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inaugurazione a Chisinau (Moldova) del “Cenacolo Regina Pacis” e della consacrazione della Chiesa al suo interno


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Questa discussione ha avuto 8 risposte

#1 XCXC

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Inviato 21 August 2008 - 21:02:38


Cita

Carissimi Amici,



Siamo contenti di condividere con tutti gli amici la gioia della inaugurazione a Chisinau (Moldova) del “Cenacolo Regina Pacis” e della consacrazione della Chiesa al suo interno, che avverrà il prossimo giovedì 4 settembre, con inizio alle ore 10.00.

Abbiamo atteso lungamente questo evento, che è un altro passo importante e significativo della presenza della Fondazione Regina Pacis in Moldova, sempre all’ombra dei sacrifici.

Vogliamo che il “Cenacolo Regina Pacis” sia un segno della presenza di Dio in mezzo agli uomini: una vera casa di Dio tra le case degli uomini.

Il “Cenacolo Regina Pacis” sarà luogo di preghiera, casa di accoglienza, casa di cultura, luogo di incontro per i giovani che vorranno vivere un cammino di discernimento spirituale, sarà la casa degli italiani in Moldova.

In qualsiasi forma chiediamo di essere presenti, anche con un ricordo, una preghiera, un pensiero, un gesto che permetta, nonostante le distanze, di condividere questa festa della carità e del servizio.



Grazie!



Don Cesare Lodeserto









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Inaugurazione a Chisinau del Cenacolo Regina Pacis.


Don Cesare:“Regalatemi la vostra presenza”




Il Cenacolo Regina Pacis: si tratta dell’ottava struttura della Fondazione Regina Pacis in Moldova? Ogni realtà della Fondazione Regina Pacis in Moldova ha in sé la passione della prima, cioè di quel piccolo ufficio creato nell’agosto dell’anno 2000 a Chisinau in strada Bulgara, da cui è partita l’avventura nell’est. Stupenda e sofferta avventura nell’est.



Quale la funzione del Cenacolo Regina Pacis? Accanto alle diverse strutture di carità e solidarietà già operative in Moldova, abbiamo voluto una realtà che parlasse della presenza di Dio in mezzo agli uomini, che potesse fare formazione, seminare spiritualità, dialogare con i giovani. Una vera casa di Dio tra le case degli uomini. Il Cenacolo sarà luogo di preghiera, casa da accoglienza, casa di cultura, luogo per i giovani che vorranno vivere un cammino di discernimento spirituale, sarà la casa degli italiani. Il Cenacolo non erogherà servizi di carità, che già vengono ben svolti dalle altre strutture della Fondazione in Moldova.



Come saranno coordinare le attività del Cenacolo? Assumerò io personalmente la direzione della struttura, ovviamente con la collaborazione delle Suore Salesiane dei Sacri Cuori, alle quali noi tutti siamo immensamente grati. Le Suore collaboreranno per la formazione e quant’altro sarà necessario e soprattutto in sintonia con il loro carisma, che va sempre rispettato. Ci sarà la possibilità di ritiri spirituali, i giovani potranno incontrarsi e pregare, saranno celebrate le liturgie, ci saranno eventi di formazione e cultura. Si sta delineando un programma, nella piena convinzione che il tutto sarà per la gloria di Dio, il bene della Chiesa locale e la crescita spirituale dei giovani e se il buon Dio vorrà ci saranno anche delle vocazioni. Oggi però dobbiamo fare sacrifici e la Fondazione Regina Pacis li ha già iniziati e sono il fondamento del Cenacolo.



Come è strutturata architettonicamente il Cenacolo? La struttura si sviluppa su quattro livelli. Il primo prevede una sala incontri polifunzionale, con annessi servizi di ristorazione, depositi e garage. Il secondo livello è composto dalla Cappella, un ufficio e la sagrestia. Il terzo livello è per l’accoglienza, con sei stanza attrezzate per un totale di quindici posti letti. Il quarto livello, che è la mansarda, prevede una biblioteca e sala di lettura. Accanto al Cenacolo è già esistente un’altra struttura della Fondazione Regina Pacis, che funziona come alloggio per le Suore Salesiani dei Sacri ed un piano sotterraneo utilizzabile per attività di animazione e formazione.



A chi bisogna dire grazie? Prima di tutto al buon Dio. Grazie a Mons. Ruppi, silenzioso sostenitore della mia miseria umana. Grazie a Mons. Cosa, Vescovo di Chisinau, il cui sostegno è stato sempre importante. Grazie alla Chiesa di Lecce, della quale sono l’ultimo dei figli. Grazie alla mia famiglia, che so di trascurare tanto. Grazie ad Ilie e Natalia, moldavi che con la loro tenacia hanno sostenuto la crescita di questa e delle altre opere. Grazie all’Ing. Massimo Tessitore e all’Arch. Giuseppe Chiriatti, che hanno sviluppato l’idea progettuale. Grazie ai benefattori, e non sono pochi, soprattutto gli amici di Trento, guidati dal buon Jhonn. Grazie agli amici di Verona, e sono tanti. Grazie a chi è stato per me causa di sofferenza, perché mi ha insegnato a credere ed essere forte nella fede. Grazie a coloro che per me hanno fatto tanto, pur io non meritando nulla.



Sappiamo il 4 settembre vorrai al tuo fianco in molti. Cosa chiedi loro in regalo? Prima di tutto regalatemi la vostra presenza. Chiedo, nei limiti del possibile, che in tanti possano essere presenti il 4 settembre prossimo a Chisinau. Ma non solo accanto a me, anche accanto a Mons. Ruppi che consacrerà la Cappella del cenacolo e nel cui altare sarà depositata la reliquia di S.Filippo Smaldone. Venite a vedere e comprenderete la vera storia della Fondazione Regina Pacis. Ma regalatemi anche tanta preghiera, tanta bontà ed amicizia, per continuare a vivere e lottare per i poveri di questa terra. E per ultimo accompagnateci con la vostra generosità e donazioni. Ne abbiamo bisogno. Grazie

La testimonianza di carità in Moldova


L’impegno della Chiesa cattolica


per una sola strategia di servizio agli ultimi




Coloro che hanno avuto la possibilità di conoscere la Chiesa cattolica in Moldova avranno immediatamente considerato la sua “giovinezza”, che non è solo data dal calcolo degli anni di esistenza giuridica, ma anche da una ferma volontà di camminare, nonostante le difficoltà, con determinazione, saggezza e lungimiranza.

Il merito va prima di tutto alla sua guida pastorale, Mons. Anton Cosa, attuale Vescovo di Chisinau, il quale fin dall’inizio del suo servizio, prima come Amministratore e successivamente come Vescovo titolare, ha sempre promosso la testimonianza della carità, la comunione ecclesiale tra clero, religiosi e fedeli laici, promozione della fede attraverso un culto capace di portare l’uomo a Dio.

Non è facile mettere insieme una Comunità ecclesiale, come quella moldava, diversa per lingue e culture, effettuare servizi pastorali con un clero proveniente da nazionalità diverse, erogare servizi spesso nella precarietà delle strutture, non poter disporre sempre delle risorse necessarie.

Nonostante le difficoltà oggi la Chiesa cattolica in Moldova è presente su gran parte del territorio, assicurando la liturgia, la catechesi e la carità, con una grande passione nel servizio del popolo e piena convinzione di essere sulla strada voluta da Dio.

La testimonianza della carità rappresenta certamente la prima linea di impegno a beneficio del popolo moldova, indipendentemente dall’appartenenza religiosa.

Infatti Caritas Moldova, Casa della Provvidenza e Fondazione Regina Pacis stanno percorrendo un cammino di servizio attento e premuroso, che ha come punto di partenza una forte intesa e collaborazione nei progetti e negli obiettivi da raggiungere.

La pianificazione di una strategia attenta di carità è molto importante per comprendere cosa sia più giusto fare per il popolo moldavo.

Insieme si valutano i progetti, con la ridistribuzione dei compiti e dei servizi, con l’assunzione di ruoli in base alle possibilità di ciasucno. Il tutto avviene attraverso incontri frequenti che permettono alle tre realtà ecclesiali di servizio di carità di offrire alla Moldova un servizio che non disperde le risorse umane ed economiche.

Dopotutto le indicazioni date dal Vescovo di Chisinau sono quelle di un cammino di carità vissuto in totale comunione tra gli organismi pastorali, nella ricerca del solo bene degli ultimi, nella costante testimonianza evangelica, nel rispetto delle necessità reali che assolvano al dovere della carità e segnino il passo dello sviluppo della Moldova.

Caritas Moldova, Casa della Provvidenza e Fondazione Regina Pacis hanno fatto queste scelte, che insieme stanno perseguendo con entusiasmo e nella piena convinzione di essere solo a servizio della Chiesa e del popolo moldavo.



La nostalgia dei volontari di Verona


dopo l’esperienza in Moldova






Mi è piaciuta molto l'omelia di Don Cesare quando è venuto a trovarci mercoledì.

Ha proprio ragione, noi NON abitiamo in Moldavia, quella NON era la nostra casa. Ora dobbiamo ricominciare a vivere la nostra vita di tutti i giorni, investendo qui tutto quello che abbiamo imparato in questi ultimi 15 giorni.

Però, non so voi, ma io stasera fatico a tornare alla mia vita normale. Perché molte cose mi sembrano strane, e molte altre hanno perso un po' di importanza. Ad ogni persona che incontro mi viene da raccontare cosa succede in Moldavia, cosa fa la gente, come sono i bambini, cos'abbiamo fatto noi e cosa ci sarebbe da fare. E mi viene da raccontarlo con un entusiasmo grande, che non provavo da moltissimo tempo. Ogni foto che guardo (e ce ne sono molte, le sto caricando proprio ora) mi fa tornare alla mente così tanti ricordi, ancora vivissimi e veri. Perché sono ricordi di persone, di rapporti che esistono e perdurano, al di là della distanza.

Per me, abituato ai campi-scuola dove ci si scambia tutti i numeri di cellulare e appena tornati si inizia ad organizzare una "pizza di campo", è strano e un po' desolante pensare "chissà cosa starà succedendo ora a Varvareuca" e non aver modo di saperlo. Anche se forse è giusto così.

Non crediate però che sia triste, non lo sono affatto! Stanco, quello sì, ma triste assolutamente no! Anche se mi mancate. E' stato un onore condividere queste due settimane con voi e con tutte le persone che abbiamo conosciuto, e sono felice di avere questo bagaglio di ricordi che porto dentro di me!

Stasera sono uscito, ho guardato il cielo e mi sono reso conto che sembra proprio la fotocopia della fotocopia della fotocopia sbiadita di quello di Varvareuca.

Però è il nostro cielo. Cominceremo da qui. (Marco)





Il mio pensiero continua a volare laggiù, a quel cielo che pare molto più grande del nostro, a tutte quelle stelle e al silenzio che "risuonava tutto intorno", ai visi dei bimbi e a tutti noi...

Oggi alle 13.30 mi sono messo a tavola e ho pensato: cavoli a quest'ora li stavamo salutando, poi via a smontare e alle 2 si mangiava! E mi viene da sorridere per ogni volta che mi ritornano in mente i vari momenti con voi, mi viene da guardare il cielo e vi penso tutti, vi voglio bene butei (e butele ovviamente)!!!!



Come condivido le sensazioni di Marco... Nostalgia del clima di casa nostra, delle mattine trascorse con i bambini, delle messe quotidiane, delle chiacchere, delle risate, delle stelle infinite nel cielo moldavo e anche delle strade deserte di Varvareuca, dove incontrando qualcuno il saluto era spontaneo e non forzato...

Tornata a casa non mi veniva più da dire: "Quest'anno... l'anno scorso..."rispetto ad ogni cosa. Sono state due esperienze diverse, e questo non significa che una sia stata meglio dell'altra, semplicemente adesso le sento come due entità a sè... E ne sono felice. Il mio terrore era che ripetere per una seconda volta lo stesso viaggio mi avrebbe portato ad un continuo confronto, chiudendomi gli occhi di fronte alle novità, rifiutando ciò che di diverso ci sarebbe, ovviamente, stato. Ma, una volta a casa, col senno di poi, con qualche ora di riflessione alle spalle, mi rendo conto che se l'anno scorso è stato un campo di conoscenza della realtà moldava, di prova di una vita diversa da quella abituale, quest'anno è stato un investimento sulle persone, dai partecipanti del nostro gruppo, ai bambini del grest, agli animatori moldavi...

E questo ora è il vuoto più grande, ma anche la ricchezza enorme con cui si è riempita la mia valigia al ritorno (chissà... potrebbe essere per questo che la cerniera del borsone si è rotta...).

Sarebbe bello che terminato il viaggio restassero i rapporti, ma se dico che so che non sarà così con tutti, non è pessimismo o antipatia nei confronti di qualcuno... Succede anche nelle classi migliori dopo il liceo... Sarà stupendo se con alcuni si incrementerà l'amicizia, ma in ogni caso mi resterete TUTTI nel cuore! E non farei fatica a prometterlo! (Elena).


NOTIZIE IN BREVE


(*) Chi volesse vedere le immagini del campo di volontariato effettuato dai giovani dell’ufficio di Pastorale Giovanile della Diocesi di Verona in Moldova e precisamente nel villaggio di Varvareuca, potrà visitare il seguente indirizzo web, seguire le attività e soprattutto cogliere l’entusiasmo che ha contraddistinto il servizio dei giovani: http://it.zooomr.com/photos/varvareuca2008/.



(*) Facciamo gli auguri ad un amico della Fondazione Regina Pacis, già impegnato in Moldova, che il prossimo 30 agosto celebrerà il matrimonio a Lecce: i nostri sinceri auguri a Luca Renna e Ina Budo per il loro futuro di gioia, serenità e pace.



(*) Il 24 settembre prossimo don Cesare presiederà un incontro con gli operatori delle Residenze per anziani dirette dalla Fondazione San Giuseppe. L’incontro, organizzato da don Roberto Defanti, avrà luogo a Polpenazze (Bs).



(*) Terminato il servizio di volontariato dei giovani di Mantova, Bologna, Verona e Torino. Attualmente in Moldova sono presenti due gruppi: Bologna e Brindisi. Il gruppo di Brindisi è composto da giovani che appartengono al GISMA (Gioventù smamldoniana) ed in Italia lavorano con le Salesiane dei Sacri Cuori.



.


#2 lora

lora

    Nb

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Inviato 02 September 2008 - 13:14:58


:clapping: Tanti auguri a Don Cesare, e un enorme grazie per quello che fatte nel nostro paese, ci a parlato di voi anche don Mauro dalla chesa catolica salesiana San Paolo di Torino, dove la nostra associazione moldava "Bassarabia" afitta la sala per il nostro gruppo di danza popolare. A magio abiamo presentato li anche un picolo concerto folcloristico, con canti e balli moldavi.


#3 Guest_Alfredito_*

Guest_Alfredito_*
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Inviato 04 September 2008 - 12:11:09


In anteprima un paio di foto della consacrazione del “Cenacolo Regina Pacis” a Chisinau

Immagine allegata

  • DSCF1765.JPG

Allega immagini

  • DSCF1771.JPG



#4 Seborga

Seborga

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Inviato 04 September 2008 - 12:49:25


Grazie per le immagini...

ne aspettiamo altre.  :)

Bella la custodia eucaristica.

Un augurio sincero.






#5 Guest_Alfredito_*

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Inviato 04 September 2008 - 17:20:08


Vista esterna del “Cenacolo Regina Pacis”

Immagine allegata

  • DSCF1732.JPG
  • DSCF1733.JPG
  • DSCF1734.JPG



#6 Guest_Alfredito_*

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Inviato 04 September 2008 - 17:40:00


L'altare non ancora consacrato visto dal secondo piano

Immagine allegata

  • DSCF1741.JPG
  • DSCF1740.JPG



#7 Guest_Alfredito_*

Guest_Alfredito_*
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Inviato 04 September 2008 - 17:51:12


Alcuni degli intervenuti alla celebrazione, vicino alla colonna si intravede Gaetano, meglio noto sul forum come Cemento

Immagine allegata

  • DSCF1737.JPG



#8 Guest_Alfredito_*

Guest_Alfredito_*
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Inviato 05 September 2008 - 13:03:20


All'evento e' stata molto folta la partecipazione della comunita' italiana presente in Moldova.

Immagine allegata

  • DSCF1738.JPG
  • DSCF1739.JPG
  • DSCF1769.JPG



#9 XCXC

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Inviato 09 September 2008 - 16:29:11


A SUA ECCELLENZA REV.MA MONSIGNOR ANTON COSA

  VESCOVO DI CHISINAU –MOLDOVA

  

  OCCASIONE INAUGURAZIONE IN CHISINAU CENACOLO REGINA PACIS SOMMO PONTEFICE RIVOLGE AT PARTECIPANTI BENEAUGURANTE PENSIERO ESPRIMENDO COMPIACIMENTO PER REALIZZAZIONE IMPORTANTE CENTRO DI SPIRITUALITA’ COSTRUITO GRAZIE AT GENEROSO APPORTO BENEFATTORI ARCIDIOCESI DI LECCE ET MENTRE AUSPICA CHE NUOVA STRUTTURA EDUCATIVA FAVORENDO INCONTRO CON CRISTO COSTITUISCE SPECIALMENTE PER NUOVE GENERAZIONI PALESTRA DI VITA CRISTIANA ET PREZIOSA OCCASIONE DIALOGO ET COMUNIONE FRATERNA INVOCA MATERNA PROTEZIONE VERGINE SANTA ED INVIA AT VOSTRA ECCELLENZA AT ECC.MO MONSIGNOR COSMO FRANCESCO RUPPI COME PURE AT COLLABORATORI ET PRESENTI TUTTI SIGNIFICATIVA CERIMONIA IMPLORATA BENEDIZIONE APOSTOLICA PEGNO COPIOSI FAVORI CELESTI.

  

  CARDINALE TARCISIO BERTONE

  SEGRETARIO DI STATO DI SUA SANTITA’



.





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