Cristal, su 8-Nov-2009 22:54, dice:
Moldova-mms.com | News dal Regina Pacis | Seborganelmondo |
|
|
Frammenti di vita e di cuore
#491
Inviato 08 November 2009 - 22:03:42
A mio marito e mia figlia....
#492
Inviato 29 November 2009 - 22:23:22
rodi, su 8-Nov-2009 22:03, dice:
E' tanto che non scrivi qualche poesiuzza, vero?
spero di rileggerti presto, dolce rodi
www.mondodeicolori.net
L'anima di una persona sta nascosta nello sguardo, per questo abbiamo paura di guardarci negli occhi. Jim Morrison
#493
Inviato 30 November 2009 - 12:33:57
la poesia vorrei scrivere ma mi mancano le parole che potranno descrivere il mio pensiero...
come stai???????
A mio marito e mia figlia....
#494
Inviato 30 November 2009 - 23:12:09
rodi, su 30-Nov-2009 12:33, dice:
come stai???????
è proprio vero che spesso è la sofferenza a generare l'ispirazione, ma meglio così, preferisco saperti serena
Io abbastanza bene, sarebbe un peccato lamentarmi.
www.mondodeicolori.net
L'anima di una persona sta nascosta nello sguardo, per questo abbiamo paura di guardarci negli occhi. Jim Morrison
#495
Inviato 01 December 2009 - 21:58:56
Cristal, su 1-Dec-2009 00:12, dice:
Io abbastanza bene, sarebbe un peccato lamentarmi.
che sono stata a casa ho presso nelle mia braccia la figlia....... però è stranno mi mancano le parole...............
magari le emozione.... magari che il cuore è felice e calmo.....che ho adesso tutto che volevo la figlia e il mio uomo...una famiglia come lo desideravo......e grazie a voi che mi avete sostenuto....e ne anche non vi immaginate quanto.....GRAZIE DI CUORE........A TUTTI VOI::::::::
E STARO ANCHE IO ASSIEME A VOI PER AIUTARE ALTRE PERSONE CHE NE HANNO BISOGNO::::
io sono contenta che stai bene.... un grande abbraccio
A mio marito e mia figlia....
#496
Inviato 03 December 2009 - 11:15:38
Ho trovato un po' di aforismi sulla neve e le condivido con voi...
- Una bugia è come una palla di neve:quanto+rotola,tanto+s'ingrossa.
- Potrei leggere il desiderio d'eternità perfino negli occhi di un pupazzo di neve. (Valeriu Butulescu)
- Gli eschimesi hanno 52 termini per indicare la neve, perché essa per loro è tanto speciale; ce ne dovrebbero essere altrettanti per l'amore. (Margaret Atwood)
- La vita è come camminare in mezzo alla neve. Ogni passo lascia il suo segno. (Jess Lair )
www.mondodeicolori.net
L'anima di una persona sta nascosta nello sguardo, per questo abbiamo paura di guardarci negli occhi. Jim Morrison
#497
Inviato 31 January 2010 - 00:18:30
Da qualche parte del mondo e in questo momento qualcuno sta raccontando una storia, magari una saga o una storia d'amore, chissà...ma sta sostenendo l'Universo...ecco perchè viviamo, non si può fermare il racconto della storia. "Parnassius"
#498
Inviato 07 February 2010 - 22:31:23
A servizio degli anziani
La comunità moldava di Garessio
Garessio è un comune di 3.478 abitanti (Garessini) con una superficie di 131 chilometri quadrati che si sviluppa tra i 430 e i 2.172 metri sul livello del mare. Situato in Piemonte, in Provincia di Cuneo, ai piedi delle Alpi marittime, al confine con la Liguria, il comune fa parte della Comunità montana Alta Valle Tanaro ed è suddiviso nelle sei frazioni di Cappello,Cerisola, Mindino, Trappa,Mursecco, Valdinferno. Tra le Città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la Seconda guerra mondiale, Garessio vanta la presenza di un prestigioso monumento, iscritto nella lista dei Siti Unesco, denominato la Reggia di Valcasotto. Il territorio di Garessio, abitato già dagli uomini della pietra grazie alle numerose grotte naturali presenti, fu popolato di guerrieri indomabili e selvaggi pastori denominati Liguri Montani e Vagienni, che diedero filo da torcere ai Romani ed alle loro velleità di conquista delle Alpi. Dal secolo IX arrivarono le orde saracene che da Frassineto (attuale Saint Tropez, Provenza) si spinsero a funestare tutta la Val Tanaro ed il Piemonte meridionale. Dopo alterne vicende, Garessio passa sotto il marchesato di Ceva, per poi subire, nel corso dei secoli, numerose tristi vicende quali pestilenze, saccheggi e distruzioni ad opera di Genovesi, Francesi, Spagnoli sino al passaggio delle truppe napoleoniche verso il 1794. Nel 1814 Garessio ritornò sotto i Savoia e ne divise le sorti,prima con il regno Sardo-Piemontese e poi, attraverso le guerre del Risorgimento, con il Regno Unito d’Italia.
L’economia del comune è prevalentemente legata, oltre che all’agricoltura, a piccole aziende e società di servizi. Le attività industriali sono 65, con 647 addetti; 172 le attività di servizi, con 440 addetti, e 42 attività amministrative, con 142 addetti. A partire dalla metà degli anni ’90 Garessio ha visto nascere ed aumentare una popolazione straniera residente. Oggi il piccolo Comune conta 208 stranieri, tra cui una consistente comunità moldava (23 persone regolarmente residenti) costituita in maggioranza da donne impiegati nei servizi alla persona.
Visto dall’esterno…
«Questo è il primo incontro ufficiale che facciamo con dei rappresentanti della comunità moldava a Garessio», spiega il vice sindaco e assessore ai Rapporti con gli immigrati Adelmo Odello, che per l’occasione ha convocato le signore Fedora Cristiescu e Maria Roman nel suo ufficio comunale.«Ormai consideriamo gli stranieri non come forestieri – continua il vice sindaco -, ma come garessini a tutti gli effetti. Forse anche per via della nostra storia, che ha visto tanti concittadini emigrare a lavorare in Francia». Oggi Garessio, da paese di emigrazione, è diventato paese d’immigrazione, con 208 stranieri su una popolazione di meno di 3.500 abitanti, pari al 10% dell’intera popolazione. E i primi timidi segnali della loro presenza cominciano a vedersi, come ad esempio l’apertura di un negozio di prodotti magrebini ad opera di un immigrato marocchino, o un negozio di vestiti gestito da una signora rumena. «Il fenomeno dell’immigrazione a Garessio è inziato con i profughi della Bosnia – ricorda Adelmo Odello -. Siamo andati prendere una famiglia di profughi a Cuneo e gli abbiamo messo a disposizione un alloggio. Poi nel corso degli anni ’90 sono arrivate persone da altri paesi: marocchini, abanesi, rumeni e tanti altri. Per quanto riguarda i
moldavi invece il fenomeno è più recente: direi grosso modo da 8 anni a questa parte arrivano molte donne impegnate nei servizi alla persona, spesso badanti presso anziani del luogo». Oggi i moldavi a Garessio sono 23, «più i candestini», sottolinea il vice sindaco. Inoltre insieme ai connazionali di comuni limitrofi come Ceva, Bagnasco o Nucetto, la comunità arriva a sfiorare le 100 persone. «L’inserimento di questi stranieri in paese è tutto sommato buono – continua Adelmo Odello -, i piccoli frequentano l’asilo parrocchiale, i più grandicelli la scuola. Uno dei problemi maggiori è quello della casa, per cui noi abbiamo cercato di dare loro degli alloggi popolari, senza distinzioni in graduatoria con le famiglie italiane. E oggi abbiamo ben 13 alloggi popolari di proprietà del Comune affittati a famiglie straniere su 17». Un fenomeno rilevante quello degli stranieri per gli assetti di un piccolo comune come Garessio. Per affrotare il quale la municipalità aveva intenzione
di realizzare un assessorato insieme ad un rappresentate di ogni singola nazionalità. «Poi le urgenze non ce l’hanno permesso – spiega Adelmo Odello -. Come non ci hanno ancora permesso di incentivare momenti di socializzazione tra stranieri e italiani. Magari individuando un luogo per organizzare feste e sage con gli stranieri. Ma nonostante queste mancanze, che speriamo di ovviare in futuro, i flussi vengono gestiti al meglio, senza particolari emergenze. La cittadinanza ad esempio non viene data a tutti indifferentemente. Gli inserimenti sono sempre finalizzati, e i nuovi ospiti regolarizzati solo se hanno trovato lavoro».
Lavoro che a Garessio, come purtroppo in molte parti del nostro paese, comincia a scarseggiare. «In futuro – conclude il vice sindaco - non penso arriveranno tanto altri ospiti stranieri. La cartiera locale ha chiuso e le altre opportunità non sono molte. Anche se, sicuramente, continuerà la domanda di servizi per le persone anziane».
Visto dall’interno…
«Sono venuta in Italia due anni fa per cercare mia figlia. Era partita due anni prima, come quasi tutti i giovani moldavi, per cercare lavoro all’estero, e non ne avevo più avuto notizia. Ora lavoro a Garessio, e so che mia figlia lavora a Roma». Fedora Cristiescu, moldava di Leova, racconta la sua storia insieme all’amica connazionale Maria Roman. «Anche io sono arrivata a Garessio due anni fa – spiega Maria Roman -, per cercare lavoro. Da noi non manca ma è pagato pochissimo, e se si hanno bambini o parenti malati è quasi obbligatorio emigrare. Una volta la Moldavia era un paese prospero, vendeva frutta, verdura e vino a tutta la Russia. Oggi invece siamo rimasti a terra: mancano i trattori e tal volta persino concimi e sementi. Non rimane che emigrare». Ma spesso entrare in un paese europeo non è facile. Impossibile ottenere i visti, blindate le frontiere. A meno
di non mettersi nelle mani dei “trafficanti di esseri umani”, con tutti i rischi che ne conseguono.
Come è successo ad alcune connazionali delle signore Fedora e Maria, che dietro al pagamento di 4.000 euro (oggi lievitato a 6.000), sono state trasportate illegalmente in Italia. Una via terra,sdraiata a pancia molle sul fondo del rimorchio di un camion di bobine elettriche, per due giorni senz’acqua ne cibo. L’altra via mare, traghettando dalla Grecia dopo aver attraversato i Balcani a piedi nella neve dalla Bugaria nel mese di gennaio. «Ora queste persone devono ancora pagare il loro debito con i trafficanti», spiega Fedora Cristiescu. Pena, la perdita della casa e dei terreni lasciati a garanzia del debito in Moldavia.
«Guardo un’anziana di Garessio – continua Fedora Cristiescu – dalla quale mi trovo molto bene.Inoltre mi sono rispostata con un uomo di qui il 20 maggio del 2008. Sono divorziata dal mio ex marito da più di vent’anni. I miei 4 figli l’hanno presa bene: i due maschi vivono a Mosca, le due femmine in Italia, a Roma e Torino. In Moldavia avevamo la terra: campi, maiali, mucche.Abbiamo dovuto abbandonare tutto perché non riuscivamo a tirare avanti». Anche Maria Roman oggi fa la badante a Garessio: «ero maestra d’asilo, con casa e terreno di proprietà. Ho dovuto lasciare tutto e sono venuta via perché non riuscivamo più a vivere. Anche mia figlia è in Italia, e lavora anche lei a Garessio per una fabbrica di confezionamento cioccolatini per la Lindt. La Norpak. Ma mia nipotina di 9 anni è ancora a Leova. E spero di riuscire a portare in Italia anche lei al più presto».
La nipotina della signora Fedora è anche lei a Leova. «È molto malata – dice la nonna -, ma non possiamo ancora farla venire in Italia. Per ora la tiene mia sorella». Due esempi simili a molte altre storie di moldavi nel nostro paese. Dove quasi sempre sono le donne a guadagnare i soldi per mantenere la famiglia. «Tra i 23 moldavi in regola – spiega la signora Fedora -, ci sono anche tre famiglie con bambini. Il resto tutte donne badanti. Metà di loro vengono dalla nostra città, Leova. Per passaparola. Se vengo a conoscenza del bisogno di una badante telefono a casa e lo dico
immediatente». Prima arrivano i parenti, poi amici e vicini di casa, e si viene a creare una rete lunga tra Leova, in Moldavia, e Garessio, in Italia. Tanto che oggi, una volta ogni tre mesi, un pullman parte dalla piazza centrale del paese, destinazione Leova, carico di ogni sorta di masserizzie.
«Le notizie sul nostro paese sono scarse in Italia – dice la signora Maria – E l’unico strumento di comunicazione è il telefono, in cui spendiamo in media 250 euro al mese. Ma non riesciamo a non sentire i nostri parenti. Perché qui stiamo bene, ma ci manca tanto la nostra cultura, le accademmie,la gente che suona nei parchi o dipinge con le tavolozze per strada». Le due signore moldave frequentano le feste, cercano di imparare i balli locali e cucinano spesso piatti tipici moldavi, come gli involtini borsch e i dolci al miele, mischiati a piatti piemontesi. «Gli ingredienti per le nostre ricette in Italia si trovano tutti – spiega Fedora Cristiescu – e spesso sono ancora più buoni. L’unica cosa è il vino. Qui è troppo forte, mentre quello moldavo lo trovo migliore». Per quanto riguarda la fede, ortodossa, le due donne non hanno problemi: frequentano la chiesa locale perché, sottolinea la signora Fedora «alla fine non c’è molta differenza tra il rito ortodosso e quello cattolico». Unico neo, spiega la signora Maria, l’apprendimento della lingua: «l’abbiamo imparata da sole lavorando,ma sarebbe bello avere più occasioni per conoscere lingua e cultura italiana. Magari attraverso dei
corsi o frequentando un luogo in cui incontrare i locali».
La signora Fedora annuisce e conclude: «penso che non tornerò più in Moldavia. Perché la mia vita ora è qui, accanto a mio marito». Maria Roman le fa eco: «prima della Perestroika in Moldavia stavamo tutti bene, lavoravamo e avevamo la pensione. Oggi nel nostro paese non rimane più niente».
La Repubblica Moldova
La Moldavia (ufficialmente Repubblica Moldova) è uno Stato dell'Europa orientale racchiuso tra la Romania e l'Ucraina, senza sbocco al mare. E’ una repubblica parlamentare con una popolazione stimata di circa 4.320.490 abitanti, distribuiti su un’estensione di 33.800 chilometri quadrati, su una striscia di territorio ampia circa 150 chilometri in direzione est-ovest e lunga circa 350 chilometri in direzione nord-sud. Il territorio del paese coincide grossomodo con la regione della Bessarabia,un'area pianeggiante compresa fra il fiume Prut ed il Nistro. La pianura è intervallata da alcuni gruppi di colline che difficilmente superano i 400 metri sul livello del mare. Capitale dello stato è la
città di Chişinău, che ospita una popolazione in continuo aumento, stimata nel 2007 di 610.946
abitanti. Già parte del Principato di Moldova, nel 1812 il paese entrò a far parte dell'Impero Russo; in seguito alla dissoluzione di quest’ultimo, nel 1918, il territorio venne annosso alla Romania,andando a riunire la regione geografica della Moldavia. Nel 1940 tornò a far parte della Russia, ma nel ‘91 venne invasa dai tedeschi e riannessa alla Romania filo-nazista del generale Ion Antonescu.
Alla fine della Seconda guerra mondiale la Repubblica di Moldova fu "attribuita" all'Urss dal
Congresso di Yalta. e rimase una Repubblica Socialista Sovietica fino al 1991, quando, dopo il
lento cammino della Perestroika di Michail Gorbaciov, il paese comunista più prossimo all'Europa ottenne l'indipendenza da Mosca. Ma lo stesso anno la regione a est, oltre il Dniestr (la Transnistria), iniziava una guerra civile per affrancarsi da Chisinau. Dopo qualche mese di
sparatorie e oltre 700 morti, i velivoli dell'aeronautica moldava si erano già librati in volo, quando l'allora capo del Cremlino, Boris Eltsin, ordinò alla Quattordicesima armata russa di frapporsi tra i due eserciti in guerra: quello regolare di Chisinau e quello della sedicente Repubblica socialista moldava di Transnistria. Oggi, a 15 anni dalla guerra civile, con un'operazione di "pace" denominata “Mc”, l'esercito russo mantiene "congelata" la situazione del '91. Permettendo all'autoproclamata repubblica di sopravvivere, pur senza essere riconosciuta da nessun paese al mondo. Russia compresa. Intanto la "giovane" Repubblica di Moldavia, all’indomani dell'indipendenza dall'Unione sovietica nel 1991, si è trovata immediatamente ad affrontare una profonda crisi economica, dovuta alla sua precedente dipendenza totale da Mosca, che nel giro di pochi anni l’ha trasformata nel paese più povero d’Europa. In seguito alla crisi economica dal piccolo paese sono espatriate oltre un milione di persone, quasi un quarto del totale dell’intera popolazione. In Italia, dalle 4.200 unità del 2001, i cittadini moldavi residenti a fine 2005 sono diventati 55.800, in maggioranza donne (36.315), e impiegate come badanti o in altri servizi alla persona.
articolo moldavi
A mio marito e mia figlia....
#499
Inviato 22 March 2010 - 20:56:44
Quanto mancano i tuoi frammenti, Ale! I tuoi pensieri, il tuo dipingere sentimenti ed emozioni. E' così deserto questo topic senza di te... E a dire il vero da quel giorno di marzo di un anno fa non riesco più ad entrare qui, su questo topic, senza sentire il dolore della tua mancanza...
www.mondodeicolori.net
L'anima di una persona sta nascosta nello sguardo, per questo abbiamo paura di guardarci negli occhi. Jim Morrison
#500
Inviato 24 January 2012 - 23:17:35
rodi, su 13-May-2008 18:35, dice:
E io quel giorno non lo posso dimenticare e stata bravissima..mi ricordo anche adesso quei occhi azzuri guardandomi e chiedendomi :MAMMA TI PREGO...e io non poteva comprarlilo,mi si rompeva il cuore in due sentivo dentro di me che il sanguie mi scalda e mi tenevo di non vedermi lei che miei occhi eranno pienni di lacrime...
per qualcuno di voi magari e una situazione normale che si succede a tutti che sono in una situazione simile e magari con un gesto avete calmati i suoi figli,ma a me mi è rimasto quel giorno nella mente e non lo dimenticherò mai.....e dopo ho deciso che basta forza e andiammo avanti per cambiare le cose.
Un Grande Saluto a tutti.....
O Dio ... leggendo una parte delle discussioni fatte mi vengono dei brividi.......e il cuore lo sento batere più forte....che momenti....non li vorrei passare mai più....
Adesso la bambina sta con me ....E stiamo bene tutti quanti ......Grazie tanto tanto per il vostro sostegno e dolce parole.... .
In questi giorni siamo riusciti anche noi a collegarsi ad una rete ADSL e sarò più spesso....
Grazie Grazie Grazie DI CUORE .....mi scuso per la mia mancanza......purtroppo non tutti abbiamo la stessa possibilità avere più tempo libero....
A mio marito e mia figlia....
Leggono questa discussione 9 utenti
0 utenti, 9 ospiti, 0 utenti anonimi
|