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CARDINAL MOHAMED DIONIGI TETTAMANZI


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Questa discussione ha avuto 2 risposte

#1 sergio3

sergio3

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Inviato 10 December 2008 - 10:01:08


Cosa ne pensate di quel Sottanone cicciotello brianzolo che ha detto :
Ci vuole una moschea in ogni quartiere Milanese !! :hg (64):

Dionigi Tettamanzi
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Dionigi Tettamanzi (Renate, 14 marzo 1934) è un arcivescovo cattolico e cardinale italiano.

Nato 14 marzo 1934, Renate
Ordinato
sacerdote 28 giugno 1957 da monsignor Giovanni Battista Montini
Consacrato
vescovo  
Consacrato
arcivescovo 23 settembre 1989 dal cardinale Carlo Maria Martini

All'età di 55 anni viene eletto arcivescovo di Ancona-Osimo il 1° luglio 1989 da papa Giovanni Paolo II e ordinato vescovo il 23 settembre dal cardinal Carlo Maria Martini, allora arcivescovo di Milano. Il 14 marzo 1991, essendo stato nominato Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana, lascia l'arcidiocesi di Ancona-Osimo.

Alla conclusione del mandato, viene eletto arcivescovo di Genova il 20 aprile 1995, il 25 maggio viene nominato anche vice-presidente della Conferenza Episcopale Italiana per il quinquennio 1995-2000.

[b]Il 21 febbraio 1998 viene proclamato cardinale del titolo dei Santi Ambrogio e Carlo da papa Giovanni Paolo II.[/b](un'altro danno del Polacco)

L'11 luglio 2002 viene eletto arcivescovo di Milano e prende possesso dell'arcidiocesi il 14 settembre 2002, facendovi l'ingresso solenne il 29 settembre 2002.

Il card. Dionigi Tettamanzi è membro effettivo od onorario delle seguenti istituzioni:

Membro della Congregazione per le Chiese Orientali
Membro della Congregazione per il Clero
Membro della Congregazione dei Seminari e degli Istituti di Studi
Membro della Prefettura degli Affari Economici della Santa Sede e del Consiglio dei Cardinali per lo studio dei problemi organizzativi ed economici della Santa Sede
Accademico onorario della Pontificia Accademia di San Tommaso d'Aquino
Presidente dell'Istituto Toniolo.
Il 20 marzo 2008 ha promulgato il nuovo lezionario ambrosiano


Incarichi presso la Santa Sede  [modifica]
Consultore del Pontificio Consiglio per la Famiglia (1982)
Consultore della Pontificio Consiglio della Pastorale per gli Operatori Sanitari (1985)
Consultore della Congregazione per la Dottrina della Fede (febbraio 1989)
Membro del Pontificio Consiglio della Pastorale per gli Operatori Sanitari (1991)
Membro del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali (1994)



Io non mi sento italiano, voglio resistere e insorgere


#2 sergio3

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Inviato 10 December 2008 - 10:16:39


Don Cesare, vedo che sta leggendo--cortesemente, se può dica la sua !!



Io non mi sento italiano, voglio resistere e insorgere


#3 sergio3

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Inviato 16 January 2009 - 12:48:58


Tettamanzi: “Sobrietà nei comportamenti e nelle parole dei politici


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I volti noti della Lega varesina hanno difatti preferito salutare l’arrivo in città di Dionigi Tettamanzi ai semafori della Brunella, con alcune decine di manifestanti, molti del movimento dei Giovani Padani.

C’erano striscioni (“Varese ambrosiana, mai musulmana”, “Tettamanzi vescovo di Kabul”), cori e sfottò ("Col cardinale ogni scherzo vale"), qualche fiaccola.

La protesta della Lega era stata annunciata in mattinata con un comunicato dove si avvertiva del presidio per protestare contro l’alto prelato accusato – si legge testualmente nella nota – di avere un “atteggiamento di succube accondiscendenza, quando di non attivo collaborazionismo nei confronti dell’espansione islamica nella diocesi di Milano”.

Parole forti, toni accesi. E pensare che una parte del discorso che Tettamanzi ha voluto pronunciare al convitto De Filippi, alla presenza di tanti amministratori locali verteva proprio sulla “continenza” verbale dei politici.

L’intervento del religioso è stato incentrato sulla sobrietà, qualità che “deve essere una nota di stile caratteristica e visibile di chi fa politica: sobrietà nelle parole, sobrietà nell’esibizione di sé, sobrietà nell’esercizio del potere, nello stile di vita. Pensiamo allo spreco di parole a cui assistiamo ogni giorno in politica.

Spesso si ha l’impressione di trovarci di fronte a ‘tanto clamore per nulla’: meglio allora misurare le parole e usare solo quelle necessarie o utili e mettersi a discutere sui problemi reali e sulle possibili soluzioni”.

Il discorso del cardinale ha toccato anche la questione morale: “Emerge – ha detto – la necessità di formare persone intelligenti e preparate, favorire il ricambio tra chi gestisce la cosa pubblica e una particolare attenzione alle giovani leve: con questa attenzione la politica e il servizio all’amministrazione torneranno a essere un valore per cui vale la pena spendersi”.

Un particolare monito ai politici locali è stato lanciato riguardo al concetto di solidarietà: “mi piacerebbe che tornassimo ad usare con libertà ed abbondanza questa parola, di cui in passato abbiamo abusato a tal punto che ora dà quasi fastidio e se ne parliamo lo facciamo per “categorie”, come se la solidarietà avesse valore per alcuni e non per altri.

Ma, in realtà, i poveri sono i poveri: non sono diversi a seconda del colore della pelle.

E i bambini sono i bambini: non sono diversi a seconda delle provenienze dei genitori e delle loro condizioni sociali ed economiche”.

Al termine della serata l’arcivescovo di Milano ha incontrato personalmente tutti i politici presenti in una sala che aveva esaurito i posti a sedere.
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Da Varesenews
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dionigi10_1_.jpg

tettamanzikabul3_1_.jpg



Io non mi sento italiano, voglio resistere e insorgere





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