Questa discussione ha avuto 17 risposte

[Amedeo]

Un saluto a tutti.

Voglio raccontare una storia un po' particolare e la direzione che stà prendendo su mio consiglio.

Una ragazza moldava, laureata, paga in Moldova ben 3.500 euro per un visto per lavoro stagionale agricolo in Italia. Ovviamente sono soldi che non ha e si fa prestare.

Giunta in Italia, dopo un paio di settimane viene licenziata, sembra senza neanche essere pagata. Cerca un lavoro come badante e lo trova proprio nel mio paese. Una coppia la assume per accudire la madre anziana.

La coppia si rivolge al patronato/CAF locale, mostrando tutti i documenti della ragazza, e questi gli dicono che può essere assunta a tempo indeterminato e svolgono le pratiche relative (INPS, INAIL, DPL, ecc.).

La ragazza si reca presso l'ufficio immigrazione, per non so quale motivo, e questi, vedendo il visto scaduto, gli danno il foglio di via. Deve andar via dall'Italia entro 15 giorni.

Tutti e tre disperati vengono da me per vedere se si trova una possibile via d'uscita. La coppia, in un paio di mesi, si è affezionata alla ragazza e non vuole che torni in Moldova.

Soluzioni possibili secondo me nessuna. E' inutile fare opposizione all'espulsione non sussistendo i motivi. Mi si parla anche di un possibile matrimonio di comodo, ma li dissuado, perchè con il foglio di via verrebbero a controllare un giorno si ed uno no.

Io butto lì una possibile adozione di maggiorenne. La coppia non ha figli e la donna non ha proprietà con conseguenti problemi ereditari.

La ragazza moldava pensa di entrare in clandestinità, ma io gli consiglio un rientro in Moldova per evitare guai maggiori. Non si riesce mai a rimediare ad un errore con un altro errore.

La soluzione che propongo io è:

1) rientro in Moldova della ragazza;
2) azione legale di risarcimento danni nei confronti del patronato/CAF (peraltro sono sempre assicurati) per aver indotto in errore sia la ragazza che la coppia;
3) denuncia dei venditori di visti moldavi, facilmente identificabili data la presenza in Italia di un ben preciso datore di lavoro fittizio che ha preso la quota;
4) ottenimento di una quota al prossimo decreto flussi;
5) richiesta di revoca dell'espulsione, motivata sia dall'ottenimento della quota, sia dall'errore in cui è stata indotta l'ignara ragazza dal paronato/CAF;
6) rientro regolare in Italia della ragazza.

Sembra che la soluzione che ho proposto sia stata accolta. Nel prosieguo scriverò le risultanze, anche per verificare se una condotta legittima sia premiante.

Un saluto a tutti,   

P.S. - Questo topic è stato postato anche su http://forum.moldweb...?showtopic=8217

[Lasocka]

Mi auguro che tutto sia finito bene, ma ho i miei dubbi. Con tutta burocrazia che ce ... Penso che ragaza non deve andare via almeno finche non restituisce suo debito. Perche secondo me non tornera piu per motivi burocratici. Bisogna fare tutto il posibile in tanto che lei è qui. Magari la copia che voleva assumerla se rivolge ad un avocato.....?  Auguri!

[Amedeo]

Lasocka, su 24-Jan-2009 20:44, dice:

Mi auguro che tutto sia finito bene, ma ho i miei dubbi. Con tutta burocrazia che ce ... Penso che ragaza non deve andare via almeno finche non restituisce suo debito. Perche secondo me non tornera piu per motivi burocratici. Bisogna fare tutto il posibile in tanto che lei è qui. Magari la copia che voleva assumerla se rivolge ad un avocato.....?  Auguri!

Non si devono e possono fare le considerazioni che ho marcato in rosso.    Se la ragazza ha contratto un debito in patria, non è autorizzata per questo solo fatto a rimanere in Italia, neanche moralmente.   Purtroppo questo è, però, il pensiero di molti moldavi.

Certamente ci sarà un avvocato che seguirà la vicenda.  Questa è almeno l'intenzione della coppia italiana.   Ho spiegato, peraltro, dei metodi del tutto legittimi per far si che dopo il rientro in Moldova la ragazza possa avere serie possibilità di un regolare rientro.

Un saluto,

[XCXC]

Si potrebbe tentare anche la denuncia diretta per sfruttamento sul lavoro e per associazione a delinquere per il traffico di essere umani...

in questo caso il questore puo' rilasciare il pds...

ma l'acquisto di un visto non e' certo un obbligo quindi anche lei avrebbe problemi...

mah! Che dire...

Visto come funziona la giustizia in Italia... il mio consiglio e' quello di rimanere ed attendere con pazienza le prossime quote per colf...

[silvano]

Amedeo, su 24-Jan-2009 20:41, dice:

La ragazza si reca presso l'ufficio immigrazione, per non so quale motivo, e questi, vedendo il visto scaduto, gli danno il foglio di via. Deve andar via dall'Italia entro 15 giorni.

E' qui che non mi quadra un po'. Qualsiasi visto per soggiorno di lunga durata prima o poi e' DESTINATO a scadere. L'oggetto di rinnovo, semmai, e' un permesso di soggiorno, rilasciato sulla base di un visto e non è mai il visto stesso! La ragazza dopo essere entrata in Italia con il visto ha richiesto entro 8 giorni il PdS?  - Una volta ricevuto il PdS è su quello che si giudica la regolarità della presenza di uno straniero in Italia, e non sulla base del visto! - Secondo me è qui che potrebbe costruire la sua partita l'avvocato. Se la ragazza aveva il PdS regolare fin dall'inizio e poi ha avuto anche i requisiti validi per rinnovarlo (un nuovo datore di lavoro) - non vedo poi questa causa così persa...

[Amedeo]

Caro Silvano ciao.

silvano, su 24-Jan-2009 22:15, dice:

E' qui che non mi quadra un po'. Qualsiasi visto per soggiorno di lunga durata prima o poi e' DESTINATO a scadere. L'oggetto di rinnovo, semmai, e' un permesso di soggiorno, rilasciato sulla base di un visto e non è mai il visto stesso! La ragazza dopo essere entrata in Italia con il visto ha richiesto entro 8 giorni il PdS?  - Una volta ricevuto il PdS è su quello che si giudica la regolarità della presenza di uno straniero in Italia, e non sulla base del visto! - Secondo me è qui che potrebbe costruire la sua partita l'avvocato. Se la ragazza aveva il PdS regolare fin dall'inizio e poi ha avuto anche i requisiti validi per rinnovarlo (un nuovo datore di lavoro) - non vedo poi questa causa così persa...

La ragazza aveva un visto di 4 mesi a seguito di quota e relativo nulla-osta per lavoro stagionale agricolo.   Come ben sai i PdS li rilasciano con notevole ritardo, quindi, secondo me si è recata presso lo Sportello Unico per farsi rilasciare questo PdS.   Li è accaduto il pasticcio, dato che si sono accorti che il tempo era ormai scaduto.   Lei in assoluta buona fede pensava di poter restare in Italia avendo fatto tutte le pratiche per un lavoro a tempo indeterminato con il patronato e non poteva mai immaginare che questo si stava sbagliando così clamorosamente.

Se qualcuno riesce a trovare validi motivi per bloccare l'espulsione in sede legale me li scriva e sarò ben lieto di girarli all'avvocato.

Un saluto a tutti,

[Amedeo]

Caro XCXC, ciao.

XCXC, su 24-Jan-2009 22:03, dice:

Si potrebbe tentare anche la denuncia diretta per sfruttamento sul lavoro e per associazione a delinquere per il traffico di essere umani...

in questo caso il questore puo' rilasciare il pds...

ma l'acquisto di un visto non e' certo un obbligo quindi anche lei avrebbe problemi...

mah! Che dire...

Visto come funziona la giustizia in Italia... il mio consiglio e' quello di rimanere ed attendere con pazienza le prossime quote per colf...

In condizioni normali avrei pensato anche io la stessa cosa, ma con il foglio di via e l'interdizione al rientro in Italia, anche se prende la quota deve comunque passare per la revoca dell'espulsione.   Se rientra, secondo me, sarà più facile ottenerla e non corre rischi di sanzioni aggiuntive.

Un salutone,

[Tota]

Cita

XCXC, su 24-Jan-2009 23:03, dice:

Si potrebbe tentare anche la denuncia diretta per sfruttamento sul lavoro e per associazione a delinquere per il traffico di essere umani...

in questo caso il questore puo' rilasciare il pds...

ma l'acquisto di un visto non e' certo un obbligo quindi anche lei avrebbe problemi...

mah! Che dire...

Visto come funziona la giustizia in Italia... il mio consiglio e' quello di rimanere ed attendere con pazienza le prossime quote per colf...

Si, potrebbe provare a fare la denunucia per sfruttamento sul lavoro e traffico di essere umani e ottenere un permesso di soggiorno in base al art.13. La ragazza deve chiamare 800-290-290, il Numero Verde contro la tratta, dire che vuole fare una denuncia per sfruttamento lavorativo, dovrà dire la zona, da dove chiama, dove sono accaduti i fatti e vi invieranno ad un Sportello regionale che si occupa appositamente di questo genere di sfruttamento. Dovrebbe avere l'accoglienza, il gratuito patrocinio, la revoca dell'espulsione con un ricorso più presto possibile, un tutore che si occuperebbe ulteriormente di un suo inserimento lavorativo in base ad un contratto vero, che nel caso vostro, non mancherà e un pds per motivi di lavoro in finale. Perlomeno così funzionava un anno fa. Lunedì forse potrò dirvi qualcosa di più.In boca all'lupo!

[XCXC]

Amedeo, su 24-Jan-2009 22:49, dice:

Caro XCXC, ciao.



In condizioni normali avrei pensato anche io la stessa cosa, ma con il foglio di via e l'interdizione al rientro in Italia, anche se prende la quota deve comunque passare per la revoca dell'espulsione.   Se rientra, secondo me, sarà più facile ottenerla e non corre rischi di sanzioni aggiuntive.

Un salutone,

infatti... ora con quell'espulsione non potra' sperare di venir presa in considerazione da un Questore... che dovra' per forza di cose far rispettare il provvedimento.

Ripeto... per me e' troppo complicato, costoso ecc... dimostrare la sua ragione...

e poi... sottolineo che lei ha acquistato un visto... quindi non c'e' la buona fede...

L'unica soluzione intelligente e' rischiare e rimanere qui alcuni mesi per guadagnare un po' di soldi...

poi con le nuove quote sperare...