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Dieci storie di donne nel Bronx di via Padova
#1
Inviato 16 July 2011 - 18:48:27
Dieci storie di donne
nel Bronx di via Padova
«Via Padova. Istruzioni per l'uso» è il documentario realizzato da Anna Bernasconi e Giulia Ciniselli, prodotto da La Triennale di Milano e Mir Cinematografica. Il film è stato presentato a: La Triennale di Milano, MilanoFilmFestival (Piccolo Teatro Studio-Milano), «SguardiAltrove, festival a regia femminile» (Spazio Oberdan-Milano), «Sulmona cinema film festival».
Il 15 luglio alle 21 il film sarà proiettato a «La drogheria» di via Vitani a Como, dalla stessa data e nello stesso luogo resterà aperta, fino settembre, la mostra fotografica di Anna Bernasconi dal titolo «Raja Hindustani - I re della repubblica indiana».
Maria è nonna di quattro nipoti, fa la badante, ogni settimana spedisce pacchi regalo in Moldavia, Rosario è ragazza madre, Lola una prostituta argentina, Tomoko un'artista pop giapponese.
Frammenti di vita, dieci ritratti intimi di donne raccontate nei loro universi interni, si intrecciano col fil rouge di via Padova, una delle zone più multietniche e discusse di Milano, "il Ghetto", "la Kasbah", "il Bronx". Via Padova è la cornice, ma potrebbe essere ovunque nel mondo, il film Via Padova. Istruzioni per l'uso è girato lontano dal rumore, negli interni, nei cortili, dove la vita scorre impegnata solo in se stessa: vite di donne immerse in luci calde, mai troppo vivide, al riparo dal giudizio e dai loro stessi stereotipi. Ho girato per più di un mese camminando lungo la via, quattro chilometri che corrono dal centro alla periferia, lasciandomi accompagnare dagli incontri casuali.
Mi sono concessa il tempo di fermarmi a conoscere «che fai con la videocamera?» «vieni, siediti, ti offro un caffè» e da questo punto si apriva per me una porta, una casa, una cucina, una storia, un nuovo mondo. Come la stanza in penombra di Lola, con i peluches disposti sul letto e l'immagine della Madonna. «Lavoro sulla strada dal mercoledì al sabato» dice con franchezza infantile - gli occhi sono grandi e commoventi, a vederli senza trucco. Al campo rom, tra un pavone e un pesco fiorito, Jenny, Dorothea e Jamaica, adolescenti forti e amare, abbandonano la maschera da dure dell'esterno, di quando vengono cacciate con paura dai negozi. Quando giro, mi rendo conto di riprendere tantissimo, assaporo i dettagli, mi abbandono in quei momenti in cui riesco a toccare la persona che ho di fronte, così lontana perché estranea, ma anche mai così vicina. Mi piace raccontare personaggi femminili. In ognuna delle donne che ho incontrato in questo lavoro, ho trovato qualcosa di me stessa.
Il film è stato realizzato subito dopo l'omicidio del ragazzo egiziano e la protesta della comunità araba che ha letteralmente acceso i riflettori sulla via. Insieme a Giulia Ciniselli, montatrice cinematografica e regista, nonché abitante di via Padova, abbiamo scremato i dialoghi sempre di più, lasciando parlare i gesti, l'emozione. Ognuna delle donne che compaiono nel film è per me speciale. Quello che rimane è quel momento, irripetibile, in cui si sono lasciate guardare con generosità nel loro intimo. (su www.youtube.com/watch?V=Ds3Uys7Jx18 quattro minuti del documentario)
Anna Bernasconi
http://www.laprovinc..._di_via_padova/
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#2
Inviato 16 July 2011 - 21:14:38
E' cambiato tutto !!!! Dov'è la Milano che conoscevo io ???
Milano ????? ma dov'è ???? che cosa c'è ??? chi la abita ??? Se cerco "ul prestinèe"
"ul cervelèe" "el fundighèe" "el moulita" "el ghisa" chi mi capisce ???
Ci vuole "La Maga Maguglia" a sistemare le cose:
Così è Milano:
e chi si ricorda del "Pret de Ratanàa"
Io non mi sento italiano, voglio resistere e insorgere
#3
Inviato 17 July 2011 - 01:15:41
Via Padova .... se la conosco bene , eccome se la conosco !
non è di certo quel bronx che si dice
è solo scioccante vedere come
un km circa di questo lunghissimo asse che parte da Piazza loreto alla tangenziale
si badi bene , solo un km su circa 6/7 km
sia diventato un corpo estraneo alla città
non una kasba ne un ghetto
ma molto + semplicemente un luogo in cui gli italiani sembrano aver abdicato .
A mio modesto parere via Padova
è la prova provata che il degrado sociale
parte dal degrado urbano
e non a caso , cosa assai strana ,
la parte degradata di via Padova è quella + centrale
quella che inizia poche centinai di metri dopo piazza Loreto
e che finisce al ponte della ferrovia .
In questo breve tratto di via Padova e soprattutto nelle sue traverse
si concentrano case fatiscenti dell'inizio 900
abbandonate a se stesse , senza un minimo di gestione condominiale
spesso piene di abusivi .
Dopo il ponte invece ,
la dove negli anni 60 via Padova ha visto sorgere attorno a se
nuovi agglomerati urbani sull'onda del boom economico
dove la cura degli stabili è adeguata
dove gli spazi sono + vivibili
ebbene li
via Padova
è un comunissimo stradone di periferia
tra l'altro commercilmente anche piuttoto vivace .
Cartina tornasole di tutto cio sono i valori immobiliari
bassi nella parte iniziale sebbene + centrale
(ma il vero problema è trovare chi sia disposto a comprare in quella zona)
+ alti verso la periferia e con un mercato senza dubbio più vivace
#4
Inviato 17 July 2011 - 07:41:39
ul prestinèe=il fornaio
el ghisa=il vigile
le altre non essendo io di milano
non li conosco.
#5
Inviato 17 July 2011 - 08:13:02
Ciao Bacco
cervelèe ; salumiere
fundighèe : droghiere
moulita : arrotino
E' bello conoscere la nostra lingua territoriale--sono andato a scegliere le professioni più difficili, ma una volta si parlavano--oggi anche i 30enni non la conoscono più-- La mia nipotina invece le conosce già.
Io non mi sento italiano, voglio resistere e insorgere
#6
Inviato 17 July 2011 - 18:42:34
sergio3, su 16-Jul-2011 22:14, dice:
Milano ????? ma dov'è ????
venerdì sono passato davanti alla centrale e... sorpresa: stanno abbattendo l'hotel gallia... ci sono rimasto un po' male....
prossimo passo ??? il principe di savoia ???
sergio3, su 17-Jul-2011 09:13, dice:
cervelèe ; salumiere
fundighèe : droghiere
moulita : arrotino
E' bello conoscere la nostra lingua territoriale--sono andato a scegliere le professioni più difficili, ma una volta si parlavano--oggi anche i 30enni non la conoscono più-- La mia nipotina invece le conosce già.
fra quelli un po' difficili c'e' anche il "trumbè" ???
#7
Inviato 17 July 2011 - 19:00:58
eHHH MA METTI ANCHE LA TRADUZIONE: = l'idraulico el trumbe'
Io non mi sento italiano, voglio resistere e insorgere
#8
Inviato 18 July 2011 - 10:41:58
sergio3, su 16-Jul-2011 23:14, dice:
Milano ????? ma dov'è ???? che cosa c'è ??? chi la abita ??? Se cerco "ul prestinèe"
"ul cervelèe" "el fundighèe" "el moulita" "el ghisa" chi mi capisce ???
Ci vuole "La Maga Maguglia" a sistemare le cose:
<iframe width="425" height="349" src="http://www.youtube.c...ed/zVmb9-43HU4" frameborder="0" allowfullscreen></iframe>
Così è Milano:
<iframe width="425" height="349" src="http://www.youtube.c...ed/EBXYF97OTH4" frameborder="0" allowfullscreen></iframe>
e chi si ricorda del "Pret de Ratanàa"
<iframe width="560" height="349" src="http://www.youtube.c...ed/0sgAFBzed3g" frameborder="0" allowfullscreen></iframe>
solo che di cervelèe sono veramente pochi... ma cosa voi... con tutti i super aperti.....
#9
Inviato 18 July 2011 - 10:46:35
sergio3, su 17-Jul-2011 10:13, dice:
cervelèe ; salumiere
fundighèe : droghiere
moulita : arrotino
E' bello conoscere la nostra lingua territoriale--sono andato a scegliere le professioni più difficili, ma una volta si parlavano--oggi anche i 30enni non la conoscono più-- La mia nipotina invece le conosce già.
??? ci volevo l'interrogativo
#10
Inviato 18 July 2011 - 11:56:56
Cara la mia sciura, Le urmai l'è una Milanesa !!!!
Ma quel bel cervelè che se ciama Peck, el ghe anmò ???
Che bel negozi, l'era bel pasà davanti e sentì el parfum de jambon.
Cara la mia Signora, Lei ormai è una Milanese !!!!!!
Ma quel bel salumiere che si chiama Peck, c'è ancora ???
Che bel negozio, era bello passare davanti e sentire il profumo del prosciutto.
Sì sì, c'è ancora--è il tempio della gastronomia http://www.peck.it/
Io non mi sento italiano, voglio resistere e insorgere
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