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Non portate via la casa a Sergio Bramini


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#1 XCXC

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Inviato 27 May 2018 - 23:07:14


Ciao,

Ho appena firmato la petizione "Non portate via la casa a Sergio Bramini!" su Change.org. È importante. Puoi firmarla anche tu?

Ecco il link:

https://www.change.o...iter=260182576

Grazie,

Alberto


------------------



Grazie per aver promosso questa petizione.

Immagine inviata
Immagine inviata
Alberto, grazie per aver contribuito a diffondere questa petizione. Hai versato € 2,00 per promuovere la petizione di Gruppo Facebook EasyMonza. Il tuo contributo serve a mostrare questa petizione 100 più volte a potenziali nuovi sostenitori su Change.org.
Immagine inviata
Diretta a Sergio Mattarella, Dario Allevi, Roberto Invernizzi, Attilio Fontana, Giovanna Vilasi, Comandante dei Carabinieri di Monza, Comandante della Guardia di Finanza di Monza, Comandante Polizia di Stato...
  

Non portate via la casa a Sergio Bramini!

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#2 XCXC

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Inviato 23 November 2018 - 11:32:52


Aggiornamento sulla petizione

Inevitabile epilogo o nuovo inizio?



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Gruppo Facebook EasyMonza
22 nov 2018 —

Bramini non è riuscito a proteggere la propria abitazione ... con il suo impegno sociale sta facendo il possibile affinchè non possa più accadere ad altri.
Grazie.

------------------




Sergio Bramini libera la sua villa: tutto pronto per l’asta giudiziaria
10 Comments


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MONZA – Domani la villa di Sergio Bramini andrà all’asta: a mezzogiorno si decideranno le sorti della casa dell’imprenditore monzese salito alla ribalta delle cronache nazionali per essere fallito a causa dello Stato. Un credito mai pagato di 4 milioni di euro, la decisione dell’imprenditore di non chiudere la sua azienda e di non licenziare i suoi 32 dipendenti nella certezza che la Pubblica amministrazione, prima o poi, lo avrebbe pagato. Ma così non è stato e Bramini, oltre a fallire, ha perso anche la sua villa.

La grande casa di via Sant’Albino 22 domani, 22 novembre, alle 12 verrà battuta all’asta con un’offerta minima di 500mila euro. Questo il valore stimato dal Tribunale per l’immobile composto al piano terra da un locale taverna, soggiorno, due camere, bagno, centrale termica e portico su due lati; al piano primo quattro  camere, studio, cucina, tinello, soggiorno, pranzo, due bagni e ampio balcone su due lati. Oltre alla dependance, alla  piscina, al deposito e recinto cani e al grande box di 27 metri quadrati.

Giorni intensi, pesanti da un punto di vista fisico ed emotivo quelli che precedono l’asta. Sergio Bramini ha voluto raccontarli e condividerli sulla rete  per ringraziare anche coloro che , da sempre, gli sono vicini e gli hanno dato una mano.

Amici di sempre, amici conosciuti lungo il percorso di battaglia per la difesa della sua casa, e tanti semplici cittadini che in questo 2018 gli hanno dimostrato vicinanza e infuso coraggio. Nei giorni scorsi Sergio Bramini è rientrato nella sua villa per portare via mobili e oggetti d’arredo aiutato dagli amici di Max & Teo e da Davide Oggioni. Era dal 18 maggio, giorno dello sfratto esecutivo, che l’imprenditore monzese non aveva più messo piede in quella casa acquistata quasi 30 anni fa e dove aveva vissuto i momenti più importanti della sua vita.

Un video intenso, a tratti commovente, dove si vede Sergio Bramini impegnato a smontare i mobili, ad ammassare in corridoio e nelle stanze gli ultimi scatoloni, ad attraversare il giardino dove ormai piante ed erba non vengono tagliate da maggio e il laghetto dove un tempo c’erano pesci e tartarughe trasformato in un verde acquitrino.

Tanti i pensieri che in quelle ore di lavoro a smontare i mobili nella sua vecchia casa sono passati nella mente di Sergio Bramini. “Torni in quella che è stata la tua casa per 29 anni – scrive su Facebook – qui hai vissuto momenti felici, visto nascere le tue figlie, hai sempre cercato di mantenerla in ordine, con l’erba tagliata, le piante potate, le rose concimate, il laghetto pulito con al centro le tartarughe a prendere il sole e i tuoi cani felici a rotolarsi nell’erba”.

Immagini che ormai appartengono al passato. “Ora cinque betulle sono morte, così un pino, una magnolia e l’acero giapponese con i suoi novant’anni che reca i segni d’incuria e scarsa manutenzione – continua –  Le erbacce hanno infestato ormai tutti i prati e svettano alte più di un metro, altre imputridiscono a terra, la vernice delle cancellate si è improvvisamente crepata, quasi avesse sentito solo ora il bisogno di rinnovarsi. La casa all’interno umida e triste non emana più quel calore che solo chi l’ha vissuta sapeva dare”.

Tanti i pensieri e i momenti che si sono susseguiti nella mente e nel cuore di Bramini, mentre attraversa quei corridoi che, un tempo percorsi solo da amici e parenti, negli ultimi mesi sono diventati familiari anche alla stampa, ai politici e alle centinaia di persone che ad aprile e a maggio si sono mobilitate nel suo giardino e nella sua villa per evitare lo sfratto.

Dall’inizio dell’anno intorno alla vicenda di Sergio Bramini si è creato un vero e proprio movimento a difesa degli imprenditori e dei semplici cittadini falliti senza colpa o per colpa dello Stato. Alla vigilia delle elezioni del 4 marzo sia la Lega sia il Movimento 5 Stelle hanno appoggiato Bramini. Alla nascita del nuovo Governo Sergio Bramini è stato immediatamente ingaggiato dal vicepremier Luigi Di Maio diventandone consulente per la stesura della legge che porterà il suo nome. Una “Legge Bramini” ad oggi ferma ancora ai nastri di partenza con l’obiettivo primario di abolire l’articolo 560 (legge 119/2016 Renzi-Boschi)  che garantisce lo sfratto ancor prima della vendita dell’immobile all’asta anche in presenza nel nucleo familiare di anziani, disabili e minori.

Bramini aveva lanciato una petizione on line per l’abrogazione di questo articolo raccogliendo poco più di 50mila firme; la mobilitazione della rete è arrivata ancor prima  dal gruppo Facebook  “Easy Monza” con una petizione on line per salvare la casa dell’imprenditore monzese sottoscritta da oltre 186mila persone. In rete era stata lanciata anche una raccolta fondi per salvare la casa di Bramini promossa dall’Associazione San Giuseppe Imprenditore raccogliendo poco più di 20mila euro.

Domani sarà il giorno della verità: la casa potrebbe essere acquistata, oppure l’asta andare deserta con Sergio Bramini che vedrebbe il valore del suo immobile ulteriormente deprezzato del 25 per cento. Oppure arrivare qualche offerta generosa che permetterà a Sergio Bramini e ai suoi familiari di riappropriarsi della loro casa. Già il 18 maggio, giorno dello sfratto, un imprenditore (che ha voluto rimanere anonimo) aveva messo a disposizione un lauto assegno per coprire il debito di Sergio Bramini, sventando così lo sfratto. Ma gli ufficiali giudiziari non avevano accolto l’offerta. Domani sarà un addio o un arrivederci?

Barbara Apicella



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#3 XCXC

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Inviato 13 February 2019 - 01:32:41


https://www.iene.med...re_296477.shtml



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