Azzurro, su 5-Oct-2008 21:54, dice:
margie
Utente semplice
Sapevo già che non tutti accettano gli assegni Bancoposta, ma questa è una situazione molto antipatica a cui ho assistito in modo del tutto casuale.
In breve : in un grande magazzino, una signora si accingeva a pagare della merce a mezzo assegno BancoPosta per un importo di 55,00 euro. La signora compilava il tutto, la commessa prendeva l’assegno, lo guardava ed esclamava : "Oh, MA E’ UN ASSEGNO BANCOPOSTA! Non so se li accettiamo...."
La signora, molto delusa, ha replicato : "Non capisco, perchè non lo accettate? E’ un assegno valido come tanti altri...."
La commessa si informava allora al telefono se doveva verificare alla Centax (è una società che garantisce il rischio insolvenza assegni) e se accettavano l’assegno di Bancoposta : concludeva dicendo che le accantonava la merce e sii sarebbe informata. Ovviamente, la cliente era seccata e, affermando che avrebbe potuto dirglielo subito onde evitare di sprecare un assegno, preferiva lasciare tutto ed andarsene.
Personalmente, ho quasi abolito il pagamento con assegno. Però mi chiedo come sia possibile che, a distanza di alcuni anni dalla creazione di Bancoposta, esistano ancora episodi del genere. Nessuno è obbligato ad accettare il pagamento in assegni, nè mi pare che fosse esposta l’accettazione di tale strumento di pagamento. Ma sicuramente mi sarebbe piaciuto dire alla signora quali erano i suoi diritti in merito....(il solito spirito di "paladino dei deboli"). Qualche esperto del forum può dire qualcosa in merito?
questa è un problematica generata da chi confonde il classico "assegno postale" (non protestabile) con l'assegno bancoposta... molti non accettavano e non accettano tutt'ora assegni postali proprio perchè non protestabili e fanno "di tutta l'erba un fascio".... l'assegno bancoposta è un assegno bancario, non postale....
Azzurro, su 5-Oct-2008 21:54, dice:
dmonti
Utente semplice
Ciao Margie. Hai assistito ad un episodio antipatico ma molto comune. Nei primi mesi di vita bancoposta ha aperto conti e dato assegni a clientela che avrebbe dovuto evitare di spendere (uso degli eufemismi) con i lrisultato che ogni commerciante si è trovato l’insoluto (di bancoposta) e per di più troppo tardi 8a causa di problemi della posta) per le azioni di rivalsa. Per cui oggi quei titoli non vengono accettati volentieri. magari anche a torto perchè di certo saranno migliorati sia la gestione che la cernita dei clienti "affidabili" ma, almeno in toscana, campeggia la scritta "accettiamo carte di credito e bancomat - postamat no" e questo accade perchè, prima di fare la banca, dovevano imparare il mestiere. D’altronde tuttora sono guai per prelevare con postamat anche dagli ATM (funziona solo con la funzione Maestro) ed è tuttora un far west pensare di domiciliare un RID sulla bancoposta per una azienda che no nabbia il C/C postale! Costerà anche meno (ma questo è da vedere) del C/C bancario classico ma, purtroppo, i clienti bancoPosta sono di serie B. E non per colpa loro (ma hanno protestato anche persone con depositi presso di loro ... che dire ....). Saluti
vedi sopra...
Azzurro, su 5-Oct-2008 21:54, dice:
Utente semplice
Anche io ho avuto problemi con bancoposta, precisamente ho versato un assegno bancario il 17 aprile che doveva essere disponibile il 27 aprile e invece con amara sorpresa a tuttoggi ancora non è disponibile.
Ho chiamato il call center al numero 803160 e mi hanno detto che c’è stata una proroga!!!!!!! E non si sa il motivo di questo ritardo!!!! E io sono rimasta senza liquidità fino al 2 maggio!!!!!! Infatti ho deciso di denunciarli per danni materiali tramite il mio avvocato; c’è qualcun altro che ha avuto il mio stesso problema???? E se lo ha risolto come? Sonoi stufa di essere sempre presa in giro, stavolta devono pagare per la loro disorganizzazione.
Grazie per un eventuale risposta.
con tutta probabilità, chi le ha dato l'assegno non era coperto e la banca ha temporeggiato nel pagare l'assegno per aspettare che il cliente coprisse, da qui il ritardo nel rendere disponibile la liquidità, in questo caso - molto probabile e molto frequente - la colpa non sarebbe di bancoposta ma della persona che ha fatto l'assegno...
tre pareri negativi su milioni di clienti mi sembra un ottimo risultato, sarebbe poi interessante sapere le date di quei messaggi, forse sbaglio ma li suppongo vecchiotti... dove li hai presi ?? dal sito "ciao" ???
premetto che non uso bancoposta, il solo pensiero di rivolgermi agli impiegati delle poste per questioni bancarie mi fa venire il mal di mare, ma non è giusto screditare una realtà che non si conosce sulla base di 3 messaggi letti su internet... ricorda che fa sempre più rumore 1 cliente scontento di 1000 clienti contenti...