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Figli di immigrati, primi della classe, Treviso. Studenti sempre più "asini"


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Questa discussione ha avuto 4 risposte

#1 XCXC

XCXC

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    Medaglie








Inviato 27 July 2010 - 22:08:16


Figli di immigrati, primi della classe

Chi ha detto che le seconde generazioni a scuola vanno male? Brisa e gli altri, dream team italiano

22 luglio 2010 -





Brisa Lutaj, Francesco Cheng, Anna Wiktoria Redel . Tre studenti modello di origine straniera, che all’istituto professionale Sassetti Peruzzi di Firenze quest’anno hanno conquistato un 100 all’esame di maturità. Solo due i compagni italiani “a tutti gli effetti” che nelle stessa scuola hanno avuto come loro il massimo dei voti.

Un piccolo sorpasso, quindi, che sbaraglia gli stereotipi sugli studenti stranieri che abbasserebbero il rendimento delle classi. “Prendiamo la scuola molto seriamente, perché la vediamo come unica opportunità“ ha detto Brisa in un’intervista a La Nazione. Senza risparmiare una frecciatina ai compagni più svogliati: “Vedo ragazzi italiani che si disinteressano dello studio. La cosa mi fa un po’ rabbia".

Quello di Firenze è una caso isolato? “No. Come è successo per le seconde e le terze generazioni di italiani all’estero, anche i figli degli immigrati in Italia possono raggiungere ottimi livelli scolastici, anche con risultati migliori degli italiani” dice Carlo Melegari, direttore del Centro Studi Immigrazione (Cestim) di Verona.

“Certo le difficoltà ci sono, e bisogna aiutare questi ragazzi ad inserirsi nelle scuole. Ma le abilità affinate per superare gli ostacoli, insieme alle grandi aspettative dei loro genitori, possono essere una marcia in più per diventare studenti modello” nota Melegari.

La grinta delle seconde generazioni è evidente, ad esempio, nei corsi estivi di italiano organizzati dal Cestim. Centinaia di figli di immigrati tornano in classe per quattro ore al giorno a luglio e agosto, mentre i loro coetanei italiani si divertono sulle spiagge. “Una prova di grande motivazione” sottolinea il direttore del centro studi.

Se ne sono accorti anche negli Stati Uniti. Quest’anno alla premiazione dell’ “Intel Science Talent Search”, dedicato ai migliori studenti americani di scienze e matematica, la maggior parte dei finalisti erano ragazzi di origine straniera, che il premio Pulitzer Thomas Friedman ha definito sul New York Times l’ “America’s Real Dream Team”. Brisa e gli altri si stanno conquistando la maglia del dream team italiano.




Elvio Pasca

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Treviso. Studenti sempre più "asini":
incapaci perfino di capire l'italiano

Sconfortante il quadro disegnato dalla dirigente scolastica
provinciale: hanno problemi con verbi, sintassi e lettura



IPB Image





TREVISO (27 luglio) - La favola di Pinocchio non sembra avere insegnato molto agli studenti delle scuole medie e superiori a Marca, classificati dalla stessa dirigente dell'Ufficio scolastico provinciale, Maria Giuliana Bigardi, come degli irrecuperabili "somari".

Studenti incapaci di parlare un italiano corretto. Sei d'accordo? VOTA IL SONDAGGIO


Il quadro descritto dalla Bigardi è sconfortante: gli studenti delle scuole medie della provincia di Treviso hanno un uso della lingua italiana "usa e getta" e non riescono a comprendere a fondo letture di brani anche brevi. Hanno un lessico limitato, non padroneggiano la sintassi e si cimentano a fatica con i verbi, che sanno coniugare solo all'indicativo. Una situazione che raramente migliora alle scuole superiori, dove è difficile trovare studenti in grado di sostenere la lettura di un articolo di giornale, anche breve.

Bigardi si è soffermata in particolare sulle grandi difficoltà incontrate dai ragazzi all'esame di terza media ( «maggiori rispetto alla prova di matematica») nell'affrontare le prove sull'uso della lingua italiana predisposte dall'Invalsi.

«È risultato evidente che la grande maggioranza dei ragazzi magari comprende i fatti narrati in un racconto e visualizza i personaggi - ha sottolineato Bigardi - ma non è in grado di andare in profondità per la difficoltà, in generale, di padroneggiare la sintassi, al punto di non saper gestire un verbo che non sia in forma indicativa. I ragazzi hanno l'abitudine alla frammentazione, riservano attenzione solo su frasi molto brevi e anche il loro lessico è limitato». Condizioni che, non permettendo un approfondimento anche minimo del significato, generano l'«usa e getta del sapere e delle competenze», come lo ha definito la direttrice dell'Ufficio scolastico. «Gli studenti delle scuole medie, in sostanza, si lasciano vivere riflettendo poco. Una situazione che purtroppo raramente migliora nelle scuole superiori - ha concluso - dove è difficile trovare giovani in grado di sostenere la lettura anche di un breve articolo di giornale».



.


#2 Rick

Rick

    Tpx5MI

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    Medaglie



Inviato 29 July 2010 - 16:12:36


sono assolutamente concorde con il fatto che i figli deo migranti hanno una voglia di arrivare

una grinta

assolutamente sconosciuta ai nostri bamboccioni .


E qui sta il dramma

per lo +


il primeggiare degli exracomunitari

dipende dalla latitanza scolastica dei nosti .


Io conosco molte persone con figli in età scolare

e bene o male tutti entrano in crisi nel momento dell'adolescenza

anche quelli che in precedenza si erano distinti per serietà ed impegno .


La scuola non riesce + ad attrarli ,

viene sempre + spesso percepita come un momento di perdita di tempo

e devo dire che io stesso
a volte
resto perplesso nel verificare come
nella realtà dei fatti
la scuola sia + o meno la stessa di quando a frequentarla ero io
30/40 anni fa .

FAcciamo un esempio banale banale :

la divisione per classi in base all' età .

corrisponde ad un principio
tanto banale quanto infondato
per cui a medesime età corrispondono medesime capacità

nato in un periodo in cui le esigenze di una scolarizzazione di massa

imposero principi di massificazioni paramilitari !

Oggi come allora
nella scuola nessuno è libero di seguire un proprio percorso formativo
in base alle proprie effettive aspirazioni e capacità .

Tanto per fare un esempio ,
io ho una figlia che fa il linguistico
ma nei primi 2 anni si fanno 2 lingue come in qualsiasi altro liceo !

Quando ho letto l'orario ed il monte ore per ogni materia

mi è venuto naturale chiedermi che razza di "linguistico" fosse mai quello !


Il poblema è che in Italia
si vive nel mito di una presunta "cultura generale"
che debba essere diffusa e preservata
senza aver mai preso coscienza del fatto
che tale cultura generale non viene quasi mai assorbita
oltre che essere del tutto anacronistica
in un mondo in cui ci si specializza per ogni cosa .



Immagine inviata


#3 XCXC

XCXC

    TpX2MI

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    Medaglie








Inviato 29 July 2010 - 17:52:54


Visualizza messaggioRick, su 29-Jul-2010 17:12, dice:

Il poblema è che in Italia
si vive nel mito di una presunta "cultura generale"

ma e' ovvio...

cosa vuoi che sappia un ragazzino a 14 anni? Scegliere a quell'eta' e' sbagliato...

meglio una scuola piu' generalista possibile fino ad almeno 18 anni...

io la vedo cosi'...

secondo me il 50% sbaglia indirizzo...

solo coloro che hanno genitori accorti, attenti e con un'esperienza di vita non comune (e magari una professione avviata) possono scegliere senza errori il futuro scolastico dei figli....

e qualche volta nemmeno quella e' la strada giusta...

Io punterei tutto sulle Universita'... cambiandole totalmente e trasformandole tutte in college...

seri!

Dove costa anche ma che nn siano diplomifici come avviene attualmente...

tutti laureati ma niente in mano...

la scuola italiana e' molto classista...

molto meglio gli USA dove puo' costare anche 50k dollari ma almeno il primo anno di lavoro puoi restituirli...

qui da noi i laureati vanno a lavorare a 600/900 euro/mese per un paio d'anni... poi nn migliorano chissa' quanto...

ovviamente i figli dei ricchi saranno sempre ricchi... e quelli poveri sempre poveri... o al max medi

questo e' l'errore vero...

la sx ha rovinato tutto....



.


#4 Rick

Rick

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    Medaglie



Inviato 29 July 2010 - 18:50:38


in buona sostanza

ciò di cui parlavo era + o meno lo stesso

ovvero anticipare il sitema "college" già alle superiori

in modo che con il sistema dei crediti

uno sia poi libero di scegliere un suo percorso formativo

seguendo proprie capacità , interessi e passioni .


La cultura generale ?

Inutile se imposta , senza contare che oggi come oggi

te la puoi fare da solo spendendo un po' di tempo al PC .


Il problema , torno a dire , è proprio questo

oggi i giovani percepiscono la scuola come una perdita di tempo

perchè sanno che nel momento in cui lo desiderano

possono avere in pochi istanti tutta la cultura generale che desiderano .


LA scuola . per esercitare un' attrazione sui giovani

deve essere capace di dar loro ciò che non possono trovare in altro modo

senza costringerli in percorsi che non gli stimolano .


Un sistema universitario applicato al liceo

oppure , ancor meglio

all0universita prima , dopo 4 o magari anche 3 anni di liceo .


Ti faccio un esempio , io ho fatto lo scientifico ,

agli inizi in algebra ero anche bravino ma in 4 e 5 adai in crisi

anche perchè cambiò il prof ed il nuovo era uno perso nel mondo

che si metteva alla lavagna e divagava per i meandri della sua mente .


All'università ho fatto Giurisprudenza

e di "f di x" e "f di Y"  e palle varie non ho + sentito parlare in vita mia .


Anni fa , ripulendo la casa di mia madre

che trovo ? I miei vecchi quaderni di algebra !

Giuro che sfogliandoli

ero allibito

non potevo credere che io avessi fatto quelle cose !


Grafici , formule , studi di funzione in buon ordine ......

NEANCHE MI RICORDAVO DI AVER MAI FATTO COSE DEL GENERE ! ! !


E quindi ..... mi chiedo

che diavolo ho passato a fare 2 anni della mia vita

a studiare sta roba ?



Immagine inviata


#5 Lavi

Lavi

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Inviato 30 July 2010 - 19:01:53


Visualizza messaggioXCXC, su 29-Jul-2010 18:52, dice:


qui da noi i laureati vanno a lavorare a 600/900 euro/mese per un paio d'anni... poi nn migliorano chissa' quanto...


Infatti, non  vale la pena studiare...meglio fare scuole  per estetista e parrucchiera, più pratiche :)





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