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NOI VECCHI, VOI c*****ni - PAOLO VILLAGGIO SFANCULA I GIOVANI D’OGGI - “NOI CI SIAMO RIALZATI DALLA GUERRA E ABBIAMO RESO L’ITALIA UNO DEI PAESI PIÙ RICCHI DELLA TERRA” - “VOI CHE INCOLPATE GLI ‘ALTRI’, CHE VI LAMENTATE SEMPRE IN UN IT
Started By
XCXC
, 16 Oct 2012 - 23:50:29
Questa discussione ha avuto 2 risposte
#1
Inviato 16 October 2012 - 23:50:22
NOI VECCHI, VOI c*****ni
- PAOLO VILLAGGIO SFANCULA I GIOVANI D’OGGI
- “NOI CI SIAMO RIALZATI DALLA GUERRA E ABBIAMO RESO L’ITALIA UNO DEI PAESI PIÙ RICCHI DELLA TERRA”
- “VOI CHE INCOLPATE GLI ‘ALTRI’, CHE VI LAMENTATE SEMPRE IN UN ITALIANO PERFETTO, CHE ORGANIZZATE TUTTI I SABATI CORTEI SIMILI AL TRISTE CARNEVALE DI RIO, DOVE c***o ERAVATE NEGLI ULTIMI 10 ANNI?”...
Paolo Villaggio per il "Fatto quotidiano"
PAOLO VILLAGGIOFoto Arturo Ghergo ARCHIVIO GHERGO
L'ho detto varie volte e continuo a dirlo alle massaie del mercato rionale, dove vado tutte le mattine: "C'avete ragione, tutti i telegiornali, nei primi venti minuti vi torturano in una lingua sconosciuta, che sembra turco, i giornali poi fate bene a non comprarli perché scrivono addirittura in lingua cuneiforme e gli ospiti di Porta a Porta parlano in sanscrito!". Però voglio spiegare a tutti i vostri lettori anziani, in maniera chiara quale sarà il vostro futuro: userò il mio italiano rozzo, poco brillante, ma spero comprensibile.
PAOLO VILLAGGIO
I capi manipolo parlano solo dei giovani: "Ci occuperemo soprattutto dei giovani" promettono! E i vecchi? Ve lo dico io la loro sorte: quelli che hanno ereditato nonni disonesti, politici grandi ladri o mafiosi a Natale e a Ferragosto e il giorno del loro compleanno, sono circondati da branchi di nipotini festanti che sono più allegri e vi abbracciano con affetto teatrale perché siete vicini alla morte. Se siete poveri per il compleanno vi lasceranno soli, se siete molto poveri ad agosto vi legheranno in autostrada con i cani.
Quindi, se voi poveri credete nelle promesse della Chiesa, non chiedete aiuto al Padreterno o alla Colomba che son troppo indaffarati, mandate all'indirizzo email di Padre Pio e chiedete di farvi mandare un grosso prestito in dollari americani per sopravvivere almeno dignitosamente. Se anche lassù c'è una crisi come quaggiù, chiedete la possibilità di morire subito sotto un tram, perché su, in Direzione Generale, non accettano eutanasie o soprattutto suicidi.
PAOLO VILLAGGIO E RENZO ARBORE
Per quanto riguarda i giovani non credono più nei miracoli e soprattutto alle promesse dei politici. Il benessere nel quale sono cresciuti li ha viziati: vogliono vivere come i calciatori ricchi, sono pieni di tatuaggi, con la cresta colorata, rasati da una parte o alla Balotelli, pieni di piercing e di orecchini, vogliono dormire con una velina diversa per sera, fare i vincitori dell'Isola dei famosi, vivere come gli amministratori delle Province italiane, sono presenzialisti, non vanno a cercare paradisi terrestri, ma ad agosto vanno a vedere i Vip nell'inferno di Ibiza.
PAOLO VILLAGGIO
Per quanto riguarda i vecchi che hanno lavorato lamentandosi tutta la vita e che hanno vissuto onestamente fingendo di essere buoni e che hanno invidiato i giovani ferocemente, scoprono di essere stati più felici alla loro età, ma addirittura di esserlo anche ora che sono vecchi. Purtroppo non riescono più a credere nelle truffe della Chiesa: nel Paradiso, nella resurrezione della carne, nel Giudizio Universale e nella famigerata vita eterna.
GIOVANI
I giovani s'incazzano quando noi li chiamiamo con disprezzo "bamboccioni" e hanno ragione, così non li aiutiamo in questo momento difficile, però questi "bambini" fino a 35 o addirittura 40 anni vivono in casa della mamma, immobili anche perché "come fa le lasagne mia mamma non c'è nessuno in questo Paese che tutto il mondo ci invidia". Dicono in giro che la colpa di tutto è delle nostre generazioni, che Napoli è sepolta nella monnezza, che ci sono frane a destra e a manca, che i politici ruban tutto, che ormai in Italia comandano la mafia, la camorra, la ‘ndrangheta ora anche al Nord.
Però la colpa è sempre di altri. Nel 1945 quando è finita la Seconda, tragica guerra mondiale con 30 milioni di morti, 6 milioni di ebrei bruciati vivi nei campi di sterminio, c'è stato nella generazione di allora un'euforia che non c'è all'Oktober fest di Monaco di Baviera, ma la felicità collettiva più grande degli ultimi 10 mila anni della storia.
giovani alla manifestazione - copyright Pizzi
GIOVANI SOSTENITORI LEGHISTI ll Giappone era raso al suolo e colpito da 2 bombe atomiche, la Germania non c'era più, in Italia non c'erano più strade, ponti, ferrovie, ma soprattutto-una fame terrificante. La generazione dei vecchi ha fatto un miracolo senza l'aiuto del Padreterno: il Giappone è diventato in vent'anni la seconda potenza mondiale, la Germania la terza e l'Italia la quarta! Noi vi abbiamo portato a essere uno dei paesi più ricchi della terra.
MARIO BALOTELLI
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#2
Inviato 17 October 2012 - 06:08:00
ha ragione
solo che gli sfugge "a che prezzo" è stato fatto tutto ciò
e che è molto + facile costruire da zero
che ristrutturare .
FAcciamo un esempi lampante ,
L'Ilva di Taranto , per 40 anni ha lavorato fregandosene di tutto e di tutti
oggi
pur inquinando meno di quanto abbia mai inquinato
viene chiusa sulla base di statistiche che prendono in considerazione 30 anni di attività
ovvero 2/3 di tempo in cui la proprietà era statale .....
E così via ..... essendo Villagio di Genova
perchè non ci parla della Italsider
di come hanno fatto a fare un mostro del genere in riva al mare
rubando costa ed acqua al litorale genovese
O delle raffinerie tra le abitazioni dell'entroterra genovese
costruite 50 anni fa ed ancora li .
Io a volte per parafrasare lo stato attuale delle normative
faccio il paradosso e qualcuno ci casca , giuro ,
che hanno approvato una nuova legge per cui in casa
sarà obbligatorio avere 2 cessi
uno per andare di corpo ed uno per orinare
#3
Inviato 17 October 2012 - 17:21:25
ma si... e' quello che ho pensato anch'io...
pero' una frase fa riflettere e che anch'io condivido con Villaggio...
"...quel lamentarsi con l'italiano perfetto..."
ecco... se andiamo a vedere molti imprenditori nn sanno nemmeno parlare o scrivere... eppure hanno qualita' che vanno oltre l'apparenza.
Il vecchio imprenditore che parlava poco e male ma con uno sguardo sapeva valutarti... e cosi' dicasi anche per tutte le altre persone di un tempo...
ora...
parliamoci chiaro...
qualcuno e' arrivato all'agognato pezzo di carta (che i padri sognavano) e crede di avere dei diritti...
Considerano il loro percorso di studi come punto d'arrivo e da li' pensano che potra' solo arrivare il meglio...
sbagliatissimo da sempre dare valore legale ai titoli di studio!
Una base ci vuole ed e' sacrosanta... ma c'e' una massa di laureati che veramente fa pena! Oltre a nn essere preparati nella loro specializzazione sono pure convinti di avere diritti in quanto dottori.
E poi... direi a Villaggio che si i ns padri hanno fatto...
ma hanno fatto PEGGIO di altri Paesi Europei. Dove oggi la crisi nn c'e' !
I responsabili? Un po' tutti ma soprattutto:
- chiesa e influenza economico-sociale
- sindacati poco responsabilizzati
- lotta di classe padroni-operai davvero ridicola
- grandi imprenditori provenienti da caste politiche ed economiche
- politica ottusa dello scambio di voto
- scuole inadeguate e classiste, per dare a tutti hanno finito per dare valore zero alle lauree. Il ricco e' comunque avvantaggiato perche' frequentera' altri istituiti, master, college ecc...
- numero chiuso di professionisti e albi collegati
- PA autoreferenziale e parassitaria
- e ultima e piu' importante: la Giustizia non garantisce equita', velocita' di giudizio e rispetto delle Leggi.
Quest'ultimo e' il problema piu' importante perche' se funzionasse a tutti i livelli, e bene, renderebbe davvero tutti uguali, nei diritti e nei doveri.
Purtroppo e' marcia dalla base! Non si puo' avere una giustizia per ogni tribunale, regione, o magistrato diversi!
Non si puo' dare in mano ai Giudici il potere di interpretare.
Come nel diritto anglosassone... se passa in giudicato un certo fatto con una certa sentenza, quella diventa obbligatoria e riferimento per tutti e per il futuro.
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