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un disastro i permessi alle Poste
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XCXC
, 15 Feb 2007 - 15:57:58
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Inviato 15 February 2007 - 15:57:58
La Cgil: un disastro
i permessi alle Poste
Il nuovo sistema di rilascio e rinnovo dei permessi di soggiorno alle Poste è un furto ai danni dei cittadini immigrati. Lo sostiene la Cgil in una lettera aperta al ministero dell'Interno Giuliano Amato.
Dopo due mesi dall'avvio della nuova procedura, si legge nella lettera, nessun permesso è stato ancora rinnovato, anche nelle città dove prima bastavano 20 o 30 giorni. Per questo il sindacato chiede al governo di annullare immediatamente la convenzione con le Poste e di accelerare il trasferimento delle pratiche agli enti locali
ROMA - Il sistema dei permessi di soggiorno da chiedere e rinnovare presso gli uffici postali è un furto ai danni dei cittadini immigrati. Lo afferma la Cgil, in una lettera aperta al ministero dell'Interno Giuliano Amato.
“Vorrei rivolgermi a lei – scrive Piero Soldini, responsabile Immigrazione della Cgil - per riprendere un punto di grande sofferenza ed anche di grande contraddizione. Si tratta dell'affidamento alle Poste della gestione delle procedure di rinnovo del permesso di soggiorno. Una scelta fatta dal ministro Pisanu, che noi come sindacato abbiamo sempre contestato, alla quale lei ha dato corso. Presumo che abbia voluto rispettare la scelta del ministro che l'ha preceduta e consentire che si sperimentasse una procedura che era stata presentata come la chiave di volta per risolvere il caos e le inadempienze del sistema precedente. Ma oggi il fallimento di questo progetto è sotto gli occhi di tutti. L'unica certezza è l'esasperazione degli immigrati che pagano molto caro un servizio totalmente inefficace”.
“Lei ha avuto – prosegue la lettera - parole dure e di verità quando ha detto che ‘pagare 70 euro per un permesso di soggiorno che non arriva mai è un furto'; è esattamente così perché ad oggi, a due mesi di distanza, non è stato rinnovato nessun permesso di soggiorno, neanche in quelle città e province dove in precedenza, con gli accordi fra i sindacati e associazioni con questure e prefetture, si rinnovavano in 20-30-40 giorni al massimo”.
“I 70 euro – sostiene la Cgil - sono solo una parte del furto, perché, come si sa, gli immigrati alle poste non trovano neanche i kit (gratuiti) e per procurarseli si devono rivolgere al mercato nero, ai bagarini con prezzi che oscillano dai 100 ai 500 euro. E' un furto aggravato e continuato, lo diciamo in molti; se lo dice lei, che è il ministro dell'Interno, deve anche essere conseguente e quindi intervenire tempestivamente per risolvere questo problema”.
Il sindacato lancia poi una serie di proposte per risolvere la situazione:
“1. disdire immediatamente la convenzione con le Poste Italiane;
2. inviare a casa degli immigrati, di cui il ministero dell'Interno e gli sportelli unici hanno tutti gli indirizzi, il kit per il rinnovo;
3. consentire una fase di transizione in cui si salvaguardino tutti gli accordi precedenti che avevano dato risultati eccellenti, con l'ausilio dei Comuni, delle organizzazioni sindacali, patronati ed associazioni;
4. accelerare, con una sperimentazione su larga scala, il passaggio di competenze agli Enti Locali in modo sistematico e generalizzato”.
(15 February 2007)
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