Questa discussione ha avuto 23 risposte

[XCXC]

lucpas, su 16-Mar-2011 16:42, dice:

Se qualcuno se ne fosse accorto avrebbero dovuto ritirare le locandine e rifarle, visto quello che costa in Moldavia...
Ci sono promettenti studenti in accademia (moldava), nonché musicisti che in Moldavia (non in Italia ma sono Italiani) si sono distinti per i loro meriti, partecipando a trasmissioni televisive e radiofoniche. Io sono stato a cena con due di questi (in Moldavia) qualche giorno fa. Voi che siete tanto pro moldavia, ogni tanto la televisione pubblica moldava la guardate? Se così fosse non rideresti ma conosceresti da solo non solo quali sono i musicisti moldavi più conosciuti e stimati di tutti i generi musicali in moldavia (popolare, classica-sinfonica, leggera), ma anche quelli italiani. Basterebbe chiedere a qualche cittadino italiano che ne capisce qualcosa di musica classica (non a livello musicologico, basterebbe a livello di buon ascoltatore) per farsi indicare le migliori soluzioni.
chiedo scusa se si è capito che generalizzo, in questo caso rettifico. Mi riferisco solo ad alcuni, di cui però è ben noto il loro operato.

Beh in tutti i forum si scrive dietro ai nick, è per questo che i nick esistono...
Non mi pare che "l'essere conosciuto" con nome e cognome e indirizzo sia una "conditia sine qua non" per l'iscrizione al forum. Fino a quando questa condizione non sarà introdotta nei protocolli elettronici di iscrizione osservazioni di questo tipo mi sembrano oltre che fuori luogo, perfino illegittime.
Riguardo al meschino, oltre al fatto che è esagerato per uno che semplicemente dice la verità, mi sembra che si possa annoverare fra gli insulti... e l'educazione dov'è finita?
scusa ma questo è un luogo comune usato spesso per giustificare gli errori. Se fosse la prima volta che un concerto di tale livello professionale fosse stato organizzato dall'ambasciata, non scriverei. Evidentemente è un'abitudine. Se la cosa non è voluta sarei molto felice se mi si volesse smentire alzando il livello professionale delle manifestazioni musicali.
Saluti.

ma tu che ne sai? Ripeto... forse e' stato fatto apposta l'errore... per capire la competenza degli invitati... (io lo farei )



nn mi sarei mai accorto... anche perche' non sarei mai andato ad addormentarmi a teatro



preferisco Lady Gaga



Eh certo ci sono persone piu' valide... studenti ok... tutto quello che vuoi...



ma cosa vuoi pretendere da un Ambasciatore che e' li' da pochi mesi?... E' ovviamente circondato da persone locali che deve ancora conoscere bene...



allora perche' non gli scrivi? E proponi i tuoi progetti, idee ecc..? A me sembra una persona molto disponibile...



e' per questo che ho scritto dell'anonimato...



sembri una persona competente che frequenta la Moldova... e non ti fa onore "nasconderti" dietro un nik...



insulti? E chi ho insultato? Un nick? Cioe' niente... nessuno... sono libero di farlo esattamente come te...

[Rosa]

    
Sergio, dì la verita', sei stato tu??   

(ANSA) - VARESE, 17 MAR - Una bandiera tricolore e' spuntata a sorpresa questa mattina  sul balcone della sede della Lega Nord a Varese, vicenda che suscita la curiosita' dei passanti.

   La bandiera campeggia nella giornata delle celebrazioni dei 150 anni dell'Italia unita. I locali del Carroccio sono chiusi ma, interpellati telefonicamente, alcuni iscritti hanno sostenuto di non sapere nulla della bandiera, che dunque potrebbe essere stata messa da qualcun altro. Il Tricolore e' in bella mostra su una delle piazze principali accanto a una bandiera della Lega lombarda e a una con il Sole delle Alpi.

[sergio3]

    
E' stato un bello scherzo, ancora non ci credo,--l'ho vista questa mattina presto: qualcuno con una scala telescopica è andato a metterla, ed è stato in gamba.
E Gariboldo era lì a guardare, voltando le spalle per non vedere.

[XCXC]

Serenissimi, fine a 14 anni di processi
La Cassazione rigetta l'ultimo ricorso

I fratelli Contin e Buson erano accusati (dal ’97) di associazione eversiva dell'ordine costituzionale democratico
VENEZIA — Inammissibile. Dopo l’assoluzione in primo e secondo grado, il tentativo della pubblica accusa di ottenere la condanna degli ultimi tre «serenissimi» che ancora si aggiravano per le aule di giustizia, si è infranto contro il muro della sesta sezione penale della Corte di Cassazione. E l’irriducibile Flavio Contin è pronto a festeggiare a modo suo. «Giovedì esporrò fuori dalla finestra la bandiera - sorride dalla sua casa nel Padovano - ovviamente non sarà quella italiana, ma quella di San Marco». Il caso infatti ha voluto che l’udienza per il ricorso della procura generale di Venezia contro la sentenza con cui la Corte d’assise d’appello aveva assolto il 65enne Flavio Contin, il 34enne Cristian Contin e il 57enne Gilberto Buson dalla pesantissima accusa di «associazione eversiva dell’ordine costituzionale e democratico», venisse fissato proprio alla vigilia dell’anniversario dei 150 anni dell’Unità d’Italia.

Una coincidenza che aveva fatto tremare i tre difensori, gli avvocati Renzo Fogliata, Alessio Morosin e Luigi Fadalti. Invece la Suprema Corte non si è fatta condizionare dall’afflato unitario che spira in queste settimane e in punta di diritto ha bocciato la richiesta di annullare la sentenza di secondo grado e ricominciare il processo. Le motivazioni saranno depositate nelle prossime settimane, ma di solito la Cassazione boccia come «inammissibili» i ricorsi in cui sia palese che l’oggetto non è la legittimità della sentenza, ma il merito: cosa però che non spetta alla Cassazione stessa. Era stato l’allora procuratore capo di Verona Guido Papalia ad aprire il maxi-fascicolo sui serenissimi. Oltre al famoso assalto al campanile di San Marco con il tanko l’8 e il 9 maggio 1997, per il quale sia i due Contin che Buson sono già stati condannati e si fecero anche diversi mesi di carcere, il magistrato aveva infatti accusato la quarantina di aderenti al cosiddetto «Serenissimo Governo Veneto», sorto nel gennaio 1987, di mettere a rischio lo Stato italiano.

Il gruppo si era addirittura inserito nelle trasmissioni televisive del Tg1. Dopo varie peripezie processuali, in quattro avevano deciso di continuare la battaglia fino in fondo: tra loro anche Bepi Segato, l’ideologo poi morto nel 2006. Alla notizia dell’assoluzione in primo grado Cristian Contin aveva mandato un ricordo proprio all’ex compagno di tante battaglie: «Bepi Segato, questa vittoria è per te». E mercoledì, di fronte alla Corte, presidente Adolfo Di Virginio, la procura generale aveva ancora insistito per la riapertura del processo, a oltre vent’anni dai fatti. «E’ stato un processo di durata spropositata, ora è presto per parlarne, ma potremmo valutare se chiedere i danni allo Stato», commenta l’avvocato Fogliata. «E’ la fine di un’odissea giudiziaria, la sofferenza processuale è stata enorme per gli imputati», aggiunge il collega Morosin. «E’ il riconoscimento di quello che abbiamo sempre sostenuto - dice Contin - non c’erano scopi eversivi, non eravamo violenti. Noi eravamo dalla parte giusta, è legittimo lottare per l’indipendenza del Veneto, perché noi siamo un popolo che, unito agli altri, è italiano: ma prima di tutto è veneto».

Alberto Zorzi


17 marzo 2011



http://corrieredelve...243703980.shtml