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Anziani e Disabili stranieri
Started By
bracciodiferro
, 13 Dec 2006 - 11:25:14
Questa discussione ha avuto 3 risposte
#1
Inviato 13 December 2006 - 11:25:14
CONVEGNO
ANIMI
Associazione Nazionale per l’Immigrazione
ROMA Via Palumbo 12 –Tel 333 3416146
WEB/www.animi.org E MAIL/ presidenza@animi.org
“ Anziani e Disabili stranieri”
nuovi e vecchi problemi per la società contemporanea
Venerdi 15 Dicembre 2006
Ore 9,30
Auditorium
Cassa Nazionale Forense
Via Q. Visconti 8
ROMA
§§§§
con il Patrocinio
di
Unione Europea
Ministero della Giustizia
Ministero dell’Interno
Ministero della Salute
Regione Lazio
Cassa Nazionale Forense
Organismo Unitario dell’Avvocatura
Consiglio dell’Ordine degli Avvocati Roma
CIR Onlus-Comitato Italiano per i rifugiati
LIDU-Lega Italiana per i Diritti dell’Uomo
Lions Club Governatorato Roma
Anadimi Onlus
PROGRAMMA
§§§
PRESENTAZIONE
Avv. Mario Pavone Presidente ANIMI
SALUTI DELLE AUTORITA’
On.le Franco Frattini Commissario Unione Europea
On.le Alessandra Mandarelli Assessore Regione Lazio
Dr.Luca Pancalli Presidente Comitato Italiano Paralimpico
On.le Alfredo Arpaia Presidente LIDU
Dr. Savino Pezzotta Presidente CIR Onlus
Amb. Paolo Ducci Presidente Fondazione Ducci
Padre GianMaria Polidoro Assisi Pax International
Prof. Giorgio Cegna Rettore Magnifico Uniglobus
Avv.Alessandro Cassiani Presidente Ordine Avvocati Roma
Drssa Ida Panusa Governatore Lions Club
Ing. Giampiero Rocchi Presidente Ageing Immigra
Avv.Patrizia Ghiani Responsabile Relazioni Esterne ANIMI
INTRODUZIONE
Prof. Avv. Maurizio De Tilla Presidente Cassa nazionale Forense
“L’Avvocatura Italiana ed Europea e la tutela dei Diritti degli immigrati”
RELATORI
Avv.Nino Ordile Anadimi Onlus
“La normazione in tema di disabilità- Analisi e prospettive”
Prof. Dr.Angelo Bosio Dsm Onlus
“Disabili immigrati-Problematiche di integrazione sociale”
Avv. Gianmarco Cesari Presidente Osservatorio Vittime
"Immigrati Vittime in Italia:l'assistenza, il sostegno e la tutela risarcitoria"
Prof.Massimo Grisolia Docente Università di Bologna
“Le organizzazioni del terzo settore in sostegno della immigrazione”
Prof.Dr.Emilio Mortilla Ageing Society
“Gli anziani ed i disabili immigrati.Criteri e qualità dell’assistenza in Italia”
CONCLUSIONI
Prof. Avv. Maurizio De Tilla
NON VIOLENZA
La non violenza è la Forza della Giustizia.
Dicendo questo abbiano dissociato due cose
che troppo spesso si confondono nell’opinione comune:
la forza e la violenza.
La Forza è la migliore delle cose.
La Forza è il valore dell’essere(ossia quello che permette di esistere).
Forza, in latino, si dice Virtù.
La pienezza della Forza, ossia l’onnipotenza,è Dio.
Dalla debolezza, dall’inerzia,dalla inazione
non ci si può aspettare nulla di buono.
Nemmeno dalla violenza,la quale è abuso della forza.
E noi sappiamo che l’abuso della cosa migliore
è quanto vi può essere di peggio.
GIUSEPPE LANZA DEL VASTO
Filosofo
#2 Guest_Seborga_*
Inviato 13 December 2006 - 12:15:06
Sarebbe bello assistere alla conferenza....questo é il pregio di vivere nelle grandi città..
Un paio di settimane fa ho frequentato un seminario per il volontariato rivolto agli stranieri...
Vi é stata un incredibile partecipazione e un forte desiderio di integrazione...
Mi ha reso felicissimo...
Propongo a chiunque abbia un'associazione...di coinvolgere il più possibile gli stranieri in Italia....
#3
Inviato 13 December 2006 - 13:26:45
si è vero... ma oggi c'è anche il web :biggrin:
sul sito http://www.animi.org/ forse metteranno on line anche le conclusioni del convegno...
#4
Inviato 16 December 2006 - 18:49:37
questo era di novembre...
“FORUM PER L’INTERCULTURA: 15 ANNI DI INCONTRI”
Quindici anni e non sentirli. Si è tenuto il giorno 11 novembre 2006 presso l’Istituto Tecnico Galileo Galilei di Roma il convegno “Forum per l’Intercultura: 15 anni di incontri”.
Una occasione per ricordare i risultati conseguiti e prospettare gli obiettivi ancora da raggiungere.
Ha aperto la discussione Monsignor Guerino Di Tora, direttore della Caritas di Roma, evidenziando come l’intercultura si stia finalmente affermando anche nel nostro paese. L’Italia è sicuramente una delle più attive protagoniste del processo di globalizzazione in atto nel mondo, e Roma in particolare è l’esempio di come la convivenza pacifica tra culture in apparenza diverse sia non solo possibile ma anche auspicabile per un reciproco arricchimento.
Le società più nuove come quella americana e australiana si fondano proprio sull’apporto decisivo di più culture, più razze, più religioni: l’Italia è ancora indietro in questo processo, l’unica soluzione per proiettarci con slancio nel futuro è educare le nuove generazioni. E questo delicato compito deve essere affidato alla scuola e alle parrocchie, istituzioni che devono riacquisire il loro antico ruolo di educazione alla socializzazione primaria. Gli effetti positivi si riverbereranno poi sugli adulti, i quali attraverso i loro figli conosceranno un fenomeno sconosciuto eppure così affascinante come l’intercultura.
“In una società con cittadini di diverse culture la mediazione culturale è un raccordo necessario. In questi 15 anni di attività il Forum per l’Intercultura ha considerato gli immigrati una componente strutturale della nostra città, favorendo l’incontro, la conoscenza, il dialogo”: così Monsignor Di Tora ha chiuso il suo intervento..
E’ stato poi presentato un cd in cui proprio il Forum per l’Intercultura ha ricordato la sua storia, il cui inizio è datato 1991, anno in cui per la prima volta il nostro paese ha dovuto far fronte al problema dell’immigrazione di massa, dei profughi albanesi soprattutto. Da terra di migranti l’Italia si trasformava in terra di immigrati. Iniziò allora un processo di accoglienza e di integrazione dei nuovi arrivati “educando in un’ottica interculturale”. Perché l’intercultura non si accontenta della semplice convivenza sociale, ma cerca l’integrazione. Dunque emerge con chiarezza l’importanza dei mediatori, attraverso un continuo processo di formazione e aggiornamento.
Chiamati in causa i mediatori, è stato Carlo Palanti a spiegare cosa sono e quale sia la loro funzione. “I mediatori sono degli strumenti per gli operatori che devono fare intercultura, ovvero gli insegnanti”. Quindi essi sono un aiuto per i docenti, un supporto. L’auspicio di Carlo Palanti è quello che in un prossimo futuro non ci sia più bisogno dei mediatori, perché i sentimenti di cui essi sono portatori siano ampiamente condivisi dalla collettività, insiti in ognuno di noi.
Il testimone è stato raccolto dalla professoressa Neda Capacetti, il cui intervento è stato diretto a chiedere un aiuto maggiore da parte delle istituzioni, spesso troppo lontane, incoscienti o poco coscienti che la scuola molto può fare per questi nuovi abitanti del nostro paese.
Il sociologo Ugo Melchionda, responsabile dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni, ha presentato i risultati dell’indagine sull’intercultura a Roma, il cui obiettivo principale è stato quello di verificare presso gli stessi partecipanti al progetto la consapevolezza dei problemi con cui il Forum si confronta. 2500 sono i docenti coinvolti, 100 i mediatori culturali. Questi ultimi in particolare provengono da tutti i continenti del mondo e hanno un elevato livello culturale. Eppure la scuola ancora poco li utilizza, per esempio nella scelta dei libri di testo o nella definizione del piano di offerta formativo. Perché utilizzarli a valle e non a monte?
Sono poi intervenuti i rappresentanti istituzionali. Ad aprire la discussione è stata l’onorevole Letizia De Torre, Sottosegretario alla Pubblica Istruzione. L’onorevole De Torre ha spiegato quali siano i progetti che il ministero sta approntando per meglio affrontare il problema
dell’accoglienza e della integrazione degli immigrati.
Sono allo studio un Osservatorio sull’Intercultura, presieduto da un comitato tecnico-scientifico e una Consulta, composta da tutte le associazioni più importanti del settore, in primis la Caritas, affinchè ci si adoperi per costruire proprio quel rapporto interculturale di cui la società moderna non può più fare a meno.
A seguire hanno preso la parola in una tavola rotonda l’Assessore alle Politiche Sociali della Provincia di Roma, Claudio Cecchini; Patrizia Gabrielli, consigliere dell’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Roma Maria Coscioni e Antonietta Bellisari, in rappresentanza dell’Assessore delle Politiche per la Famiglia e Servizi Sociali della Regione Lazio Alessandra Mandarelli.
La Bellisari ha auspicato che la riforma della legge regionale in materia, in discussione in Consiglio regionale, sia approvata in breve tempo, per poter mettere a punto un piano di intervento unitario, triennale e non più annuale, al fine di meglio realizzare gli obiettivi sperati.
L’Assessore Cecchini ha prima di tutto presentato alcuni dei progetti allo studio per gli immigrati, tra i quali un incubatore di impresa e un fondo di investimento a tasso di interesse agevolato, in parte coperto dalla Provincia, per permettere loro di gettare le radici di un’attività che li renda in un futuro non troppo lontano indipendenti e autosufficienti. Altre proposte sono state la concessione del diritto di voto a livello amministrativo per gli immigrati che vivono nel nostro paese da almeno 5 anni, con la speranza di riuscire a realizzare questo obiettivo per le elezioni provinciali del 2008 e la previsione di un corso di formazione interculturale per i dirigenti scolastici delle scuole superiori della provincia.
Infine, Patrizia Gabrielli ha auspicato una razionalizzazione delle risorse disponibili, per poter meglio coordinare gli arrivi degli immigrati sul territorio romano, magari creando dei luoghi intergenerazionali e interculturali. 5 dei quali sono stati già realizzati, mentre altri sono in via di definizione.
Dopo i ringraziamenti a tutti coloro abbiano partecipato all’evento e ai coordinatori dei lavori Carolina Peric e Franco Pittau, la chiusura del convegno è stata affidata al Monsignor Di Tora, il quale ha augurato a tutti di “continuare sul cammino brillantemente intrapreso”.
Roma 11 Novembre 2006
Domenico Flore
UFFICIO STAMPA ANIMI
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