Questa discussione ha avuto 10 risposte

[XCXC]

a me non e' scomparso alcun caro quindi nn so che dirti...

[sergio3]

Curiosa, su 9-May-2009 11:31, dice:

Penso che ognuno di noi ha una persona cara scomparsa, proviamo qui a raccontare ed esprimere le emozioni che abbiamo provato, le reazioni...io penso che condividere stato d'animo e opinioni su questo, aiuti quelli che hanno avuto questo dolore recentemente...

Quindi cari amici, cosa avete provato quando avete perso una persona cara, come vi siete comportati?

Io ho avuto una reazione molto strana per il mio modo di essere e ancora oggi mi sento stranissima, sono diventata molto fredda, ma sopratutto vuota dentro, oggi non mi fa niente paura e penso che qualsiasi cosa succedda non mi farebbe piu nulla...nel senso rimarei indifferente...questo e' il mio stato d'animo attuale...

e' una reazione giusta? ingiusta? voi cosa ne pensate?

Per me sono passati 2 anni, quando mio Padre se ne è andato per il suo ultimo lungo viaggio (aveva 95 anni) gli ultimi 2 mesi li ha passati a letto e lì mi sono reso conto che iniziava la fine—era comunque sempre lucido con la mente—mi prendeva la mano e non la lasciava andare – Anche con la signora che lo assisteva con tanta pazienza e amore,  era dolcissimo : chiedeva sempre scusa per il disturbo che dava--
La notte di quell' 8 settembre (data per Lui memorabile: la caduta del fascismo, contro il quale aveva combattuto) erano le 03,00 ho sentito qualcosa dentro me che mi diceva: alzati e vai da Tuo Padre:  l'ho visto che mi guardava, sorrideva e poi l'ultimo respiro.
L'ho preso in braccio e l'ho disteso bene sul letto-- sono stato con lui 5 minuti in attesa che qualcosa  potesse cambiare, la la sua grande Pompa era inesorabilmente ferma--
Ho chiamato la Signora Ucraina che lo assisteva e mi ha aiutato a sistemarlo meglio, tra le lacrime di tutti e due--
Dopo aver chiamato l'agenzia di pompe funebri ho iniziato a fargli la barba: a Lui piaceva farsi fare la barba da me, poi si guardava nello specchio e si passava la mano sulle guance e diceva: sono lisce come la pelle della mamma.
In quel momento mi è passata nella mia mente tutti i racconti della sua vita –una storia.

C'è voluto un mese per rendermi conto che non c'era più.
La mia vita è diventata più sola, ma è continuata senza grossi traumi, ma sempre con il Suo ricordo nella testa—ho avuto vicino il conforto dei miei cugini--

Cara Gaia, quello che Tu provi, è  normale, ancora qualche settimana, poi comincerai adagio adagio a decollare e tutto ritornerà quasi come prima  (non spaventarti per il “quasi”c'è sempre il Suo ricordo che rallenterà qualche reazione e presa di posizione) ma ritornerà in meglio.
Questo è Lui: bisnonno e nonno

[Rosa]

XCXC, su 9-May-2009 14:56, dice:

a me non e' scomparso alcun caro quindi nn so che dirti...

che fortunato!   

[giuseppeaa]

E' VERO E NORMALE QUELLO CHE TU ORA STAI PROVANDO PER FORTUNA CON IL TEMPO IL DOLORE NON SCOMPARE MA DIMINUISCE SALUTI E AUGURI

[Tota]

Curiosa, su 9-May-2009 12:31, dice:

Penso che ognuno di noi ha una persona cara scomparsa, proviamo qui a raccontare ed esprimere le emozioni che abbiamo provato, le reazioni...io penso che condividere stato d'animo e opinioni su questo, aiuti quelli che hanno avuto questo dolore recentemente...

Quindi cari amici, cosa avete provato quando avete perso una persona cara, come vi siete comportati?

Io ho avuto una reazione molto strana per il mio modo di essere e ancora oggi mi sento stranissima, sono diventata molto fredda, ma sopratutto vuota dentro, oggi non mi fa niente paura e penso che qualsiasi cosa succedda non mi farebbe piu nulla...nel senso rimarei indifferente...questo e' il mio stato d'animo attuale...

e' una reazione giusta? ingiusta? voi cosa ne pensate?

Molte donne, dopo aver vissuto un dramma, dopo aver perso i punti di rifferimento (chi il padre, chi il marito...), dopo aver capito che possono contare solo su se stesse... un giorno si sono "catapultati" a migliaia di kilometri da casa, a volte lasciando i figli a zie, ai parenti, o forse ai vicini di casa, perché le situazioni sono sempre più difficili di quanto ci lo possiamo immaginare e hanno comminciato a lavorare all'estero...Io ho vissuto questo stato d'animo solo per un anno finché non ho avuto il mio cucciolo con me. Ma questi sono periodi che  nella vita ci raffozzano.

[Seborga]

Si, ma non i genitori. non riesco ancora a comprendere quanto si possa soffrire  non averli accanto, rappresentano la mia vita di ogni giorno, gioie, coraggio, amore, insegnamento...tutto ciò che potessi avere nella loro meravigliosa semplicità e onestà.
Nulla finisce, tutto cambia, avrò il loro cuore accanto a me in eterno.

[Cristal]

Solitamente è molto difficile parlare del dolore, a volte forse si cerca addirittura di nasconderlo. Credo non esista un modo giusto o ingiusto di reagire alla sofferenza, ognuno cerca come può di non farsi vincere dal trauma e dal conseguente possibile stato depressivo. E ognuno ha i suoi tempi per riprendersi, dipende non solo da come ognuno di noi è fatto ma anche dai legami affettivi che ha e su cui possa completamente contare..

Più di un anno fa ho scritto dei ricordi che riporto qui.  
Se penso alla mia infanzia mi vengono in mente le immagini della campagna dei nonni, dove ogni anno passavo i 3 mesi estivi. Avevo una bisnonna dolcissima e molto affettuosa. Ogni estate mi raccontava le stesse favole e storie, e ogni volta le ascoltavo come se fosse stata la prima volta che le sentivo. Le volevo un bene infinito...
Era aprile del 2000 quando ci hanno comunicato che la bisnonna se ne era andata...ero in Italia solo da pochi mesi...ed era impossibile tornarci in tempo per i funerali...
Quando dopo 2 anni e mezzo ci sono tornata su quelle terre..non c'era la nonna e non c'era più neanche la sua piccola casetta e neanche l'albero di noci d'avanti alla porta di casa sul quale amavo arrampicarmi per vedere meglio il villaggio. Non c'era niente... Mi ero trovata davanti agli occhi quel "deserto", quel vuoto profondo...come se mi avessero cancellato violentemente quel piccolo angolo di paradiso dove ho passato le estati della mia infanzia. Non c'era più quella casa e non c'era più lei. Sono rimasta immobile davanti a quel posto vuoto, e mi scorrevano davanti agli occhi le immagini che da piccola mi davano gioia. Un dolore profondo mi stava riempendo il cuore e quel senso di impotenza e di colpa per non aver potuto impedire di trovarmi davanti a quell'immagine di vuoto... Non mi rimaneva altro che lasciare andare via il dolore sotto forma di lacrime che cadevano libere sul viso...
Che nostalgia di lei, di quei tempi, del suo calore e affetto....

[fabrizio]

Ciao, penso che un momento di disorientamento sia normale quando si è privati della presenza di una persona cara, specialmente se improvvisa o inaspettata.
Penso sia differente se preceduta da una malattia, lunga o breve che sia, perchè questa lasso di tempo ci da la possibilità di prepararci all'idea della perdita.
Io personalmente ho perso mia mamma ormai da 4 anni, dopo un breve periodo di decadimento fisico e mentale, praticamente sono sempre vissuto con mia madre, anche da sposato lei era al piano sotto il mio, e poi da separato anche se in appartamenti diversi, ma tranne che a dormire si era assieme e quindi il legame con lei era ed è fortissimo.
Però confesso che ho pregato perchè il Signore non la facesse soffrire a lungo e mi ha esaudito.
Al momento della separazione da lei c'erano in casa una badante e un'altra amica che in precedenza l'aveva assistita prima e anche una sorella e i nipoti, e questa unione nell'assistenza alla mamma e nonna ci ha uniti ancora di più.
siccome poi queste persone sono rimaste in casa fino a quando non hanno trovato una sistemazione, non si è creato subito il senso di solitudine.
Però la cosa che più mi ha dato e mi da la serenità è che io, da credente ho fatto per lei l'unico ed ultimo gesto di amore che potevo nei suoi confronti dopo la sua andata.
Non so se anche nella fede ortodossa esiste la possibilità delle indulgenze, ma per noi cattolici romani si.
Consiste nel fatto che in determinati giorni e a determinate condizioni ( confessione, comunione e recita di determinate preghiere ), si può acquistare il perdono e la cancellazione dei peccati oltre che per i vivi anche per i morti.
Ebbene io ho fatto questo per mia madre, non che pensi che lei fosse una peccatrice, ma come tutti avra avuto anche lei qualche piccolissimo peccato e allora io che la volevo in paradiso con il Signore ho fatto questo e sono sicuro che lei ora è la, ne ho la certezza assoluta, questo mi da serenità e gioia e non mi sento solo, ora come tutti coloro che sono con Dio sono santi, lo è anche lei, e ciò significa che adesso ho un santo di famiglia che mi stà acconto e mi sostiene, per contro devo stare più attento perchè se prima non sapeva tutte le marachelle che facevo ora si   

[Vio]

Cara Gaia, in questa canzone spero che troverai la risposta!

Il mio forte abbraccio    

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