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PROMESSE LEGA NORD E RIFIUTI CAMPANI


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Questa discussione ha avuto 40 risposte

#31 sergio3

sergio3

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Inviato 01 July 2008 - 08:32:44


NIENTE RIFIUTI CAMPANI IN NESSUNA REGIONE ITALIANA

Bossi fa marcia indietro, visto che nessuna Regione italiana accetterebbe i rifiuti Campani-- Si è anche parlato di cedere l'impianto di incenerimento di Brescia (trasferimento impianto) :

(ANSA)- NAPOLI, 30 GIU - L'inceneritore piu' grande del mondo da Brescia a Napoli: la cittadina lombarda avrebbe proposto di vendere l'intero impianto alla Campania. Lo dice Ennio Italico Noviello, primo ricercatore del Cnr di Roma: 'L'ho saputo proprio stamattina - ha spiegato in un incontro a Napoli - la proposta era di cederlo per 25 mln di euro, cioe' meno di quanto serve per completare quello di Acerra'. Una proposta, secondo Noviello, giustificata dal fatto che "quell'impianto sta inquinando l'intera Lombardia".

http://ansa.it/site/....130191847.html

Finalmente il nord ha risolt il problema dei rifiuti di Napoli, ma come sono cattivi i Lombardi !!



Io non mi sento italiano, voglio resistere e insorgere


#32 giemme74

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Inviato 01 July 2008 - 10:53:39


mi sorge spontanea una domanda... visto che i lombardi sono cattivi se non accettano i rifiuti, i laziali sono più buoni ??? cioè, stanno prendendo in carico nelle loro strutture i rifiuti di napoli ???



se qualcuno sa che dica, contribuirà a riabilitare la regione del nostro carissimo amico azzurro... :)



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#33 Rick

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Inviato 01 July 2008 - 11:09:51


a me risulta
che manchi poco poco perchè la regione Lazio
si ritrovi con gli stessi problemi della regione Campania



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#34 Guest_Azzurro_*

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Inviato 01 July 2008 - 14:26:16


Visualizza messaggioRick, su 1-Jul-2008 12:09, dice:

a me risulta
che manchi poco poco perchè la regione Lazio
si ritrovi con gli stessi problemi della regione Campania


Non credo che aprire nel lazio altre discariche comporti chi sa cosa, il lazio non è un territorio controllato dalla mafia.

A dire il vero la mafia c'è, ma è intesa come soldi occulti che girano tra imprese e partiti, soprattutto sulla questione dei rifiuti.

Per quel poco che so io, l'azienda minicipalizzata dell'AMA è la cassaforte di veltroni e d'alema, però il sindaco ora è cambiato.

Mi rendo sempre disponibile a discutere sulla vera roma ladrona.


La strada più percorribile non sono gli inceneritori che avvelenano l'aria, ma la separazione dei rifiuti.

In Israele hanno adottato un impianto che separa i rifiuti mediante l'acqua, e alla fine del ciclo di separazione, non viene bruciato nell'aria nulla e viene tutto riciclato.

Anche in italia c'è un ottimo progetto di smaltimento da parte del CNR.

Ognuno si riciclasse i propri rifiuti prodotti.

La storia dei mega inceneritori, sono solo tanti soldi pubblici spesi in tangenti e consulenze.

Come lo saranno anche le centrali nucleari.

Grandi appalti = Grande mafia.


#35 sergio3

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Inviato 01 July 2008 - 15:43:53


L'Impianto di trattamento rifiuti ISRAELIANO   (copia incolla)

Come si risolve il problema dei rifiuti in Israele
Sviluppi sostenibili.
Il paradiso della monnezza.
di Marco Cattaneo.
Le desolanti immagini delle montagne di rifiuti che ricoprono le vie delle città campane in queste settimane le abbiamo tutti davanti agli occhi. […] Sarebbe istruttiva, per i rappresentanti delle istituzioni campane, una gita turistica a Hiriya, la gigantesca discarica del Gush Dan, la regione israeliana che comprende Tel Aviv e altre 17 municipalità per un totale di circa tre milioni di abitanti. Nata nel 1952 come discarica di rifiuti solidi, Hiriya copre un'area di 450.000 metri quadrati per 60 metri di altezza: un totale di 16 milioni di metri cubi di immondizia. Nel 1998 le autorità della regione hanno messo fine all'attività della discarica e hanno deciso di trasformarla in uno spazio di verde pubblico, Ayalon Park, entro il 2020. Lo smaltimento pianificato è iniziato nel 2000, e oggi Hiriya riceve 2700 tonnellate di rifiuti indifferenziati al giorno da 800 camion, che ne fanno una delle più grandi stazioni di transito al mondo, oltre che il più vasto e avanzato centro ambientale di Israele. Qui si separa e si ricicla tutto: plastica, legno, metalli, umido. Nell'impianto di trattamento biologico gestito dall'azienda pubblica Environmental Services Company (ESC), la spazzatura viene scaraventata in una gigantesca vasca dove i materiali leggeri (che galleggiano) vengono separati da quelli pesanti (che si depositano sul fondo). Dopo aver eliminato le sostanze inorganiche, resta il materiale per il trattamento biologico, da cui si ricavano acqua, compost e metano, usato per produrre elettricità con una turbina da 1,5 megawatt.L'impianto può smaltire 200 tonnellate al giorno, al pari di quello che riceve e separa i materiali da costruzione. Poi c'è un impianto pilota di gassificazione, che produce syngas a ciclo chiuso, e un'unità di separazione da 500 tonnellate al giorno. Ed è in fase di pianificazione una struttura per il trattamento di pneumatici. Ultimi arrivati, l'impianto per le aree umide – cinque vasche in cui affondano le radici diverse specie di fiori, con il compito di purificare i rifiuti – e l'impianto di trattamento per le acque reflue del processo di smaltimento. Infine, con 63 pozzi sparsi per tutta l'area viene raccolto il biogas prodotto dai materiali interrati, producendo 4 megawatt di potenza che vanno ad alimentare un'azienda tessile a qualche chilometro di distanza.Per ora Ayalon Park è un immenso cantiere, ma già nella primavera 2004 sono stati aperti al pub¬blico dieci chilometri di piste ciclabili, che collegano Hiriya al Begin Park di Tel Aviv, mentre nel 2010 sarà inaugurato il settore orientale del parco, il cui progetto, dopo una gara d'appalto internazionale, è stato affidato all'architetto paesaggista tedesco Peter Latz. Ma già oggi, per illustrare questo gioiel¬lo della gestione ambientale, il vicesindaco di Tel Aviv Doron Sapir, portavoce della Dan Region As-sociation of Towns, organizza banchetti in cima alla montagna di rifiuti che orgogliosamente mostra ai suoi ospiti. Non dovrebbe essere poi così difficile per gli amministratori della Regione Campania go¬dersi un superbo catering con vista sulle signorili periferie residenziali di Tel Aviv; basta fissare una visita ufficiale. Se invece preferiscono la formula fai-da-te, possono sempre scoprire Hiriya attraverso il centro visitatori, inaugurato nel 2005.Voglio aggiungere un tocco finale. Dei 100 dipendenti di ESC, che è pur sempre l'azienda municipale della nettezza urbana, 30 sono laureati e 42 diplomati. Perché è un'azienda ad alta tecnologia. Non a caso. Israele è il primo paese al mondo per investimenti in ricerca, con il 4,8 per cento del PIL, di cui il 3,25 dalle imprese.
(Da: Le Scienze, febbraio 2008)
Pubblicato da Viva Israele a 22:38  

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Da “LA STAMPA”

«Ogni giorno centoventi tonnellate di immondizia diventereanno energia»
FRANCESCA PACI
INVIATA A HIRIYA
L’odore non proprio floreale è l’ultimo ricordo di una vita fa, quando anche qui i rifiuti venivano ammassati come a Napoli tonnellata su tonnellata, oppure inceneriti nell’aria. «Intanto la sostanza, poi penseremo all’olfatto», assicura Idit El-hassid, direttrice di Hiriya, la gigantesca discarica a pochi chilometri da Tel Aviv che fino al 1999 raccoglieva la spazzatura della regione di Gush Dan, diciassette municipalità, oltre due milioni di persone, un terzo della popolazione israeliana.

L’aspetto è una riserva verde di 450 mila metri quadrati intorno a una collina alta sessanta metri: sotto ci sono sedici milioni di metri cubi d'immondizia accumulati dal 1952, sopra, supervisionati dal paesaggista tedesco Peter Latz, crescono alberi, piste ciclabili, decine di piccole officine in cui si ricicla plastica, legno, metallo, vetro. Passato e futuro, strato su strato.

«Israele è un Paese piccolo e popoloso», continua Idit El-hassid. Il trattamento dei rifiuti non è un problema postmoderno ma antico, esigenza nazionale più urgente anche della pace con i palestinesi, che invece stagna senza una soluzione condivisa. Otto anni fa, dopo l'ennesimo atterraggio d'emergenza al vicino aeroporto Ben Gurion invaso dagli uccelli della discarica, le autorità regionali decisero di chiudere Hiriya e ricavarne un parco, Ayalon Park. Lo smaltimento pianificato è cominciato nel 2000 e terminerà nel 2020, ma da mesi le famiglie utilizzano l'area per il pic-nic del sabato.

«Dateci in mano Napoli e la mettiamo a posto noi», butta là Ori Boulogne, cofondatore della Arrow Ecology&Engineering Overseas Ltd., una delle società dell'arcipelago Hiriya, quella responsabile della città di Tel Aviv, cento tonnellate al giorno di rifiuti non smistati. Dalle finestre del suo ufficio ecologically correct, con le sedie di design in plastica riciclata, si vede l'enorme vasca in cui comincia il processo di separazione. Perchè, spiega mister Boulogne, «la raccolta differenziata ha fatto il suo tempo, troppo articolata per diventare cultura condivisa».

tecnici della Arrow gettano tutto nell'acqua: l'immondizia leggera resta a galla, quella pesante va a fondo, dove speciali calamite separano il metallo dal resto, i sacchetti vengono risucchiati da un ventilatore. Una turbina da 1,5 megawatt ricava energia dal metano prodotto. Ori Boulogne ha presentato l'idea a Rimini durante l'ultima fiera dell’high tech ambientale. Ma sogna Napoli, il mercato più appetibile del momento: «Ci stiamo provando». Da Palazzo Salerno, il centro operativo per la gestione dell'emergenza partenopea, Federico P. conferma l'avvio di una trattativa che appare complicata quanto quella tra Olmert e Abu Mazen: «Abbiamo portato la soluzione Arrow a Napoli, avevamo proposto un primo impianto per lo smaltimento di 120 tonnellate al giorno di rifiuti solidi urbani e di ecoballe in sei mesi. Ma non traspare la volontà di risolvere l'emergenza».

Dai vialetti d'accesso all'area industriale di Hiriya entrano ed escono di continuo camion della nettezza urbana, la municipale con un terzo degli impiegati laureati in biotecnologie: 800 viaggi al giorno per scaricare 2700 tonnellate di rifiuti indifferenziati, una delle più grandi stazioni di transito del mondo. Sembra fantaecologia ma funziona come una catena di montaggio vecchio stile. Una volta differenziata, la spazzatura è spedita alle varie officine per essere riutilizzata. Anche artisticamente. Il falegname Aviv assembla pezzi di vecchi mobili in fogge nuove e la pittrice Rachel li decora con colori biologici. Riciclaggio al 100%? Non ancora, il mercato non è pronto ad assorbire il futuro. Quel che avanza da Hiriya è dirottato nei sette campi rifiuti israeliani e seppellito. Domani chissà, potrebbere pure fiorire.



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#36 sergio3

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Inviato 01 July 2008 - 16:52:07


E  bravi, hanno inventato l'acqua calda!! questo impianto è uguale a molti impianti tipi A2A (AMSA-Milano) e Vienna e Amburgo e Brescia.
Li ho visti ed era il mio settore di lavoro prima di andare in pensione.



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#37 jerry drake

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Inviato 01 July 2008 - 17:04:21


Visualizza messaggioAzzurro, su 1-Jul-2008 15:26, dice:


La strada più percorribile non sono gli inceneritori che avvelenano l'aria,


Solo in Italia!  :24:



"Ad ogni uomo il destino ha riservato una donna, se la eviti sei salvo!!"


#38 Guest_Azzurro_*

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Inviato 01 July 2008 - 18:55:39


Visualizza messaggiosergio3, su 1-Jul-2008 17:52, dice:

E  bravi, hanno inventato l'acqua calda!! questo impianto è uguale a molti impianti tipi A2A (AMSA-Milano) e Vienna e Amburgo e Brescia.
Li ho visti ed era il mio settore di lavoro prima di andare in pensione.


Non lo sapevo!

Dove hanno brevettato questo sistema?


#39 XCXC

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Inviato 01 July 2008 - 21:27:19


Visualizza messaggioAzzurro, su 1-Jul-2008 15:26, dice:


La storia dei mega inceneritori, sono solo tanti soldi pubblici spesi in tangenti e consulenze.


sono sempre stato contrario ai MEGA inceneritori perche' se da un lato sono convenienti sotto l'aspetto energetico e gestionale.... dall'altro costa trasportare i rifuti.

Meglio un inceneritore piccolo ogni tot abitanti e realizzato sul luogo.

Costera' di piu' in gestione ma molto meno in trasporti ed inquinamento globale. E nessuno potra' dire o protestare per i rifiuti degli altri.

Cosi'... se una comunita' sara' virtuosa riuscira' a mandare all'inceneritore pochissimo e si rendera' subito conto di questo.

Non solo... si terranno lontano i privati che nn potranno cosi' sfruttare la monnezza per lucrarci. Meglio un impiato pubblico a pareggio ( o leggera perdita) piuttosto che creare mega impianti che arricchiscono pochi a danno di tutti creando pericolosi oligopoli e cartelli

io applico il federalismo al 100% in TUTTO

costa di piu' ma i risultati sono subito apprezzabili e soprattutto controllabili.



.


#40 Guest_Azzurro_*

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Inviato 01 July 2008 - 21:29:44


Visualizza messaggioXCXC, su 1-Jul-2008 22:27, dice:

sono sempre stato contrario ai MEGA inceneritori perche' se da un lato sono convenienti sotto l'aspetto energetico e gestionale.... dall'altro costa trasportare i rifuti.

Meglio un inceneritore piccolo ogni tot abitanti e realizzato sul luogo.

Costera' di piu' in gestione ma molto meno in trasporti ed inquinamento globale. E nessuno potra' dire o protestare per i rifiuti degli altri.

Cosi'... se una comunita' sara' virtuosa riuscira' a mandare all'inceneritore pochissimo e si rendera' subito conto di questo.

Non solo... si terranno lontano i privati che nn potranno cosi' sfruttare la monnezza per lucrarci. Meglio un impiato pubblico a pareggio ( o leggera perdita) piuttosto che creare mega impianti che arricchiscono pochi a danno di tutti creando pericolosi oligopoli e cartelli

io applico il federalismo al 100% in TUTTO

costa di piu' ma i risultati sono subito apprezzabili e soprattutto controllabili.


Ma si possono costruire sotto certe dimensioni?

Sarà che parlano sempre di quelli grandi, che non me lo sono mai chiesto.





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