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LA STORIA DI IRINA VIOLENTATA DA DUE ITALIANI


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Questa discussione ha avuto 5 risposte

#1 sergio3

sergio3

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Inviato 24 January 2009 - 22:12:37


Centri antiviolenza romani: la storia di Irina, moldava violentata da due italiani
  
di Valentina Arcovio
ROMA (24 gennaio) - «Mi sentivo sporca e stupida. Sporca perché il mio odore non era più lo stesso. Anche se mi lavavo in
continuazione, nulla riusciva a cancellare le tracce di quella violenza. Mi sentivo stupida perché non sono stata neanche in grado di difendermi e di ribellarmi. Se solo la mia voce non si fosse fermata in gola o se solo avessi avuto la forza di afferrare quel posacenere e tirarglielo in testa. Ma la mia mente e il mio corpo viaggiavano separati. A quel punto sono rimasta ferma, aspettando che loro si stancassero del mio corpo e che decidessero di risparmiarmi almeno la vita». La voce sembra quella di una bambina: dolce e pacata, quasi volesse chiedere scusa al mondo intero per essere nata. Si chiama Irina, 22 anni, e viene dalla Moldavia. La sua è una storia esemplare. Stavolta è la vittima a essere straniera e i suoi torturatori italiani. La violenza non ha e non conosce nessuna nazionalità. Irina lavora come collaboratrice domestica in una famiglia a Roma.

Lo scorso agosto, mentre i suoi datori di lavoro erano fuori in vacanza, è stata brutalmente violentata da due uomini italiani. «Ricordo che faceva molto caldo. Ero a casa e stavo cercando di riparare la tapparella del balcone che non si chiudeva. Non volevo dormire un’altra notte con il balcone aperto perché avevo paura dei ladri. Per questo mi è sembrata una buona idea chiedere ai due operai che lavoravano lì vicino di venire a casa e riparare la tapparella rotta».

I due sembravano aver accettato di buon grado, ma nascondevano ben altre intenzioni. L’hanno picchiata, insultata e, infine, stuprata. Due perfetti sconosciuti hanno approfittato ripetutamente del suo corpo per poi lasciarlo inerte sul pavimento. Il volto degli aguzzini, però, non è sempre quello di due sconosciuti, come nel caso di Irina. A volte può essere quello di un familiare. E’ successo a un’altra ragazza, Erika. Lei si fidava ciecamente di lui. «Mi ha portata in un campo rom – racconta – e mi ha venduto a uno dei capi. Sono passati otto anni d’allora, ma ricordo esattamente tutto quello che mi è successo».

Due ragazze diverse, un solo incubo. «Nonostante fossi stanca – dice Irina – non riuscivo a dormire la notte. I farmaci non avevano effetti su di me. Perché ero io a non voler dormire. Chiudere gli occhi significava rivedere i volti dei miei due stupratori. Era come concedermi ancora una volta ai loro soprusi».

Anche per Erika le notti erano più lunghe che mai. Non poteva fidarsi della sua famiglia, fino a quando non ne ha trovata un’altra che volesse davvero sostenerla: il Centro accoglienza Maree di Roma che le ha dato una casa vera, un’assistenza specialistica e la possibilità di andare a scuola. Erika ora sta bene. Quest’anno dovrà affrontare gli esami di terza media in una scuola serale che le ha permesso di lavorare come baby sitter di giorno. Ha un bambino che adesso si trova in una casa famiglia in attesa che la mamma possa finalmente occuparsi di lui. Anche Erika pian piano sta recuperando la sua vita. Ringrazia tutti i giorni il suo fidanzato che, nonostante fosse stato allontanato da lei tantissime volte, le è rimasto vicino fino a oggi. «All’inizio lo odiavo per il semplice fatto che era un uomo. Ora, invece, non so come farei senza di lui. Fra qualche mese abbiamo deciso di andare a vivere insieme».

Erika lascerà, quindi, la famiglia che le offre vitto e alloggio in cambio d’aiuto nelle faccende domestiche. La stessa famiglia a cui lei è grata per «non avermi licenziato dopo lo stupro», racconta quasi come fosse colpa sua. Tutte le donne che hanno subito violenza, infatti, provano inizialmente uno strano senso di colpa. «Tecnicamente si dice che sono vittime di impotenza appresa», spiega Lina Losacco dell’Associazione Differenza Donna e responsabile del Centro antiviolenza di Guidonia che verrà inaugurato i primi di febbraio. Losacco è la stessa volontaria che ha subito offerto il suo appoggio alla ragazza violentata due giorni fa a Guidonia. «Il nostro compito – spiega – è proprio quello di intervenire prontamente in aiuto della vittima. La seguiamo nelle visite in ospedale e negli interrogatori in questura. Offriamo loro tutta l’assistenza necessaria fino a farle riprendere la loro vita in mano».

Allo stesso modo lavorano tutti i Centri antiviolenza sparsi in Italia, anche se tra mille difficoltà. A Roma, ad esempio, gli unici due Centri del Comune – Differenza Donne e Telefono Rosa - hanno avuto lo scorso anno oltre 600 richieste d’aiuto ciascuno. Un aumento di richieste riscontrato anche nel Centro antiviolenza della Provincia di Roma. «Per questo la giunta Alemanno – dichiara Lavinia Mennuni, delegato del Sindaco di Roma per le Pari Opportunità - ha predisposto un piano organico di supporto ai centri e alle strutture antiviolenza che si occupano del sostegno alle vittime di abusi».



Io non mi sento italiano, voglio resistere e insorgere


#2 Rick

Rick

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Inviato 24 January 2009 - 23:24:12


"LA STORIA DI IRINA VIOLENTATA DA DUE ITALIANI"

:conf (13):  :conf (13):

Ricordo benissimo questo triste episodio

e ricordo altrettanto bene che allora i 2 violentatori erano Rumeni !

"Aurelio, terrore in una villetta Violentata da due operai romeni

Fabio Di Chio
f.dichio@iltempo.it
Stuprata da due operai romeni chiamati per riparare una tapparella. È stato un pomeriggio di terrore quello vissuto martedì da una colf moldava, di 22 anni, al quartiere Aurelio. Messo a posto l'infisso, i due hanno iniziato a palpeggiarla, lei ha reagito, è fuggita nel suo appartamento al piano basso dove è stata inseguita e violentata da Gabriel Csiszar e Ionut Toma, di 27 e 22 anni, uno dei due sposato e diventato padre la settimana scorsa."


http://iltempo.ilsol...ai_romeni.shtml



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#3 XCXC

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Inviato 24 January 2009 - 23:34:15


infatti...

ricordo benissimo la notizia anch'io...



.


#4 Guest_Azzurro_*

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Inviato 25 January 2009 - 00:16:19


Però stavolta se ne parlerà molto meno di questi stupri, perchè la campagna elettorale è finita, Roma ha il nuovo sindaco ormai, allora il Mailat di turno non serve più pubblicizzarlo. Tra poco tempo ci si dimenticherà e si parlerà di PIL e del derby milan inter.

Rimane poi il fatto che i Conquistadores, da berlusconi in giù, dopo che si piazzano a roma (e non se ne vanno più), zingari compresi, prende loro anche una irrefrenabile fantasia di farsi una romana, perchè le romane sono belle, sono il frutto di un miscuglio di razze diverse.

Allora, una volta piazzata la tenda, qualche barbaro, pensa bene di tornarsene a casa con il trofeo della romana stuprata. E' una conquista per loro.

Le romane hanno da sempre paura di sostare alle fermate degli autobuse e della metro, perchè come si guardano intorno vedono stranieri che le guardano affamati.

Se una romana si ritrova sola di sera, rimane in stazione o in fermata, allora chiama con il cellulare e aspetta che qualcuno vada a prenderla: marito, padre, fidanzato, fratello, amico (quante volte mi chiamano...), basta che ritorna accompagnata. Dopo, come sale in auto tira un sospiro di sollievo, e ti racconta di tutte le faccie brutte che ha visto e dei spaventi che si è presa.  

A noi romani, o per un motivo o per un altro, ci tocca fare da sempre i tassisti con le nostre donne.


Grazie al vaticano che apre una caritas al giorno con i sodi dello stato e fa mangiare ladri e porci senza il minimo controllo.

Grazie al santo padre di turno che non si fa mai i cazzi suoi ogni volta che si decide di dare una stretta.

Grazie ai vari veltroni che comprano l'appartamento ai figli a new york.

Grazie ai vari berlusconi chiacchieroni della sicurezza altrui con il c**o degli altri


Solo che il papa non se lo fanno...

berlusconi non se lo fanno...

veltroni non se lo fanno...


Ma questi continuano a propinarci tutti i giorni belle parole, mentre noi romani abbiamo una capitale circondata da zingari e grumier magrebini che ti si fanno come giri l'angolo, dal portafoglio allo stupro.


Noi romani i Conquistadores li odiamo tutti!


immigrati.jpg


#5 giemme74

giemme74

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Inviato 25 January 2009 - 05:34:55


Azzurro, alle volte faccio più fatica a seguirti del solito... di solito parli di roma multietnica con orgoglio e fierezza... ora di quella multietnicità ti lamenti perchè ci sono gli stranieri brutti cattivi che guardano le donne romane allupati...

carissimo, ogni medaglia ha sempre due facce, non si può (purtroppo) scegliere quella bella e scartare quella brutta, proprio per questo si cerca di modificare/migliorare, arginare (nel caso specifico) quella brutta, fare in modo che non esista a priori è impossibile...



P.S. non credere che le donne (di tutte le nazionalità) abbiano problemi diversi a milano, torino, firenze, napoli, palermo.... non è solo un problema delle donne romane a roma...



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#6 AleGhi

AleGhi

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Inviato 25 January 2009 - 22:16:33


Venerdì sera ad un TG di una rete nazionale (RAI1 o Canale 5 non ricordo), dopo aver parlato della vicenda di Guidonia (5 uomini che hanno assalito una coppia di giovani, lui chiuso nel bagagliaio dell'auto, lei violentata), hanno fatto vedere l'intervista ad una giovane Moldava di 21 anni, colf a Roma, che tempo fa aveva subito uno stupro da parte di due uomini rumeni. Probabilmente si tratta della stessa persona.
Per Irina non ha nessuna importanza la nazionalità, però non è il massimo l'imprecisione dei giornalisti, sia che quegli animali siano Italiani o Rumeni.

Ieri qui a Brescia  una giovane Rumena è stata vittima di violenza da parte di tre uomini. Non mi sembra se ne sia parlato molto sulle TV nazionali.

Link al sito ANSA





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