sergio3, su 2-Sep-2009 17:45, dice:
che e' una VERGOGNA !!!
I costi, soprattuto delle badanti, andrebbero detratti interamente... senza il ridicolo limite dei 2000 euro
se poi si supera una certa soglia di reddito la detrazione non c'e'...
si insomma bisognerebbe fare di piu' per incentivare il lavoro in regola...
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Sui contributi c'è lo sconto fiscale
di Alfredo Casotti e Maria Rosa Gheido
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10 agosto 2009
Tutti i lavoratori che, a qualsiasi titolo, operano in nero per il funzionamento della vita familiare potranno essere regolarizzati. Oltre alle badanti, anche il personale adibito a lavori generici quali le pulizie, baby sitter, cuoche, giardinieri, autisti, custodi, purché al servizio del nucleo familiare, o all'assistenza ad anziani o a persone non autosufficienti.
Presentare la domanda di emersione significa anche impegnarsi sugli obblighi contributivi e assicurativi che il datore di lavoro, anche domestico, è tenuto a rispettare.
Quindi, oltre ai 500 euro quale "mini condono" per il nero fino al 30 giugno, la famiglia si troverà a pagare i contributi dovuti, compresi quelli a copertura del periodo compreso dal 1° luglio 2009 fino alla conclusione della pratica di sanatoria con l'okay e l'assunzione in regola.
A fronte degli oneri contributivi, però, va ricordato che esistono specifici sconti fiscali che alleggeriscono il conto finale di colf e badanti. Vediamo, dunque, i costi e gli sconti.
Per la determinazione dei contributi, il valore della retribuzione serve a identificare la fascia di appartenenza, nell'ambito della tabella annuale Inps. Nell'ipotesi dell'assunzione di una colf a 20 ore settimanali (il primo esempio pubblicato in questa pagina), la retribuzione oraria è di 4,14 euro, pertanto, considerando anche la maggiorazione di un dodicesimo di quota della tredicesima, la contribuzione va assolta nell'ambito della prima fascia che, per il 2009, comprende le retribuzioni effettive orarie fino a 7,17 euro.
Nell'esempio sono poi calcolati i contributi annuali del datore (che non deve effettuare ritenute fiscali perché non è sostituto d'imposta) e quelli del lavoratore.
Il collegato fiscale alla legge finanziaria per l'anno 2000 ha previsto la possibilità di dedurre dal reddito complessivo i contributi obbligatori versati (dal datore)
per gli addetti ai servizi domestici e per l'assistenza personale o familiare, entro una quota annuale massima di 1.549,37 euro. A fronte di una spesa complessiva annua per la colf pari a 6.153,59 euro in un anno, ad esempio, un datore di lavoro con 35mila euro di reddito imponibile avrà un risparmio d'imposta di 404,91 euro.
Lo sconto è consentito purché i contributi siano versati nell'anno di dichiarazione. E poiché il versamento dei contributi si effettua trimestralmente (entro il 10 del mese successivo a quello dell'ultimo mese del trimestre) il datore di lavoro che presenta la dichiarazione di emersione potrà dedurre dal reddito del 2009 i contributi versati a seguito dell'emersione, purché il pagamento avvenga prima del 31 dicembre. In caso contrario la deduzione non sarà persa, ma slitterà all'anno 2010.
Oltre a questa somma,
i soggetti non autosufficienti che impiegano una badante, e coloro che sostengono tale spesa per assistere un familiare, possono scontare dall'Irpef il 19% della spesa sostenuta entro un importo massimo di 2.100 euro, purché il reddito complessivo non superi i 40mila euro. Nell'esempio indicato con il n. 2, con un reddito di 58mila euro tale limite è superato e la detrazione non spetta.
10 agosto 2009