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La buona condotta può valere il permesso
Started By
XCXC
, 25 Aug 2008 - 22:42:57
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Inviato 25 August 2008 - 22:42:57
La buona condotta può valere il permesso
ROMA - Ha diritto a ottenere il permesso di soggiorno in Italia l'immigrato che, seppure abbia commesso un reato, abbia patteggiato una pena non superiore ai due anni e nei successivi cinque anni non sia tornato a delinquere.
Lo ha stabilito il Consiglio di Stato che con una recente sentenza (n.3902) ha accolto il ricorso di un cittadino albanese, Uruci Arben, contro la sentenza del Tar della Lombardia che aveva confermato la revoca del permesso di soggiorno e il decreto prefettizio di espulsione dal territorio nazionale.
L'uomo, nel 1995, aveva patteggiato una condanna per furto di una tuta da ginnastica, ma non ha commesso altri delitti nei successivi cinque anni, circostanza per la quale l'art. 445 del codice di procedura penale (cpp) prevede l'estinzione del reato. La sesta sezione del Consiglio di Stato, organo supremo della giustizia amministrativa, nella sua decisione fa notare che è stata la stessa legge 'Bossi-Fini' sull'immigrazione "a dare rilievo a particolare fattispecie di sopravvenienze, tra le quali rientra, ad esempio, il sopravvenuto conseguimento del beneficio della riabilitazione da parte dello straniero condannato".
I giudici ritengono di condividere l'orientamento secondo il quale "alla riabilitazione possa equipararsi l'automatica estinzione della condanna inflitta in sede di 'patteggiamento', ai sensi dell'art.445 del cpp". Secondo il Consiglio di Stato, dunque, il cittadino extracomunitario non è da espellere visti l' "assoluta modesta gravità del reato commesso" tempo addietro e in modo assolutamente episodico, e il suo inserimento in Italia, dove ha persino acceso un mutuo per l'acquisto di una casa.
(18 agosto 2008)
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