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[Ambasada.it]

Siamo finalmente entrati in Serbia questa mattina alle 9, tre ore prima che scadessero le 48 ore concesse dalla Romania per i transiti.  In realtà avremmo potuto uscire già ieri pomeriggio alle 17 da Turnu Severin come era nei nostri piani iniziali, entrando in Serbia attraverso la colossale diga sul Danubio. Ma, purtroppo, la dogana romena non era abilitata a gestire i transiti e a ritirare il foglio con l'autorizzazione rilasciata in entrata ad Albita. E così abbiamo risali...to il Danubio attraversando le imponenti gole dette "Porte di ferro " dal lato romeno anziché da quello serbo per raggiungere Moravita, 200 km più a nord, valico abilitato al transito. Purtroppo il tempo è stato inclemente. Pioggia e nuvole basse e scure hanno reso impossibile scattare qualche foto, ma ci siamo ripromessi di ripetere il percorso in futuro perché ne vale veramente la pena, magari la prossima volta dal lato serbo. Alla dogana fra Romania e Serbia di Moravita non c'era nessuno, i controlli sono durati 5 minuti per uscire dalla Romania e altrettanto per entrare in Serbia. La Serbia è aperta senza condizioni a tutti gli stranieri dal 20 maggio. Nessuno ci ha fermato o chiesto nulla. Le scuole qui sono aperte ed è un piacere vedere i tanti ragazzi che escono dalle lezioni senza mascherine. La situazione è assolutamente normale. Tutti lavorano. Abbiamo incrociato due camper tedeschi presumibilmente diretti in Bulgaria e Grecia. I campeggi sono tutti aperti e accolgono i turisti a braccia aperte. Diesel a 80 centesimi di euro al litro.  Siamo un po' stanchi, quindi solo domani mattina ripartiremo per Croazia e Slovenia. Per oggi e questa notte ci rilassiamo, unici ospiti, in questo tranquillo e verde campeggio lungo la Sava.





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