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BigData e AI: dalla pellicola alla realtà


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Questa discussione ha avuto 1 risposte

#1 Ambasada.it

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    TpX2MI

  • Ambasadiani MIra
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Inviato 11 March 2019 - 10:06:20


Siamo nel 2019, l’anno in cui il regista Ridley Scott, nel lontano 1982, aveva ambientato il suo capolavoro Blade Runner. Nel film si immaginava uno scenario distopico, distopia che ricorre spesso nelle pellicole di fantascenza come il celebre Metropolis di Friz Lang, diretto nel 1927 e ambientato nel 2026, o in Quintet, lungometraggio del 1979 firmato da Robert Altman.

Sul grande schermo infatti i registi del passato avevano immaginato un inizio di terzo millennio dominato da androidi dalle fisionomie umane e macchine volanti, ma la realtà non è affatto questa.

Federico Faggin, il padre dei microchip, in una recente intervista rilasciata a Corriere Innovazione il 22 febbraio, fa un’analisi sull ‘AI.

Il vicentino, trapiantato ormai 50 anni fa nella Silicon Valley, ha infatti affermato che “C’è una bolla e prima o poi scoppierà. Riguarda soprattutto il settore dei bigdata e delle applicazioni dell’intelligenza artificiale. Basti pensare alle auto autonome: sembrava potessero circolare normalmente entro cinque anni ma ora se ne parla molto meno, dopo una serie di incidenti mortali. Chi le progetta ha dovuto tornare in laboratorio a fare ricerca per capire perchè gli algoritmi non hanno funzionato”. Il problema è “che le reti neurali dell’Intelligenza artificiale usano terminologie umane ma non possono capire, perchè non hanno la nostra consapevolezza. Le macchine imparano da sole un’enorme quantità di dati forniti insieme ad esempi per poterli interpretare: riescono così a individuare correlazioni. Ma è un imparare cieco e di fronte a situazioni nuove le macchine sono incapaci di reagire. E così un’auto autonoma ha ucciso un pedone che attraversava la strada con una bicicletta per mano: non l’ha individuato come ostacolo perché conosceva solo pedoni o ciclisti montati sulla bici”.

Sembra quasi che queste previsioni fatte nel passato siano andate in fumo come la Maria-robot dalle sembianze umane di Metropolis, che a contatto con il fuoco purificatore, si rivela essere un semplice robot.




#2 XCXC

XCXC

    TpX2MI

  • Ambasadiani MIra
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    Medaglie








Inviato 12 March 2019 - 01:51:36


Visualizza messaggioAmbasada.it, su 11 March 2019 - 10:06:20, dice:

Federico Faggin, il padre dei microchip, in una recente intervista rilasciata a Corriere Innovazione il 22 febbraio, fa un’analisi sull ‘AI.
Il vicentino, trapiantato ormai 50 anni fa nella Silicon Valley, ha infatti affermato che “C’è una bolla e prima o poi scoppierà. Riguarda soprattutto il settore dei bigdata e delle applicazioni dell’intelligenza artificiale. Basti pensare alle auto autonome: sembrava potessero circolare normalmente entro cinque anni ma ora se ne parla molto meno, dopo una serie di incidenti mortali. Chi le progetta ha dovuto tornare in laboratorio a fare ricerca per capire perchè gli algoritmi non hanno funzionato”.

lo dico da sempre...

- raccogliere dati e' semplice ma poterli elaborare con "cervello" e' quasi impossibile e moooolto rischioso!

- le auto a guida autonoma sono un'altra cazzata... funzionerebbero solo con strade dedicate...

quello che nn capisco invece e' come mai non si sviluppano le auto su rotaia !  Sarebbe facile perche' la ferrovia e' gia' un canale dedicato! E' sufficiente gestire le distanze di sicurezza ed il gioco e' fatto!

Le auto su rotaia le noleggi in tutte le stazioni e non devi fare nulla... solo impostare la stazione di arrivo ed il sistema ti porta a destinazione a seconda della tariffa...

Potrebbero convivere con i normali treni senza problemi... e sostiuirebbero quest'ultimi dove non economici o in orari morti !

Noi in FVG paghiamo Trenitalia ben 4,5 milioni/anno solo per avere qualche freccia rossa !!!  Una spesa ridicola e inutile... anche perche' non abbiamo linee ad alta velocita' !  Oltre a questo vedo treni decisamente vuoti soprattutto nelle parti finali dei viaggi...

Le auto su rotaia risolverebbero il problema!

Ovviamente si possono noleggiare piu' auto... e si possono, volendo, unire per tratti comuni per poi proseguire ognuna per la propria destinazione...

La velocita' non e' un problema... non serve andare a 400 km/h se la puoi utilizzare h24!  A 250 e' piu' che sufficiente perche' parti e rientri quando ti pare!



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