Un filo rosso che parte da un paesino in provincia d’Imperia e arriva fino a dentro i palazzi di Agusta Westland - Finmeccanica. Nell’inchiesta realizzata da Sigfrido Ranucci, un trafficante d’armi svela alcuni dei meccanismi con i quali le armi arrivano nei paesi africani e in Medio Oriente. Il trafficante racconta anche dell’addestramento fatto sotto copertura nello Yemen dai militari italiani, finalizzato a preparare guerriglieri arabi da utilizzare in funzione anti Isis. Finito l’addestramento, però, nel giro di poche ore i combattenti sarebbero passati nelle fila dei terroristi.
L'Italia ha aiutato l'Isis? Manda un tweet con l'hashtag #RenziRispondi per chiedere al presidente del Consiglio di dire la verità agli italiani
"L'Italia potrebbe aver addestrato in Yemen centinaia di combattenti con l'obiettivo di prepararli alla lotta anti-Isis, peccato che finito l'addestramento, nel giro di 36 ore, i miliziani pare si siano dileguati per arruolarsi proprio con l'ISIS.
La notizia è stata riportata in un servizio trasmesso da Report il 15 novembre scorso. Se fosse confermata metterebbe in grave imbarazzo un governo ed un premier che solo qualche giorno fa si trovava a stringere mani a sceicchi e principini in Arabia Saudita, uno dei Paesi finanziatori dell'Isis dove si applica in modo radicale la "sharia" (legge islamica).
VIDEO Il servizio di Report che incastra il Governo
Il M5S ha presentato una interrogazione sul caso dell'addestramento in Yemen. Vogliamo sapere se:
- il Governo è a conoscenza dell'episodio; - il nostro Paese mantiene propri contingenti in Yemen; - il governo italiano si è resa partecipe di formare schegge impazzite che oggi militano tra le fila del Califfato.
Sarebbe una responsabilità pesantissima! #RenziRispondi." M5S Camera