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Cittadinanza per matrimonio - nuove regole


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Questa discussione ha avuto 14 risposte

#1 Ambasada.it

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  • Ambasadiani MIra
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Inviato 17 May 2012 - 20:50:56


Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della direttiva del 7 marzo 2012 del Ministro dell'Interno cambiano alcune regole per la concessione della cittadinanza per matrimonio. Dal 1 giugno 2012 sara' il Prefetto competente a rispondere alle richieste di cittadinanza per matrimonio

MINISTERO DELL'INTERNO - DIRETTIVA 7 marzo 2012


Oggetto: Cittadinanza - Trasferimento ai Prefetti della competenza ad emanare i provvedimenti di acquisto della cittadinanza per matrimonio

Il consistente e perdurante afflusso di cittadini stranieri nel territorio nazionale ha prodotto, tra gli altri effetti, un sensibile incremento dei procedimenti di conferimento della cittadinanza sia per matrimonio che per residenza, assegnati dalla legge alla competenza dello Stato e, per esso, del Ministro dell'interno, a motivo della rilevanza degli interessi pubblici da tutelare, inerenti anche la sicurezza nazionale, e della consequenziale peculiarità degli adempimenti istruttori.

È ragionevole presumere che negli anni a venire il fenomeno tornerà a crescere, atteso che gli indicatori demografici e socio-economici relativi alla popolazione straniera residente nel territorio nazionale prefigurano uno scenario di rapido ampliamento della platea dei soggetti in possesso dei requisiti di legge necessari all'acquisto della cittadinanza italiana.

In altri termini, sono in aumento sino bifamiliari interamente composti da immigrati che presentano istanza di cittadinanza e sia i figli delle prime generazioni di immigrati giunti in Italia che, in questi anni, stanno conseguendo la maggiore età dopo il periodo ininterrotto di permanenza nel nostro Paese di 18 anni.




.


#2 XCXC

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  • Ambasadiani MIra
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Inviato 18 May 2012 - 18:28:22


Ministero dell'Interno - Direttiva 7 marzo 2012

Cittadinanza - Trasferimento ai prefetti della competenza ad emanare i provvedimenti di acquisto della cittadinanza per matrimonio

Ai sigg.ri prefetti

Al sig. Commissario del Governo per la
provincia autonoma di Trento

Al sig. Commissario del Governo per la
provincia autonoma di Bolzano

Al sig. Presidente della Regione autonoma
Valle D'Aosta



Il consistente e perdurante afflusso di cittadini stranieri nel territorio nazionale ha prodotto, tra gli altri effetti, un sensibile incremento dei procedimenti di conferimento della cittadinanza, sia per matrimonio che per residenza, assegnati dalla legge alla competenza dello Stato e, per esso, del Ministero dell'interno, a motivo della rilevanza degli interessi pubblici da tutelare, inerenti anche alla sicurezza nazionale, e della conseguenziale peculiarità degli adempimenti istruttori.
È ragionevole presumere che negli anni a venire il fenomeno tornerà a crescere, atteso che gli indicatori demografici e socio-economici relativi alla popolazione straniera residente nel territorio nazionale prefigurano uno scenario di rapido ampliamento della platea dei soggetti in possesso dei requisiti di legge necessari all'acquisto della cittadinanza italiana.
In altri termini, sono in aumento sia i nuclei familiari interamente composti da immigrati che presentano istanze di cittadinanza e sia i figli delle prime generazioni di immigrati giunti in Italia che, in questi anni, stanno conseguendo la maggiore età dopo un periodo ininterrotto di permanenza nel nostro Paese di 18 anni.
Al fine di migliorare l'efficacia della azione amministrativa, è giocoforza per l'Amministrazione dell'interno continuare a percorrere la strada della razionalizzazione delle risorse umane, strumentali e finanziarie a disposizione e dei massicci investimenti sulla tecnologia informatica e telematica, senza trascurare ogni altra innovazione possibile sotto il profilo organizzativo e delle procedure.
Nel quadro delle misure da attivare nell'immediato, sono da considerare oramai maturi i tempi perché la competenza ad emanare i provvedimenti in questione, finora concentrata nell'autorità politica, transiti alla dirigenza, in conformità alle disposizioni che regolano la separazione tra compiti di direzione politica e di direzione amministrativa.
Nessuna variazione di competenza è ipotizzabile in ordine ai decreti di concessione di cui all'art. 9 della legge 5 febbraio 1992, n. 91, caratterizzati da una valutazione discrezionale di opportunità che implica l'accertamento di un interesse pubblico accanto al riconoscimento dell'interesse privato del richiedente allo status civitatis. A tal punto il legislatore ha ravvisato in questo tipo di atti un'espressione della funzione politico-amministrativa da inserirli nel ristretto novero di quelli che, ai sensi dell'art. 1 della legge 12 gennaio 1991, n. 13, debbono assumere la forma del decreto del Presidente della Repubblica.
Nulla osta, invece, a che i provvedimenti di acquisto o di diniego della cittadinanza iure matrimonii di cui agli articoli 7 e 8 della legge n. 91 siano trasferiti alla competenza della dirigenza amministrativa, trattandosi, con l'eccezione di cui si dirà in seguito, di atti privi di valutazione discrezionale e tanto più di valenza «politica», da emanarsi una volta accertate la sussistenza o meno dei requisiti prescritti (art. 5 della legge n. 91) e l'assenza o meno di determinati pregiudizi penali (art. 6, lettera a) e b), della medesima legge).
La competenza rimarrà in capo al Ministro dell'interno nella sola ipotesi in cui, durante l'istruttoria, vengano in considerazione ragioni inerenti alla sicurezza della Repubblica (art. 6, lettera c), della legge n. 91).
E ciò innanzitutto perché, nella fattispecie, la preclusione all'acquisto della cittadinanza non è ancorata all'oggettività di una sentenza di condanna, come avviene per le altre cause preclusive della cittadinanza iure matrimonii, ma ad un giudizio latamente discrezionale circa la compatibilità di atti, comportamenti ecc. dell'aspirante cittadino con interessi vitali della Nazione.
In secondo luogo perché durante l'istruttoria occorre chiamare in causa il Consiglio di Stato in sede consultiva. Come noto, a termini di legge, il parere dell'Alto Consesso deve essere richiesto dal Ministro dell'interno, ragion per cui il provvedimento finale, non importa se di accoglimento o di diniego, non può che ricadere nella sfera del Ministro medesimo. Sarebbe improprio, infatti, che fosse il dirigente ad adottare l'atto finale, quando nella fase istruttoria è intervenuto il Ministro con atto rientrante nelle funzioni di indirizzo politico-amministrativo.
Tale orientamento è conforme alle posizioni già espresse dal Consiglio di Stato in adunanza plenaria e confermate in sede consultiva; lo si ritiene valido anche alla luce delle modifiche apportate dalla legge n. 94/2009 all'art. 5 della legge n. 91.
Tanto premesso, si dirama la seguente direttiva:
A) sono attribuiti alla competenza del Prefetto l'accoglimento dell'istanza di acquisto della cittadinanza iure matrimonii presentata dal coniuge straniero legalmente residente in Italia e la sua reiezione per i motivi ostativi di cui alle lettere a) e b) dell'art. 6 della legge n. 91/1992.
Qualora il coniuge straniero abbia la residenza all'estero, l'organo competente a conferire o denegare la cittadinanza è, invece, il capo del Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione.
Il nuovo assetto di competenze opererà a decorrere dal 1° giugno 2012, in modo da dare il tempo alle SS.LL. e al Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione di apportare le necessarie rimodulazioni all'organizzazione degli uffici e alle procedure in uso;
B) con riferimento alle medesime istanze di cui al punto A), resta ferma la competenza del Ministro dell'interno a denegare l'acquisto della cittadinanza per ragioni inerenti alla sicurezza della Repubblica ai sensi della lettera c) dell'art. 6 della legge n. 91 o ad accogliere l'istanza se il Consiglio di Stato ritiene che le dette ragioni non sussistono;
C) il Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione sovraintenderà alla fase di transizione al nuovo assetto di competenze e costituirà il referente delle SS.LL. per qualsiasi esigenza. In tale veste, emanerà le necessarie disposizioni attuative della presente direttiva e fornirà, anche attraverso incontri sul territorio o in sede centrale, tutta la necessaria collaborazione per l'aggiornamento del personale delle Prefetture-Uffici territoriali del Governo.
La presente direttiva ha come ratio l'ulteriore snellimento dei procedimenti di acquisto della cittadinanza iure matrimonii attraverso l'accorpamento nel Prefetto della responsabilità procedimentale e di quella provvedimentale dei medesimi.
Sotto un altro angolo visuale, essa costituisce parte sostanziale delle politiche di integrazione di quegli stranieri che, attraverso il vincolo coniugale, entrano a far parte a pieno titolo della comunità nazionale, con ciò assumendo l'impegno al rispetto, all'adesione e alla promozione dei valori posti a fondamento della Repubblica italiana.
In tal senso, rafforzare la responsabilità complessiva del Prefetto nei procedimenti in questione è circostanza che qualifica ulteriormente tale figura e il suo ruolo di rappresentante dello Stato sul territorio.
Si confida, quindi, che le SS.LL. dedichino particolare cura alla puntuale applicazione della direttiva e alla sua diffusione ai sindaci dei comuni ricadenti nell'ambito territoriale di competenza.
Roma, 7 marzo 2012

Il Ministro: Cancellieri


Registrato alla Corte dei conti il 4 aprile 2012
Interno, registro n. 2, foglio n. 354



.


#3 stavrula

stavrula

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Inviato 03 July 2012 - 09:47:17


sonno citadina italiana-per mia figlia e i miei nipoti-come fare domanda per chedere citadinanza italiana-~Grazie!


#4 Vio

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Inviato 03 July 2012 - 18:48:25


Visualizza messaggiostavrula, su 3-Jul-2012 10:47, dice:

sonno citadina italiana-per mia figlia e i miei nipoti-come fare domanda per chedere citadinanza italiana-~Grazie!

Devi essere cittadino italiano PER NASCITA, altrimenti non si puo'



"{C}{C}When you were born, you cried and the world smiled. Live your life so that, when you die, you can smile and the world will cry{C}{C}"

"{C}{C}Quando sei nato piangevi ed il mondo rideva. Vivi la tua vita in tal modo che quando morirai, tu potrai ridere, mentre il mondo piangere.{C}{C}"

"Cind ti-ai nascut plingeai iar lumea ridea. Traieste-ti viata in asa fel ca atunci cind vei muri sa poti zimbi iar lumea sa plinga."

- Proverbio Cherokee-


#5 Rick

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Inviato 03 July 2012 - 19:52:45


Visualizza messaggioVio, su 3-Jul-2012 20:48, dice:

Devi essere cittadino italiano PER NASCITA, altrimenti non si puo'

:conf (13):  

i figli aquistano la cittadinanza

se minori e conviventi con la madre

al momento in cui questa la acquisisce .

art. 14 della legge 5 febbraio 1992, n. 91

1. I figli minori di chi acquista o riacquista la cittadinanza italiana, se convivono con esso, acquistano la cittadinanza italiana, ma, divenuti maggiorenni, possono rinunciarvi, se in possesso di altra cittadinanza.




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#6 Vio

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Inviato 03 July 2012 - 22:16:46


Visualizza messaggioRick, su 3-Jul-2012 20:52, dice:

:conf (13):  

i figli aquistano la cittadinanza

se minori e conviventi con la madre

al momento in cui questa la acquisisce .

art. 14 della legge 5 febbraio 1992, n. 91

1. I figli minori di chi acquista o riacquista la cittadinanza italiana, se convivono con esso, acquistano la cittadinanza italiana, ma, divenuti maggiorenni, possono rinunciarvi, se in possesso di altra cittadinanza.


Non mi sembra che la sig.ra che ha fatto la domanda abbia figli minori quando diceva di avere dei nipoti



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#7 Rick

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Inviato 03 July 2012 - 22:27:55


Visualizza messaggioVio, su 4-Jul-2012 00:16, dice:

Non mi sembra che la sig.ra che ha fatto la domanda abbia figli minori quando diceva di avere dei nipoti

direi che la norma prescinde dal caso specifico della signora ,

caso specifico che non esclude il fatto che tale affermazione

Visualizza messaggioVio, su 3-Jul-2012 20:48, dice:

Devi essere cittadino italiano PER NASCITA, altrimenti non si puo'

non è corretta



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#8 Vio

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Inviato 03 July 2012 - 22:35:02


Allora rispondi alla domanda: donna 45/50 anni sposa un italiano oppure acquista la cittadinza  avendo una figlia di 30 anni e presupponiamo 2 nipoti puo' secondo te chiedere la cittadinza x loro???  E riportami cortesemente la legge al riguardo, grazie



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#9 Rick

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Inviato 03 July 2012 - 22:42:15


Cara la mia ragazza ...

la legge l'ho già riportata

prima che tu la chiedessi .



Il caso specifico del tuo esempio

poi

non fa testo

in primo luogo perchè tu ti basi su assolute presunzioni


in secondo luogo perchè quel che importa è il testo della norma

che ha valore "erga omnes"

ed è tale norma che inficia quanto tu hai voluto presentare

come una condizione sine qua non



I poche parole , tanto per essere chiaro

affermare che

"Devi essere cittadino italiano PER NASCITA, altrimenti non si puo"

è una gran corbelleria  

in quanto non è questo l'elemento discriminante ....

semmai lo è

l'essere o meno minorenne

semmai lo è

l'essere o meno convivente



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#10 Vio

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Inviato 03 July 2012 - 22:54:38


Visualizza messaggioRick, su 3-Jul-2012 23:42, dice:

Cara la mia ragazza ...

la legge l'ho già riportata

prima che tu la chiedessi .
Il caso specifico del tuo esempio

poi

non fa testo

in primo luogo perchè tu ti basi su assolute presunzioni
in secondo luogo perchè quel che importa è il testo della norma

che ha valore "erga omnes"

ed è tale norma che inficia quanto tu hai voluto presentare

come una condizione sine qua non
I poche parole , tanto per essere chiaro

affermare che

"Devi essere cittadino italiano PER NASCITA, altrimenti non si puo"

è una gran corbelleria  

in quanto non è questo l'elemento discriminante ....

semmai lo è

l'essere o meno minorenne

semmai lo è

l'essere o meno convivente


Tu sei uguale a Monte, cioe' il classico professore che parla parla gira le parole ma niente di concreto. Spiega per favore anche alle persone di questo forum ma in una lingua piu' povera cosa si puo' fare in questo caso preciso della signora. Grazie



"{C}{C}When you were born, you cried and the world smiled. Live your life so that, when you die, you can smile and the world will cry{C}{C}"

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- Proverbio Cherokee-





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