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Mancini rischi il carcere


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Questa discussione ha avuto 25 risposte

#21 giemme74

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Inviato 22 March 2013 - 07:10:08


praticamente è una partita a poker.... l'italia ha bluffato, l'india ha fatto all-in, e l'italia ha passato... che ridicoli che siamo...

ovviamente sotto ci saranno degli accordi presi, provo a ipotizzare: i due marò verranno condannati e subito dopo trasferiti per scontare la pena in italia, qui si faranno 2 anni, il tutto verrà dimenticato e fra sconti, bonus e abbuoni usciranno...



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#22 XCXC

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Inviato 22 March 2013 - 07:33:02


Per me come atterrano con l'aereo li vanno a prendere e... altro che Ambasciata! Questa volta li mettono in galera!
Poi il processo e la condanna!
Quindi tocchera' alla Nato che con un blitz li porteranno in Puglia all'insaputa dell'Italia!
Cambieranno identita' e andranno a raccogliere olive e pomodori per il resto della loro vita!



.


#23 giemme74

giemme74

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Inviato 22 March 2013 - 08:40:14


Visualizza messaggioXCXC, su 22 March 2013 - 07:33:02, dice:

Per me come atterrano con l'aereo li vanno a prendere e... altro che Ambasciata! Questa volta li mettono in galera!
Poi il processo e la condanna!
Quindi tocchera' alla Nato che con un blitz li porteranno in Puglia all'insaputa dell'Italia!
Cambieranno identita' e andranno a raccogliere olive e pomodori per il resto della loro vita!

mai pensato di fare lo sceneggiatore di spy-story ??? :p



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#24 XCXC

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Inviato 25 March 2013 - 22:56:26


:lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:

LA LINEA DURA DELL'INDIA VINCE! ORA CI PROVANO PURE I DIPENDENTI DELL'AMBASCIATA! NON SI SA MAI...

...CON L'ITALIA ORMAI CONSIDERATA UNA PUZZETTA... GRAZIE A GRANDI STATISTI E DIPLOMATICI COME MONTI,TERZI DI QUALCHECOSA E MANCINI !!!  :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:

---------

Marò, impiegati ambasciata denunciano governo italiano: discriminati e pagati meno




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«Siamo militari, abbiamo le stellette. Sappiamo obbedire, nella buona e nella cattiva
sorte». Così al Tg1 Massimiliano Latorre, che oggi ha partecipato con Salvatore Girone ad una Messa speciale per la domenica delle Palme con il sottosegretario Staffan de Mistura e l'ambasciatore d'Italia Daniele Mancini. Una scarna dichiarazione in mezzo alla pomposa propaganda indiana e il crescente nervosismo del mondo militare italiano: continua così la vicenda dei due marò accusati della morte dei due pescatori del Kerala e rispenditi in India dopo il braccio di ferro Roma-New Delhi.

In attesa del dibattito alla Camera martedì, arriva un'altra notizia che fa capire come la tensione resta alta, e qualcuno adesso forse vuole sfruttare la situazione. Otto impiegati indiani dell'ambasciata d'Italia a New Delhi hanno denuncita il governo italiano per "discriminazione" basata sulla razza e nazionalità. Lo riferisce oggi il quotidiano The Economic Times sostenendo che questa iniziativa apre un «nuovo fronte legale» dopo quello sui marò, che ha coinvolto l'ambasciatore Daniele Mancini. Nel ricorso presentato ieri all'Alta Corte di Delhi dagli avvocati Gopal Sankaranarayanan e Aman Garg, il personale accusa l'ambasciata di praticare una disparità di salario tra gli impiegati locali e quelli italiani che hanno le stesse mansioni. Gli addetti, che lavorano da diversi anni negli uffici dell'ambasciata, chiedono anche i danni alle autorità italiane
per violazione dei contratti salariali. Gli otto dipendenti avevano ottenuto a gennaio il permesso del ministero degli Esteri di rivolgersi al tribunale per denunciare la missione diplomatica italiana.


Intanto il ministro della Difesa indiano A.K. Antony ha detto oggi a Trivandrum, in Kerala, che i due marò italiani sono ritornati in India grazie «all'atteggiamento deciso» della Corte Suprema indiana e del governo del Paese. Lo riferisce l'agenzia di stampa Pti. «La questione è stata risolta - ha spiegato - senza molti problemi con il deciso atteggiamento assunto dalla Corte Suprema e il suo energico intervento».

La vicenda dei due militari italiani rientrati a New Delhi è sventolata sia dal governo sia dall'opposizione. Il governo vanta una vittoria, l'opposizione non vuole rimanere indietro: il Bharatiya Janata Party (Bjp), principale partito di opposizione indiano, respinge le rivendicazioni italiane sulla giurisdizione. «Gli italiani possono dire quello che vogliono, ma i fatti non cambiano. Degli italiani hanno ucciso due indiani in acque indiane. Devono essere processati in India in base alle leggi indiane», ha detto il leader del Bjp, Balbir Punj , secondo quanto riferisce l'emittente Ibn. Alla stessa emittente, il sottosegretario agli Esteri, Staffan De Mistura, in un'intervista aveva ribadito la posizione italiana secondo la quale i due militari devono essere processati nel Paese di appartenenza. Al giudizio di Punj si aggiunge quello del ministro dell'Interno del Kerala, Thiruvanchoor Radhakrishnan, secondo il quale «l'incidente è avvenuto all'interno del territorio indiano».

Se i politici indiani stanno lucrando sul caso marò, gli impiegati dell'ambasciata fanno causa, i giuristi smentiscono la versione del governo italiano secondo cui il tira-e-molla dei giorni scorsi sarebbe servito a scongiurare una condanna a morte degli italiani da parte di un qualsiasi tribunale indiano. Trattandosi al più di «un increscioso incidente di confusione» fra pescatori e pirati, la pena di morte per i marò "non è applicabile". Lo ha dichiarato Fali Sam Nariman, presidente dell'Ordine degli avvocati indiani, costituzionalista ed autorità nel campo degli arbitrati internazionali. In una intervista oggi al quotidiano Business Standard Nariman sostiene che «non siamo di fronte ad un assassinio deliberato fatto intenzionalmente».

Intanto, in Italia, cresce l'insofferenza del mondo militare per quanto accaduto. Quello che è successo ai due marò è una "farsa" che gli alti gradi italiani si augurano si «concluda quanto prima», dice il capo di Stato Maggiore della difesa, l'ammiraglio Luigi Binelli Mantelli, che esprime la vicinanza delle forze armate ai fucilieri di marina e chiede «siano al più presto riconsegnati alla giurisdizione italiana». Ieri era stato il Cocer interforze, l'organismo di rappresentanza, ad esprimere «profondo sconcerto ed amarezza» per la «incomprensibile decisione del governo italiano di rimandare in India i due fucilieri di marina», auspicando il rientro in patria del personale militare impegnati. Oggi l'ammiraglio «auspica che questa vicenda che sta sempre più assumendo i toni di una farsa si concluda quanto prima e che i nostri fucilieri, funzionari dello Stato in servizio di stato, alla stessa stregua di tutti i militari che operano all'estero con onore per la pace e stabilità internazionali siano al più presto riconsegnati alla giurisdizione italiana».

E sulla difesa a oltranza dei due marò e delle loro famiglie insiste anche il Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, l'ammiraglio Giuseppe De Giorgi che elogia il comportamento di Latorre e Girone: «Un esempio per tutti noi», dice l'alto ufficiale ricordando che i due marò «hanno avuto il coraggio dell'obbedienza, nel momento più difficile, guardando all'interesse dell'Italia, coerentemente con i valori di lealtà, onore e amore di Patria che devono sempre ispirare le nostre azioni e le nostre scelte». Anche lo stato maggiore dell'Aeronautica militare manifesta solidarietà e afferma che «le priorità oggi sono Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. Siamo vicini a loro e alle loro famiglie. Con il loro comportamento ci danno la forza di difenderli e sostenerli».



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#25 giemme74

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Inviato 26 March 2013 - 01:01:01


vabbè... chiudiamo tutte le ambasciate e consolati, riportiamo tutti a casa e mettiamoci in un angolo con le orecchie da asino.... forse così riusciremo a non fare figure di Mer*@... che paese di deficienti...

cmq questo governo si sta guadagnando giorno dopo giorno il primato di peggior governo della storia repubblicana... giusto giusto la Cancellieri e la Severino si salvano, il resto è tutta roba da macero...



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#26 XCXC

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Inviato 26 March 2013 - 01:22:21


Visualizza messaggiogiemme74, su 26 March 2013 - 01:01:01, dice:

vabbè... chiudiamo tutte le ambasciate e consolati,

ridimensionarle e chiudere le sedi inutili...

non si assumono dipendenti locali per sfruttarli per avere cioe' sempre il galoppino o quello che lavora per te !

Leggo comunicati delle ambasciate con evidenti errori di italiano! Quindi manco controllano!!!

Vogliamo poi parlare di turni? Di competenze? Di gente che nn sa nemmeno l'inglese e lavora nelle sedi diplomatiche?

Vogliamo parlare delle ns sedi... che sono fantasma dal venerdi pom. al lunedi?

ecc... ecc...



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