CRISTY, su 4-Jun-2010 12:46, dice:
..cmq..adesso ho capito perché non riuscivo a scovare l'errore...non ho mai usato una macchina da scrivere.

Allora tu non hai idea di cosa fossero gli uffici di una volta !
Io andavo spesso in ufficio da mio padre che era avvocato ,
ed in studio aveva minimo 3 dico 3 segretarie addette alle macchine da scrivere .
Quando aprivi la porta dell'uffico
sembrava di entrare in una fabbrica ,
un ticchettio infinito
interrotto solo dal rumore mettallico e sgradevole del carrello della macchina da scrivere
che tornava indietro .
Ricordo che loro usavano le macchine con il carrello doppio
per poter mettere i fogli ad uso legale aperti .
Il vero dramma erano poi le copie , ogni atto andava scritto in almeno 4/5 copie
ed allora si andava di carta carbone
(chi se la ricorda ? recentemente ho scoperto che è stata bandita , pare che la usassero per schermare i raggi X negli aeroporti!)
Ciò comportava una precisione assoluta nell'accopiamento dei fogli
e soprattuo una gran bella forza nel pigiare sui tasti perchè si vedesse anche sull'ultimo foglio
(tant'è che le macchine elettriche non andavano bene , non ne avevano a sufficienza!) .
Ricordo ancora come se fossi oggi quando a metà anni 70 mio padre mi disse tutto misterioso e soddisfatto :
"vieni in ufficio oggi , c'è una novità !"
La novita era una macchina da scrivere elettrica dell'IBM con la pallina ed il carrello fisso !
Sembrava il non plus ultra della tecnica !
Tornando alle copie in carta carbone , ricordo bene anche le madonne che tiravano le dattilografe quando facevano un errore ,
si perchè la prima pagina la correggevi senza problemi con il bianchetto ,
mentre quelle sotto erano un problema non solo per raggiungere le diverse pagine
ma anche per rispettare l'allineamento
in modo che nel proseguio non si vedesse lo sfalsamento di riga !
E poi ai tempi , ogni atto andava battuto ad hoc ,
mica come oggi che tieni gli atti in memoria del PC
e cambi solo i dati con quelli del nuovo cliente !
(e difatti quante volte mi è capitato di leggere atti in cui i dati erano sbagliati

)
MA la mia vera passione in quel ufficio
(oltre ad alcune signorine ovvio , altrimenti che ci andavo a fare !

)
era la mitica calcolatrice elettro/meccanica della Olivetti !
La divisumma 24,
un autentico gioiello dell'ingegno umano , che qui potete vedere in una parte della sua incredibile complessità !
In realtà in quegli anni già c'erano le prime calcolatrici elettroniche
ma mio padre per questa macchina aveva una autentica adorazione
dovuta probabilmente al fatto che
anni prima , quando la comprò
costava un patrimonio !
E bisogna dire che nonostante l'incredibile complicazione tecnica
(a volte la aprivo solo per godermi la danza degli ingranaggi mentre faceva i calcoli , uno spettacolo !)
non si ruppe mai ! Mai un problema , solo cambiare la carta ed il nastro inchiostrato .
Ricordo che impostavo le operazioni più assurde (aveva un notevole numero di capacità ) solo per il gusto di sentire l'armonia del suo girare di ingranaggi
e quando dopo qualche decina di secondi ( e si questi erano i suoi tempi

) stampava la soluzione era come se la ...... buttasse li , sul tavolo
con un paio di ultimi e perentori scatti di ingranaggio !
Ho cercato su youtube per vedere se qualche patito ne avesse messa una mentre lavora ......
niente
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e non sapete quanto pagherei per risentire quella musica !
(tra l'altro , chissa dovè finita quella di mio padre
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)