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Papilloma virus: un’epidemia tra le teenager e le donne over-40


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Questa discussione ha avuto 1 risposte

#1 vidra

vidra

    MI

  • Ambasadiani MI1-e
  • StellaStella
  • Messaggi: 414

    Medaglie

Inviato 21 November 2008 - 21:45:19


Papilloma virus: un’epidemia tra le teenager e le donne over-40

Il papilloma virus si diffonde a macchia d’olio. Complici una certa disinvoltura nei rapporti sessuali e la mancanza di informazione in Italia, il numero di vittime dell’HPV è cresciuto in maniera preoccupante negli ultimi anni. I dati vengono da Nizza dove si è tenuto il congresso dell’Organizzazione Europea per la Ricerca sulle Meoplasie e le Infezioni Genitali (EUROGIN): sono 125.000 gli italiani che ogni anno scoprono di aver preso il papilloma virus; si tratta soprattutto di giovanissime e donne over-40.

Le motivazioni sono diverse. Il picco dei casi di HPV si registra tra le giovani donne tra i 15 e i 24 anni che si ammalano fino a  2-3 volte in più rispetto agli uomini. Si tratta di adolescenti che spesso bevono troppi alcolici, assumono droghe, abbassano le difese e rinunciano al profilattico, con il risultato che il contagio è diffusissimo, anche con un rapporto sessuale orale.
La direttrice del centro di ginecologia e sessuologia medica dell’Ospedale San Raffaele Resnati di Milano ha spiegato che fare sesso orale senza condom ha fatto schizzare il numero di casi di papilloma virus alla bocca: il 48% dei casi di tumore alla laringe è direttamente collegato all’HPV, ha dichiarato la dottoressa.

Discorso simile per le donne over-40. Spesso deluse dalla vita coniugale e alla ricerca di avventure ed emozioni si ‘lanciano’ in storie di sesso senza utilizzare nessuna precauzione: ciò che resta è, molto spesso, solo un’infezione da HPV con condilomi e irritazioni dolorose.
L’imperativo è sempre la prevenzione: il preservativo aiuta a difendersi non solo dal papilloma virus ma anche dalle altre infezioni sessualmente trasmissibili, mentre resta un valido sistema di difesa il vaccino contro l’HPV, efficace fino ai 45 anni. Gli esperti sono concordi nel ricordare che non bisogna sottovalutare i rischi connessi all’infezione da papilloma virus, i sintomi ad esso collegati come bruciore, creste di gallo, sanguinamento e dolore posso compromettere seriamente la qualità della vita sessuale, ma soprattutto aumenta significativamente il rischio di tumore al collo dell’utero.
MFL - 18/11/2008



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"Uno schiavo che non ha coscienza di essere schiavo e che non fa nulla per liberarsi, è veramente uno schiavo. Ma uno schiavo che ha coscienza di essere schiavo e che lotta per liberarsi già non è più schiavo, ma uomo libero" (Vladimir Ilich Uljanov - detto Lenin)

#2 aluscaion

aluscaion

    MI

  • Ambasadiani MI1-e
  • StellaStella
  • Messaggi: 226

    Medaglie


Inviato 21 November 2008 - 21:54:19


Visualizza messaggiovidra, su 21-Nov-2008 22:45, dice:

Papilloma virus: un’epidemia tra le teenager e le donne over-40

Il papilloma virus si diffonde a macchia d’olio. Complici una certa disinvoltura nei rapporti sessuali e la mancanza di informazione in Italia, il numero di vittime dell’HPV è cresciuto in maniera preoccupante negli ultimi anni. I dati vengono da Nizza dove si è tenuto il congresso dell’Organizzazione Europea per la Ricerca sulle Meoplasie e le Infezioni Genitali (EUROGIN): sono 125.000 gli italiani che ogni anno scoprono di aver preso il papilloma virus; si tratta soprattutto di giovanissime e donne over-40.

Le motivazioni sono diverse. Il picco dei casi di HPV si registra tra le giovani donne tra i 15 e i 24 anni che si ammalano fino a  2-3 volte in più rispetto agli uomini. Si tratta di adolescenti che spesso bevono troppi alcolici, assumono droghe, abbassano le difese e rinunciano al profilattico, con il risultato che il contagio è diffusissimo, anche con un rapporto sessuale orale.
La direttrice del centro di ginecologia e sessuologia medica dell’Ospedale San Raffaele Resnati di Milano ha spiegato che fare sesso orale senza condom ha fatto schizzare il numero di casi di papilloma virus alla bocca: il 48% dei casi di tumore alla laringe è direttamente collegato all’HPV, ha dichiarato la dottoressa.

Discorso simile per le donne over-40. Spesso deluse dalla vita coniugale e alla ricerca di avventure ed emozioni si ‘lanciano’ in storie di sesso senza utilizzare nessuna precauzione: ciò che resta è, molto spesso, solo un’infezione da HPV con condilomi e irritazioni dolorose.
L’imperativo è sempre la prevenzione: il preservativo aiuta a difendersi non solo dal papilloma virus ma anche dalle altre infezioni sessualmente trasmissibili, mentre resta un valido sistema di difesa il vaccino contro l’HPV, efficace fino ai 45 anni. Gli esperti sono concordi nel ricordare che non bisogna sottovalutare i rischi connessi all’infezione da papilloma virus, i sintomi ad esso collegati come bruciore, creste di gallo, sanguinamento e dolore posso compromettere seriamente la qualità della vita sessuale, ma soprattutto aumenta significativamente il rischio di tumore al collo dell’utero.
MFL - 18/11/2008


La malattia
Il Papilloma virus umano ( HPV ) è un virus molto diffuso: ne esistono oltre 100
sierotipi, ma di questi solo alcuni sono capaci di provocare quelle alterazioni della
mucosa del collo dell’utero che possono portare al tumore. Fra i sierotipi in grado
di provocare lesioni pretumorali, il 16 e il 18 sono i più importanti, in quanto
responsabili del 70% dei tumori del collo dell’utero.
L’infezione da HPV è la più comune delle infezioni a trasmissione sessuale, si stima
che oltre l’80% delle donne sessualmente attive si infetti nel corso della vita.
Il rischio di contrarre l’infezione comincia col primo contatto sessuale e può perdurare
per tutta la vita, ma l’incidenza è più alta nelle donne attorno ai 25 anni.
L’uso del profi lattico riduce il rischio ma non protegge completamente da questa
infezione.
Nella maggior parte delle donne l’infezione è transitoria, asintomatica (cioè la
donna non si accorge di nulla ) e guarisce spontaneamente; solo nel 10% circa
diventa persistente.
L’infezione persistente con HPV oncogeni è la condizione necessaria per l’evoluzione
a tumore.
Tuttavia di quel 10% con infezione persistente solo una piccola parte svilupperà
il tumore del collo dell’utero in quanto il virus, pur necessario, non è suffi ciente
da solo a sviluppare il tumore.
Fumo di sigaretta, uso prolungato di contraccettivi orali, coinfezione da HIV , più
partner e più fi gli sono fra i fattori che contribuiscono allo sviluppo del tumore
del collo dell’utero.
Il tumore del collo dell’utero è dunque un esito raro di una infezione comune.
Inoltre, si tratta di un processo molto lento: infatti possono passare anche 20 anni
tra l’infezione e la comparsa del tumore.
Il vaccino
Entrambi i vaccini in commercio contro i Papilloma virus contengono i due principali
sierotipi (HPV16 e HPV18).
Si tratta di vaccini ottenuti mediante raffi nate tecniche di ingegneria genetica,
non contengono i virus vivi ma solo particelle dell’involucro esterno e quindi non
sono infettanti, non possono riprodursi o causare malattia.
Gli studi condotti fi nora hanno coinvolto circa 40.000 donne di età era compresa
fra i 9 e i 26 anni e la durata degli studi ha raggiunto i 5 anni.
I vaccini si sono mostrati altamente effi caci nel prevenire le infezioni e le lesioni
precancerose dovute ai due sierotipi contenuti, l’HPV 16 e 18.
Da tutti gli studi è emerso che l’effi cacia è molto elevata ( 90-100%) nelle donne
che non hanno ancora avuto rapporti sessuali e che non hanno quindi ancora
contratto l’infezione; mentre nelle donne che hanno già avuto rapporti sessuali
l’effi cacia si abbassa a circa il 40%.
Per questo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda di somministrare
il vaccino alle ragazze adolescenti nelle quali l’effi cacia è massima.
Anche in Italia è stata scelta la fascia di età del 12° anno di vita (cioè le ragazze
che hanno compiuto 11 anni) per l’offerta attiva e gratuita di questo vaccino. Il
Servizio sanitario regionale dell’Emilia-Romagna garantisce a tutte le ragazze
nel dodicesimo anno di vita la vaccinazione gratuita presso gli ambulatori vaccinali
delle Aziende Usl. Le ragazze sono invitate con una lettera inviata a domicilio
dalla Azienda Usl di residenza.
Il ciclo vaccinale consta di tre dosi da eseguire nell’arco di 6 mesi e il vaccino viene
somministrato nel deltoide ( parte alta del braccio ) per via intramuscolare.
E’ bene ricordare che il vaccino protegge da circa il 70% dei tumori del collo
dell’utero, da quelli cioè dovuti a una infezione da HPV 16 e 18. Pertanto, anche
se vaccinate, le ragazze dovranno eseguire il pap test, un semplice esame che
permette di identifi care tutte le alterazioni cellulari del collo dell’utero e di intervenire
con le cure necessarie prima della loro evoluzione in tumore. Il Servizio
sanitario regionale dell’Emilia-Romagna, attraverso il programma di screening
per la prevenzione e la diagnosi precoce dei tumori del collo dell’utero, garantisce
gratuitamente a tutte le donne dai 25 anni ai 64 anni l’esecuzione del paptest
ogni tre anni insieme a tutti gli approfondimenti diagnostici e alle terapie
eventualmente necessari.
Gli effetti collaterali
I vaccini si sono rivelati sicuri, ovvero non ci sono stati aumenti di reazioni avverse
gravi nei gruppi di popolazione su cui sono stati testati nell’arco dei 5 anni di durata
degli studi.
Tuttavia, come per tutti i farmaci, sono possibili effetti collaterali rari che si manifestano
solo quando i farmaci sono usati diffusamente.
Per questo è importante segnalare all’operatore che ha eseguito la vaccinazione
o al proprio medico di famiglia qualunque sintomo particolare insorto dopo la
vaccinazione.
Nessuno dei due vaccini contiene mercurio o thiomersal.
Le reazioni collaterali più frequentemente riscontrate sono: rossore, dolore, gonfi
ore e prurito nel punto dove viene eseguita l’iniezione. Possono comparire anche
febbre, mal di testa, dolori muscolari e articolari, sintomi gastrointestinali, prurito,
eruzioni cutanee, orticaria.
Tali sintomi comunque sono sempre stati di modesta entità e di breve durata.
Le reazioni allergiche a componenti del vaccino sono rare come per tutti i vaccini.





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