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METEO, oggi onde alte 20 metri? Ad affermarlo si rischia la denuncia.
24-01-2009 ore 09:13
Ci siamo, da giorni scriviamo sul Meteo Giornale di una profondissima area di Bassa Pressione che in queste ore è rapido avvicinamento all'Italia. Il suo minimo barico ha assunto (si veda foto Meteosat), l'aspetto di un ciclone, con un occhio in prossimità delle coste francesi di Bordeaux. Gli ultimi rilevamenti indicano venti sino alla velocità di tempesta, Scala Saffir/Simpson 1 (ma in mare aperto il vento è catalogabile forse ad un livello 2).
La tempesta non avrà effetti distruttivi sull'Italia, anche se sicuramente non mancheranno i danni, ma laddove il vento è di casa, quindi, dalla Sardegna verso le regioni del Basso Tirreno. Niente a che vedere con gli Uragani americani, ovviamente.
Nelle prossime ore, la Bassa Pressione punterà verso il Golfo del Leone, poi sfilerà rapidissima, verso il Mar Ligure con valori sino a 976 hPa. Attiverà venti di rilevante intensità, forse una tempesta di Libeccio e poi Maestrale che potrebbe risultare più violenta di quella che si ebbe il 21 e 22 novembre 2008. Va detto che le ultime informazioni indicano velocità del vento meno intense di quelle previste sino a ieri mattina, ma che comunque restano molto vicine a quelle che si ebbero due mesi fa.
Andiamo alla notizia, che ha avuto un forte eco, in tutti i giornali e televisioni italiani. Luigi Cavaleri è il ricercatore del CNR veneziano autore delle previsioni che hanno scatenato un'autentica baruffa meteo, così viene descritta da diversi giornali italiani.
Il dottor Cavaleri è uno scienziato, è un ricercatore presso l'Istituto di Scienze Marine (ISMAR) del CNR di Venezia, si occupa di dinamica e cinematica delle onde del mare, dello studio delle misure a lungo termine dalla piattaforma oceanografica di ISMAR al largo di Venezia, dello sviluppo ed implementazione di modelli per la previsione del moto ondoso, dello studio della predicibilità delle tempeste e della preparazione e pubblicazione di un Atlante del vento e delle onde nel Mediterraneo. Nei suoi studi ha saputo combinare approcci modellistici con un'intensa attività sperimentale (fonte ULISSE).
Ma cosa dice Cavaleri (fonte Paoletta Farina - La Nuova Sardegna di oggi): secondo lui, che ha sviluppato un modello di previsione del moto ondoso con l'Aeronautica Militare che a sua volta ne ha prodotto uno sul fronte dei venti (Cosmo e Wam, entrambi tradotti, appunto nel sistema «Nettuno») tra questa sera e la mattina di domani la Sardegna si troverà ad affrontare condizioni climatiche del tutto particolari. Con un clou alla mezzanotte di questa sera, quando in mare aperto, si potranno osservare onde di 10 metri, e talune alte sino a 18 metri, ovvero, delle onde anomale.
Il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, così apprendiamo da giornali, smentisce un fenomeno di tale portata, ed esordisce, "chi diffonde simili notizie, incorre nel reato di procurato allarme, genera preoccupazioni immotivate nella popolazione".
Lasciamo il beneficio del dubbio su tali notizie, forse non riportate correttamente, ma sarebbe interessate a noi ed ai 100.000 lettori giornalieri del Meteo Giornale, avere qualche ragguaglio in merito.
La previsione del Cavaleri non ci appare un'allerta meteo, ma una previsione emersa dall'interpretazione dello scienziato, di una serie di modelli matematici. Si è parlato di onde anomale alte sino a 18-20 metri, e medie attorno a 9/12 metri.
Tuttavia, come dicevamo, questa è una previsione meteo.
Però, fosse vero che chi fa previsioni di meteo estremo in Italia rischia una denuncia di procurato allarme, sarebbe un fatto molto grave, un imbavagliamento dell'informazione meteo. Nel nostro Paese, sino a 5 anni fa, la meteo veniva vista come un fenomeno relativamente utile, oggi è fra le scienze più seguite, ma siamo ancora distanti dall'attenzione che viene osservata negli USA e tanti altri posti del Mondo.
Comunque, il solo sospetto che una previsione di meteo estremo, possa scaturire una denuncia, ci angoscia. Non vorremo sentire certe parole.
Vorremo che le risorse disponibili, fossero utilizzate contro chi trascura la rilevanza di una vera allerta meteo diffusa dalle autorità preposte. Vorremo che in Italia ci fosse una maggiore attenzione alla previsione degli eventi estremi, anche se negli ultimi anni si è fatta tantissima strada, grazie anche alla dirigenza della Protezione Civile, oltre che ad un miglioramento delle prestazioni dei modelli matematici.
Nessuno tocchi Caino. L'ignoranza meteo degli scorsi anni in Italia ha ucciso decine/centinaia di persone. Oggi, grazie all'informazione meteo che si espande specialmente su Internet, viene consentito al singolo cittadino di fare, nel suo piccolo, prevenzione.
Grazie ad Internet siamo una Nazione quasi meteorologicamente moderna.
Grazie, comunque, alle Autorità italiane che vigilano sul nostro Paese, ma anche a tutti coloro che fanno informazione meteo con serietà e coscienza.
Ci auguriamo che le sane e giuste polemiche ci siano sempre, che vi sia scontro fra meteorologi su una previsione, che vi sia dialogo. Ci auguriamo, però, che nessuno speculi per avere visibilità più di altri, annunciando la fine del Mondo in anteprima.
Oggi giorno, questo problema è frequente nelle predizioni sul Clima, dove scienziati a vario titolo, emettono sentenze assai discutibili.
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...sono in pensiero per lei 
