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Franco Bernardo, il comasco morto in Moldavia. La famiglia: “E' stato strangolato” - IL GIORNO


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Inviato 11 November 2023 - 05:28:24


 

        Franco Bernardo, il comasco morto in Moldavia. La famiglia: “E’ stato strangolato”

        La compagna straniera deve rispondere di omicidio per negligenza: fatale il tentativo troppo impetuoso di salvargli la vita. Ma i parenti del 62enne non credono a questa versione e presentano i risultati di una seconda autopsia

            
La polizia moldava        
La polizia moldava
        
            
 
            
                 
            
        
        

Svetlana Botas, moldava di 56 anni, unica imputata per la morte di Franco Bernardo, il comasco di 62 anni ucciso a Soroca nella notte tra il 31 maggio e il 1° giugno, è comparsa davanti al Tribunale moldavo per rispondere dell’accusa di “omicidio per negligenza“ con l’ipotesi che la morte dell’uomo sia stata causata da un tentativo troppo impetuoso di salvargli la vita dopo un presunto malore.

            

Una ricostruzione che i familiari della vittima, la ex moglie e i due figli, non ritengono credibile, a fronte delle risultanze dell’autopsia che hanno fornito una lettura ben diversa di quello a cui potrebbe essere andato incontro l’uomo: una morte per strangolamento. "Noi non riteniamo accettabile la versione che emerge dalle carte moldave", dichiarano attraverso l’avvocato comasco Antonio Lamarucciola.

            

"Per questo motivo – aggiungono – confidiamo nelle indagini italiane, ancora aperte, nella speranza che possano far chiarezza su cosa sia accaduto a Franco quella sera: capire chi lo ha ucciso, in che modo e per quale motivo".

            

In Italia le indagini sono affidate a una sezione speciale dei Ros di Roma che si occupa di reati che coinvolgono italiani all’estero, ma allo stesso tempo è stata fatta una seconda autopsia, dopo quella moldava, che la Procura di Como – intervenuta per competenza territoriale – ha affidato al medico legale Giovanni Scola. Esame da cui era emerso che la morte era stata causata da strangolamento.

            
 
            
 
            

Per contro la compagna moldava aveva affermato di averlo afferrato, forse un po’ troppo bruscamente, per farlo riprendere da un malore causato da una presunta assunzione di alcol, la cui presenza nel sangue si è invece rivelata minima.

            

"La famiglia – prosegue l’avvocato – si è affidata anche a un legale moldavo, che l’assisterà durante il processo. Alla prossima udienza saranno presenti l’ex moglie e un figlio per la costituzione di parte civile. Tutto questo viene fatto in considerazione di un esito chiaro dell’autopsia, che parla di morte per strangolamento". Bernardo e la Botas recentemente erano andati a vivere a Cerano Intelvi, in una casa acquistata insieme e intestata a lei. A fine maggio l’uomo l’aveva raggiunta a Soroca per l’acquisto di un’auto: così aveva detto ai familiari.

        
        

 

        Como, Franco Bernardo ucciso in Moldavia. Com’è morto e chi è la donna che chiedeva soldi ai familiari

        Rimpatriato il corpo dell’ex manutentore 62enne di Cerano Intelvi. L’autopsia effettuata in Italia non lascia dubbi: è stato un omicidio. Le telefonate: “Servono 100mila euro per sistemare pratiche burocratiche”

            
La polizia moldava indaga sull'omicidio del manutentore comasco        
La polizia moldava indaga sull'omicidio del manutentore comasco
        
            
 
            
 
            
        
        

Cerano Intelvi (Como) – Dalla Moldavia , dove era andato qualche giorno prima assieme alla nuova compagna, è ritornato a casa senza vita, preceduto da una richiesta di 100mila euro rivolta ai familiari, per sedicenti pratiche burocratiche. Ma una volta giunto a Como, l’autopsia disposta dalla Procura di Roma per chiarire le cause del decesso di Franco Bernardo, 62 anni, ex manutentore ormai in pensione, ha stabilito che l’uomo è stato strangolato. Più precisamente, anossia causata da pressione alla gola. Le indagini, di competenza dei magistrati della capitale, in quanto delitto avvenuto all’estero, ora stanno procedendo per omicidio, parallelamente al fascicolo aperto in Moldavia.

            

 

            

Degli ultimi giorni di vita di Bernardo non si sa molto, per ora. Ex addetto alle manutenzioni, una vita passata a lavorare negli alberghi, dopo essersi separato dalla moglie si era trasferito a vivere da Como a Cerano Intelvi con la nuova compagna, una donna moldava di 56 anni, ex cameriera di hotel, che risulterebbe sposata con un italiano e con un figlio adulto. A fine maggio Bernardo aveva visto per l’ultima volta la sua famiglia, moglie e figli ormai grandi, per poi partire per la Moldavia per un breve soggiorno a Soroca, cittadina 150 chilometri a nord della capitale Chișinău.

            
 
            
 
            

 

            

Da quel momento , il vuoto. Ma a inizio giugno una donna, presumibilmente la nuova compagna, aveva telefonato alla ex moglie, comunicandone il decesso avvenuto alcuni giorni prima. E aggiungendo che servivano 100mila euro per occuparsi delle pratiche di ritorno della salma in Italia. I familiari, assistiti dall’avvocato Antonio Lamarucciola, hanno quindi contattato il Consolato, che si è attivato facendo da tramite, verificando che il decesso fosse effettivamente avvenuto e consentendo il rimpatrio secondo le procedure abituali. Ma allo stesso tempo, ha iniziato formalmente a ricostruire cosa fosse accaduto.

            
 
            
 
            

 

            

Si è quindi saputo che quella notte Bernardo era giunto al pronto soccorso dell’ospedale di Soroca con le lesioni che ne hanno causato il decesso, senza meglio chiarire le circostanze. La compagna, che risulta indagata in Moldavia, ai familiari avrebbe reso tre differenti versioni, in tre diversi momenti. La prima, che l’uomo si era sentito male dopo aver mangiato e bevuto mentre era in giardino. La successiva, dopo il referto medico moldavo che evidenziava una lesione all’osso del collo, parlava invece una brutta caduta a terra, nella quale si sarebbe prodotto la presunta frattura. Infine che le pressioni al collo, gli erano state causate accidentalmente nel tentativo di salvarlo.

            
 
            
 
            

 

            

Ora la Procura di Roma, contestualmente all’autopsia svolta a Como per rogatoria, ha disposto anche una serie di esami tossicologici alla ricerca di eventuali sostanze che potrebbero essergli state somministrate. In queste ultime ore è stato dato il nulla osta ai funerali, in attesa di procedere con tutto ciò che sarà possibile accertare.

            

 

            
        
        

                Franco Bernardo, morto in Moldavia. La compagna in tv: “Macché strangolato, fatale un malore”

            

                Ma per l’anatomopatologo che ha esaminato il corpo del 62enne comasco dopo il rimpatrio, il decesso è avvenuto per soffocamento

        
        
            
        
                        
Migration
                        
 
                        
 
                        
                
                

Cerano Intelvi (Como) – Diventa un caso anche in Moldavia il mistero della morte di Franco Bernardo, il pensionato 62enne che – per l’anatomopatologo che ha esaminato il corpo una volta rimpatriato – è stato strangolato il 31 maggio: la sua compagna in un’intervista alla tv moldava continua a negare ogni addebito.

                        

                        L’intervista

                        

La 56enne che da qualche tempo aveva una relazione con il pensionato, ripresa di spalle nel salotto di casa ha risposto alle domande sostenendo che Bernardo sarebbe morto per un malore.

                        
 
                        
 
                        

“Quel giorno eravamo andati a Chisinau con una giovane vicina di casa – ha raccontato la donna – Al ritorno ho preparato la cena e abbiamo invitato anche la nonna della ragazza. Siamo rimasti in giardino a lungo e c’era un clima di festa: Franco si è messo a parlare dei preparativi per il mio compleanno, abbiamo bevuto champagne e limoncello".

                        

Poi Bernardo sarebbe andato a lavarsi mentre lei riordinava, quindi sarebbe uscito a giocare in giardino con il cagnolino in compagnia del figlio di lei: la tragedia sarebbe avvenuta in quei minuti.

                        
 
                        
 
                        

                        I soccorsi

                        

“Quando sono uscita di casa Franco era a terra privo di sensi, l’ho afferrato per le braccia per alzarlo ma era molto pesante, sono riuscita a metterlo in ginocchio. Ho provato a muoverlo e gli ho spruzzato il viso con l’acqua, ho afferrato il colletto per metterlo a sedere e ho iniziato a schiaffeggiarlo. Siccome non riprendeva coscienza ho avvisato i vicini di chiamare un’ambulanza".

                        
 
                        
 
                        

La giornalista le dice che l’autopsia effettuata in Italia ha accertato che Bernardo è morto strangolato: la donna nega con forza. "Perché l’ho alzato io tirandolo per il colletto? Ho chiesto anch’io alla polizia, i medici hanno detto che può aver avuto una trombosi".

                
                
            
        
        
        

 

Franco Bernardo, il comasco morto in Moldavia. La famiglia: “E' stato strangolato”  IL GIORNO

 







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