diventa deportazione forzata.
Io, vedere alla stazione tiburtina bambini romeni cresciuti in italia, stipati in lacrime sopra un pulmann e rimpatriati senza un biglietto di ritorno ha fatto molto male. Quei bambini erano cresciuti insieme ai miei figli, e grazie alla inutile caccia agli zingari, c’hanno rimesso la gente onesta.