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Eutanasia pro o contra?


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Questa discussione ha avuto 23 risposte

Sondaggio: Decidere di Morirre (10 utenti che hanno votato)

Voi Personalemente sieti favorevoli all'EUTANASIA?

  1. Si, in alcuni casi (7 voti [70.00%])

    Percentuale di voti: 70.00%

  2. No (2 voti [20.00%])

    Percentuale di voti: 20.00%

  3. Non so (1 voti [10.00%])

    Percentuale di voti: 10.00%

Se dovete scegliere di morirre

  1. Eutanasia (1 voti [10.00%])

    Percentuale di voti: 10.00%

  2. Testamento biologico (2 voti [20.00%])

    Percentuale di voti: 20.00%

  3. Suicidio assistitto (0 voti [0.00%])

    Percentuale di voti: 0.00%

  4. Voglio vivere comunque (3 voti [30.00%])

    Percentuale di voti: 30.00%

  5. Non lo so (4 voti [40.00%])

    Percentuale di voti: 40.00%

Voto Gli ospiti non possono votare

#1 Guest_Intense_*

Guest_Intense_*
  • Ospite

Inviato 06 October 2006 - 09:43:56


C'è un diritto alla morte come c'è un diritto alla vita?". Questo si chiedeva Piergiorgio Welby in un forum online di cui pubblichiamo brani significativi. E un sondaggio esclusivo indica: per due italiani su tre la risposta è "sì"
Si è saputo che la malattia di Piergiorgio Welby, una forma di distrofia, gli è stata diagnosticata a 20 anni. Il peggioramento è stato lento, ma inesorabile. Da giovane, racconta Giordano che ha visto le sue foto, era un marcantonio di 1 metro e 90, il cui papà, scozzese, ha giocato in serie A nella Roma. Gli piaceva andare a caccia, ha una passione per i cani, e una grande cultura.
Anni fa, una notte, ebbe una crisi respiratoria e la moglie Mina, nonostante tra loro ci fosse l'intesa di non portarlo in quel caso al pronto soccorso, non accettò l'idea di perderlo. L'ambulanza trovò tutti i semafori verdi e Piero si ritrovò con il tubo alla gola, a sentirsi schiavo del ventilatore polmonare. Col computer, dal suo letto è rimasto in contatto con il mondo. Chi è Piergiorgio Welby? Dalle migliaia di pagine del forum Panorama ha scelto qualche stralcio che forse fa capire di quest'uomo e delle sue convinzioni più di tanti tentativi di esegesi.

14 MAGGIO 2002
P. Welby C'è un diritto alla morte così come c'è un diritto alla vita? Io risponderei: "Sì!". Si ha questo diritto, perché si è uomini liberi e perché lo scopo della terapia medica presuppone la persona; presuppone quindi che si abbia a che fare con un uomo il cui volere deve essere rispettato.
In questo senso non mi sembra affatto difficile rispondere alla domanda. Nella prassi diviene però molto più difficile poiché il morire, l'agonia stessa, è un lento paralizzarsi della libera possibilità di decidere...

29 MAGGIO
P. Welby Richiesta di sos a tutti i naviganti
... se un medico vi dicesse: "Lei ha una malattia incurabile e le resta poco da vivere, però… noi potremmo farle un buco in pancia (gastrostomia) per poterla alimentare, poi le praticheremo un foro nel collo (tracheostomia) per permetterle di respirare, le introdurremo un tubicino nell'uretra (catetere vescicale) per consentirle di urinare, un'infermiera le svuoterà giornalmente l'intestino... naturalmente dovremo sottoporla a forti terapie antibiotiche per contenere le infezioni causate dai tubi... inevitabilmente dovrà sopportare i decubiti, piaghe dolorose che corrodono la carne fino all'osso... però lei potrà vivere anche un anno o più!";
... se un medico vi dicesse: "Lei ha una malattia incurabile e le resta poco da vivere, però… noi potremmo ridurre le sue sofferenze al minimo e, su sua richiesta, procurarle una morte indolore, purtroppo la scienza ha i suoi limiti". Da quale medico vorreste essere curati? Grazie
3 GIUGNO
P. Welby Sono un ricatto vivente, uno scomodo memento mori, sono la cattiva coscienza che agita i sonni, sono un ammonimento inquietante per un'umanità convinta di aver conquistato l'immortalità comprando una bustina di integratori, mangiando crusca e yogurt, lavandosi i denti tre volte al giorno, facendosi il check-up una volta all'anno, scopando con due preservativi infilati sull'uccello… insomma quella gente normale che ogni domenica indossata un'Adidas corre nei parchi cittadini. Un giro in più e un'altra manciata di anni è assicurata! Poi arrivo io.
E mentre gli rotolo davanti, con le braccia penzoloni e la testa cadente... il loro cuore accelera e anche la loro andatura aumenta, ma la mia immagine gli resta nel cervello, imprigionata come una vespa in un bicchiere capovolto. Zzzzzzz… zzzzz… e se capitasse a me cosa farei? Zzzzz... come si può continuare a vivere in quelle condizioni? Zzz... zzz... io non ci riuscirei mai. Zzzzz... zzzz... meglio un colpo di pistola! E rassicurati da questa scappatoia, alla prima curva, scattano e spariscono dietro una siepe di mortella.
Io resto qui. E, senza tirarmi un colpo di pistola, continuo, insieme a tutti gli altri nelle mie stesse condizioni, a domandarmi perché sia dovuta capitare proprio a me, perché, mentre le persone normali contano i chili in più, io debba contare i giorni che mi restano.
11 GIUGNO
P. Welby Non vorrei parlare dei miei guai ma... ho la pressione 180-130, colpa del cortisone, mi hanno fatto una endovena di Lasix, senza cortisone boccheggio come un pesce rosso, l'ulcera della cannula mi tormenta, ho un orecchio chiuso perché senza la circolazione d'aria nel naso non posso muovermi, ho dolori alla schiena, un braccio gonfio, non posso parlare, comunico con un campanello. So che il peggio deve ancora venire, sono lucido e resterò lucido fino alla fine. Non cerco pietà, solo una morte dignitosa. Dio? No grazie... ho già dato!
12 GIUGNO
P. Welby Ho chiesto al mio pneumologo, un medico che da anni si occupa di distrofici, cosa pensasse dell'eutanasia. Ci ha pensato un po' e mi ha risposto che in certi casi potrebbe rappresentare un atto… terapeutico. I distrofici fino a pochi anni fa morivano per insufficienza respiratoria grave, poi sono arrivati i ventilatori polmonari portatili e la tracheostomia, l'alimentazione nasogastrica e gli antibiotici d'ultima generazione per contenere le infezioni polmonari. Adesso molti distrofici muoiono per i decubiti... necrosi dei tessuti sottoposti a pressione continua… È questo il progresso scientifico?

26 FEBBRAIO 2003
P. Welby Sergio, io non so se Dio esiste. Ma se esiste, spero che abbia una buona scusa.
7 SETTEMBRE
P. Welby Il testamento biologico e l'eutanasia, se passeranno, stravolgeranno i rapporti tra medico e paziente e sottrarranno la sofferenza a quella fatalità che l'ha sempre governata. Decidere di voler morire perché un tumore alla mascella ha richiesto la demolizione del viso, della lingua, del naso, della trachea sarà possibile. Non so di quanto cambierà la nostra vita ma cambierà, anche se le statistiche dicono che l'eutanasia riguarda solo il 5 per cento dei terminali.
Uno studio della Cattolica di Milano riporta che dal 4 al 7 per cento dei medici rianimatori ammette di aver praticato eutanasia. È falso! L'eutanasia deve essere richiesta dal paziente, quello che loro hanno fatto, anche se in buona fede, è arbitrio. Ecco, vorremmo porre fine agli arbitri e legalizzare la realtà.

28 AGOSTO 2006
P. Welby Difficile dire a chi ti ama che vuoi morire, che il dolore ha sconfitto l'amore e che la vita condivisa per anni non ha più senso o importanza. Difficile fare accettare a chi ti ama tutto ciò.

MA è GIUSTO VIVERE COSI? PER COSA CHE COSA ???
IO SONO PRO EUTANASIA.....

SONDAGGIO ESCLUSIVO DI "PANORAMA"
Per la larga maggioranza degli intervistati (circa l'83 per cento) il Parlamento deve discutere nuove norme di legge sull'eutanasia. E quasi 2 italiani su 3 sono favorevoli al ricorso all'eutanasia, almeno in alcuni casi. Gli assolutamente contrari sono poco più del 30 per cento.
Quali sono i casi per cui è ritenuta accettabile l'eutanasia? Per i più, solo in casi estremi, per malattie terminali. La maggioranza è contraria alla possibile estensione ad altre casistiche. All'eutanasia sarebbe comunque preferibile il testamento biologico, che è giudicato "accettabile" dal 69 per cento e "preferibile all'eutanasia" da quasi il 59 per cento, quindi anche da molti tra quanti si dichiarano possibilisti sull'eutanasia (tab. 5).
È da segnalare che su eutanasia e testamento biologico si dimostrano più favorevoli gli uomini rispetto alle donne e i giovani rispetto ai meno giovani.

VOI COSA NE PENSATE???


#2 Guest_Intense_*

Guest_Intense_*
  • Ospite

Inviato 06 October 2006 - 10:02:41


la differenza tra i termini del dibattito
L'eutanasia, etimologicamente la "buona morte", è la richiesta esplicita e cosciente del malato terminale di un intervento medico per porre fine alla propria esistenza. Si distingue tra eutanasia attiva (attraverso la somministrazione da parte di soggetti terzi di determinate sostanze) ed eutanasia passiva (attraverso la sospensione del trattamento medico).in Europo è legale in Belgio e Paesi Bassi.
Il "testamento biologico" (o Dichiarazioni anticipate di trattamento) prevede invece che il soggetto, quando sia ancora capace di intendere e volere, possa indicare le opzioni terapeutiche possibili in caso si trovi in stato di incoscienza, rifiutando ad esempio trattamenti estremi che si configurino come accanimento terapeutico. Dalle Dichiarazioni anticipate è esclusa la richiesta di eutanasia. Il Testamento non è vincolante per il medico, che può decidere di non rispettare le indicazioni date motivandone le ragioni nella cartella clinica del paziente.
Si prevede anche la possibilità di indicare un "fiduciario", cioé una persona (parente, convivente, amico o anche lo stesso medico di famiglia) al quale la persona vorrà affidare la cura dell'attuazione delle volontà e dei desideri espressi nella dichiarazione.
Per "accanimento terapeutico" si intende la messa in atto di procedure mediche "onerose, pericolose, straordinarie o sproporzionate rispetto ai risultati attesi". Una espressione che traduce il termine più accademico "distanasia", parola di origine greca che significa 'morte difficile o travagliata'.
Suicidio assistito Consente ai malati terminali di richiedere e ottenere dal medico un farmaco che procuri la morte.L'americano Jack Kevorkian costrui una machina per assistere il suicidio, togliendo la responsabilita del uomo.E legale nello stato dell'Oregon(USA) e Svuzzera.
IN ITALIA E IN EUROPA
In Italia, diversamente che negli Stati Uniti e in diversi paesi del Nord Europa come Olanda, Belgio, Danimarca, Germania, manca ancora una legge che regoli il testamento biologico.
E tutto è affidato alla discrezionalità del medico che in un tale contesto, scevro di giurisdizione, non viene tutelato. Lo sa bene l'oncologo ed ex ministro della salute Umberto Veronesi che anche attraverso la Fondazione che porta il suo nome conduce da tempo una battaglia per avere finalmente anche in Italia una normativa sul testamento biologico. E sul sito della Fondazione Veronesi da marzo scorso, dopo lotte, dibattiti e polemiche, è apparso ed è quindi possibile compilare il modulo che consente agli italiani di esprimere correttamente le proprie disposizioni in fatto di cure.
"Le sue dichiarazioni - così si legge nel sito - non saranno vincolanti da un punto di vista giuridico per il medico, ma chi si rifiuterà di seguirle dovrà rendere conto della sua decisione. In particolare dovrà risponderne al fiduciario, la persona indicata nel Testamento come il garante dell'attuazione delle volontà".


#3 Guest_Intense_*

Guest_Intense_*
  • Ospite

Inviato 06 October 2006 - 10:10:29


Spero che sia giusto come ho fatto, aspetto le vostre risposte e vostri pareri.


#4 Guest_Seborga_*

Guest_Seborga_*
  • Ospite

Inviato 06 October 2006 - 11:39:55


La mia risposta é un no...

Ma rispetterei la decisione del paziente consapevole.

Del resto la vita é un diritto sacrosanto, anche durante la sofferenza estrema.

Ogni situazione a cui andiamo incontro ha uno scopo...e dobbiamo viverla nel piacere e nel dolore.

Avere di fronte una persona cara e sofferente, mi metterebbe in seria difficoltà...ma credo che il decorso debba essere naturale.

A questo punto mi chiedo se in Moldova esiste l'Eutanasia.


#5 XCXC

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Inviato 06 October 2006 - 12:33:31


Premesso che in tutti gli ospedali avviene da sempre in forma arbitrale...

Per principio sono contrario che "altri" possano decidere sulla mia e altrui vita.

Un esempio era il caso della ragazza USA (non ricordo il nome) dove anche Bush era intervenuto contro la Corte di Giustizia...

La ragazza aveva i genitori disposti ad assisterla...

Allora diamo delle priorita' sulle decisioni:

1) la persona in vita e sana puo' decidere cosa fare in caso di incidente o malattie gravi future...  

2) qualsiasi parente, amico, convivente, compagno ecc... nel momento di "staccare la spina" puo'  decidere di assistere la persona e quindi rifiutare l'"eutanasia di Stato"! Anche a prescindere dal punto 1

3) ad esclusione del punto 2 nessuno puo'  decidere contro la volonta' del punto 1

4) in assenza dei punti 1 e 2 (cioe' senza che la persona abbia deciso nulla e senza alcun parente in opposizione) in caso di malattia inguaribile lo Stato puo' decidere sull'eutanasia.



.


#6 Rosa

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Inviato 06 October 2006 - 14:08:20


PERSONALMENTE...contro...
siccome non abbiamo deciso noi di venire su questa terra...non possiamo decidere neanche di andare via...



Connettere internet cuore e cervello prima di scrivere!! (Franangy)

#7 Guest_Seborga_*

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Inviato 06 October 2006 - 14:59:03


Visualizza messaggioRosa, su 6-Oct-2006 15:08, dice:

PERSONALMENTE...contro...
siccome non abbiamo deciso noi di venire su questa terra...non possiamo decidere neanche di andare via...

Credo invece che abbiamo desiso di vivere questa nostra vita...
E per tutto quanto accada...abbiamo il sacrosanto dovere di portarla avanti sino in fondo.

Il dolore é nei nostri pensieri..nel nostro fisico, ma non nella nostra anima.


#8 Guest_Intense_*

Guest_Intense_*
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Inviato 07 October 2006 - 11:15:38


ma se sei tenuto in vita solo con le machine..... e devi essere sotto i antidolorifici tutti giorni, non riesci a parlare, non riesci a mangiare.....

ma avete letto quello che ho quotato piu su???


#9 giuseppe

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Inviato 07 October 2006 - 13:53:47


Favorevole a tutto ciò che non costringa la PROPRIA vita a cessare di essere un diritto e a diventare un dovere.
I credenti delle varie religioni avranno diritto di scelta, ma lo stato deve essere laico.


#10 acciuga

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    Medaglie

Inviato 07 October 2006 - 14:08:23


Quoto Giuseppe e comlimenti a Intense per il sondaggio. WOW!

Io vorrei buttare una provocazione, visto che si parla di religioni:

La morte del Papa è un'Eutansia assistita?

Secondo me si e, sempre secondo me, non avrebbe potuto farlo un comune mortale in Italia.





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