Questa discussione ha avuto 5 risposte

[moldsport]

Succede tutto in fretta…

Un po’ di malessere generale, qualche leggero sintomo di raffreddore…poi inizia la tosse, inizia a mancarti l’aria… e già sei in crisi respiratoria.

Succede che sei ad oltre 2000 km da casa, la tua bella casa di MonteCarlo.

Ti trovi in un Paese dove, lo dici spesso parlando con gli amici, non vorresti mai doverti trovare con dei problemi di salute.

Ed invece…

Lontano dalla tua comfort-zone scopri di avere il Covid-19 a Chisinau.

Il tuo medico, da remoto, ti da i primi consigli su cosa fare e quali farmaci prendere. Sembra vada meglio, poi nel giro di poche ore si spegne la luce.

Chiamiamo l’ambulanza, lui viene messo sulla barella, e da li a poco non sappiamo più nulla…nemmeno dove l’hanno portato.

Dopo un giro interminabile di telefonate lo rintracciamo, lui è già in terapia intensiva.

Un ospedale messo così così, dove la buona volontà del personale sopperisce alle mancanze della struttura.

Chiamiamo subito l’aero-ambulanza, fra 3 ore arrivano a KIV…dicono.

Ed invece i medici moldavi, che si prendono amorevolmente cura di lui, si oppongono al trasferimento: non è sicuro in questo momento viste le condizioni dell’uomo.

Lui insiste ma niente da fare, il volo viene cancellato, la prima notte la passa al Nr. 3.

Il mattino seguente la diagnosi parla di un 25% dei polmoni colpito dal virus.

Il malato fa fatica a capire i medici, che masticano poco l’inglese mentre lui il russo…non lo digerisce proprio. Difficile comunicare, difficile capire, sono gli occhi a parlare.

I medici gli dicono che stanno facendo il massimo come hanno fatto per tante altre persone, che ce l’hanno fatta e che oggi stanno bene. Fra loro c’è una dottoressa che si è ammalata anch’essa di coronavirus, ha superato la malattia ed oggi è di nuovo in prima linea a fare il suo lavoro nel miglior modo possibile.

Le lastre ai polmoni non promettono nulla di buono, il paziente insiste, i medici non lo vogliono lasciare andare….

Dall’Italia chiamano nuovamente l’aero-ambulanza: il velivolo è disponibile oggi stesso.

Lo diciamo ai medici, dopo averli convinti preparano tutta la documentazione.

Autorizzazione in mano, l’aereo parte da Monaco di Baviera e in meno di 2 ore è a KIV.

Meno di 30 minuti di stop e il learjet-35 è di nuovo in volo verso Milano MXP con il paziente a bordo, trasferito in serata in un noto nosocomio milanese.

E lì scopre sulla propria pelle che Chisinau non era poi così male…

Sei un codice giallo, gli dicono, sei uno dei tanti.

Gli danno un po’ di ossigeno e gli dicono: vediamo domani come va.

[Ambasada.it]

Quanti anni?

[moldsport]

Ambasada.it, su 17 November 2020 - 12:24:00, dice:

Quanti anni?

43

[andy]

moldsport, ha detto:

Succede tutto in fretta…

Un po’ di malessere generale, qualche leggero sintomo di raffreddore…poi inizia la tosse, inizia a mancarti l’aria… e già sei in crisi respiratoria.

Stessa cosa capitata alla mia compagna martedì 2 settimane fa. Sintomi di raffreddore, un po’ di mal di testa e di gola. Venerdì 6 novembre ha fatto il test ed è risultata positiva.

Nel suo caso la questione si è fermata lì, nel frattempo sta bene, le nostre due figlie ed io finora non abbiamo avuto sintomi.

Comunque lunedì 9 novembre (quindi subito dopo il test) una donna ha chiamato la mia compagna, si è qualificata quale funzionario del ministero della sanità moldavo ed ha fatto alcune domande.

domanda, lei è la signora xy ? risposta si
domanda, ci risulta che lei venerdì 6 novembre ha effettuato il test Covid ed è risultata positiva, risposta si
domanda, dove si trova al momento ? risposta a casa
domanda, ci risulta che lei ha 2 figlie dove si trovano al momento ? risposta a casa in quarantena (isolamento)
domanda, ritiene che il contagio è stato causato da una delle figlie (vanno a scuola), risposta no
domanda, lei lavora ? risposta no

Mi sembra che le autorità moldave stanno cercando di fare quello che possono per contrastare l’epidemia. Poi molto dipende dalla popolazione ma questo è decisamente un altro discorso.

Io ormai vivo a Chisinau da diversi anni. Fortunatamente non ho mai avuto bisogno di medici per motivi seri ma le poche volte che ne ho avuto bisogno, ad esempio qualche anno fa per un’ appendicite di una figlia o quest’estate che ho rotto una costola, ho sempre trovato medici disponibili, professionalmente capaci ed anche pronti dal lato umano a parlare con il paziente.

[Ambasada.it]

moldsport, su 17 November 2020 - 14:35:40, dice:

43

Accidenti! Giovane!!!

[andy]

https://www.ipn.md/e...67_1077737.html