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Si toglie la vita a quindici anni (moldavo) Muore tra le braccia della mamma
Started By
XCXC
, 08 Apr 2015 - 20:57:54
Questa discussione ha avuto 2 risposte
#1
Inviato 08 April 2015 - 20:59:24
Si toglie la vita a quindici anni
Muore tra le braccia della mamma
Il ragazzo non era andato a scuola e si era chiuso in camera sua
La madre ha sfondato la porta e lo ha trovato, inutili i tentativi di rianimarlo
PORDENONE - Lo ha trovato la madre. L'ha preso tra le braccia e lo ha visto morire. Gli operatori del 118, arrivati poco dopo, hanno fatto di tutto per rianimarlo, ma non c'è stato nulla da fare. Un ragazzino di 15 anni si è ucciso nella propria cameretta a Pordenone. Nessuna traccia del perché: non c'erano lettere, non ci sono spiegazioni apparenti al gesto.
Il ragazzo di origine moldava, residente con la famiglia in città, non era andato a scuola e si era chiuso in camera sua. La madre lo ha chiamato più volte, poi deve aver capito che qualcosa non andava e ha sfondato la porta a spallate. Lo ha trovato che non respirava. Con alcune vicine di casa ha provato a rianimarlo, poi sono arrivati gli operatori del 118. Non c'è stato nulla da fare.
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Si toglie la vita a 15 anni nella sua stanza
La mamma, sfondata la porta a spallate, l’ha trovato agonizzante. Non era andato a scuola, caccia alla verità nel computer
di Ilaria Purassanta
PORDENONE. Si è sfilato la cintura dai pantaloni e l’ha agganciata alla finestra della sua cameretta, in cui si era chiuso a chiave. Se l’è stretta al collo. E poi si è lasciato andare. Per sempre. È questo il destino che ha scelto per sé un ragazzo immigrato di quindici anni. Svaniti in quell’ultimo gesto, nel pomeriggio, poco prima delle 15, in una zona centrale della città (omettiamo qualsiasi altro dettaglio, trattandosi di un minore, a tutela della famiglia).
La mattina non era andato a scuola e si era chiuso nella sua cameretta. Sua madre, che si trovava in casa e accudiva i due fratellini, ha bussato più volte alla porta. L’ha chiamato. Il silenzio dietro quella porta chiusa l’ha spaventata. L’intuito materno le ha fatto capire che qualcsa no andava. Così ha sfondato la porta a spallate e si è ritrovata di fronte al figlio in fin di vita, appeso alla cintura. Un urlo di disperazione è sgorgato dal suo cuore di mamma. Le grida di aiuto sono state udite anche dai vicini, che sono accorsi e, insieme alla madre, hanno tentato di rianimarlo mentre telefonavano al 118. Sul posto si è precipitata un’ambulanza, ma il ragazzo, purtroppo, era in agonia.
I sanitari hanno tentato la rianimazione cardiaca nell’appartamento, senza successo. Poi l’ultima disperata corsa all’ospedale di Pordenone dove è stato constatato il decesso. Il 118 ha allertato la Questura. La tragedia al momento rimane senza spiegazione. Il quindicenne non ha lasciato nessun biglietto alla famiglia. La madre è sotto choc, non riesce nemmeno a parlare dal dolore.
Per capire cosa abbia spinto il ragazzo a un gesto così estremo, gli agenti della polizia di Stato stanno raccogliendo le testimonianze dei vicini di casa e dei suoi familiari.
Al momento, però, non risulta che l’adolescente fosse stato vittima di episodi bullismo a scuola o nel quartiere o che avesse dato avvisaglie ai parenti di quanto stava per accadere.
Forse la risposta è contenuta nel suo computer, che è stato messo sotto sequestro dalla polizia, a disposizione del pm Marco Brusegan.
La Procura di Pordenone potrebbe affidare una perizia informatica a un consulente per accertare se in qualche file o su internet sia stato lasciato un messaggio dal ragazzo o si trovi la causa scatenante del suo proposito.
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#2
Inviato 08 April 2015 - 21:08:30
mi viene da piangere !!! Nn potevi venire qui sul forum che una soluzione la potevamo trovare ??!!!
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#3
Inviato 08 April 2015 - 21:37:28
ma porca miseria, ma come si fa ?!?!? l'unica cosa a cui non c'è rimedio è proprio la morte !!! non può essere considerata una soluzione... che tristezza....
cmq non ci vorrà molto a capire quale sia stata la causa scatenante, o problemi familiari o problemi di scuola/amicizie....
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