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DIVORZIO TRA CITTADINA MOLDAVA E CITTADINO ITALIANO


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Questa discussione ha avuto 10 risposte

#1 sergio3

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Inviato 28 May 2008 - 11:58:40


Desidero conoscere cortesemente, se qualcuno conosce la prassi di divorzio tra una Donna Moldava e un uomo italiano, sposati in Moldova.

Questa azione la può fare direttamente la Donna nella città dove si sono sposati con la prassi della legge Moldava dove è suficiente che uno dei due dichiara che tutto è finito o deve essere fatta in italia con la classica burocrazia di questo paese: separazione legale per 3 anni e poi il divorzio.

Grazie per le risposte da parte della Signora.



Io non mi sento italiano, voglio resistere e insorgere


#2 XCXC

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Inviato 28 May 2008 - 19:21:03


potrei sbagliarmi ma per quanto ne so io il diritto internazionale dice che si applica la legge del Paese dove si e' vissuti piu' a lungo...

quindi, da quello che ho capito... si sono sposati in MD e hanno vissuto in Italia?

Si applica la Legge italiana.



.


#3 majo

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Inviato 28 May 2008 - 19:23:47


ciao per quel che ne so io dopo aver divorziato in Italia porti il certificato di divorzio in Moldavia e li la donna Moldava può chiedere il divorzio, a breve sarò essere più preciso, purtroppo..



Chi è causa del suo mal, pianga se stesso..

..per ritrovare la serenita bisogna avere la forza di affrontare il passato e andare oltre..

( majo ci ha lasciati il 22/03/09 :( http://ambasada.it/index.php?showtopic=7963   )

#4 sergio3

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Inviato 28 May 2008 - 19:40:48


Questa è la risposta dell'Ambasciata Moldava di roma.
A me non è molto chiara: non hnno detto se si può fare in Moldova direttamente senza passare dalla legislazione italiana.
Pero richiama se ho ben capito un articolo di legge Moldavo:

Si allega alla presente il Codice della Famiglia della Repubblica di Moldova, il Capitolo 7,  l'annullamento del divorzio.

Distinti saluti,
Ambasciata della Repubblica di Moldova in Italia
----- Original Message -----
From: sergio c.....
To: roma@mfa.md
Sent: Wednesday, May 28, 2008 1:18 PM
Subject: Divorzio tra Cittadina Moldava e cittadino Italiano, sposati in Moldova


Desidero cortesemnte conoscere la procedura per un divorzio tra una Cittadina Moldava e un Cittadino Italiano, SPOSATI IN MOLDOVA

La Signora ha attualmente il cognome del cittadino Italiano.
Il tutto è registrato a Chisinau e a Udine

sergio.crespi3@.........

Grazie per la risposta  Sergio C.....



--------------------------------------------------------------------------------
Ministerul Afacerilor Externe si Integrarii Europene

Riporto il capitolo 7--articolo 33 ecc. del diritto di famiglia della Moldova:

Capitolo 7

L’ANNULLAMENTO DEL MATRIMONIO


Articolo 33 – I motivi dell’annullamento del matrimonio

(1) Il matrimonio è dichiarato nullo a seguito del decesso o della dichiarazione per via legale a seguito del decesso di uno dei coniugi.  
(2) Il matrimonio può terminare attraverso il divorzio (separazione), a seguito della richiesta di uno dei coniugi o di tutte e due i coniugi o del tutore del coniuge dichiarato non idoneo di volere e intendere.

Articolo 34 – I limiti del diritto del marito per richiedere il divorzio

Nel caso del mancato accordo da parte della moglie, il marito non può divorziare durante la gravidanza di quest’ultima e nell’arco di un anno dopo la nascita del bambino se questo è stato nato vivo e vive.

Articolo 35 – Le modalitа di separazione

Nei casi previsti nell’art. 36, coma (1) e (2), il divorzio viene effettuato dall’ufficio di stato civile, e nei casi previsti dall’art. 36 coma (4) e (5) e art. 37 per via legale.

Articolo 36 – La separazione presso l’ufficio dello stato civile

(1) In base agli accordi comuni dei coniugi che non hanno i figli minori comuni o addottati da tutte e due i coniugi, nel caso quando non esistono litigi riguardo alla separazione dei beni o al mantenimento del coniuge inabile di lavorare, il matrimonio può essere annullato dall’ufficio di stato civile territoriale di residenza dell’uno dei coniugi, con la partecipazione obbligatoria di tutte e due i coniugi.
(2) Alla richiesta dell’uno dei coniugi, il matrimonio può essere annullato  presso l’ufficio di stato civile dell’altro coniuge se:
1) è stato dichiarato incapace di intendere e volere
b) è stato dichiarato disperso
c) è stato condannato alla pena maggiore di 3 anni
(3) L’annullamento del matrimonio e il rilascio del certificato del divorzio hanno luogo dopo un periodo di 1 mese dalla data della domanda per il divorzio.  
(4)  Nel caso dei litigi tra i coniugi riguardo ai figli, alla separazione dei beni o al mantenimento del coniuge inabile di lavorare che richiede un appoggio materiale, l’annullamento del matrimonio si esegue per via legale.
(5) Se, dopo il divorzio eseguito dall’ufficio di stato civile, tra i coniugi emergono dei litigi riguardo alla separazione dei beni, al mantenimento dei figli minori o del coniuge inabile di lavorare, questi saranno risolti per via legale.

Articolo 37. La separazione per via legale

(1) Se i coniugi hanno dei figli minori comuni, con l’eccezione dei casi previsti dall’art. 36, coma (2), o nel caso del mancato consenso per il divorzio del uno dei coniugi, l’annullamento dei matrimonio si esegue per via legale.
(2)  L’annullamento del matrimonio si svolge per via legale anche nei casi quando tutte e due i coniugi danno il consenso per il divorzio, però uno di loro rifiuta di presentarsi all’ufficio di stato civile per risolvere il problema.
(3)  L’istanza giudiziaria annullerà il matrimonio se quest’ultima stabilisce che la convivenza dei coniugi e la conservazione della famiglia sono impossibili in futuro.
(4)  Se nel processo della valutazione della domanda per l’annullamento del matrimonio uno dei coniugi non da il consenso per il divorzio, l’istanza di giudizio rimanderà la valutazione della pratica, fissando un termine per la riconciliazione da un mese a 6 mesi;
(5) Se le misure di riconciliazione non hanno prodotto nessun risultato e i coniugi continuano ad insistere per divorziare, l’istanza giudiziaria eseguirà l’avvenuta richiesta.

Articolo 38. La soluzione dei litigi da parte dell’istanza giudiziaria durante il processo del divorzio

(1) Durante il processo del divorzio, i coniugi possono presentare nell’istanza giudiziaria un accordo riguardo alla separazione dei beni comuni e al pagamento della pensione per il mantenimento dei figli e del coniuge inabile di lavorare che richiedono un appoggio materiale, indicando l’importo di quest’ultima, così come la decisione col quale genitore i figli minori comuni abiteranno.
(2) Nel caso della mancanza di un accordo tra i coniugi previsto alla coma (1) o se si dovessi dimostrare che l’accordo danneggia i diritti e gli interessi dei figli minori o dell’uno dei coniugi, l’istanza giudiziaria è obbligata:
a) di dividere, alla richiesta dei coniugi (di uno di loro), i beni di proprietà comune;
b) di decidere quale dei genitori pagherà il mantenimento per i figli minori e l’importo di quest’ultima;
c) stabilire, alla richiesta del coniuge inabile di lavorare, che ha il diritto al mantenimento da parte dell’altro coniuge, l’importo e le modalitа di pagamento del mantenimento;
d) decidere col quale genitore abiteranno i figli minori dopo il divorzio
(3) I litigi, diversi da quelli esposti nel presente articolo, non possono essere determinati durante il processo del divorzio, con l’eccezione dell’azione di contestazione della paternitа a richiesta del marito.
(4) Se, durante la separazione dei beni comuni dei coniugi, saranno toccati gli interessi delle persone terze, l’istanza giudiziaria disporrà di esaminare la domanda in un processo a parte.

Articolo 39. Il momento della fine del matrimonio.

(1)  Nel caso della separazione dei coniugi presso l’ufficio dello stato civile, questo termina quando il divorzio viene registrato, invece nel caso della separazione per via giudiziaria – dal giorno quando la decisione giudiziaria è dichiarata definitiva.  
(2) Se il problema del divorzio è stato risolto per via giudiziaria, questo deve essere registrato attraverso la prassi prevista per la registrazione  degli atti civili di stato. I coniugi non hanno il diritto di concludere un altro matrimonio fino a quando non riceveranno il certificato di divorzio dall’ufficio dello stato civile dove hanno la residenza.
(3) L’istanza giudiziaria deve trasmettere, nell’arco di 3 giorni, dalla data quando la decisione riguardo al divorzio è definitiva, una copia di questo atto all’ufficio dello stato civile territoriale di appartenenza.

Articolo 40. Ristabilire  il matrimonio a seguito della comparsa del marito dichiarato deceduto o disperso.

(1) Nel caso quando ricompare il marito dichiarato, in base stabilita dalla legge, deceduto o disperso e l’annullamento della rispettiva decisione giudiziaria, l’ufficio dello stato civile può ristabilire il rispettivo matrimonio, in base alla richiesta comune dei coniugi, se l’altro coniuge non ha effettuato un altro matrimonio.  
(2) Nel caso quando viene ristabilito il matrimonio, si considera che questa non è stata interrotta. I beni acquisiti nel periodo della mancanza del uno dei coniugi appartengono al coniuge che le ha acquisito.



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#5 XCXC

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Inviato 28 May 2008 - 21:01:38


Visualizza messaggiosergio3, su 28-May-2008 20:40, dice:

Questa è la risposta dell'Ambasciata Moldava di roma.
A me non è molto chiara: non hnno detto se si può fare in Moldova direttamente senza passare dalla legislazione italiana.




questo e' un rapporto di diritto internazionale... non puoi scegliere la legge che piu' ti fa comodo.

Ma la Legge del Paese di riferimento...

per la Famiglia, per quanto ne so, si applica la Legge del  Paese di residenza o quello in cui si e' passato il maggior tempo (di residenza)

Poi non so... mi potrei anche sbagliare... forse vi sono anche accordi fra i due Paesi...



.


#6 sergio3

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Inviato 29 May 2008 - 10:16:37


Visualizza messaggioXCXC, su 28-May-2008 22:01, dice:



questo e' un rapporto di diritto internazionale... non puoi scegliere la legge che piu' ti fa comodo.

Ma la Legge del Paese di riferimento...

per la Famiglia, per quanto ne so, si applica la Legge del  Paese di residenza o quello in cui si e' passato il maggior tempo (di residenza)

Poi non so... mi potrei anche sbagliare... forse vi sono anche accordi fra i due Paesi...

Sì grazie, sei stato chiarissimo,ma non so se hai letto la riga (del fax arrivato dall'Ambasiata di Roma):nella prima èpagina fa riferimento che iltutto èstato redatto da: "Ministerul Afacerilor Externe si Integrarii Europene"
E il CAPITOLO 7 era un allegato alla risposta del''Ambasada di Roma-
Non l'ho utilizzata perchè a favore della Signora (la quale vuole risposarsi sempre con un altro italiano)
E' saltato fuori anche un documento dove il marito è stato giudicato dall'ASL non integro di mente-- Vive attualmente grazie alla Caritas e non ha più lavoro-- in più ha minacciato la Signora con un coltello da cucina mentre dormiva.
La Signora ha sempre avuto ed ha un regolare lavoro.
Grazie ancora , poi non ti scoccio più, ma anch'io sono assillato da questa Donna--
Intanto le ho detto di cominciare a convivere..Buona giornata



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#7 XCXC

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Inviato 30 May 2008 - 00:03:34


scusa non ho capito.... quindi?



.


#8 sergio3

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Inviato 30 May 2008 - 09:42:22


Visualizza messaggioXCXC, su 30-May-2008 01:03, dice:

scusa non ho capito.... quindi?

Guarda, lascia perdere, vedo che la Signora ha poche idee chiare e molto confuse.
Quello che potevo fare l'ho (e l'hai ) fatto.
Ci penserà il Suo Avvocato e l'attuale Compagno.

Ma quando una persona si mette in testa una cosa, è difficile farglierla cambiare.

La mia nota comunque era che il fax veniva direttamente dall'Ambasciata Moldava e dal Ministero Affari Esteri e "qualcosa" che c'entrava con le normative Europee.

Io sono  pratico di pezzi meccanici e travi metalliche, per il resto cerco di capire, ma con poco successo.

Grazie e buona giornata.

Per me è cominciata "bene" !! ho dovuto portare al Pronto Soccorso una Badante caduta insieme al nonnetto giù per le scale-- Per fortuna solo un po' di contusioni, adesso faremo i turni per aiutare Badante e Nonnetto.

PS il trasporto l'ha fatto l'Ambulanza, li ho solo assistiti a livello burocratico, grazie al Direttore Sanitario mio Amico.



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#9 sergio3

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Inviato 30 May 2008 - 11:54:58


E' arrivata la risposta dello Stato Civile Esteri di Bucarest:


la procedura, trattandosi anche di cittadino italiano residente in Italia, segue quella indicata dalla legislazioni italiana.
Cordialmente
Vice Comm.rio Amm.vo R.Sciarretta
Cancelleria Consolare Bucarest


Quindi esattamente come diceva XCXC---Grazie--Sergio3



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#10 xanderx

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Inviato 30 May 2008 - 13:41:03


Il rapporto è regolato dalla legge n. 218/95  "Riforma del sistema italiano di diritto internazionale privato".

"Art. 31 Separazione personale e scioglimento del matrimonio
1. La separazione personale e lo scioglimento del matrimonio sono regolati dalla legge nazionale comune dei coniugi al momento della domanda di separazione o di scioglimento del matrimonio; in mancanza si applica la legge dello Stato nel quale la vita matrimoniale risulta prevalentemente localizzata.
2. La separazione personale e lo scioglimento del matrimonio, qualora non siano previsti dalla legge straniera applicabile, sono regolati dalla legge italiana."

Le due persone in questo specifico caso essendo una delle due cittadina straniera possono divorziare anche in Moldova, anche se residenti in Italia.

Però attenzione perchè il divorzio per via amministrativa in Italia NON è riconosciuto.

E' questione comunque complessa e i dettagli del singolo caso devono essere attentamente valutati, è complesso dare regole generali esaustive per ogni situazione.

Ho seguito 4 separazioni tra italiano e moldava, matrimonio in moldova, residenza in Italia, separazione in moldova e successiva trascrizione in Italia, tutti e 4 conclusi positivamente, tempo dell'intera procedura compresa la trascrizione in Italia circa 18 mesi.

Ciao







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