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Permessi alle Poste


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Questa discussione ha avuto 4 risposte

#1 XCXC

XCXC

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Inviato 06 November 2006 - 18:00:06


Parte oggi ad Ancona, Brindisi, Prato, Frosinone e Verbania il nuovo sistema per il rilascio e rinnovo dei permessi di soggiorno. La domanda (sui nuovi moduli a lettura ottica, che si ritirano in tutti gli uffici postali) va spedita alla questura tramite raccomandata e non più consegnata  a mano. Chi deve compilare i moduli può chiedere aiuto ai patronati e (solo a Ancona e Prato) in Comune. La nuova procedura costa 30 euro (più 14 di marca da bollo).

Al termine della sperimentazione - forse fra 3 settimane - la novità sarà estesa alle questure di tutta Italia
   Semplificare le procedure di rilascio e rinnovo dei permessi di soggiorno per ridurre i tempi e recuperare personale: sono alcuni degli obiettivi della sperimentazione che parte oggi in cinque province. Si tratta di Ancona, Brindisi, Frosinone, Prato e Verbania, cinque delle sei città che dal 17 luglio scorso hanno aderito all'altra sperimentazione del permesso di soggiorno elettronico. Da oggi in queste province chi vuole chiedere il rilascio o il rinnovo del permesso di soggiorno deve rivolgersi alle Poste, non più alla questura. L'iniziativa nasce da un accordo fra il ministero dell'Interno, le Poste, l'Anci (l'Associazione nazionale dei Comuni italiani) e gli istituti di patronato.

Le ragioni del ritardo (la riforma doveva partire a metà maggio) da un lato sono politiche (perché il nuovo governo di centrosinistra accarezza l'ipotesi di affidare semmai ai Comuni la gestione dei permessi, come in altri Paesi europei). Ma soprattutto tecniche: ci sono voluti mesi per mettere a punto il complesso sistema informatico che consentirà alle Poste di "leggere" tutte le domande e farne confluire il contenuto in una banca dati nazionale gestita dal ministero dell'Interno. Proprio questo sistema, che permetterà di verificare in tempo reale se una persona ha tutti i requisiti necessari per ottenere il permesso, dovrebbe consentire in futuro di accorciare i tempi di attesa.

Chi deve chiedere il rilascio o il rinnovo del permesso andrà alle Poste (in qualsiasi ufficio) a ritirare gratuitamente i moduli a lettura ottica, contenuti in una busta con una striscia gialla simile a quelle del Decreto flussi 2006. Per compilare i moduli e per preparare i documenti da allegare, potrà ricevere aiuto gratuito nelle sedi dei patronati (enti di assistenza che fanno capo ai sindacati Cgil, Cisl, Uil, alla Confederazione dell'artigianato, alle associazioni degli agricoltori, alle Acli e così via). L'impiegato del patronato compilerà gratuitamente la domanda dell'immigrato al computer, con un software realizzato dalle Poste; poi ne stamperà una copia per la spedizione.

Chi vuole riempire il modulo da solo lo troverà in tutti gli uffici postali, ma potrà spedirlo solo da uno dei 5mila abilitati (l'elenco è sul sito www.portaleimmigrazione.it o consultabile rivolgendosi al numero ve5rde gratuito Oppure potrà rivolgersi al numero verde gratuito 803160). Il modulo va compilato a macchina o in stampatello (una lettera in ogni casella), firmato e spedito alla questura tramite raccomandata. Il costo di 30 euro, da pagare al momento, comprende le spese di spedizione, e l'attività di 'front-office' e di informatizzazione dell'intera procedura. Sulla prima facciata va messa una marca da bollo da 14,62 euro. Per i permessi che abbiano una durata superiore a 90 giorni, nelle cinque province sperimentatrici, è previsto il rilascio del documento in formato elettronico con un costo aggiuntivo di 27,5 euro.


In ogni "kit" ci sono due moduli. Il primo va compilato sempre; il "modulo 2" deve essere riempito solo da chi ha un reddito (è obbligatorio se si chiede un permesso per lavoro). Chi chiede la carta di soggiorno anche per i familiari deve spedire una busta e un modulo per ciascuno di loro (esclusi i figli fino a 14 anni). Nel kit ci sono le istruzioni dettagliate per ciascun tipo di permesso e 5 tabelle con i "codici" da usare nella compilazione. Bisogna inserire nella busta da spedire anche le fotocopie di una serie di documenti, diversi a seconda del permesso richiesto. Chi chiede il rinnovo o l'aggiornamento del permesso deve allegare la fotocopia di quello vecchio.

All'ufficio postale, dove bisogna farsi identificare con un passaporto in corso di validità, il cittadino straniero riceverà una ricevuta della raccomandata da compilare. Di fatto il vecchio "cedolino" andrà in pensione: sarà sostituto proprio dalla ricevuta della raccomandata, che conterrà alcuni codici di sicurezza da conservare con cura. Questi codici gli consentiranno di verificare a che punto è la sua pratica. Potrà farlo sul sito www.portaleimmigrazione.it, o chiamando il contact center 848.855.888 (costo pari alla tariffa urbana applicata da ciascun operatore telefonico), dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 20.

In seguito, lo straniero sarà convocato dalla questura tramite raccomandata per il rilievo delle impronte digitali; all'appuntamento dovrà portare 4 fotografie. Poi riceverà un secondo appuntamento per andare a ritirare il documento. Chi ha dimenticato una fotocopia non dovrà rifare la domanda; sarà la questura, nel comunicargli l'appuntamento per le impronte digitali, a indicargli quali sono i documenti da integrare. Solo per alcuni tipi di permesso di soggiorno (per giustizia, affari, cure mediche, gara sportiva, missione, richiesta di asilo, motivi umanitari, visita, richiesta di apolidia, integrazione del minore, minore età) non si andrà alle Poste ma si continuerà a rivolgersi alla questura.

A pochi giorni dalla partenza su scala nazionale, i dubbi principali riguardano il funzionamento del software, analogo a quello già utilizzato per il Decreto flussi; i patronati, che lo hanno già sperimentato, hanno dato una serie di indicazioni per migliorarlo. Anche i moduli potranno cambiare per accogliere le novità della normativa, ad esempio sulla carta di soggiorno. Ma i vantaggi non mancano e potrebbero incidere sui tempi: chi deve rinnovare il permesso non dovrà più fare la fila in questura, ma potrà scegliere uno sportello postale fra migliaia. In più si avrà la certezza di una procedura unica in Italia: per la prima volta, il ministero dell'Interno ha preparato un elenco dei documenti necessari per ogni tipo di permesso.

La riforma dovrebbe essere estesa a tutta Italia fra alcune settimane (forse il 27 novembre).
Intanto, in alcune città partirà una seconda sperimentazione: ad aiutare gli immigrati, oltre ai patronati, saranno gli impiegati comunali. Che "grazie alle loro conoscenze e con risorse professionali specializzate, forniranno ai cittadini stranieri un gratuito e qualificato servizio di assistenza per la compilazione delle richieste. E in questa fase che saranno valorizzate le buone prassi maturate dai Comuni in questi anni". Per ora questo servizio è messo a disposizione solo dai Comuni di Ancona e Prato.

La richiesta dell'Anci (condivisa dal governo) è che in un futuro non lontano la gestione dei permessi di soggiorno venga affidata interamente ai Comuni. In questa prospettiva, ministero dell'Interno, ANCI e Poste Italiane hanno stabilito di dare avvio, parallelamente alla nuova procedura postale, a un diverso programma triennale di sperimentazione, per definire modelli organizzativi alternativi a quelli che coinvolgono le Poste". Ma su questo progetto i particolari sono ancora da chiarire.



  (6 novembre 2006)



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#2 sergio3

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Inviato 17 November 2006 - 15:05:33


Da ieri anche la Questura della Povincia di Varese ha iniziato ad inviare  le lettere relative al Decreto Flussi.
Quest'oggi in piazza centrale  del mio Comune, grande festa tra le Badanti, tutte piene di speranza.
A loro buona fortuna !!!!



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#3 XCXC

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Inviato 17 November 2006 - 18:37:46


volevi scrivere Prefettura?



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#4 sergio3

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Inviato 17 November 2006 - 18:45:29


Visualizza messaggioXCXC, su 17-Nov-2006 18:37, dice:

volevi scrivere Prefettura?

Ho fatto un po' di casino, la prima volta ho scritto Prefettura, poi ho corretto in Questura.
Non so quale delle due rilascia il permesso per lavoro.
Sono passate queste Donne da casa mia per andare a fare la spesa al Discaunt vicino, hanno suonato per dirlo (sono amiche della ex badante di mio Padre) ma erano un po' troppo "allegre"



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#5 XCXC

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Inviato 17 November 2006 - 18:48:09


allora e' la Prefettura



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