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Moldova, il ministro degli Esteri Popescu a Nova: “L’Italia è un partner molto importante per noi” - Agenzia Nova


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Inviato 15 September 2023 - 16:42:47


Moldova, il ministro degli Esteri Popescu a Nova: “L’Italia è un partner molto importante per noi”
"Con Roma c'è un ottimo rapporto politico ed economico e la volontà di espandere la cooperazione”



Roma, 15 Settembre 2023

Immagine inviata

L’Italia è un partner “molto importante” per la Moldova, con cui è in essere un “ottimo rapporto politico ed economico” e con cui c’è la “volontà di espandere la cooperazione”. Lo ha detto il ministro degli Esteri moldavo, Nicu Popescu, nel corso di un’intervista ad “Agenzia Nova”. Il capo della diplomazia di Chisinau si è recato in visita istituzionale a Roma, dove ha partecipato a una riunione congiunta delle commissioni Affari esteri del Senato e della Camera dei deputati, per poi incontrare successivamente il titolare della Farnesina, Antonio Tajani. “La Moldova è ora un Paese candidato, un Paese che entrerà nell’Unione europea. Stiamo coordinando e lavorando insieme a tutti gli Stati membri per preparare la Moldova all’adesione all’Ue”, ha spiegato Popescu, sottolineando che l’ingresso di Chisinau nell’area comunitaria “contribuirà a un’Europa più forte”. Il ministro ha osservato che “l’Italia è uno dei Paesi fondatori più importanti dell’Unione europea”, oltre ad essere “uno dei maggiori partner economici della Moldova e uno degli investitori più rilevanti”. “L’Italia è molto attiva in più campi. Anche il più grande impianto rinnovabile di pannelli fotovoltaici in Moldova è il risultato di un investimento italiano. Abbiamo numerose aziende che lavorano insieme, a vantaggio di entrambi i Paesi”, ha evidenziato Popescu. Tutto questo, ha detto il ministro moldavo, è stato discusso durante i colloqui con l’omologo Tajani e gli altri interlocutori a Roma. Popescu ha poi ricordato che la Moldova “ha anche una grande diaspora in Italia”, spiegando che si sta lavorando, a questo riguardo, per concludere “nuovi accordi importanti sulla liberalizzazione del roaming e sulla sicurezza sociale”.

In merito alla crisi alimentare globale

causata dalla guerra in Ucraina, il ministro moldavo ha affermato che Chisinau è impegnata attivamente nello sviluppo delle corsie di solidarietà. “Il mondo intero è stato molto danneggiato dall’aggressione della Russia contro l’Ucraina. Ciò ha portato a gravi disagi, tra cui l’interruzione delle rotte commerciali e l’interruzione dell’esportazione di cereali, compreso il grano, dell’Ucraina. Quindi stiamo lavorando con Kiev e con Bruxelles per garantire che i cereali ucraini finiscano a quei Paesi che hanno bisogno di cibo a prezzi accessibili. E questo è di grande importanza anche per l’Africa e per il Medio Oriente”, ha dichiarato Popescu. “Naturalmente, questo tipo di processi hanno anche una potenziale influenza sull’immigrazione. Quindi, su tutte queste cose vogliamo lavorare con l’Italia. Stiamo cercando di espandere la nostra cooperazione”, ha aggiunto il ministro. Secondo Popescu, l’Europa “sta attraversando un periodo particolarmente tragico”, sottolineando che “nell’ultimo anno e mezzo è stata testimone delle più grandi operazioni militari sul suolo europeo dalla Seconda guerra mondiale”, a causa del “brutale attacco” della Russia all’Ucraina. In questo contesto, ha spiegato il ministro degli Esteri di Chisinau, la Moldova “non è minacciata militarmente” da Mosca “grazie alla capacità di Kiev di resistere”. “L’Ucraina sta aiutando tutti a garantire che la guerra non si espanda e non diventi ancora più intensa”. Tuttavia, come ha precisato Popescu, la Moldova ha dovuto affrontare “minacce ibride dirette e istigate dalla Russia”. “Ma nel reagire e nel resistere non siamo soli, abbiamo lavorato insieme ai nostri partner nell’Unione europea, come Italia, Francia e Germania, oltre agli Stati Uniti, per garantire il mantenimento della stabilità in Moldova”, ha detto il ministro moldavo.

Popescu ha poi osservato che
la Russia
“applica e attua politiche ostili contro il Paese da più di 30 anni”, sostenendo il “separatismo” e mantenendo una “presenza militare illegale” nella regione della Transnistria. Mosca, ha detto il capo della diplomazia di Chisinau, “ha imposto e applicato embarghi contro i vini moldavi, ma anche la frutta e la verdura, lanciando campagne di disinformazione”. “Nonostante questo, negli ultimi 30 anni abbiamo resistito e siamo riusciti a consolidare un sistema politico democratico, mantenendo la Moldova come parte della famiglia europea dei Paesi liberi”, ha ricordato Popescu. Nel quadro generale causato dalle recenti tensioni con la Russia, il governo di Chisinau ha deciso di ridurre la presenza diplomatica russa nel Paese. “Gran parte di quella presenza non era necessariamente coinvolta nell’attività della diplomazia. Sono emerse delle attività non proprio diplomatiche, che hanno portato la Moldova ad attuare questo provvedimento”, ha spiegato il ministro.

Per quanto riguarda
il percorso di adesione della Moldova all’Unione europea
, Popescu ha spiegato che, malgrado il contesto regionale “complicato”, il Paese ha già migliorato “significativamente la sua sicurezza energetica e ha fatto progressi nel processo di riforme, modernizzando le infrastrutture, le ferrovie, le strade e costruendo ponti, ad esempio con la Romania”. “La Moldova si sta riformando per essere pronta ad aderire all’Unione europea sulla base di un percorso meritocratico. Stiamo implementando riforme strutturali, stiamo facendo del nostro meglio per avere un’Europa più forte, con la volontà di apportare un contributo alla risoluzione dei problemi europei”, ha dichiarato il ministro degli Esteri. Inoltre, ha evidenziato il capo della diplomazia moldava, Chisinau “ha contribuito all’accoglienza dei rifugiati provenienti dall’Ucraina, alle corsie di solidarietà e al tracciamento rapido delle esportazioni di cereali sui mercati internazionali”, ma è anche disposta a fare la sua parte “nelle missioni europee di mantenimento della pace in territori come quelli del Mali o della Somalia”. “Con l’Italia abbiamo un eccellente rapporto militare, il nostro esercito è integrato nelle unità militari italiane in Kosovo e in Libano. Vogliamo assicurarci di svolgere un ruolo responsabile per contribuire agli sforzi paneuropei finalizzati a risolvere i problemi nel Medio Oriente più ampio, in Africa e, naturalmente, nell’Europa orientale”, ha concluso Popescu.




Moldova, il ministro degli Esteri Popescu a Nova: “L’Italia è un partner molto importante per noi”  Agenzia Nova





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