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[XCXC]

La trasmissione e' andata in onda sabato scorso (19 Aprile)... purtroppo avevo pogrammato la registrazione alle 10.30 (orario consueto) invece e' iniziata alle 10.15 quindi mancano 15 minuti circa.

[Seborga]

Sarebbe bello  se Suor Paola si recasse  in Moldova..a quanto ho capito non c'é mai stata...

[XCXC]

La carità ha un prezzo!

  

          La Rai lo scorso sabato 19 aprile, all’interno del programma Sulla via di Damasco, diretto dal sacerdote orionino don Giovanni D’Ercole, ne ha già parlato e si tratta della storia di quattro ragazzi moldavi, recuperati dalla Fondazione Regina Pacis in Moldova.

           E’ la triste storia di tre sorelle di sedici, quindici e sette anni, ed un fratello di dodici, accolti nella Casa famiglia Regina Pacis di Chisinau, dopo essere stati strappati dalla miseria di un villaggio alla periferia della capitale moldava.

           Erano soli, infreddoliti e soprattutto rinchiusi in una triste e sporca baracca, in attesa che qualcuno si ricordasse di loro. I genitori hanno preferito fare altre scelte e consegnare al destino i propri quattro figli!

           Inaccettabile tale situazione, soprattutto perché lontana da ogni possibile umana comprensione. Come è possibile abbandonare i propri figli? Come è possibile lasciare nella miseria le proprie creature e fuggire con un altro uomo o preferire la passione dell’alcol?

           Non è stato perso il tempo nella rincorrere i facili giudizi, perché si è puntato lo sguardo della carità sui ragazzi, che attualmente fanno parte della grande famiglia della Fondazione Regina Pacis di Chisinau. Sono stati accolti, coinvolti nella Casa famiglia, fatti rientrare nella scuola che avevano abbandonato, impegnati nelle diverse attività formative, ma soprattutto è stata restituita loro la dignità svenduta sul mercato dell’abbandono.

           Lo affermiamo spesso e lo vogliamo ripetere ancora: questi sono i miracoli della carità. Questi sono i messaggi di speranza che la Fondazione Regina Pacis continua, nonostante tutto, a consegnare ai poveri, perché riemergano dall’abbandono. Questo significa servire, nonostante le ingiuste bastonate che continuano a trafiggere l’operato di chi crede nell’amore verso gli altri, fino a sacrificare tutto di se stessi.

           La carità pare che debba pagare il suo prezzo e tutto questo avviene puntualmente, perché se da una parte si ricevono sofferte bastonate, dall’altra il buon Dio, che vuole che l’amore sia la scelta fondamentale della vita cristiana, permette di incontrare, servire ed amare, come nel caso dei quattro ragazzi.

           E’ difficile comprendere, se la valutazione rimane umana, come possano procedere parallelamente giudizi incomprensibili e carità senza limiti, ma se il coraggio della fede diventa la chiave di lettura di tali eventi si comprende l’opera di Dio.    Nei giorni scorsi un santo prete leccese diceva:”Tutto ciò che sta avvenendo ha la sua spiegazione nell’amore di Dio e nella convinzione che c’è un progetto molto più grande di noi, che deve essere compreso”.

           Certamente per essere degni di un così grande dono di Dio, cioè quello di accogliere quattro poveri ragazzi, bisogna pagare di persona un prezzo, che è quello della sofferenza, della umiliazione, del rifiuto, del silenzio che penetra e fa ugualmente tanto male.

           Se la salvezza di quattro ragazzi richiede un cos’ grande sacrificio personale, c’è solo da dire grazie al buon Dio, anche se rimane, e questo lo hanno avvertito interiormente anche i grandi santi, la ribellione dell’uomo, l’incapacità a comprendere perché avvenga tutto questo, l’incomprensione di una logica umana che deve sempre dar fastidio all’opera di Dio.

           E’ certo che i quattro ragazzi stanno già meglio e ci auguriamo che la loro situazione possa ancora migliorare.

           Rimane la sofferenza, la quale ha tempi lunghi, che un giorno sarà ugualmente superata dalla rettitudine della propria coscienza e dall’affermazione di una giustizia, alla quale, nonostante tutto, è sempre bene credere.

Regina Pacis Inform@ www.reginapacis.org Notiziario n. 97 – 29 aprile 2008

[veronica]

Don Cesare, lei ha un cuore d'oro - ho visto una parte del filmato dedicato alle sue iniziative per la solidarietà in Moldova, mi sono commossa tantissimo vedendo i miei connazionali in queste situazioni è vero che non mi sorprende il fatto lo so troppo bene la situazione del mio paese specialmente nelle parte rurale. Vorrei essere anche di aiuto se posso con qualcosa io 2 volte all'anno vado in Moldova e se posso aiutare perché no o fare quacosa altro anche in Italia dove vivo attualmente.

[XCXC]

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