È di pochi giorni fa la decisione di Google di chiudere il suo social network. Il social media di Mountain View chiuderà infatti i battenti della versione consumer il prossimo anno; per farlo Larry Page e Sergey Brin hanno sfruttato la comunicazione della scoperta di una falla informatica.
Google + si era infatti ridotto a una ghost-town con 3 miliardi di iscritti stimati, ma solo 440 milioni di utenti attivi nel 2016. Attivi perché nelle loro dashboars appaiono, nella metà dei casi, commenti postati su YouTube (piattaforma sempre di Big G che sfrutta l’integrazione con tutti i prodotti e i servizi del gruppo). Quindi l’utilizzo effettivo del social da parte degli utenti vede crollare inesorabilmente i numeri.
Mountain Views ha continuato infatti per anni ad inseguire il modello di social promulgato dal gigante di Mark Zuckerberg, senza mai riuscire ad eguagliare Facebook, dopo aver abbandonato l’idea originaria con cui Google + era nato, essere cioè uno spazio più orientato alla ricerca di informazioni piuttosto che alla costruzione di reti sociali, come descritto in un post di Chris Messina, l’inventore degli hashtag.