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AIUTO OSPEDALE DI OCNITA


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Questa discussione ha avuto 4 risposte

#1 Carlo

Carlo

    Tpx3MI

  • Ambasadiani MI1a
  • StellaStellaStellaStellaStellaStellaStella
  • Messaggi: 3,832

    Medaglie



Inviato 20 October 2011 - 18:58:25


Giro e-mail inviatami per sensibilizzare ed in qualche modo promuovere anche attraverso il forum qualche forma di "aiuto" o iniziativa che in qualche modo possa aiutare questo piccolo ospedale.

Cari amici, ho tradotto questa lettera in italiano per solidarietà con il gruppo che lotta per l'esistenza di quest'ospedale e vi invito a sostenere l'iniziativa, allegando le foto dei lavori di riparazione avviati con le proprie forze del personale sanitario.

"Gentili signori,
Lancio questo apello a tutti voi con il tentativo di salvare l'ospedale "Psihonarcomed" di Frunza, la piccola località nordica del rione Ocnita di Moldova.
Questo ospedale accoglie ormai da anni 20 persone con gravi disturbi psichici, come schizzofrenia, alcoolismo, oligofrenia e altro ancora, ma la diagnosi non è l'unico problema di questi pazienti, il grosso disagio è che fuori dall'ospedale loro vivono nell'emarginazione.
Essendo un'ente pubblica, l'iter del ricovero ospedaliero prevede un'accoglienza massima di 3 mesi, ma poi loro devono essere dimmessi.
Oviamente, appena escono dall'ospedale questi pazienti si trovano abbandonati sui marciapiedi.
Essendo ridotti all'esistenza di cui sopra, prima,o poi vengono raccolti in stati deplorevoli dalle ambulanze e riportati all'ospedale da dove già sono stati dimessi più volte e di nuovo vengono ricoverati per altri tre mesi, ma con dei nuovi problemi di malattie correlati al vagabondaggio, malattie infettive, pediculosi, oppure addiritura tornano parzialmente assiderati durante l'inverno,in condizioni di -15, o -20°.
L'ospedale è pubblico, ma lo stato non ne vuole assumersi le dovute responsabilità, motivando con la mancanza di fondi.
Ovviamente in situazioni di questo genere, l'ospedale era sottoposto a pressioni di chiusura, ma nessuno decideva la sorte di questi 20 pazienti disgraziati, piuttosto nessuno si preoccupava di noi pochi collaboratori, che ormai da 18 anni lottiamo per la sua esistenza a tutti i costi.
Abbiamo dovuto affrontare in certe circostanze persino i funerali dei pazienti che morivano e di cui nessuno si interessava.
Per salvare quest'ospedale, per conservare i nostri pochi posti di lavoro, abbiamo deciso di creare un'associazione di volontariato e provvedere da soli alla raccolta di fondi per trovare una soluzione autonomamente pur di non essere chiusi.
Dal momento che siamo diventati un'associazione di volontariato, le autorità rionali hanno deciso che l'ospedale non verrà chiuso e ha persino promesso modestamente di sostenerci nella reparazione della sede.
Oviamente l'aiuto offerto è misero, ma noi siamo contenti che non ci chiudono.
La nostra missione adesso è la raccolta dei fondi per effetuare la reparazione delle stanze e della cucina per poter affrontare i geli invernali.
Adesso, abbiamo bisogno urgentemente di 20 coperte calde perché già che l'ambiente si scalda poco, almeno durante la notte una coperta pesante salva il paziente.
Ma l'aiuto, apparte in denaro, può essere di vario genere: federe e lenzuola, traverse, pannoloni, farmaci, soluzioni antipedicolosi, detersivi, shampoo, sapone,qualche lavatrice usata, ma funzionante,macchina a gas, sempre funzionante, macchina da cuccire per poter rammendare le cose vecchie.
Prodotti alimentari, vestiti usati, ma puliti.
Ogni piccolo gesto di solidarietà, ogni minimo contributo sarà un'enorme passo nel superare l'inverno e migliorare lo stato attuale dell'ospedale e la vita dei pazienti. Restiamo fiduciosi in attesa dei vostri graditi contatti per condividere questo difficile percorso.
I nostri contatti:
00373 271 61 2 19, oppure il cell. 00373 69 57 12 23,
la nostra e-mail: "asolidaritate@yahoo.com ".
AO Solidaritate ha aperto presso la Banca de Economii BECOMD2X634, il conto corrente nr.2224834498159.
Presidente Asociazione - Godorogea Natalia.
Fondatori: Godorogea Natalia - infermiera, Frumusache Ala - infermiera, Vahnovan Tatiana - infermiera, Burlaca Nelia - infermiera e Seinic Iurii - medico/neurologo.
Colgo l'occasione per salutarvi a nome di tutti.
In fede N.Godorogea.
Da:
Angela Ceban (angelaceban@yahoo.it)




#2 Carlo

Carlo

    Tpx3MI

  • Ambasadiani MI1a
  • StellaStellaStellaStellaStellaStellaStella
  • Messaggi: 3,832

    Medaglie



Inviato 20 October 2011 - 20:01:14


Alcune foto per documentare. Non serve nemmeno il commento !!!.

Immagine allegata

  • 1.JPG
  • 2.JPG
  • 3.JPG
  • 4.JPG
  • 5.JPG
  • 6.JPG
  • 7.jpg
  • 8.jpg
  • 9.JPG
  • 10.JPG





#3 XCXC

XCXC

    TpX2MI

  • Ambasadiani MIra
  • StellaStellaStellaStellaStellaStellaStellaStellaStellaStellaStellaStella
  • Messaggi: 17,634

    Medaglie








Inviato 20 October 2011 - 20:53:45


e' veramente triste queste condizioni di vita... e la Moldova soffre purtroppo mille di queste situazioni...

che dire? Mah! Non so... Tempo fa ero entusiasta per poter almeno migliorare un pochino... per contribuire con una goccia...

Son passati anni e a dire il vero quell'entusiasmo si e' trasformato in sfiducia...

Non so cosa possa fare questo forum... Molto poco credo! Speriamo che qualcuno, e facoltoso, non rimanga insensibile all'appello!



.


#4 Carlo

Carlo

    Tpx3MI

  • Ambasadiani MI1a
  • StellaStellaStellaStellaStellaStellaStella
  • Messaggi: 3,832

    Medaglie



Inviato 20 October 2011 - 21:02:40


Visualizza messaggioXCXC, su 20-Oct-2011 20:53, dice:

e' veramente triste queste condizioni di vita... e la Moldova soffre purtroppo mille di queste situazioni...

che dire? Mah! Non so... Tempo fa ero entusiasta per poter almeno migliorare un pochino... per contribuire con una goccia...

Son passati anni e a dire il vero quell'entusiasmo si e' trasformato in sfiducia...

Non so cosa possa fare questo forum... Molto poco credo! Speriamo che qualcuno, e facoltoso, non rimanga insensibile all'appello!

Ognuno contribuisce come puo' ... il fatto di ospitare questi appelli sul forum e'
gia' qualcosa ...
Sulla sfiducia capisco bene ...
Grazie da parte loro per quello che, comunque, fai per la Moldova.




#5 Tota

Tota

    MI

  • Ambasadiani MI1e
  • StellaStella
  • Messaggi: 317
    Località:Moldova

    Medaglie



Inviato 21 October 2011 - 13:24:30


Visualizza messaggioCarlo, su 20-Oct-2011 23:02, dice:

Ognuno contribuisce come puo' ... il fatto di ospitare questi appelli sul forum e'
gia' qualcosa ...
Sulla sfiducia capisco bene ...
Grazie da parte loro per quello che, comunque, fai per la Moldova.


Grazie a tutti e due, XCXC e Carlo, a tutti i fiduciosi i non. Noi abbiamo inviato all'ospedale un computer dotato di tutto il necessario: stampante, auricolari e webcam per poter collegarsi con la diaspora moldava attraverso skype. Ma attualmente non c'è ancora un collegamento internet dall'ospedale perché mancano i soldi, quindi la posta che ricevono, la leggono tramite internet point. Noi abbiamo saldato le spese burocratiche per la registrazione dell'Associazione e abbiamo mandato più volte dei pannoloni. Adesso abbiamo comperato tre coperte calde, ma non li abbiamo mandate ancora perché speriamo di rimediare almeno altre sette. Ad ogni modo, io ci tengo a ringraziarvi per la possibilità di lanciare quest'appello alla diaspora moldava attraverso il sito che è ben conosciuto ovunque. Io credo nella solidarietà di coloro che hanno visto diverse realtà in vari paesi di grande unità, anche in condizioni di crisi e vari disagi sociali e non dubito sulla sensibilità dei connazionali e di tutte le nazionalità, di coloro che nonostante tutto credono nei valori di ordinaria umanità. Devo aggiungere anche che questo gruppo di sanitari non si vogliono limitare all'assistenzialismo, io ho parlato con loro. Anzi, vorrebbero valorizzare la terra di cui dispone l'ospedale e autogestirsi, lavorandola, vogliono piantare le patate, i fagioli, ortagi, come tra l'altro hanno già fatto per uscirne dalle situazioni più difficili, vogliono avviare anche un allevamento di galline, vogliono sopravvivere. Se riusciranno a riparare la palazzina, sarà possibile creare una casa-famiglia per persone senza fissa dimora e per anziani, ottenendo così la possibilità di essere sussidiati dalle misere pensioni dei malati, ma devono partire da zero e non si arrendono. Già si sono salvati nei inverni precedenti con dei minestroni caldi fatti dal loro orticello e con la legna raccolta nei boschi con l'aggiunta di un po di carbone offerto dall'amministrazione rionale. Io credo nella loro forza e sono solidale con loro in ogni iniziativa per far vivere questa struttura. Un abbraccio caloroso. Angela



QUOTE
Un cuore aperto va oltre l'identità che ognuno di noi si affanna nel voler palesare. Autore Sabrina Bertocchi




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