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UNA DOMANDA AL DOTT. "SILVANO"


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Questa discussione ha avuto 16 risposte

#1 sergio3

sergio3

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Inviato 22 February 2009 - 19:41:48


Ciao Silvano, in questi giorni, rispondendo ad una domanda di "christian..", parlando del nucleare, riportavo anche, dopo una rilevazione a Floresti. di radioattività a causa di un deposito di materiale radioattivo all'areoporto militare, vicino alla città,  avevo rilevato una notevole concentrazione di gas radon sui muri e a terra e nell'acqua dell'acquedotto civico-
Il tutto l'avevo eseguito per una Dottoressa amica di Natalia e poi finita in silenzio per paura (come al solito)-- In quella città vi erano state molteplici morti per problemi al fegato e alla tiroide--
E' norma da voi (come del resto  nel centro e sud italia) costruire muri con "pietre" come le chiamate Voi (da noi "i bulugnit di cemento) ricavate dal taglio della roccia sembra calcarea o non so (quelli di quel color giallognolo)--
A Te risulta qualcosa sull'argomento ?? in Moldova ??
L'ARPA regionale Lombarda hanno fatto un "brutto muso" alla vista di quei dati, ma non essendo di loro competenza e non avendole eseguite direttamente  loro non hanno dato risposta.

Se puoi, grazie per la risposta--Sergio Crespi



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#2 sergio3

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Inviato 22 February 2009 - 19:57:17


Il Radon è un gas radioattivo >> più pesante dell’aria, incolore, inodore, chimicamente inerte, praticamente impercettibile senza adeguati sistemi di rilevamento. Proviene prevalentemente da terreni con un elevato contenuto di Uranio/Radio quali tufi, pozzolane, alcuni graniti e rocce di origine vulcanica. Il Radon 222, il principale isotopo di questo gas, è il prodotto del decadimento dell’Uranio 238 >> . Mentre gli altri elementi della serie radioattiva sono solidi, il Radon è un gas e, in quanto tale, può infiltrarsi attraverso fessure e crepe, attraversare materiali porosi, dissolversi  
nell’acqua e penetrare così negli edifici anche attraverso le condutture idriche.
Una volta accumulatosi, il Radon può essere respirato e continuare la serie radioattiva all’interno dell’organismo, con grande danno alla salute >>, aumentando il rischio di sviluppare neoplasie polmonari. Studi epidemiologici diffusi dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) hanno, infatti, ormai scientificamente stabilito la cancerogenicità di questo gas.
  





dati rilevamento ARPA Lombardia di gas Radom

http://ita.arpalomba...28/RADON_I2.pdf



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#3 sergio3

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Inviato 22 February 2009 - 20:14:32


Visualizza messaggioAzzurro, su 22-Feb-2009 20:05, dice:

Ricordo che qualche anno fa, un paio di episodi qui vicino a roma, rimasero uccise alcune mucche per esalazioni da gas radon fuoriscito dal suolo.

Mi sembra che non è un fenomeno tanto raro.
Il gas Radon nei castelli romani – conoscere per prevenire.
Corrado Colizza

31 ottobre

Marino

Qualche anno fa l’Amministrazione comunale di Marino ha promosso una campagna per la rilevazione delle concentrazioni del Radon nei fabbricati del territorio di Marino.

Nel giugno scorso è venuto alla luce, o meglio a conoscenza, che alcuni valori della campionatura risultavano superiori a quelli previsti, sia dalla normativa nazionale (ambienti di lavoro), sia dalla raccomandazione della comunità europea (costruzioni per abitazione).

La normativa regionale del 2005, prevedeva che entro due anni il Consiglio regionale, su proposta della Giunta, dovesse adottare il Piano regionale di prevenzione e riduzione dei rischi connessi all’esposizione al gas radon.
In particolare il Piano, da predisporsi avvalendosi del supporto tecnico-scientifico dell’Agenzia regionale per l’ambiente (ARPA - Lazio), deve evidenziare:

a) i livelli di concentrazione di gas radon nelle aree esterne e negli edifici;

b) la delimitazione delle aree e l'individuazione degli edifici ritenuti a rischio per la salute;

c) i criteri, prescrizioni e modalità per la predisposizione di progetti di recupero e di risanamento degli edifici a rischio;

d) i criteri per la definizione di prescrizioni costruttive e di accorgimenti tecnici da osservare nelle nuove edificazioni sulle eventuali aree a rischio;

e) quali le aree da sottoporre a monitoraggio periodico, a cura dell’ARPA;

f) le modalità per la realizzazione, a cura dell’Agenzia di Sanità Pubblica (ASP) di cui alla legge regionale 1 settembre 1999, n. 16, di uno studio epidemiologico della popolazione;

g) le misure di prevenzione e di riduzione dei rischi da esposizione all’emissione di gas radon ed in particolare un sistema per la riduzione dell’esposizione al radon ed ai prodotti del decadimento del radon di vita lunga nell’approvvigionamento di acqua potabile per uso domestico;

h) un sistema di informazione e di divulgazione tra la popolazione dei rischi connessi all’esposizione al gas radon e dell’applicazione delle misure di prevenzione.

Sì c'è anche una buona documentazione su roma dei problemi di questo gas--
So che da Voi costriuscono  case in "pozzolana" e anche questo materiale è causa di tumori--



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#4 Guest_Azzurro_*

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Inviato 22 February 2009 - 20:40:41


Visualizza messaggiosergio3, su 22-Feb-2009 20:14, dice:

Sì c'è anche una buona documentazione su roma dei problemi di questo gas--
So che da Voi costriuscono  case in "pozzolana" e anche questo materiale è causa di tumori--

Allora.

In teoria è così, perchè il tufo, con cui sono costruite le case contiene radioattività.

Però nell'atto pratico, risulta esserci più radioattività sui nuovi intonaci, che sui vecchi muri di tufo.

Mi ha spiegato qualche costruttore, che loro usano mandare gli inerti in alcune fabbriche del nord, perchè questi glieli pagano, li riciclano frammentando il vecchio materiale, poi con l'aggiunta degli additivi, fabricano gli intonaci premiscelati, tipo KC1.

Mio cugino ha misurato la radioattività negli edifici e mi spiegava che il risultato maggiore lo davano le pareti finite con il gesso alabastrino, quello di una volta, e gli intonaci fini di nuova generazione come il KC1 che è adoperato su tutto. Il KC1 è adoperato sia per gli intonaci interni che quelli esterni come le facciate.

Praticamente, in queste fabbriche di intonaco pronto arrivano gli scarti delle vecchie case costruite di tufi, calce spenta e gesso, e cioè materiali che "assorbono" parecchia radioattività.

Ma questi materiali una volta estratti, mettiamo 50 anni fa, oltre al radon, hanno assorbito negli anni, altri elementi radioattivi, come ad esempio gli studi radiologici all'interno dei palazzi, anche gli ortopantografi dei dentisti, e altri apparecchi ad uso medico.

A questo aggiungi tutto l'amianto e l'eternit prodotto e immesso a dosi massiccie negli edifici.

Noi abbiamo avuto anche radioattività nell'aria conseguenti agli esperimenti nucleari, ein ultimo con cernobil nel 1987. E' radioattività anche 100 milioni di cellulari con le loro frequenze. Tutto questo le case lo hanno assorbito, sopratutto le mura di tufo intonacate a calce e sopratutto gesso.


Comunque, secondo me il problema rimane il riciclo dei materiali inerti per costruire nuiovi materiali da costruzione, in quanto quelli vecchi hanno assorbito tanta rtadioattività.

Non so se adirittura si può rischiare di avere radioattività più con una casa di nuova costruzione, che con una vecchia?


Però prendi tutto questo che ti ho detto con ampio beneficio del dubbio, perchè la materia è molto complicata.


#5 sergio3

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Inviato 22 February 2009 - 20:50:27


Attenzione alle lobbies dei palazzinari, quelli ti cementificano in qualche pilastro !!!!



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#6 majo

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Inviato 23 February 2009 - 00:51:12


[quote name='Azzurro' date='22-Feb-2009 20:40' post='40037']
Allora.


Mi ha spiegato qualche costruttore, che loro usano mandare gli inerti in alcune fabbriche del nord, perchè questi glieli pagano, li riciclano frammentando il vecchio materiale, poi con l'aggiunta degli additivi, fabricano gli intonaci premiscelati, tipo KC1.

ciao, solo per curiosità hai mai visto una delle suddette fabbriche del nord dove fanno intonaci premiscelati? mi sa propio di no, lo sai che una delle più grosse filiali del produttore del prodotto da te citato è in puglia? mi sa di no, e ancora sai quanto costa mandare un camion con circa 3oo quintali di macerie da roma a Brescia, per essere macinato, quando hanno a pochi km tutto il necessario? mi sa di no, quando parli di cose che non conosci almeno non essere così sicuro



Chi è causa del suo mal, pianga se stesso..

..per ritrovare la serenita bisogna avere la forza di affrontare il passato e andare oltre..

( majo ci ha lasciati il 22/03/09 :( http://ambasada.it/index.php?showtopic=7963   )

#7 sergio3

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Inviato 23 February 2009 - 05:19:54


Risposta di Majo:
ciao, solo per curiosità hai mai visto una delle suddette fabbriche del nord dove fanno intonaci premiscelati? mi sa propio di no, lo sai che una delle più grosse filiali del produttore del prodotto da te citato è in puglia? mi sa di no, e ancora sai quanto costa mandare un camion con circa 3oo quintali di macerie da roma a Brescia, per essere macinato, quando hanno a pochi km tutto il necessario? mi sa di no, quando parli di cose che non conosci almeno non essere così sicuro
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Purtroppo il "ragazzo", come più volte gli hanno detto, non ha capito che non ha l'obbligo di intervenire in qualsiasi post--
Indipedentemente dal fatto che la domanda era rivolta al Dott, Silvano e riguardava la Moldova  (forse non l'ha capito) (come non ha capito che il "Pricipe Cacca è Lui)--Il "ragazzo" ha trovato il modo di intervenire per parlare di roma, complice la "compagnetta" Alina--
Poi con quei lunghissimi copia-incolla, giusto per rompere i maroni, era sufficiente mettere il link e poi uno li avrebbe letti.
Dice di essere un provocatore per tenere vivo il forum: è semplicemente il
"PRINCIPE CACCA"  non so se dire buon giorno o buonanotte--ho finito un'ora fa di fare una bella "ronda" tutto tranquillo, ma che freddo !!!



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#8 sergio3

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Inviato 23 February 2009 - 09:21:17


La discussione  andata a finire su Google, compreso l'epiteto del Principe Cacca--

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#9 silvano

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Inviato 23 February 2009 - 10:33:48


Radon
Il radon è l'elemento chimico che nella tavola periodica viene rappresentato dal simbolo Rn e numero atomico 86.
È un gas nobile e radioattivo che si forma dal decadimento del radio, generato a sua volta dal decadimento dell'uranio. Il radon è un gas molto pesante e viene considerato estremamente pericoloso per la salute umana se inalato. L'isotopo più stabile, il 222Rn ha una vita media di 3,8 giorni e viene usato in radioterapia. Uno dei principali fattori di rischio del radon è legato al fatto che accumulandosi all'interno di abitazioni diventa una delle principali cause di tumore al polmone [1]. Si stima che sia la causa di morte per oltre 20.000 persone nella sola Unione Europea ogni anno ed oltre 3.000 in Italia. Polonio e bismuto sono prodotti, estremamente tossici, del decadimento radioattivo del radon.





Caratteristiche principali
Il radon è un elemento chimicamente inerte (in quanto gas nobile), naturalmente radioattivo. A temperatura e pressione standard il radon è inodore e incolore. Nonostante sia un gas nobile alcuni esperimenti indicano che il fluoro può reagire col radon e formare il fluoruro di radon. Il radon è solubile in acqua e poiché la sua concentrazione in atmosfera è in genere estremamente bassa, l'acqua naturale di superficie a contatto con l'atmosfera (sorgenti, fiumi, laghi...) lo rilascia in continuazione per volatilizzazione anche se generalmente in quantità molto limitate. D'altra parte, l'acqua profonda delle falde, può presentare una elevata concentrazione di 222Rn rispetto alle acque superficiali. In Italia l'ente preposto alla misura del radon nelle abitazioni e nei luoghi chiusi sono le ARPA, a cui si può fare riferimento per adottare provvedimenti di bonifica nei casi di superamento dei limiti di legge.


Applicazioni
Il radon viene a volte prodotto da alcuni ospedali per uso terapeutico. Viene pompato il suo gas da una sorgente di radio e immagazzinato in piccolissimi tubi chiamati semi o aghi e utilizzato poi per la radioterapia. A causa della sua rapida dispersione in aria, il radon viene utilizzato in ricerche idrologiche che valutano le interazioni tra acqua profonda, ruscelli e fiumi. Ci sono alcune ricerche che studiano come poter utilizzare il radon come precursore sismico, in quanto la sua emissione in atmosfera è fortemente influenzata dalla conformazione geologica, e in caso di variazioni di pressione o di movimenti delle faglie si è notata una variazione delle emissioni del gas.


Radon e salute  
Poiché il radon è un gas radioattivo, può risultare cancerogeno se inalato, in quanto emettitore di particelle alfa. La principale fonte di questo gas risulta essere il terreno (altre fonti possono essere in misura minore i materiali di costruzione, specialmente se di origine vulcanica come il tufo o i graniti e l'acqua), dal quale fuoriesce e si disperde nell'ambiente, accumulandosi in locali chiusi ove diventa pericoloso. Si stima che sia la seconda causa di tumore al polmone dopo il fumo di sigaretta [2] [3], ed alcuni studi evidenziano sinergie fra le due cause [4].

L'isotopo più significativo per la dose dell'uomo è il Radon 222, che ha un periodo di dimezzamento di 3.28 giorni. Esso deriva, per decadimento alfa, dalla catena di decadimento dell'Uranio 238 e del Radio 226.

Il radon, in generale, ha una grande volatilità e inerzia chimica: per cui, difficilmente reagisce con altri elementi, e tende a risalire in superficie. Per queste proprietà, è considerato un gas nobile.

Il radon e i suoi discendenti nella catena di decadimento a loro volta emettono particelle alfa e un'elevata densità di radiazioni ionizzanti. I livelli di guardia sono 150 Bq/m3, corrispondenti a circa 4 pCi/l.

Più alta è la concentrazione nell'ambiente più alto è il rischio di contrarre il tumore. Un metodo immediato per proteggersi dall'accumulo di questo gas è l'aerazione degli ambienti, soprattutto nei casi in cui questi siano interrati o a contatto diretto col terreno. Questa tecnica risulta spesso però insufficiente o inefficace e, specialmente nei mesi invernali dispendiosa in termini di riscaldamento dei locali. La prima cosa da fare, nei casi in cui si sappia di essere in una zona a rischio, è di effettuare delle misurazioni di concentrazione presso la propria abitazione atte a determinare se questo problema esiste veramente. Infatti non è sufficiente sapere che edifici vicini al nostro sono contaminati da radon poiché l'emissione di questo gas dipende da numerosissimi fattori, difficilmente determinabili a priori.


Secondo alcuni il radon sarebbe una possibile ipotesi per spiegare scientificamente la maledizione di Tutankhamon [5], anche se questa ipotesi risulta essere estremamente improbabile e non avvalorata da alcun fondamento scientifico.


La "radon terapia"  
Nonostante l'accertata pericolosità del radon, è singolare che in Italia e in Europa un certo numero di persone ancora sostenga che l'inalazione di radon abbia virtù terapeutiche per le vie respiratorie. Questo avviene in prevalenza nei centri termali che in passato vantavano il "pregio" di avere acque radioattive in cui è disciolto radon in varia concentrazione. Sorgenti con queste caratteristiche più o meno spiccate sono, ad esempio, le Terme di Lurisia (Piemonte) e le Terme di Merano (Alto Adige). Va da sé che nessuno studio scientifico ha dimostrato l'efficacia di simili terapie mentre il danno delle radiazioni è bene accertato.


Thoron  
Il Thoron rappresenta l'isotopo del Radon con peso atomico 220. Può risultare anch'esso dannoso per la salute umana in quanto, come il 220Rn è un emettitore alfa e si presenta in stato di gas. Poiché il tempo di decadimento è di circa 55 secondi si presuppone che la sua presenza nelle abitazioni sia mediamente minore rispetto al 222Rn in quanto il contributo fornito dal suolo (principale sorgente del gas) viene notevolmente ridotto. In presenza però di rocce o materiali da costruzione che contengano elevati quantitativi di Torio si possono rilevare significativi accumuli di Thoron. Attualmente in Italia esistono ancora pochi studi atti a determinare la concentrazione di Thoron all'interno delle abitazioni [6]. Gli altri isotopi, avendo una vita media estremamente più breve, non sono considerati pericolosi per la salute umana.


La misurazione
Per determinare la concentrazione di radon presente in un locale ci si può rivolgere all'Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente ARPA della propria regione oppure ad aziende private che svolgono questo tipo di misure tramite appositi rivelatori. Gli strumenti di misura vanno posizionati preferibilmente nei locali dove si soggiorna più a lungo (tipicamente le camere da letto o il soggiorno). Poiché la concentrazione di radon varia in funzione della distanza dal terreno, ma anche nel corso della giornata o con il variare delle stagioni si utilizzano generalmente dei cosiddetti rivelatori passivi che forniscono dei valori medi in un periodo di tempo sufficientemente lungo (dai tre ai sei mesi). Inoltre, poiché specialmente nel periodo invernale l'abitazione aspira aria - che potrebbe essere ricca di radon - dal sottosuolo per differenza di pressione tra l'interno e l'esterno (effetto camino) e si ha una minore aerazione, è preferibile effettuare le misurazioni in questa stagione.


La bonifica degli edifici inquinati
Nelle situazioni in cui dopo aver effettuato una misurazione si dovesse rivelare una concentrazione di radon superiore ai livelli di riferimento è opportuno effettuare degli interventi di bonifica. Ci sono interventi di facile realizzazione e poco invasivi per gli edifici ed altri via via sempre più pesanti. Alcuni interventi sono volti a limitare o eliminare i punti di infiltrazione, ma di solito si consiglia sempre di accompagnare questi rimedi con metodi di depressurizzazione del suolo per impedire la risalita del gas, in quanto i primi da soli risultano generalmente insufficienti. Un rimedio immediato, anche se non sempre efficace, consiste nel continuo ricambio d'aria degli ambienti. Una corretta quanto continua ventilazione può contrastare gli accumuli del gas che tendono a far aumentare la concentrazione di radon negli ambienti. Oggi è possibile effettuare uno screening autonomo dei propri locali attraverso dei dosimetri economici.


Normativa italiana  
In Italia non c'è ancora una normativa per quanto riguarda il limite massimo di concentrazione di radon all'interno delle abitazioni private. Si può fare riferimento ai valori raccomandati dalla Comunità Europea di 200 Bq/m3 per le nuove abitazioni e 400 Bq/m3 per quelle già esistenti. Una normativa invece esiste per gli ambienti di lavoro (Decreto legislativo n° 241, del 26/05/2000) che fissa un livello di riferimento di 500 Bq/m3. Per le scuole non vi sono indicazioni ma si ritiene per il momento di poter assimilare una scuola ad un ambiente di lavoro.

Molti paesi hanno adottato valori di riferimento più bassi: Stati Uniti: 150 Bq/m3, Regno Unito: 200 Bq/m3 , Germania: 250 Bq/m3 La Svizzera ha invece optato per un valore limite prescrittivo di 1000 Bq/m3 e un valore operativo (raccomandato) di 400 Bq/m3, mentre le scuole, per la presenza di bambini e giovani, sono state considerate alla stregua di locali abitativi.

In ogni caso i valori medi misurati nelle regioni italiane variano da 20 a 120 Bq/m3 [7].


Testi sul Radon  
Giovanni Zannoni,Carlo Bigliotto
Gas radon: monitoraggio e bonifica - Interventi di mitigazione in edifici scolastici [1], Edicom edizioni, 2008, ISBN 978-88-86729-87-1

Martino Maria Rizzo, Il Radon. Rischi e prevenzione, Editrice UNI Service, s.l. 2007, ISBN 9788861780439.
Giovanni Zannoni, Michele Bellezza, Carlo Bigliotto, Ilaria Prearo
Gas radon: tecniche di mitigazione - Indagine sperimentale sulla correlazione fra attacco a terra e tecniche di mitigazione [2], Edicom edizioni, 2006, ISBN 88-86729-69-3

Massimo Moroni, Il Radon. Editrice il Sole24ore - Milano 2001



"Davanti alle difficoltà non bisogna arrendersi. Al contrario devono stimolarci a fare sempre di più e meglio, a superare gli ostacoli per raggiungere i risultati che ci siamo prefissati."
Paolo Borsellino

GUTTA CAVAT LAPIDEM NON VI, SED SAEPE CADENDO

#10 sergio3

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Inviato 23 February 2009 - 10:50:29


Sì queste notizie le trovo su Internet--

la mia domanda era sulla situazione in Moldova e che cosa si fa per ridurre gli effetti cancerogeni nella Tua Terra--
Non si possono tollerare 5 funerali alla settimana per la stessa causa .

Scusa e grazie.



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